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03/05/21

GNOCCHI di solo farina di ceci

Leggendo un post in merito alla farinata di ceci, mi sono ricordata di avere ancora un pacco e quindi ho deciso di fare gli gnocchi anche se avrei potuto fare delle crespelle, il gnocco fritto, tagliatelle, focaccine liguri, panelle siciliane, ecc.
La decisione è anche dovuta che avevo pronto un sughetto che andava proprio d'accordo con un ben piatto di gnocchi.


Ingredienti per 2 persone
300 g di farina di ceci
300 ml di acqua
1 cucchiaio di olio
sale
q.b. di farina mista 00 e semola per lavorare 
1 uovo (facoltativo)
 



Preparazione

Mettete in una capiente pentola 300 ml di acqua con un pò di sale ed un cucchiaio di olio.
Quando bolle tiratela via dal fuoco ed incorporate velocemente la farina di ceci che assorbirà tutta l'acqua ed il pannetto che ne risulta mettetelo su un ripiano infarinato a sfreddire.
Quando tiepido che potete lavorarlo, aggiungete un pò di farina e impastate bene deve diventare sodo ma non secco e lasciatelo coperto con sacchetto di nylon per circa 10 minuti. Non di carta si asciugherebbe troppo.
Nel frattempo mettete sul fuoco un altra pentola con acqua e sale e un goccio di olio che vi servirà per cuocere gli  gnocchi.

NOTA 
Potete impastare la farina di ceci con l'acqua calda anche invertendo il modo cioè mettere in una terrina capiente la farina e versare l'acqua e olio ed impastare.
Siccome non volevo rischiare che gli gnocchi si disfassero visto che era la prima volta che li facevo o pensato di utilizzare un uovo ma non potevo aggiungerlo nell'impasto bollente ed allora ho agito cosi.
Ho utilizzato 50 ml di acqua ed ho sbattuto l'uovo.
Nella terrina con la farina ho aggiunto l'acqua e l'uovo impastando con quel poco. Poi ho aggiunto il resto dell'acqua calda e olio. In questo modo l'uovo era già assorbito nell'impasto e quindi non è che si sia ..."cotto".
Potete anche non utilizzare l'uovo vedete voi.



Ho formato prendendo poco impasto alla volta ho fatto le solite strisce della grossezza di un dito e tagliato a pezzi facendo un piccolo buco nel centro in modo che assorbano meglio il sugo.
Vi consiglio di mettere ancora un cucchiaio di olio nell'acqua in questo modo eviterete che si attacchino l'un l'altro.
Quando vengono a galla calcolate circa 4-5 minuti ma assaggiate dopo i primi 3 per verificare la consistenza.
Il quantitativo che ho usato basterebbe per 3 persone infatti sono avanzati per il giorno dopo messi in forno assieme a tanta mozzarella, salsa di pomodoro e fiocchetti di gorgonzola quasi una sorrentina..... 


Buon appetito.

 



NOTA Affluente
Ho pensato di darvi un idea sul mio sughetto.
Sgranare in un tegamino con poco olio una salsiccia fresca aggiungendo un pò di cipolla e farla rosolare dolcemente. Sfumare con il vino e cuocere per circa 5 minuti a fuoco basso.
Io avevo ancora una confezione con due fette di cotechino ed ho aggiunto un barattolo di pomodori a pezzettoni, un poco di erba cipollina fresca o surgelata
Ho aggiunto dell'erba cipollina  e coriandolo fresco o surgelato , cotto il tutto per circa 20 minuti a pentola coperta. Se poi ancora vi sembra troppo liquido fate ridurre anlazando il fuoco e senza coperchio non più di 5 .
Condite con il sughetto gli gnocchi, una bella spolverata di formaggio reggiano e gustate.








