30/09/13

"Luculliano"

Questo termine "luculliano" aggettivo in voga ancora oggi è dato per indicare "un pasto particolarmente sontuoso e raffinato " non necessariamente per tanti commensali ma anche per uno solo, sono il numero delle portate e la qualità dei cibi a definirlo tale.

Ma da dove deriva questo aggettivo "luculliano" ?????

Deriva nientepopodimenoche da....
Lucio Licinio Lucullo nato a Roma nel 117 a.C. e morto nel 56 a.C. ed era una generale romano.
Plutarco disse
« Vi erano d'obbligo, come antipasti, frutti di mare, uccellini di nido con asparagi, pasticcio d'ostrica, scampi. Poi veniva il pranzo vero e proprio: petti di porchetta, pesce, anatra, lepre, tacchino, pavoni di Samo, pernici di Frigia, morene di Gabes, storione di Rodi. E formaggi, e dolci, e vini. » 

Lucullo da Wiki.


Parecchi annedoti sono rimasti famosi sulla figura di Lucullo. 
Cicerone e Pompeo vollero farsi invitare a cena a casa sua e vi riuscirono ma richiesero che i cuochi non venissero avvisati. Lucullo però li lascio di stucco dicendo ai servi di approntare la stanza di Apollo in quanto come un codici, questi sapevano cosa dovevano preparare e quali pietanze e che ci sarebbero stati ospiti prestigiosi a cena. Lucullo aveva varie sale da pranzo con nomi diversi ognuna per una determinata occasione e quindi gli schiavi non potevano sbagliare.
Ovviamente Cicerone e Pompeo mangiarono le più squisite di tutte le pietanze.
Nota anche la frase che che egli disse,  quando uno schiavo vedendolo solo per la cena gli preaparò la tavola ma per una sola persona e Lucullo disse ...".hodie Lucullus cum Lucullo ovvero oggi Lucullo mangia con Lucullo " quindi doveva essere ugualmente una cena sontuosa.
Lucullo fu anche il primo a portare in Occidente la piante del ciliegio e dell'albicocco.
Altre notizie storiche e non solo di questo prestigioso personaggio romano le trovare a questo link  WIKI e note sono ancora oggi le "Fonti di Lucullo" a Bagnara.

Ovviamente qui ci vuole una ricetta ma siccome non ho trovato quelle che venivano cucinate a quei tempi, la mia amica Marina del sito MangiareBene ne parla ampiamente e conclude proponendo un piatto luculliano che sembra faccia parte delle sue cene basato su : aragosta tagliata a metà gratinata e coperta da ostriche e acciughe.

Purtroppo ricette con questa composizione non ne ho trovate ma credo che le foodblogger non avranno difficoltà a ricrearla. Ad ogni modo ne ho trovata una ed il lin è sotto la foto da dove l'ho presa



Spero che troverete interessante e ottima la ricetta alla quale potete sempre aggiungere ostrice e acciughe a vostra fantasia.

Un caro saluto e buona giornata.

29/09/13

Intermezzo domenicale !!! (34)

La mia amica Barbara del blog  Il Mondo di Rina nel suo commento al mio intermezzo della scorsa domenica ha menzionato "Radetzky-Marsch" ovvero " Marcia di Radetzky".
Ritengo che un piccolo passo della storia di questa marcia sia doveroso e quindi....
Questa marcia militare opera di Johann Strauss padre ed è tutt'ora il suo brano più famoso, fu composto nel 1848 in onore dell'allora 82enne maresciallo comandante in capo dell'esercito imperiale per celebrare il suo ritorno a Milano dopo i moti rivoluzionari in Italia di quello stesso anno.
Johann Joseph Wenzel, conte Radetzky Von Radez (1766-1858), ebbe un vittoria decisiva nella famosa battaglia di Custoza, ritirandosi dopo a Milano con la conseguente conclusione in un armistizio con l'allora Re Piemontese Carlo Alberto, armistizio che obbligò i piemontesi di lasciare la Lombardia ed il Veneto.
Il resto è pura storia che trovate QUI.
 
 Radetzky 1857.jpg
 Il Maresciallo nel 1857 da Wiki


Dal 1939 (data rilevata su Wiki) Concerto di Capodanno a Vienna, questo celebre pezzo di musica ha sempre chiuso il tradizionale concerto di capodanno che si tiene ogni anno a Vienna al  Musikverein che una sala da concerto considerata tra le più eleganti nel mondo insieme alla Symphony Hall di Boston ed alla Concertgebouw di Amsterdam.

La Goldener Saal (Sala Dorata) del Musikverein di Vienna, storica sede del Concerto di Capodanno.

 

E' suonata alla fine del concerto in quanto per consuetudine il pubblico presente in sala partecipa attivamente all'esecuzione battendo il tempo con le mani e spesso il direttore d'orchestra si volta verso la platea e dirige tutti i presenti nella sala come fossere anche loro degli strumenti.
Anche questo rende particolarmente amata questa bellissima e suggestiva marcia.

Personalmente le mie preferenze all'esecuzione di questa marcia va a direttori d'orchestra che hanno diretto il concerto dal 1939 ad oggi come Lorin Maazel, Zubin Mehta, Herbert von Karajan per citarne alcuni ma il video che ho trovato fanno gli auguri all'anno nascente e ci troviamo indietro di parecchio rispetto ad oggi. Quindi vi metto la marcia dell'ultimo concerto eseguito a Capodanno 2013 diretto da Franz Welser-Möst l'importante è sentire la marcia

 

Questo intermezzo lo dedico a tutti voi ed in particolare, non abbiatene male, all'amica Barbara che mi ha scritto che questo pezzo è il suo preferito.
Buon ascolto, buona domenica a tutti, alla prossima.


27/09/13

La "GROTTA NERA" a Basovizza - Trieste sull'altopiano carsico


Vivo da sempre a Trieste anche se non vi sono nata e confesso che alla mia "anta" di età non ho visto una delle meraviglie del mondo la  GROTTA Gigante visitata da sempre da turisti che vengo a vederla appositamente e non sapevo l'esistenza di questa Grotta Nera.
Praticamente questa grotta viene visita sopra tutto da scolaresco come oggetto di studio in quanto  i quattro ambienti della grotta sono predisposti in un contesto preistorico su come vivevano i primi abitanti del nostro carso ovvero nelle grotte. Le stanze rappresentano il Paleolitico inferiore e superiore, il Mesolitico e il Neolitico.
Utensili e armi sono realizzate in materiali naturali come la pietra e il corno di argilla. Nel nucleo dedicato al Paleolitico superiore c'è anche la ricostruzione dell'uomo di Neandertal. E' dedicata la seconda parte visiva al fenomeno del carsismo e la grotta è situata nel cuore del bosco che si chiama Bazzoni. Occorrono 20 minuti di camminata per raggiungerla passando dalla foiba di Basovizza seguendo ovviamente le indicazioni dei cartelli. Ci sono visite guidate.
Il suo nome sembra sia dovuto perchè era stata usata per la bonifica di residuati bellici, la cui esplosione ha annerito le pareti della grotta. Altre informazioni le trova da WIKI

Ricostruzione nella Grotta Nera da Wiki
 altitudine 402 m s.l.m. - profondità 36 m

la caccia...Grotta Nera altre immagini GSSG

Le visite guidate a questa grottaviene gestita dal Gruppo Speologico San Giusto Trieste GSSG ed il sito lo trovate GSSG - Grotta Nera  dove a chi si troverà di passaggio o chi sa che dovrà passare tutti i recapiti e indirizzi nonchè orari per visitare questa grotta che vi porta indietro di 6000 anni.
Ovviamente non potete fare a meno di vedere anche la favolosa e famosa GROTTA GIGANTE nella sua particolarità è diventata UNICA.

