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30/01/18

Trippa di Moncalieri in piemontese tripa 'd Moncalé chiamato anche Salame di trippa

La prima volta che ho sentito parlare di questo "insaccato" che però non è un salame è stato sul blog Battufolando Ricette dell'amica Simona che vive in Piemonte ad a questo link trovate la sua ricetta "Carpaccio di trippa di Moncalieri". La trippa genericamente chiamata cosi proviene dallo stomaco dei ruminanti (grandi) e ci sono ben quattro cavità da cui prende nomi diversi come il rumine, il reticolo, l'omaso e l'abomaso le principali e, provengono sempre dalle cavità dei ruminanti quali gli stomaci e non dall'intestino come molti pensano. In altre regioni sembra che per trippa s'intenda anche l'esofago ed il duodeno.

Senza riscrivere trovate le varie nozioni sulle differenza, uso, ecc. vi rimetto


e per altre informazioni come trippa da esofago e duodenao le trovate da






che però con il salame non ha nulla a che fare anche se trattasi di un insaccato.
La trippa di Moncalieri è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale P.A.T. italiano prodotto in Piemonte e precisamente a Moncalieri che si trova nella prima cintura Sud di Torino. 
Le origini sembra vengano dalle usanze galliche definiti cosi dai romani per le popolazioni celtiche. Era usanza preparare le salsicce insaccando varie parti dei stomaci animali e, l'innovazione introdotta a Moncalieri sin dal Medioevo fu quello di comprimere la "trippa" per ottenere un insaccato consistente di una salsiccia ed assimilabile come un salame.
Esiste una documentazione storixa che attesta che la produzione della Trippa di Moncalieri fosse già nota nel 1400 . Era anche sede di un  importante foro boario  ove venivano macellate grandi quantità di animali e quindi luogo di elezione per la lavorazione e la trasformazione di carni e frattaglie.
Questo insaccato viene preparato in questo caso con lo stomaco del suino, salato e cotto in acqua bollente e poi ancora caldo collocato in uno stampo e compresso per raggiungere un diamero di 12 cm ed una lunghezza di 30 cm.


 Trippa 2

Esiste anche una "Confraternità della Trippa" come potete vedere con tanto di divisa e l'immagine nonchè maggiori info.su questa particolarità le trovate sul sito "Le attività della confraternita"






Ho cercato dove eventualmente poterlo acquista online ma non ho trovato alcun venditore e se qualcuno che legge lo conosce e sa dove potrei acquistare mi lasci l'indicazione se può nel commento oppure privatamente. Grazie.

Vi auguro una bellissima giornata.




NOTA Affluente
Clic sulle foto per ingrandire.
L'immagine e le info della seconda parte credits QUI
L'immagine Trippa 2 dalla pagina "La Trip 'd Muncalè"

14/01/15

Una ricetta inusuale : Polpette di trippa

Volevo fare qualcosa di inusuale per i mie "golosoni" per la nostra cena di Natale.
Mi sono ricordata di una trasmissione di Alice tv. che visto un internet su una strana versione fatta con la trippa e cioè le  "polpette di trippa".  Da quello che so la è sempre rigorosamente trippa al sugo ed esistono delle versioni molto note come la trippa alla romana, alla fiorentina, alla milanese (chiamata anche busacca) e, naturalmente la nostra triestina al pomodoro e tanto formaggio, molto consumata e con la polenta e poi il famoso "lampredotto" a Firenze che proviene dall'abomaso (vedi sotto)
Non sono un amante di questi tipo di frattaglia ma se fatta bene un piattino con polenta non la disdegno ma, curiosando ho scoperto che è troppo facile dire... trippa scoprendo quanto segue da a Wiki e non solo....
Esistono ben quattro cavità ben distinte nello stomaco dei bovini :
  • il rumine (Ciapa, Croce, Larga, Panzone) è la parte più spessa e più grassa della trippa, rappresenta circa l'ottanta per cento di tutto lo stomaco bovino.
  • il reticolo (Beretta, Cuffia, Nido d'ape), ha un aspetto spugnoso e la sua forma ricorda una cuffia.
  • l'omaso (Centupezzi, Foiolo, Libretto, Millefogli, Centopelli) è la parte più magra della trippa e si presenta con una caratteristica struttura lamellare ovvero con innumerevoli pieghe di colore bianco che fanno ricordare un libro aperto.
  • l'abomaso (Caglio, Francese, Frezza, Lampredotto, Quaglietto, Ricciolotta), che è l'unica cavità equivalente allo stomaco vero e proprio, quello più vicino all'intestino, ovvero la parte più scura della trippa di colore marrone e piuttosto grassa che richiama alla mente dei nastri arricciati insieme.
  • trippa sul banco di vendita: rumine (a sinistra), reticolo (a destra, in secondo piano) e omaso (a destra in primo piano)
  • Altre info. sulla pagina WIKI da dove ho preso ripeto le informazioni e la foto qui sopra.