 

26/01/17

Cotechino o Zampone .... e varie interpretazioni


La foto tratta da google immagini di Agi.it


Cotechino o zampone o corno sono nomi diversi per un impasto dicono uguale. Sono in particolare graditi nei periodi invernali ma sopra tutto per Natale ed alla fine anno assieme alle classiche lenticchie...porta fortuna :D :D 
Come sempre, è la casualità che mi fa imbattere in ricette, storie o quant'altro non sempre su riviste specifiche di cucina ma come parte marginale anche su quelle che di cucina non si occupano per niente. Si dice che questo insaccato, come d'altrone tutte le cose, ha la sua storia che poi riportata verbalmente prima della trascrizione in cartaceo diventata quasi una leggenda nella quale si mescola il vero e la fantasia messa di chi la storia l'ha riportata.

Pare che il cotechino sia il padre dello zampone e l'anno di nascita di quest'ultimo sembra risalire al 1511 Anno del Signore, come affermato anche da Marco Cesare Nannini studioso di Mutina il nome romano di Modena.

Si dice, che a quel tempo il Papa Giulio II Della Rovere stava assediando Mirandola presso Modena la patria del famoso Giovanni Pico della Mirandola, che era un alleata della Francia.
In quest'assedio durato a lungo erano gli abitanti erano stati messi allo stremo praticamente alla fame ma. avevano ancora i maiali e non intendevano lasciarli al nemico.
Maccellarli era l'unica soluzione solamente che la carne doveva essere consumata prestissimo ma nonostante la grande fame non sarebbero riusciti a mangiarsela tutta.
L'idea non venne, si dice a Pico della Mirandola - famoso per il suo ingegno, ma ad un suo cuoco alla quale venne l'idea di ridurre ovvero macinarla ed inserirla in un involucro formato dalla pelle delle sue zampe. In questo modo disse " non marcirà " e potremmo conservarla meglio e cuocerla più avanti. Purtroppo le cose erano invece andate troppo avanti ed il 20 gennaio del 1511 i mirandolesi capitolarono ed il capostipite dello "zampone" inventato da questo anonimo cuoco se lo mangiarono in gran parte gli stessi papalini.
Questo racconto un pò ridotto con parole mie è stato tratto dall'articolo su questo insaccato dal sito Ufficiale "Cotechino.it" del 1999.

E' molto interessante leggere tutta la storia ed i vari articoli che la compongono nonchè origine, storia, ricette, ecc. che trovate su questo sito a questo link diretto
        Cotechino - origine ecc.

Personalmente è un insaccato che non mi piace perchè lo ritengo troppo grasso, ma ho trovato un ottimo sistema per poterlo gustare meno grasso e quasi come un "salame" cotto ma gustosissimo. Vi do' l'indicazione sul mio metodo, sarà discutibile, ma vi assicuro prelibato. Non ho la foto del mio cotechino - uno dei tanti inceppamente della macchina fotografica. :( :( 
Vi lascio in cambio dei link di mie preparazioni con il cotechino però precotto che trovate nelle Note Affluenti.
Acquisto un cotechino fresco (non quello precotto), lo pungo con i rebbi della forchetta e lo metto a bagno per 1 ora in acqua fredda cambiando due volte.
Poi lo avvolgo in una pezza di tela leggera, lego le due estremità, lo immergo in uuna casseruola piena d'acqua e lo metto sul fuoco. Da quando inizia a bollire abbasso la fiamma "deve solo sobbolire" per circa 3 ore per a metà tempo cambiate l'acqua rimettendolo con acqua caldissima fresca in modo che non cuocia nel suo stesso grasso.
Trascorsi i quali, togliete il cotechino dall'acqua e dalla tela e lasciatelo raffreddare.
Tagliato a fette sottili accompagnato con salse....mostarda, senape, ketchup o altro a vostro piacere è come gustare fettine di salame particolare.

Il grasso durante la cottura è rimasto nell'acqua e avrete un cotechino magro. Di solito dopo la cottura si usa mangiarlo caldo ma io lo preferisco nella mia versione fredda ovvero temperatura ambiente.

Ciao a tutti e buonissima giornata.



NOTA Affluente

Vi lascio dei link - pochi - delle mie varie proposte con il cotechino - a mio parere le più buone.... :D

Memento SolonicodiEdvigeDesign byIole
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