E' assurdo ma allo stesso tempo lo faccio ovvero scusarmi con le amiche se non ho postato ricette ma arriveranno anche queste oltre alla mia pancia anche la mente ha bisogno di essere nutrita come la curiosità ad essere riempita concretamente. Sono cose che rimangono, il mangiare si digerisce e....passa.

Buona giornata a tutti.

26/09/13

Un rompiscatole in cucina....Marco Squizzato

Da un pò di tempo trovo sia su YouTube che su settimanali di cucina le ricette di Marco Squizzato che si definisce un "rompiscastole in cucina".
Nel vero senso della parola, lui usa i cibi in scatola di facile reperimento e crea "rompendo le scatole" delle meravigliose ricette.
Ovviamente i grandi cuochi, anche parte delle foodblogger inorridiscono all'idea di usare cibi in scatola però io dico che bisogna anche guardare dal lato positivo.
Creare qualcosa con quanto si trova inscatolato con l'aggiunta di materie fresche è un modo veloce e non  molto impegnativo per chi non ha tempo o non è bravo in cucina di realizzare in poco tempo una bella cena.
Mi piace questo chef. nel suo è un creativo alcuni piatti li ho anche provati avendo appunto del cibo in scatola magari cose strane acquistate anche in Austria e con le sue idee ho potuto utilizzarle al meglio.
Ho trovato una ricettina niente male su una rivista  che vi riporto e spero di trovare qualche foto sul web perchè sinceramente è stata una cosa talmente veloce la mia preparazione che non ho assolutamente pensato a fare delle foto.

Carbonara di mare ed erbe aromatiche di Marco Squizzato  (le mie modifiche sono in viola)

Ingredienti per 2 persone
160 gr spaghetti al nero di seppia  ( io spaghetti bianchi )
1 scatoletta di polpa di granchio
1 scatoletta piccola di salmopne al vapore ( io salmone affumicato )
2 tuorli d'uovo
2 cl di olio evo
1 peperoncino ( io niente )
1 manciata di pecorino romano
1 spicchio aglio
pepe a mulinello 
basilico e prezzemolo freschi


Non ho trovato immagini di questo piatto ma quella di Marco Squizato


Preparazione
Rosolare lo spicchio d'aglio tritato e versare la polpa di granchio ed il salmone sgocciolato nel mio caso dell'olio in quello a vapore dell'acqua e spezzetarlo lasciando andare il tutto a fuoco vivace per un minuto.
Unire i tuorli in una ciotola, il pecorino, macinata di pepe, olio e le erbe tritate mentre andrebbe ancora aggiunto il peperoncino tagliato sottile.
Cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata e scolarli al dente verandoli nella padella del condimento preparato e mescolate bene e impiattate subito.

Ho trovato anche un video carino con un altra ricettina niente male fra i tanti piatti  dello chef rompiscatole 




Non so se ne avete sentito parlare ma ripeto mi piacciono le sue idee e combinazioni e vi dirò che con i tempi che corrono alle volte creare un piatto con le scatole e l'aggiunta di piccole cose fresche si può anche risparmiare considerando le offerte in tale campo in tutte le grandi distribuzioni.
Non me ne vogliano le amiche foodblogger ma alle volte io penso alla praticità, al poco tempo disponibile per chi lavora ed ha sicuramente altri impegni da seguire e perchè no, anche al risparmio importantissimo.

Un abbraccio e buona giornata.

PS.
Per questo piatto per 2 considerando in propozione anche quanto avevo a casa  ed aggiungendo un piccolo antipastino di salumi con delle fette di pane cassetta tostate, gelato di vaniglia con panna per dessert ho speso € 12,00 facendo tutto nel giro della cottura della pasta: mica male neh!!!
(Ero rientrata tardi e non avevo nessuna voglia di cucinare...)



24/09/13

Pane Irlandese "Brown Soda Bread"

So che molte di voi usano fare il pane in casa sia quello tradizionale bianco, l'integrale oppure pani speciali con l'aggiunta di olive, pomodoro, cipolla, ecc.
Io non uso farlo primo perchè non ho la macchina del pane ma anche potendo arrangiarmi con il forno mangiamo pochissimo da sempre e quindi andrebbe sprecato.
Un amica che ha fatto un viaggio in Irlanda mi ha parlatodi questo pane che è quello che viene usato da sempre in Irlanda.
L'ho assaggiato e devo dire che ha un sapore molto particolare ma buonissimo e secondo me si può utlizzarlo anche per il salato non solo usarlo per colazione con burro e marmellata.

Lei mi ha dato la ricetta che aveva portato con se che le è stato data dalla signora pressa la quale aveva soggiornato (scambio apprendimento lingue) che è la seguente

Ingredienti per fare una pagnotta
250 gr di farina integrale
250 ml di latte
2,5 gr di sale
5 gr di zucchero
5 gr di bicarbonato di sodio
12,5 ml di oliodi semi (potete usare anche l'oliva ma ha un sapore troppo forte)
12,5 ml di aceto di vino rosso


Foto dal web


Preparazione
Il forno va riscaldato fino a raggiungere i 200°C. Mescolare in una ciotola la farina, sale, zucchero e bicarbonato e aggiungere latte, olio e aceto. Amalgamare bene che non vengano grumo e mettere l'impasto in un stampo a forma di pagnotta e cuocere per 40 minuti.
Ovviamente se volete farne due di pagnotte basta radoppiare gli ingredienti.


Io ho trovato anche un video che sembra faccia vedere il vero pane irlandese



Girando nel web di ricette che dicono originali ne ho trovate parecche più o meno gli ingredienti sono sempre gli stessi salvo per il latte perchè alcuni dicono che bisognerebbe usare il "latticello"  Io credo che tutte saprete di cosa trattasi in Austria viene chiamato "buttermilch",  in Francia   " babeurre"  in Italia si trova proprio come latticello dove vendono prodotti naturali e bio.
Si può fare anche a casa ed ho pensato di mettervi un video




comunque altre spiegazioni le trovate QUI

Vi auguro una buona giornata.

23/09/13

SWAP Cartoline Estate 2013

La cara amica Fiore ha dichiarato concluso lo SWAP Cartoline 2013 facendoci fare un bel tour a secondo del luogo da dove le altre amiche le hanno inviato la cartolina.

