Questa torta l'ho rifatta in questi giorni presa allora dal blog dell'amica Monica Zacchia del blog Dolci Gusti .
Io non faccio mai o quasi mai dolci salvo in certe occasioni per amici ma quest'anno l'ho fatta per noi per addolcire un pò questa crisi anche se non potrei mangiarli.
Quello che mi dispiace non poter più gustare è la frutta Marturana
(marzapane), il mandorlato morbido, il panforte e, forse
reminiscenze del passato, i famosi rolosini di zucchero ripieni con
gocce all'aroma di frutta o anche di fiori.
Non amo le creme in genere di qualsiasi tipo, al di fuori di quella del
tiramisù ma rigorosamente solo la crema nessun biscotto o altro intinto
nel caffè o alchermes o ecc. Diciamo molto selettiva.
Un dolce che ho fatto spesso e che riduco al minimo lo zucchero è lo
strudel di mele da una vecchia ricetta della nonna ungherese.
Questa torta mi ha ispirata essendo un modo diverso di fare un dolce con le mele e quasi del tutto privo di zucchero.
La ricetta originale la trovate QUI, che vi consiglio se usate la pasta fillo di seguirla altrimenti con la sfoglia seguite me che deve essere ulteriorimente assottigliata con matterello per assomigliare seppur vagamente alla pasta fillo. Inoltre le quantità che ho usato sono meno della metà perchè era solo per noi due altrimenti sarebbe stata troppo ricca all'interno e non so come sarebbe riuscita consideranto la pasta sfoglia e non fillo.
4 fogli di pasta sfoglia rettangolare (invece diu 1 di pasta fillo)
2 mele granny smith
1 mela pink lady
1 tortiera di 25cm
cannella, rum, zucchero di canna
(ho usato ad occhio per insaporire le mele)
Preparazione
Seguite le istruzioni delle ricetta originale come ingredienti per insaporire le mele.
Ho diviso in quattro la pasta sfoglia rettangolare prima a metà e poi ancora a metà per avere 4 pezzi.
Ogni pezzo l'ho tirata con il matterello su un ripiano leggermente infarinato il più sottile possibile cercando di renderlo simile alla pasta fillo.
Ho distribuito come indicato 4 fogli sul fondo ed ogni pezzo bagnato
con il burro fuso ed i fogli messi in senso inverso l'uno sull'altro
in modo da avere degli angoli che trasbordano dalla tortiera.
Vi raccomando, prima di mettere le mele, sbriciolate dei biscotti,
amaretti come dice Monica oppure altro tipo come ho fatto io e non
avevo amaretti ma biscottoni molto frolli. Poi mettete tutte le
mele. I biscotti servono per assorbire l'umido delle mele durante la
cottura e permettere alla pasta sotto di diventare croccante. Poi
completate con gli altri 4 fogli sempre bagnati ciascuno da burro fuso.
Alla fine ho ripiegato tutti gli angoli di tutti i fogli uno alla volta
bagnando sempre con un pò di burro fuso fino a chiudere tutto.
In forno a 180° con forno ventilato, 190° con forno statico.
Per i primi 15
minuti ho lasciato scoperto, poi ho coperto con la carta da forno per
continuare la cottura senza bruciare la superficie per altri 20 minuti.
Gli ultimi 10 minuti per portare il tempo in totale a 45 minuti, ho
tolto la carta da forno in modo che la superficie diventi ancora più
croccante e colorata.
Tolta dal forno, lasciata freddare e poi l'ho spolverata con lo zucchero a velo solo per farla più bella.
Vi assicuro di una bontà ma se voi non avete problemi di zucchero potete
spolverare ogni foglio dopo aver passato il burro fuso con lo zucchero
integrale come dice la ricetta originale.
Le prime due fette tiepide mangiate cosi subito, per le altre le ho accompagnate con una crema alla vaniglia calda e poi una parte raffreddata mescolata con la panna montata come una crema chantilly.
Ovviamente io sono esclusa da questi accessori.....
NOTAL'idea della pasta sfoglia tirata sottilissima non è proprio mia, la devo aver sentito o visto in qualche trasmissione facendo zapping... e mi è rimasta in memoria. Diventa veramente sottile come una fillo con il vantaggio che non si asciuga anche se è ugualmente fragile.Ovviamente la pasta fillo diventa "croccante" mentre la pasta sfoglia è si croccante ma anche molto friabile. Direi che vanno bene entrambe o anche usare metà e metà. Una torta semplice e facile da fare ci vuole solo un poco di pazienza.