23/02/19

Blog IN PAUSA : mi devo riprendere !!!

Sono reduce da un infreddatura che per la non febbre alta non è stata considerata "influenza" però mi ha lasciata priva di forze a causa inappetenza. Ho dovuto prendere qualcosa per la tosse ma essendo intollerante lo stomaco è partito e di conseguenza non si mangia.

Non ho la capacità di stare dietro al Blog come mi piace fare,  ne di essere presente nei vostri per cui preferisco chiudere fino a ripresa - quanto prima possibile - piuttosto che pensiate che non sia presente da voi per mancanza di dialogo.

Spero di trovarvi tutti ancora non appena si riapre i battenti e, quello pubblicato ieri era programmato.

Vi auguro un bellissimo weekend, buon Carnevale e mangiate frittole, crostoli, ecc, anche per me.

Un abbraccio a presto.



 Banana pancacke un particolarità americana per carnevale ..leggete QUI



Il mio Pierrot (dal web) che porto con me in questo blog da sempre per Carnevale.

22/02/19

Finger Lime alias Caviale di limone

Il "Caviale di limone" che fino a poco tempo lo conoscevano solo pochi quelli eletti,  è giunto alla ribalta grazie al tam tam di cuochi internazionali sempre alla ricerca di quel  qualcosa come richiamo ai loro piatti e interventi alla TV.
Non mi risulta in vendita almeno non qui a Trieste però so che si può acquistare online e non solo tramite Amazon : ormai tutto si trova online basta sapere cosa cercare.
Sono curiosa e quindi approfondisco la conoscenza con questo "agrume".
Il "Citrus australasica" è un agrume di origine australiana. Le sue vescicole che assomigliano al caviale, si rompono in bocca masticandole ed il suo sapore assomiglia al limone solo un pò meno aspro: da questo al nome "Caviale del limone" il passo è stato breve.
Queste "vescicole" sono però presenti anche in altri agrumi quali mandarini, i limoni stessi ma con la caratteristica diversa cioè sono compressi nello spicchio e molto più piccoli.
Nel caviale di limone invece non sono suddivisi e compressi negli spicchi ma si rivelano  tondeggianti e grandi rispetto ai nostri agrumi.
Ora, con la pubblicità su vasta scala di questo agrume, i coltivatori hanno pensato di coltivarlo in altre parti ove presente un clima caldo necessario alla crescita dello stesso. Si presenta come un arbusto o piccolo albero spinoso con piccoli frutti.

Ha uno sviluppo modesto da 2 a 7 m e le foglie sono piccole ed appuntite mentre i fiori sempre piccoli sono bianchi. I frutti sono cilindrici (quasi a forma di dito) lunghi 5-10 cm e leggermente curvi. La buccia liscia o leggermente corrugata può avere diversi colori come blu, bruno rossiccio, verde ma anche la polpa può essere rossa, rosa, gialla e verde.
Come appartenente agli "agrumi" presentano la più ampia variazione di colore.
Viene utilizzato come guarnizione o per insaporire e dare un tocco in più a piatti di cruditè.

Da ulteriori ricerche ho scoperto che ci sono anche coltivazioni in Italia e precisamente in Sicilia ed è anche possibile congelarlo. L'abbinamento con il salmone per un antipasto è molto azzeccato ma attualmente, forse a frenare un consumo su vasta scala è dovuto ai costi elevati.
Si può acquistare online anche sia la pianta per coltivarla in casa, sia i frutti stessi anche nei vari colori. Indicazioni precise e corrette sul metodo di coltivazione è sperabile accompagnino la spedizioni ma, non bisogna dimenticare che per la coltivazione sono necessari luoghi caldi e riparati.

Le informazioni e foto sono state tratte da Wiki, altre prese dal web come la seconda e terza immagine, mentre l'ultima è stata presa da un sito che vi da anche ulteriori informazioni e che trovate QUI.


 Frutto intero



I vari colori del caviale di limone


Buona giornata alla prossima.