Purtroppo la cartolina inviatami da Fiore l'ho come si suol dire "imbucata" ovvero non la trovo più per un insieme di circostanze che le ho spiegato. In cambio ovvero in sostituzione fino a ritrovamente (spero) questa è la foto che dedico a lei




Ringrazio Veronica per la splendida cartolina da Gardaland  e che in estate con il caldo sotto questa doccia ci sarei rimasta volentieri per ore




Un grazie a Daria per la splendida cartolina dalle Dolomiti Agordine e la foto si riferisce alla chiesa ss.Vittore e Corona con l'Agnèr di Voltago Agordino provincia di Belluno. Il fresco li sicuramente non mancava quest'estate.




Un bellissimo paesaggio su Capri, panorama di Anacapri stupenda ed in più una cartolina preziosa dell'amica Barbara dalla sua collezione privata e quindi un doppio sentito grazie in quando se n'è privata. Napoli e la Campania la conosco ma Capri non ci sono mai stata dovrò provvedere.





La carissima RobbyRobby - Roberta dalla splendide Dolomiti e precisamente da Ortisei e questa volta la conosco bene questo splendido paesaggio di montagna. Luogo che in inverno mia figlia, genero e nipote sono andati a sciare e dicono meraviglioso. Io ci sono stata un paio di volte ma solo in estate. Grazie mia cara mi hai portato in estate una ventata di frescura.



Chiedo scusa se il ringraziamento è giunto cosi tardi ma ho sempre sperato di trovare la cartolina mancante. Inoltre quella che Fiore dice di aver inviato a tutte dopo anch'io non l'ho mai ricevuta.

Un grazie ancora a tutte e buona giornata.
Ciaooooo

22/09/13

Internezzo Domenicale !!! (33)




Io credo che tutti noi abbiamo nel cuore una musica che ci ricorda qualche particolare momento della vita o solo anche il fatto che ha suscitao in voi un'emozione particolare solo anche per l'esecuzione della stessa.
Ci sono parecchi pezzi di musica nei vari generi che suscitano in me ricordi particolari come il valzer insegnatomi dal nonno.
Uno dei pezzi che prediligo in assoluto e che non mi stancherei mai di ascoltare è il BOLERO di Ravel.
Pensare che questo era nato con l'idea dell'autore di provare tutti gli strumenti musicali nelle varie scale ecc. e poi è nata questo splendido pezzo.
Il PPS che mi ha inviato il solito amico austriaco è protetto dall'autore e quindi non mi è possibile trasformarlo in un video.
Ho tentato di postarlo qui tramite Skydrive un servizio online che mi permette di avere anche il codice da incorporare, ma purtroppo le immagini si vedono ma il pezzo musicale suonato dal famoso violinista Andrè Rieu famoso in terpreto del Bolero essendo troppo lungo il servizio non lo riproduce.
Sono andata allora a cercare su YouTube ed ho trovato un concerto di questo violinista fatta a Maastricht ed anche un video del film BOLERO 1981 di Claude Lelouch  a voi la scelta di quale vedere e ascoltare sono diversi tra loro.

Questo è del violinista Andrè Rieu





Questo se segue è invece, l'inizio o la finale non ricordo bene del famoso film del 1981 BOLERO di Claude Lelouche. Il film racconta la storia di 4 famiglie - russa - italiana - americane ma la quarta non ricordo che nelle loro vicisitudini si trovano tutti assieme per un audizione per essere scelti come interpreti del Bolero di Ravel.
Io ne sono rimasta incantata sia per la storia di vita e dei sacrifici che tutti fanno per arrivare al massimo artistico con questo sogno nel cassetto che per la splendida interpretazione del Bolero.






E sulle note del Bolero vi auguro una buona domenica. Ciaooooo a tutti

20/09/13

Salmone grigliato

E' una ricetta che ho fatto in campeggio in quanto il pesce d'acqua dolce di allevamento o lago si trova facilmente ed è sempre fresco.
In Austria non ci sono "pescherie" come in Italia o comunque come  in paesi di mare o che lo ricevono dalle loro coste. Il pesce di mare è quello dell'Atlantico e viene distribuito dalla catena Nordsee.
Questa offre il pesce fresco, poche specie e molti crostacei anche di fiume, pesce già pronto per essere mangiato fritto, in insalata con maionese, panini ecc. e vi dirò anche parecchio cari. D'altra parte il loro è un monopolio. Nelle grandi città come Vienna , si può trovare una maggior scelta di pesce fresco ma non aspettatevi grandi varietà.
A me personalmente non piace tanto il pesce di lago o fiume, non hanno molto sapore ed inoltre quello di lago usualmente ha un sapore che ricorda il fango purtroppo e non sempre i vari modi di cuocerlo coprono questo sapore di fondo. Il pesce pescato nel Lago Trasimeno non sono mai riuscita a mangiarlo.
Il pesce persico fatto in Svizzera era molto buono ma come si dice...una tantum!!!
Questa ricetta non è male ovviamente fatta in gruppo con le maestre-campeggiatrici locali abituate a cuocerlo.

Ingredienti per 6-8 persone (eravamo in 10)
1 salmone da circa 1,2 - 1,5 intero con la pelle
sale - pepe - lime (meno aggressivo del limone)

Per la marinata
1 cucchiaio di succo di lime
1 cucchiaio di acete di mele
1 cucchiaio di miele (a vostra scelta)
1 cucchiaio di senape forte ed 1 di dolce
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio
1 lime la sola buccia senza la parte bianca
1 pesso di peperoncino se trovate il chili tagliato molto fine
50 ml di olio di oliva (non extra vergine)


(clic per ingrandire)

Preparazione
In un mixer tritare tutti gli ingredienti per la marinata e poi aggiungere l'olio.
Pulire o lo fate pulire raccomandando di non romperlo il salmone e cercate ti fare dei tagli ravvicinati attraverso la pelle ma non troppo profondi circa 2-4 cm senza arrivare completamente alla spina pr sbieco.
Tagliate sottili la buccia del lime e introduceteli nei tagli prodotti. Salare e pepare non troppo e poi con un pennello intingerlo nella marinata e bagnare tutto il salmone molto bene deve quasi annegarsi.


Per la cottura:
se siete in campeggio e avete la griglia potete fare in questo modo
- prendete un pezzo di cartone della grandezza del salmone ed immergetelo nell'acqua in modo che ne assorba tanta ma senza disfarsi. Lo mettete poi sulla brace della vostra griglia fino a quando non inizia a fumare dopodichè appoggiate sullo stesso il vostro salmone e la cottura dovrebbe durare circa 25-30 minuti fino a quando la marinata che avete messo sul pesce non assume un bel colore bruciato, abbronzato diciamo.
Il cartone ben bagnato evita che prenda fuoco e che il grasso coli sulla brace e formi troppo fumo.

se invece siete a casa seguite questo metodo
- portate il forno ad una temperatura di 150° e mettete il salmone in un recipiente adatto oppure direttamente sulla leccarda magari coperta con carta da forno bagnata e ben strizzata. Cuocete il salmone per circa 30-40 minuti e magari data il grill se lo avete per circa 5-10 minuti per effettuare la doratura della marinata.