    Ho usato "l'omaso ovvero a Trieste si chiama Foiolo" che è la parte più magra viene venduta precotta e sbiancata.

    Ecco la ricetta:

    Ingredienti (per circa una 30 di polpette dipende dalla grandezza)
    800 g di trippa (tagliata fine dal vostro macellaio)
    200 g di prosciutto crudo o speck
    100 g di formaggio grattugiato a vostra scelta (grana, pecorino, ecc.)
    3 uova ( 1 completo + 2 tuorli)
    4-5 cucchiaio di pane (mollica) bagnato nel latte strizzato bene)
    1 cucchiaio di pinoli
    1 cucchiaino di uvetta (fatta rivenire in acqua tiepida)
    prezzemolo - sale -pepe- timo - maggiorana (in proporzione secondo vostro gusto)


    Preparazione
    La trippa che viene venduta precotta e sbiancata non servirebbe cuocerla ma, per renderla più morbida vi consiglio di sciacquarla bene in acqua e poi di cuocerla per 10 minuti in acqua bollente. Scolarla, lasciarla un pò raffreddare e poi con la mezzaluna o a coltello ridurla a pezzettini piccolissimi il più possibile. Non metterla in un mixer sarebbe una poltiglia. Allo stesso modo riducete in pezzetti piccolissi il prosciutto crudo o speck e mescolate assieme alla trippa. Aggiungete 4 cucchiaiate di pane ammollato nel latte ma ben strizzato, le uova (1 intero + 2 tuorli), il formaggio, sale e pepe e altri aromi che avete deciso di aggiungere.
    Mescolate bene il composto deve essere compatto ma non secco adatto per friggere. Se vi sembrano umide aggiungete un pò di pane grattugiato. Formate con le mani umide delle palline dando la grossezza o forma che volete (tonde o piatte) passatele leggermente nella farina e friggetele fino a quando sono dorate: ci voranno 7-8 minuti (non usate la friggitrice se avete quella rotante).
    Io le ho servite assieme alla mia "Salsa allo zenzero" che trovate QUI in quanto ho fatto polpettine piccole da mangiare in un boccone prendendole con gli stecchini.


    Queste sono quelle rimaste e con un po di fantasia le ho riprese sotto Babbo Natale

    Ecco qui un altra salsa come variante alla mia allo zenzero

    -  1 cipolla, 400 g di pomodori pelati, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro. 1 bicchiere di vino bianco

    Soffriggete la cipolla in un pò d'olio che non diventi scura solo appassisca e poi aggiungete il pomodori pelati e quello concentrato. Allungate con un pò di vino e acqua e lasciate cuocere per circa 10 minuti.
    Aggiungete le polpette fritte e fate in modo che siano ben coperte e lasciate cuocere girando una volta per altri 5-7 minuti.  Servitele calde con una bella manciata di formaggio grana, oppure ricotta affumicata, oppure altro formaggio di vostro gradimento.

    Buon appetito e buona giornata e buona fine settimana.



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