19/02/19

"MISMAS " Vs Torta salata composita

I miei concittadini triestini in dialetto direbbero di questa torta salata un "mismas" ovvero un miscuglio di ingredienti e a stessa definizione vale anche per un cocktail particolarmente ricco .... di ingredienti.
Questo "mismas - miscuglio " non è dovuto ad un riciclo ma, alla decisione di cambiare indirizzo a quanto avevo acquistato definendolo ... tanto per avere qualcosa a casa :D :D 
Infatti questa torta  mismas è nata proprio così.
Avevo acquistato un pacco di verdure miste surgelate per fare un minestrone, prosciutto cotto per un panino, panna fresca che non deve mancare mai, pancetta a quadrucci confezionata, 2 salsicce fresche da grigliare o da cuocere nella minestra, gorgonzola senza lattosio per figlia che invece non è venuta, cavolo nero per passarlo in padella con le acciughe e spalmarlo sui crostoni di pane e naturalmente una confezione di pasta sfoglia rotonda.
Queste torte salate anche non solo di verdure ed i minestroni piacciono molto a marito....zzo ma io ho problemi per digerirli quando ci sono troppi tipi di verdure assieme: ogni tanto lo accontento ed io mi sacrifico :) :)  mangiando pochissimo.
Quindi passiamo a questo "Mismas".


Ingredienti per una torta per 6 persone

1  confezione di pasta sfoglia rotonda
1 kg di verdure miste surgelate (da minestrone)
1 ciuffo di cavolo nero circa 120 g
1 etto di prosciutto cotto
2 salsicce fresche (circa 150 g)
250 ml di panna fresca
140 g di gorgonzola senza lattosio (meglio quello classico)
1 confezione di pancetta o bacon a quadrucci circa 125 g
1 cucchiata di pane grattugiato
qualche pezzetto di burro
1 uovo
1/2 cucchiaino di aglio granulato
1/2 cucchiaino di pepe
1/2 cucchiaino di curcuma
sale q.b.



Scusate per la foto ma come al solito le belle fette spariscono subito...:D


Procedimento

In una padella capiente con un pò di olio fate scongelare la confezione di verdure con coperchio in modo che l'acqua cucini le verdure senza doverne aggiungerne altra. Mescolate e quando semicotta fatela asciugare scoperta, aggiungete un pò d'aglio granulato, sale e rosolate senza abbrustolire ma che diventi asciutta e morbida. Al caso se vi sembra ancora poco cotta aggiungete un pò d'acqua tiepida sempre scoperto.
Sfogliate il cavolo nero e tagliatelo a strisce sottili e fatelo appassire con un pò d'acqua in una padella e cuocetelo fino a quando sarà tenero ma che non resti troppo umido e salate leggermente.

Nel frattempo in un altra padella fate sciogliere lo speck o bacon e quando inizia ad essere croccante aggiungete la salsiccia sbriciolata e cuocete per circa 5 minuti giusto il tempo che prenda colore.
Versate il tutto nella padellata di verdure, mescolate bene in modo che tutto si insaporisca. Assaggiate se tutto cotto e sapido e fate raffreddare.

In una ciotola rompete l'uovo, aggiungete metà della panna fresca, sale ed il resto dell'aglio granulato, e la curcuma e sbattete. .

Aprite la confezione di pasta sfoglia e assottigliatela un pò sui bordi e mettetela nella tortiera (meglio se apribile per dopo)  assieme alla carta da forno della confezione e lasciatela  trasbordare. Premete all'interno lungo i bordi del fondo bene la sfoglia in modo che aderisca e iniziate a farcire.

Coprite il fondo con le fette di prosciutto cotto e lasciatene due a parte. Aggiungete la padellata di verdure, bacon e salsiccia coprendo il cotto, mettete in ordine sparso il cavolo nero e completate con le due fette di cotto rimaste.