Noi essendo in campeggio abbiamo usato il primo e su una barbeque di legna.Questi amici campeggiatori sono organizzati di tutto punto restando in campeggio da maggio a settembre.

Spero che sia anche di vostro gradimento.
Buona giornata a tutti.


18/09/13

Caricare/pubblicare GIF animate su FACE

E' da un pò di tempo che non controllo le ultime notizie in campo informatico. E' che non si riesce a stare dietro a tutte le novità che arrivano ogni giorno come si suol dire a "tamburo battente".
Ormai le cose che mi servono e possono essere supportate dal mio computer hanno raggiunto il massimo, per proseguire dovrei eliminare il vecchio o cambiare computer.
Nel secondo caso al momento sarebbe una spesa troppo onerosa, nel primo eliminare programmi che sono stati installati e si sono "avvinghiati" al sistema operativo sono operazioni difficili si rischia di toccare qualcosa del sistema o peggio ancora, parte del programma non si riesce a disinstallarlo e rimane ad occupare spazio.
Non è che non sia capace di eliminare tutto, programmi adatti allo scopo ne ho parecchi e sempre a costo "zero" ma sono operazioni lunghe e......mi sono stufata.
Ora uso quando possibile i programmi cosidetti "portable" ovvero quelli che vengono si installati nel proprio computer non si annidano nel sistema viaggiano diciamo "con forze proprie", usano il sistema ma "non si avvinghiano ovvero non ne fanno parte integrante" ed inoltre si possono portare appresso su una semplice chiavetta ed utilizzarli anche su computer ospiti senza lasciare traccia del nostro passaggio.

Detto questo, andando su GUIDAMI del mio amico Vinnie ho trovato una cosa molto carina che penso piacerà a tutte le amiche che utilizzano FaceBook.
Le precise indicazione sul come, cosa ecc. ed il link della pagina la trovate Guidami - Pubblicare GIF animate su ..... ove troverete anche altri link per altri siti gratuiti che offrono la possibilità di pubblicare GIF animate su altri Social Network.

Nel caso specifico, FACEBOOK ancora non permette la pubblicazione di GIF animate in quanto il formato non è supportato.
Da questo sito Giphy è possibile pubblicare le gif animate offerte su Facebook in quanto queste vengono viste dalla piattaforma come dei filmati e quindi accettate.
Ci sono tantissime gif animate di vario genere molto carine potete divertirvi a pubblicare sulla vostra pagina senza alcun problema.



Giphy copiare link GIF

Quest'immagine che ho copiato da GUIDAMI vedete chiaramente indicata la condivisione che potete fare sia sulla piattaforma Twitter che su Facebook.

Penso che sia divertente io l'ho già provato sulla mia pagina.

Buona giornata a tutti.

PS.
Siccome informatica programmi e varie non sono molto interessanti come qualche bella ricetta, carissime amiche foodblogger non preoccupatevi di passare alla prossima ricetta vi rivedrò volentieri.

16/09/13

Irish coffee freddo

Su una rivista di cucina di cui ho conservato la pagina (credo che sia stato Sale&Pepe) ma non ricordo per niente in quanto io prendo le pagine, chiedendo l'autorizzazione,  dove le trovo ma non la nota della rivista che non sempre è scritta sulla pagina stessa.
Come dessert per la cena con il nostro amico che vi ho descritto....... il mio dessert è stato questo Irish Coffè freddo.
Le indicazioni della ricetta come base sono state seguite ma ovviamente ho messo il mio zampino quindi

Ingredienti per 4 - 6 persone
500 gr di gelato alla vaniglia
2 dl.di caffè ristretto freddo
3 dl. di whisky io ho messo quello scozzese che avevo in casa
3 dl.di panna fresca
un pò di noce moscata
biscottini sottili tipo lingua di suocera


questa foto è della pagina del giornale il mio bicchiere foto niente grrrr


Procedimento
Acquistate una vaschetta di gelato alla vaniglia della marca che più vi piace e togliete il quantitativo indicato nel caso che la vaschetta sia di maggior contenuto. Lasciate che si ammorbidisca e poi lo mescolate con il whisky in modo che il tutti diventi uniforme e rimettete nel congelatore. Ci voranno circa 2-3 ore prima che si solidifichi perchè l'alcool ritarda il tempo di raffreddamento.

Preparate il caffè e ponetelo in frigo.
Io ho fatto una piccola variazione, ho messo il caffè nel congelatore e questo si è sufficientemente diciamo rassodato per poterlo grattare e quindi invece di metterlo poi nel bicchiere liquido l'ho messo come se fosse granita di caffè e l'effetto è stato sublime.

Montate la panna ma non a neve ferma bensi solo poco in modo che diventi densa ma non ferma.

Assemblate in questo modo....
prima due-3 belle cucchiaiate di gelato o se avete l'attrezzo per fare la pallina ancora meglio, aggiungete due cucchiai di caffè se l'avete lasciato liquido oppure una bella abbondante grattata del caffè congelato come la mia variazione e come finale abbondate con la panna. Una grattatina di noce moscata e impilate due/tre biscottini e servite subito.

La panna non montata ferma a contatto con il gelato da la sensazione di cristalli di ghiaccio molto piacevole.
In tre abbiamo mangiato tutto che era per quasi 6 è scivolato....in gola.

Penso che è un dessert semplice e veloce e molto buono che ripeterò spesso quando sarò a corto di idee e di tempo è piacevole anche in inverno.
 
Un caro saluto e buona giornata.


PS.
I precedenti pasti loculliani..si fa per dire li trovate QUI  e QUI



15/09/13

Intermezzo domenicale !!! (32)



Questa volta vi voglio far sognare sulle note del  famoso valzer di Straus. Le immagini sono tutte di Schoenbrunn il palazzo degli  Asburgo a Vienna. Quello che mi ha colpito e deciso di convertire questo pps è stata proprio la musica.
Mio nonno materno quando era giovane ha vissuto per tanti anni a Vienna, per l'epoca era un bell' uomo alto biondo e occhi azzurri, aveva anche soldini il che non guastava  e sapeva ballare divinamante.
E' stato lui ad insegnrmi a ballare il valzer avevo 15 anni.
La foto che vedete,  molto vecchia, risale al  giorno del matrimonio, lei era ungherese ma sinceramente non mi ricordo l'anno. Ne ho ancora un altra solo di lui ma ho pensato che questa fosse più bella.

clic per ingrandire

E' è la prima volta che metto un pezzo "antico" della mia famiglia, spero mi scuserete,  il valzer mi ha fatto tornare indietro nel tempo.






Spero che sia la musica che le immagini vi piaceranno e su queste note vi lascio augurandovi una buona domenica.

13/09/13

Antipasto: bagna cauda piemontese // Piatto Unico: zuppa pasta fagioli e cozze

Come spiegato nel precedente post, l'amico venuto a Trieste si aspetta sempre qualcosa di particolare da mangoare ed io sfogo la mia indole pasticciona in cucina.
Per la cena di sabato ho deciso per un antipasto che avevo già pronto non fatto da me ma da un amica vissuta per tanti anni in Piemonte che io ho messo nel congelatore in attesa di...... quindi rappresentava un ottimo antipasto.
Bagna cauda e verdure fresche tagliate fini da inzuppare accompagnate da fette di pane tostato sciocco ovvero senza sale.




Come primo ma anche piatto unico nessuno di noi mangia tanto ho deciso di fare la zuppa di pasta fagioli e cozze (napoletana) alla mia maniera.

Ingredienti per 3-4 persone
450 gr di fagioli borlotti surgelati (evito il bagno dei secchi e freschi sono più buoni)
1 kg di cozze
100 gr di pasta corta ditalini (o altra a vostra scelta)
vino bianco
prezzemolo
1 scatola di pomodoro a pezzetoni non circa 300-350 gr
1 cucchiaio di pomodoro concentrato
2 cipollotti oppure 1 cipolla di tropea media
6 fette di bacon (2 per ciascun piatto)
6 fette di pane tostato e sfregato con l'aglio
olio evo


Procedimento
In una casseruola ho fatto aprire le cozze giusto il tempo che si aprono non di più.
Le ho fatte raffreddare ed ho tolto il mollusco dalla valva conservando l'acqua delle stesse e filtrato e lasciando 6 cozze complete aperte intere che serviranno come guarnizione.
I fagioli surgelati li ho cotti per circa 15 minuti in poca acqua nella pentola a pressione senza sale ed in poca acqua giusto coperti.
In una capiente casseruola dai bordi alti (io uso il wok), ho fatto appassire la cipolla finemente tagliata in un pò d'olio aggiungendo poi il pomodoro, un pò di vino  ed ho lasciato cuocere per circa 15-20 minuti a fuoco basso coperto.
Nel frattempo ho tolto una mestoletata di fagioli e messi da parte interi il resto li ho frullati con il minipimer. Se troppo denso aggiungete un pò d'acqua.
Dopo il tempo di cottura indicato sopra, ho aggiunto i fagioli passati, aggiustato di sale e proseguito la cottura ancora per circa 10 minuti,
Cuocete la pasta a parte al dente ed usate l'acqua della stessa per allungare la zuppa se questa vi sembra troppo densa.
Completate il tutto aggiungendo le cozze sgusciate, la pasta , spegnete il fuoco e lasciate coperto per circa 5 minuti in modo che il tutto prenda sapore. Non di più altrimenti rischiate che la pasta assorba il liquido.
Fate tostare fino a che diventano croccanti il bacon, il pane che sfregherete con l'aglio e andate ad impiattare.
Quando nel piatto, mettete vicino il pane tostate tagliato a triangolo, impilate due fette di bacon croccante e due cozze con il mollusco e servite.
Un goccio di olio evo, una spruzzata di pepe se piace ed un pò di prezzemolo tritato.

Buon appetito.
Ciaoo a tutti

PS.
Questo è la precedente cena QUI

11/09/13

Crepes fritte

La scorsa settimana avevo il nostro solito amico di vecchissima data ospite a Trieste, lui vive a Venezia e quindi oltre a mangiare in ristorante mi dedico anch'io alla cucina.
Ho deciso quindi per una serata che ho definito "happy crepes evening" salate e dolci.
La pastella per le crepes è inutile che la metta perchè tutti sappiamo come fare l'unica raccomandazione che vi faccio non usate per la pastella tante uova.
Ho notato nel web che le crepes oppure le famose palatschinken austriache usate tantissimo a Trieste per 500 gr di farina ci sono sempre 2-3 uova.
La pastella può anche essere fatta senza uova,  la differenza non stà nella consistenza ma nel colore perchè rimangono più bianche. Troppe uova secondo me andiamo sulle "omelette confiture o salate" francesi che non sono altro che frittate con farina e latte.
Le crepes devono essere sottili e sciogliersi in bocca e se sono piccole è più facile mangiarle e diventano come le ciliege una tira l'altra.
Quindi le ho fatte piccoline ed io la pastella la faccio ad occhio;  parto da un certo numero di cucchiate di farina abbondanti a secondo di quante circa voglio fare e poi pian piano aggiungo il latte facendo attenzione a non fare grumi, poi l'uovo intero e continuo con il latte fino a quando la pastella non è diventata molto fluida in questo modo le crepes risulteranno sottili. Nel padellino uso un piccolo pestolo giusto per il quantitativo del mio padellino. Un piccolo cucchiaino d'olio eviterà che assorbano troppo burro che sarà sempre poco in quanto consiglio di usare una padellina antiaderente di 16 cm.

Le ho riempite,  quelle salate,  con spinaci al burro e ricotta saltati in padella e poi sopra una volta arrotolate, una salsina a base di gorgonzola dolce e un pò di panna.

Quelle dolci invece le ho riempite con confettura di albicocche resa più fluida da whiskey (potete usare quello che volete) ed una meravigliosa marmellata di arance amare oltre alla mescolanza confettura e crema pasticcera che piace tanto al mio maritozzo!!!! la cui crema l'ho fatta io e la vedete nella foto qui sotto.

Ora passiamo alle crepes fritte....



Procedimento
Riempite la crepes con una fetta di prosciutto o altro di vostro gradimento della stessa grandezza della crepes ma che non trasbordi anzi che non arrivi proprio all'orlo.
Aggiungete una bella fetta di formaggio a fette quella di vostro gradimento,  io consiglio un formaggio semi-molle che non si sciolga subito ed a secondo della grandezza se le fate più grandi, potete  mettere anche 2+2 fette oppure usare solo prosciutto o solo formaggio a vostro piacere.
Ripiegatela a mezza luna, passatela nella farina, uovo e pane grattugiato pressando bene i bordi affinchè non si aprono. Se fate crepes grandi del diametro di 20 cm. o più potete mettere a chiusura uno stecchino grande di legno.
In una padella non con tanto olio ma caldo fate friggere da ambo le parte girandola delicatamente fino a doratura e poi su carta per assorbire l'eccesso di grasso.
Le potete gustare cosi calde oppure aggiungere una salsina a parte,  tipo quella allo zenzero che trovate  QUI  e che può essere gustata sia calda che fredda.

E' un modo un pò diverso di presentare  queste "frittatine".

Buona giornata a tutti.

PS.
Devo mettere a posto le foto di un altra cena a ...presto.

10/09/13

Devo chiedere scusa a Linda del blog La mia famiglia ai fornelli  per il ritardo nel ringraziarla ufficialmente dell'assegnazione e passare avanti come sapete è sempre stata per me una consuetudine.
Purtroppo non ho avuto tempo per un  insieme di cose e per fortuina che parecchi post erano stati già scritti e messi da parte da programmare proprio quando non avevo tempo di farne degli altri.
La cara Linda mi ha assegnato il premio


 

che io ho accettato e che ringrazio di cuore.
Avevo già ricevuto questo splendido premio ma ero agli albori come blogger e il riceverlo nuovamente mi ha dismostrato che nel corso del tempo la mia affidabilità è ancora stata riconosciuta e per questo GRAZIE DI CUORE altra andrenalina per me.