Dividete a pezzetti il gorgonzola e coprite in ordine sparso, versate su tutto l'uovo misto alla panna fresca. Spargete un pò di pane grattugiato assieme a formaggio grana o altro a vostra scelta, qualche fiocchetto di burro. Tirate giu i bordi della sfoglia in modo che tutto rimanga ben compatto e mettete in forno a 170° se ventilato o 180° se statico per circa 20-25 minuti. I bordi della sfoglia devono essere colorati ma non bruciati.

Levate dal forno ma attendete 10-15 minuti prima di servirla a fette.

Buon appetito e alla prossima.


NOTA Affluente
Devo ammettere che è riuscita molto bene, gustosa con un sapore unico nell'insieme senza che uno si sovrapponesse all'altro. Il gorgonzola senza lattosio l'ho trovato molto più dolce e quindi non ha prevaricato i restanti sapori. Avendo qui condiviso con voi mi sarà facile replicare perchè di solito non ricordo mai cosa "cavolo" ho messo assieme non avendo sempre gli stessi ingredienti a disposizione.
Se siete curiosi a questo link c'è il dizionario triestino e vi assicuro molto divertente nel leggere queste "balorde" definizioni in uso a Trieste sopra tutto in famiglia versus il loro reale significato. Il dialetto ormai è parlato si da tutti ma con il tempo è diventato "forbito" vale a dire che moltissime parole sono state italianizzate linguisticamente parlando. Le persone anziane oltre 80anni ricordano ancora il dialetto di quei tempi ma noi purtroppo, io stessa, ho difficoltà a capirle.








14/02/19

San Valentino - Festa degli Innamorati ... dell'Amore

Innamorati di Peynet dal web

... Sapevate che .....

  • si narra era un vescovo morto a Roma il 14 febbraio del 274. Questo vescovo fu martirizzato perchè osò a quei tempi celebrare un matrimonio misto tra una cristiana tale Serapia ed il legionario romano Sabino che invece era pagano.
  • La cerimonia. ... una tragedia sotto tutti i punti di vista perchè i due sposi morirono subito dopo la benedizione e lo stesso vescovo fu condannato a morte.

  • Nei tempi più moderni, l'idea di farlo diventare il santo degli innamorati venne a Geoffrey Chaucer  un scrittore, poeta, cantante, burocrate e diplomatico inglese e riconosciuto anche come il padre della letteratura inglese. Morì a Londra nel 1400.
  • Ha scritto parecchie opere importanti ma è ricordato in particolare per i famosi  "I racconti di Canterbury" opera giuntaci incompleta.
  • Verso la fine del '300 scrisse un poema in 700 versi dedicato alle nozze tra Riccardo e Anna di Boemia (Il Parlamento degli Uccelli) associando Cupido dio dell'amore proprio a San Valentino.

  • I Paesi anglosassoni, in primis gli Stati Uniti, propagandarono nel mondo l'usanza di scambiarsi i "valentine" ossia bigliettini d'amore tra innamorati. La Great Card Association dice che ogni anno nel mondo vengono spediti circa un miliardo di valentine, al secondo posto dopo i biglietti d'auguri spediti per Natale.

In realta al di fuori di si "narra" o il valentine arrivati dopo, San Valentino chiamato anche Valentino da Terni o san Valentino da Interammanè stato vescoro e martire cristiano. E' venerato come santo sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa e dalla chiesa anglicana. Considerato non solo patrono degli innamorati ma anche protettore degli epilettici. Viene inoltre narrata un altra leggenda che parla di San Valentino che donò una somma di denaro ad una povera fanciulla come dote per il suo sposalizio.... ed il resto lo trovate QUI (come San Valentino festa) mentre la storia di San Valentino vescovo la trovate QUI

Viene celebrata come detto in tutto il mondo sopra tutto in Europa, Americhe ed anche nell'Estremo Oriente.  La festività venne istituita nel 496 da papa Gelasio I in sostituzione della festa pagana "lupercalia" anche per cristianizzare la festività romana. Alla diffusione contribuirono i benedettini attraverso i numerosi monasteri alla fine della seconda metà del VII secolo.