L'ottenimento del premio è legato alle regole di 

- essere aggiornato regolarmente
- mostra la passione autentica per l'argomento di cui scrive
- favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
- offre contenuti ed informazioni utili e originali
- non è infacito di troppa pubblicità

praticamente cinque piccole regole.

Dovrei a questo punto passare il testimone ad altri 5 blog, dicono meritevoli, ma lo sono tutti.
Usualmente io cerco di nominare qualche blogger ancora poco conosciuta per darle modo di farsi conoscere e crescere in questo ambito e quindi passo a nominare....


e che naturalmente avviserò.

Spero che il testimone venga accettato, ringrazio ancora la carissima Linda che ha pensato a me un abbraccio virtuale a tutti e vi lascio, invece che con un mazzo di fiori,  con un video a mio avviso molto divertente...buone risate!!!!! Ciaoooo


09/09/13

"AMEN" ovvero "certamente", "in verità", cosi è, cosi sia ......



Mi sono chiesta tante volte cosa in realtà significasse la parola "Amen" che noi sentiamo e pronunciamo alla fine di un inno, di una preghiera, in campo liturgico, ecc.
Io sono sempre curiosa, penso che fino a quando la mia testa funziona la mia curiosità non si spegnerà mai. Sono arrivata, anzi fra breve per la quarta volta agli "anta" e vi assicuro che non me li sento, non li vedo e non si vedono perchè esprimo la mia gioia di vivere a pari passo con il presente e quindi corro di pari passo con tutte le innovazioni da qualsiasi parte vengano. Alcune sono utili altre inutili e forse anche dannose ma il corso degli anni vissuti quelli ruggenti, i famosi anni 60 poi gli 80 posso dire di essere transitata dall'antico al moderno e ancora oggi non mi guardo mai indietro. Tutto è stato bello ma se guardo le foto degli anni 60-70-80....mi sembra che ne siano passati secoli eravamo tutti grigi, magri e uguali non c'era nessuna differenza eravamo reduci tutti dalla guerra o dal dopo guerra che era forse anche peggio.
Detto questo proseguiamo.....

Amen è una parola  ebraica in quello di tiberiade e si scrive in diversi modi.
E' una dichiarazione o affermazione che si trova sia nell'ebraico biblico come pure nel Corano. Usata da sempre nel giudaismo e stata introdotta da questa nella liturgia cristiana come formula conclusiva di preghiere ed inni.
L'avverbio ebraico " אמן ámén" significa soprattutto "certamente", "in verità".
Vari sono i significa che derivano da altre espressio ma tutti portano alle parole "essere certo, sicuro, vero".
Nel Nuovo Testamento, Gesù enuncia i principi fondamentali che sono introdotti dalla parola "Amen" e dice "Amen amen dico a voi.....quindi il significato .... "in verità vi dico"ovvero ciò che dico è vero, è certo".
Poi abbiamo altre valenze come...
....Islam è la chiosa della prima Sura del Corano detta al-Fatiha ovvero colei che apre?
---liturgia Cristiana è usata dall'assemblea alla fine delle preghiere liturgiche con il significato di esprimere l'assentimento per ciò che si è detto e per augurio che la preghiera sia esaudita e il suo significato si lega al concetto di affidamento

Alcuni teosofi che sostengono delle teorie afrocentriche ed aderenti al Cristianesimo esoterico, sembra che AMEN derivi dal dio egizio AMON che viene pronunciato qualche volta proprio "amen".
Altri di religioni orientali credono che derivi dal sanscrita Hindu Aum

Studi a livello accademico che supportino queste supposizioni non ci sono.
Va notato che la parola ebraica "Amen" inizia con "aleph" mentre il nome egizio comincia con "yodh" e puo essere tradotta ...cosi è, cosi sia, in verità.

Tutte queste informazioni con i realtivi lin k alle parole e date indicate le trovate QUI , altre info le trovate QUI.

Forse qualcuno lo sapeva, forse tutti io No e sono contenta di essermi soddisfatta la mia curiosità.

Auguro a tutti buona settimana



08/09/13

Internezzo domenicale !!! (31) e conosciamoci ma sempre di più!!!



Ho da parecchio tempo due video bellissimi sull'Australia. Il primo è con la musica mentre il secondo rappresenta le immagini di un tour australiano con indicato il nome dei luoghi su ciascuna delle stesse che state vedendo e mi dispiace ma questo è  privo di musica.







A me piace viaggiare vedre luoghi lontani e meravigliosi purtroppo per un insieme di cose non mi è stato possibile effettuarli. Ho visto in cambio l'Italia che forse altri hanno preferito prima l'estero ma per me è stata una scelta obbligata in quanto il lavoro, il tempo e le circostanze non ultime il cosidetto "vil denaro" mi ha bloccata.
Non è mai troppo tardi, chi lo sa ma certo è che dove vorrei andare io si deve volare e da quell'orecchio il mio maritozzo non ci sente e andare sola non se ne parla quindi....spero in un illuminazione improvvisa!!!!
In questo modo non mi costa niente e porto a voi un mometo di relax o anche perchè no la voglia se potete di visitare posti incantevoli come relax ed anche il gratuito è assicurato.


Ho aggiunto al  titolo del mio solito intermezzo e perdonatemi  il ...Conosciamoci con ...ma sempre di più l'ho aggiunto io".....
.......perchè è una bella iniziativa alla sua seconda edizione sul live motive "conosciamoci con " proposto dal blog "La mia famiglia ai fornelli" ed ho pensato di aggiungermi a questa iniziativa perchè sono sempre pronta a conoscere nuove persone e realtà e forse altre blogger della nostra città per fare amicizia.
Personalmente a Trieste ne ho conosciute parecchie che dal virtuale sono passate al reale e che ha superato qualsiasi mia aspettativa. La mia prima amica però l'ho conosciuta dal virtuale in reale,  non era una blogger, ma freguentava un forum di informatica e casualmente le sono stata d'aiuto. Ci siamo conosciute parecchi anni fa nella sua città Riolo Terme che era la nostra tappa d'obbligo al campeggio andando nella direzione sud in vacanza. Ancora oggi ci vediamo non sempre di persona ma tramite Skype.
Forza ragazze partecipiamo numerosi molte nuove blogger saranno a portata di reale virtualità.




Ciaoo a tutti e buona domenica.

06/09/13

I "CRAMARS CARNICI"

La curiosità per i "cramars" è nata da un articolo letto su Sale&Pepe di settembre su una ricetta di origine "boema" i famosi "gnocchi di susini" (non prugne) la cui ricetta di casa mia è QUI.
L'autrice cita questa ricetta perchè è sicuramente stata attraverso i "cramars" . Molto conosciuti in Carnia e anche da noi a Trieste risalenti al periodo asburgico e ancora oggi rappresentanto uno dei più "mangiati" dessert  in Austria e, comprendendo nel passato anche l'Ungheria e quindi  la Boemia anche per loro è importato.
Esiste una variante poco conosciuta di questi gnocchi che anzichè con i susini vengono riempiti con le albicocche e si chiamano "Marillenknödel" - albicocche in lingua sono "aprikosen" ma nella corrente parlata si chiamano "marillen".

Ho voluto andare alla ricerca di chi o cosa sono i "cramers" ed ho scoperto un mondo. 
Questi erano persone precursori del moderno rappresentante e vendevano propdotti propri o per conto di altri andando  porta a porta in posti lontanissimi da casa loro e ancora oggi in qualche settore si usa ma si va con la macchina o treno o altro mezzo di trasporto.
Questi "uomini" padri di famiglia che vivevano di agricoltura, allevamento bestiame e strappavano alla terra di montagna il possibile per il sostentamento della famiglia, quando le braccia per i campi o per il bestiame, ecc. non servivano più alle soglie dell'autunno inoltrato partivano con le loro merci come le spezie che arrivavano con i traffici marinari alle stoffe, ecc.
E' difficile fare un riassunto e quindi estrapolo un pezzo di storia....il resto lo dovrete, se avete voglia, leggere da soli e troppo lungo per riportarlo qui.
.....

Cramars
gli uomini che in lunghi secoli di migrazioni, valicando i monti da venditori ambulanti, hanno sostentato la famiglia, costruito la casa, trovato il benessere e a volte anche la morte.
Hanno cercato  un efficace rimedio alle scarse risorse del suolo di Carnia, con intraprendenza e sacrificio, scrivendo così una pagina straordinaria della storia del popolo carnico.
"i carnici, disponendo di poca terra coltivabile, debbono andar per il mondo" (Girolamo di Porcia, 1560); e ancora:
"emigrano l'inverno, ed ogni estate si rendono a casa per le messi; e, dopo sistemati gli affari domestici, si "affrettano a tornare alle primitive occupazioni, procacciandosi in tal guisa non poca somma di numerario" (Fabio Quintiliano Ermacora 1567-1598 nelle "Antichità della Carnia") 

  

CRASSIGNE
Il nome con cui venivano chiamati coloro che si recavano oltralpe per esercitare il commercio come venditori ambulanti, deriva dal tedesco kram (merce)

I cramars, che ingrossarono le fila del già  considerevole numero degli emigrati espatriati in cerca di lavoro, trasportavano in Germania, Austria, Moravia, Boemia, Slesia, Slovacchia  ogni genere di articoli minuti come medicine e spezie (materialisti), stoffe, oggetti di artigianato.

Tutto veniva portato a spalla caricato sulla "Crame" o "Crassigne", mobiletto in legno dotato di cassetti.

 

.......

Quanto sopra è stato tratto da  Donna in Carnia - Cramars carnici  incluse le due foto e dove toverete la grande storia, la fatica, la povertà che si cercava di riscattare dignitosamente, le mogli e madri che venivano lasciate a casa con poco e niente e che dovevano arrangiarsi fino a quando l'uomo, il padre sarebbe tornato in primavera con quanto guadagnato camminando sempre a piedi anche con il ghiaccio e valicando montagne sopra i 1500 metri. Però tornavano con tante piccole cose non ultime qualche primizia, qualche ricetta o qualcosa che veniva poi usato dalla moglie e adattato al loro uso e ambiente con quanto di materia prima poteva essere acquistato ed usata e anche coltivata. Attraversavano a piedi stati come Austria, Germania,Moravia, Boemia, Slesia e Slovacchia portando anche medicinali probabilmente creati con erbe oppure arrivate sempre da oltremare come le spezie.
Troverete al link suindicato una corrispondenza datata 1746 da Cercivento tra una moglie che chiedeva aiuto al marito lontano e questi rispondeva inviando una pochezza e dicendole che avrebbe dovuto arrangiarsi lui di più non poteva dare: merita leggerla sono testimonianze nude e crude del passato.

A quest'altro link  Museo Carnico delle Alpi Popolari troverete altre informazioni ed io non avrei mai pensato che esistesse una testimonianza cosi grande del passato da creare un Museo, passato  a noi non proprio troppo lontano.

In fondo mi viene quasi da sorridere che partendo da un articolo di una ricetta letta attentamente nel racconto che faceva io mi sia soffermata sulla parola "cramers" che era stata scritta così senza alcuna spiegazione su cosa in realtà significasse. Sono queste le cose che attirano la mia attenzione, le piccole cose della lettura, sentito dire o viste per caso che stuzzicano la mia curiosità.
Mio marito dice...brava tu che hai memoria.... e quindi ti ricordi quanto hai visto letto ecc. e poi vai alla ricerca. Ma io credo che quando si legge o si ascolta o si guarda bisogna leggere, ascoltare e guardare anche al di là di quanto abbiamo di fronte. Secondo me è questo il metodo migliore per farsi un bagaglio culturale magari di cose non di consumo giornaliero ma nell'insieme si arriva anche ad una cosa semplice come la ricetta dei gnocchi che sono conosciuti credo ormai da tutti.

Scusatemi se vi ho annoiati, io mi sono divertita a cercare e sono contenta di aver appreso della strordinaria capacità nella sopravvivenza di questi uomini e donne straordinari.

Un caro saluto e buona giornata.

04/09/13

Knoblauchsuppe - Zuppa all'aglio

La mia cara amica e concittadine Tatiana del blog  http://cucinaincontroluce.wordpress.com/ mi chiese se avevo la ricetta di questa zuppa che è una delle tante di cui gli austriaci sono maestri ed in qualsiasi trattoria, birrerie o simili nel lista menu non manca mai una bella scelta di zuppe.
Possiedo naturalmente una vecchia ricetta della nonna ma mi sono portata anche altre ricevute da signore carinziane doc. conosciute al campeggio - ovviamente le ho anche gustate.
Di questa zuppa esiste anche una versione francese semplice nell'esecuzione ma particolare e naturalmente tantissime sono le versioni per questa zuppa non ultima ma poco conosciuta la versione ceca che si può mangiare a Praga.
Le versioni sono proprio tante come le aggiunte apportate da cuoche professioniste e semplici casalinghe che passano dal formaggio al prosciutto a striscioline, pane tostato a pezzetti, con o senza uova, panna ecc. ecc.

Qui vi riporto due versioni, la mia e dell'amica austriaca e le foto sono sue, le abbiamo gustate assieme entramber le versioni. 

Zuppa all'aglio (versione di casa mia)

Ingredienti per 4 persone
2 teste aglio complete
400 ml di brodo di verdura o di pollo (anche dado o granulato o gelatina)
400 ml di vino bianco
400 ml di panna fresca
3 patate medie
3 cucchiai di olio evo
sale e pepe
un pò di panna acida (potete farla anche voi panna+ypugurt oppure succo limone)

(i pezzetti che vedete sono fettina d'aglio abbrustolite - la foto è della mia amica austriaca che ha fatto la mia versione)


Preparazione
Pelare gli spicchi d'aglio e cuocerli in una padella con olio ma attenzione non devono diventare neri ma rimanere cotti senza prendere molto colore.
Poi aggiungere il brodo ed il vino e la panna e lasciar cuocere per 90 minuti a fuoco non alto deve quasi sobbollire non bollire forte.
Nel frattempo cuocere dopo averle pelate le patate che vi serviranno per addensare la zuppa.
Passati i 90 minuti con un Minipir - frullino ad immersione - fate diventare il tutto una crema.
Poi aggiungete man mano le patate sempre frullando fino a raggiungere la consistenza che volete dare alla zuppa se molto o poco fissa.
Aggiungere pepe e sale ed assaggiare se saporito come lo desiderate e quando lo avete impiattato in piatti fondi o terrine coprite con una bella cucchiaiata di panna acida che avrete leggermente sbattuto per renderlo più cremoso e addensato.