Ecco alcune immagini tratte dai due siti di Wiki e dal Web.


 biglietto di auguri per San Valentino del 1910




 Biglietti dal web del periodo 1920-1930 
e sulla pagina indicata ne troverete tanti altri.



Tanti auguri a tutti gli innamorati di ieri, oggi e domani e buon San Valentino.




NOTA Affluente

Ho scritto parecchi post di questa ricorrenza e per chi fosse curioso ed ha tempo questo è 


Festeggerò prima con una bella seduta di laser al mio ginocchio e poi con un ecocolordoppler carotideo programmato sei mesi fa ed ho trovato posto solo il giorno di San Valentino ma, poi alla sera vado alla riscossa :D :D :D 

12/02/19

Parliamo di Caffè la 4° - 5° e 6° ricetta di "40 Ricette Caffè del Brasile "

L'ultimo post di questa nuova rubrica l'ho scritto in maggio dell'anno scorso, poi le vicesittudini di cadute e problemi vari non ho proseguito anzi sono rimasta ferma quasi fino ad ottobre. Avevo pensato di fare una nuova rubrica come "Intermezzo Domenicale" ma, in quest'ultimo periodo ho pensato che domenica è l'unico giorno almeno tra le blogger di stare in famiglia tralasciando giustamente i social.
Come "Intermezzo Domenicale" sono andata avanti per anni con vari argomenti parlando delle meraviglie della nostra Italia, spaziando con curiosità dal mondo e varie rubriche dalla durata limitata per non annoiare.
Ho ripreso in mano il mio blog ma i ritmi di pubblicazione sono stati ridotti da 4 alla settimana includendo la domenica a soltanto due. In questo modo non devo stare tanto seduta che ancora mi crea dei problemi ma, ho anche più tempo per visitare i vostri blog. Ai commenti nel mio ho sempre dato una risposta che mi sembrava doveroso per coloro che hanno usato il loro tempo prezioso per leggermi. Questo comporta però di usare il "tempo" che poi accorcia quello per visitarvi e quindi ho deciso di utilizzarlo essendo, per quanto possibile, più presente nei vostri specialmente con quelle amiche con cui è stato instaurato un bellissimo rapporto reciproco senza l'attesa... fai prima tu che poi io rispondo.... che non è nelle mie corde.
Quindi riprendo questa rubrica che come detto nel primo post che trovate QUI nella quale spiego il perchè di queste 40 ricette e la storia del famoso libriccino che vedete qui sotto.
Le ricette contenute per la maggioranza sono dolci che la sottoscritta non farà mai ma alcune sono anche salate con la presenza del caffè che in Brasile è molto usato. Purtroppo anche queste sono ricette che non farò mai perchè il mio marito...zzo non lo sopporta e lo beve ristretto e nero solamente al mattino e rigorosamente al Bar perchè psicologicamente dice che lo "sveglia" ma lo beve quasi come una medicina "tappandosi il naso :D :D ". 



 Davanti e retro di questo libretto datato


Questa volta vi do l'indicazione di un Cocktail di Caffè, uno Caffè spumoso ed uno speziato.  Io li ho gustati proprio presso l'ufficio dell'Istituto Brasileiro do Cafè a Trieste ma non l'ho mai rifatto a casa credo che non sarebbe stato altrettanto buono.






Cocktail di Caffè : "Batida"

Ingredienti
acquavite di buona qualità (io vi consiglio anche la vodka)
zucchero
1/2 tazza di caffè forte
cubetti di ghiaccio a piacere come quantità
1 Shaker da cocktail

Mescolate in uno shaker 1 dose di acquavite  (1 bicchierino), 1 cucchiaino da tè di zucchero, la tazza di caffè e alcuni cubi di ghiaccio che vi servono per raffreddare e creare una crema. Agitate forte  e servite in un bicchiere finendo con la schiuma e servite subito.



Caffè spumoso al gelato

Ingredienti
1/2 litro di caffèforte e freddo
1/2 litro di gelato (vaniglia, crema o cioccolato o tutti e tre)
1 cucchiaio di Angostura Bitter

Frullate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una bevanda/crema spumante e omogenea e servite nei bicchieri precedentemente fatti raffreddare in frigo.