Potete servirla sia calda che tiepida non fredda per via della panna ed accompagnarla con crostini di pane saltati in padella oppure con fette di pane sciocco tosto oppure mettete voi vicino quello che vi aggrada.



Zuppa all'aglio (versione della gentile signora austriaca del campeggio) 

Ingredienti per 4 persone
8 spicchi d'aglio (non teste d'aglio complete)
1 cucchiaio di burro

1 cucchiaio di farina
1 litro di brodo (a piacere)
2 cucchiaio di formaggio molle
125 ml di panna acida
4 fette di pane da toast
150 gr di formaggio gratuggiato /lei ha usato l'emmentaler)
1 cucchiaino di granulato di aglio (aglio secco)
pepe q.b.
1 cucchiaio di prezzemolo
burro e sale se trovate quello con erbe secche altrimenti un sale affumicato o quello che gradite
burro q.b.


 (la foto è sempre della mia amica austriaca che ha fatto la sua versione fotografando il piatto ed i pezzetti sono pane e aglio fritto)


Preparazione
Pressare o tagliare molto fine gli spicchi d'aglio e in una padella assieme al prezzemolo far appassire.
Aggiungere la farina continuando a mescolare in modo che non formi grumi o si attacchi al fondo al caso aggiungere ancora un pò di burro. Aggiungere il pepe ed il brodo e lasciar cuocere per almeno 1 ora a fuoco basso. Aggiungere dopo 30 minuti il fornaggioo molle affinchè si amalgami con la zuppa. Poi prima dell'ora aggiungere anche la panna acida.
Assaggiare se mancante di pepe o sale.
Tagliare il pane per toats a piccoli quadretti e farli tostare in una padella con il burro e quando quasi croccanti aggiungere il sale che avete scelto ed il granulato d'aglio ed il formaggio gratuggiato all'ultimo momento che si fonda con il pane poi spegnete e lasciate raffreddare.
Impiattate nei piatti fondi o ciotole la zuppa, aggiungete all'ultimo momento il pane e servite subito.

Esiste anche una versione particolare francese gentilmente datami da una delle mie conoscenze del campeggio ma non riesco a trovare la ricetta e spero che me la rimandi via email...la sto aspettando.
Comunque tutte quelle che ho provato non lasciano assolutamente il "cosidetto fiatone d'aglio".
Non resta altro che provare.


Buona giornata a tutti.

02/09/13

Les Marmitons


Foto da immagini con Google

Cercando qual'era l'origine della parola "CHEF" (vedi mio post Chef.....)   ho appurato che esistono anche i "chef fai da te" quelli che non hanno freguentato alcuna scuola specifica ma sono amanti della cucina e sanno cucinare. Gentiluomini, che nella vita fanno mestieri diversi e per condividere questa passione hanno pensato di raggrupparsi creando dei club che si chiamano "Les Marmitons".
La definizione in italiano "marmiton" è lo sguattero che però è conosciuto anche con il nome di "marmittone" che deriva dalla "marmitta", il pentolone ove veniva cucinato il rancio per la caserma. Inoltre, è un termine che veniva dato anche (secondo chi ha fatto la naja) alla nuova recluta più o meno come ci si comporta con le matricole universitarie.
Il primo club con questo nome  "Les Marmitons" nacque nel 1977 ad opera di Renè Suter, originario di Basilea (Svizzera) trapiantato a Montreal (Canada), il nome completo fu "Club Les Marmitons de Montreal".
L'origine però di questa idea è nata nel 1950 proprio a Basilea. Un personaggio radiofonico ed un giornalista amanti della cucina decisero di coinvolgere altri amici con la stessa passione e fondarono il primo club dei chef fai da te però con il nome in lingua tedesca "Der Club kochender Männer" - "IL club degli uomini che cucinano". Il primo sponsor che diede loro la cucina adatta per sperimentare ricette e la materia prima fu la "Knorr" notissima già allora per le loro zuppe ed i soci del club apportarono molte novità che ovviamento restarono di proprietà dello sponsor stesso.
Club con questo nome sono tutt'ora presenti negli stati europei di lingua tedesca, mentre in tutti gli altri inclusa l'Inghilterra li troverete come "Les Marmitons".

Trent'anni dopo iniziarono i club "Les Marmitons" nel Nord America di cui il primo fu come detto a Montreal e ne seguirono altri a Ottawa, Toronto, Calgary, New Jersey, Quebec City, Atlanta e più recentemente a Barrie.
Gli incontri dei soci di ogni club avviene più volte nell'anno, come pure incontri con altri club provenienti da altre città/stati con lo scopo di ampliare le proprie conoscenze culinarie internazionli. Questi incontri/avvenimenti sono organizzati da Les Marmitons International Executive, ed in tali eventi viene invitato anche uno chef di professione sempre per ampliare le proprie conoscenze.

Scusatemi ma qui mi fermo,
Spiegare le gerarchie, gli avvenimenti annuali di incontri internazionali fra i club, le divise che si differenziano da quelle dei chef ma anche tra di loro sono talmenti complessi che scrivere bene e dettagliatamente qui diventa troppo complicato.
Preferisco indicare qui il sito che sembra quello ufficiale che purtroppo esiste solo in inglese. Se cliccate sulla pagina indicata alla voce Real Story avrete uilteriori informazioni scritti in inglese e francese......

Ricordatevi però che se volete cercare Les Marmitons su siti di lingua tedesca, dovete digitare
" Die Kochender Männer" e troverete anche tantissimi blog con la storia di questi gruppi che alle volte sono anche molto numerosi e moltissime ricette (purtroppo solo in lingua originale ma le potete tradurre con Google anche se non sarà il massimo).
Spero che l'argomento sia interessante ai lettori amici come lo è stato per me.
Ad ogni modo ho intenzione di trovare qualche ricetta o altro servizio in merito agli Chef ed a Les Marmitons chissà che non scopra qualcosa di particolare. Certo tutti possono cercare ed approfondire da soli facendo le ricerche sul web dove si trova tutto ma, trovarle già pronte in cose forse che non avreste mai cercato sarà, spero, un piacere per tutti.
Ciaoooo

01/09/13

Intermezzo domenicale !!! (30)



Carissimi, non voglia tediarvi con viaggi safarici ma ho ancora un bellissimo video sull'Africa una parte diversa da quella precedente e quindi mi scuserete ma la propongo cosi potete decidere in quale parte della stessa fare il vostro safari



Un abbraccio e buona domenica prima domenica di settembre.
Ciaooo a tutti
Memento SolonicodiEdvigeDesign byIole
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