Caffè con Spezie

Ingredienti per 4 bicchieri
3 tazze ed 1/4 di caffè molto forte e caldo
2 stecche di cannella
4 chiodi di garofano
1/2 tazza di panna 
ghiaccio tritato a piacere

Versare il caffè bollente sulle spezie e farlo riposare per 1 ora minimo. Filtrare poi il caffè. Suddividere il ghiaccio tritato e la panna fresca in 4 bicchieri e versare sopra il caffè speziato. Srvire subito con lo zucchero a parte. 
Io vi consiglio di montare leggermene la panna per fare un pò di schiuma che versando il caffè salirà in superficie.


Chi non ha avuto l'occasione di leggere i precedenti vi metto qui il link diretto della rubrica


Buona giornata alla prossima nel Caffè.


NOTA Affluente

Il caffè usato era sempre quello Brasiliano in prevalenza quella volta qualità "robusta" ma alle volte avevano anche un pò di "arabica". Era un caffè molto forte che però oggi viene miscelato con altre provenienze e quasi preponderante l'arabica. Per farlo forte come l'intendono loro aumentate la dose di caffè e diminuite l'acqua.
Noi in ufficio quella volta avevamo un abbondanza di campioni di caffè crudo con la quale facevamo le nostre miscele personali aggiungendo a quello brasiliano del caffè crudo zambese e colombiano. Poi una nostra amica lo tostava a casa nel famoso  "tostino a manovella". Era una padella di ferro chiusa con una piccola apertura per versare il caffè crudo ed una manovella per girare il caffè all'interno fino alla tostatura desiderata. Ci volevano circa 20-30 minuti a secondo del quantitativo da tostare. Lasciava inizialmente un odore grasso quasi nauseante come ancora oggi si sente nonostante i macchinari moderni nella ditte che lo tostato come un Segafredo  - Illy ecc. Poi quando iniziava a diventare più scuro e quindi anche più disidradato finalmente si sentiva l'odore del caffè che sarebbe poi diventato e più piacevole al ....naso. Io ho lavorato in una Torrefazione che acquistava il caffè crudo e sul retro faceva le miscele e tostava quello che poi veniva venduto e bevuto nella torrefazione stessa. Non vi dico la nausea iniziale a sentire l'odore del grasso bruciato e per chi non lo sà, il caffè crudo ha un maggio contenuto di grasso che acqua per cui è facile che si bruci e quindi poi alle volte vi chiederete come mai il sapore del vostro solito caffè è più amaro del solito: perchè la tostatura era quasi a livello di bruciatura !!!

L'immagine è stata presa dal sito "CaffeForum" la tostatura d'altri tempi.

Credo che molte di voi l'avranno visto usare dalle mamme e nonne ma forse qualcuno non l'ha mai vista. Ora esistono delle tostatrici ad uso casalingo che sono elettriche e non solo e non necessitano di continua verifica sul grado di tostatura essendo tutto impostato. Vi dirò, che il caffè tostato in queste padelle aveva poi un profumo ed il caffè era di una bontà assoluta, fresco e macinato con i vecchi macinini a mano di una volta. La caffettiera più conosciuta allora era la "napoletana" però si usava anche fare il caffe mettendolo a cucchiaiate nell'acqua bollente e poi lasciato a depositare: eh si non eravamo moderni. Qui un link per una bella storia come si faceva il caffè nel passato fino all'invenzione della moka e avanti... link

Qui avete la caffettiera napoletana in alluminio ed il macinino di caffè abbastanza retrò
immagine dal web


E qui vi metto una chicca di Eduardo De Filippo da "Questi Fantasmi" del 1954 II.scena dialoga con un immaginario professore sul come si prepara il caffè appunto con la caffettiera napoletana, veramente simpatico e vi metto quiil link YouTube nel caso che il filmato sparisca.




Da tre ricette è venuto fuori un romanzo e spero vi piaccia perchè ci sono cose che credo che forse non ci si ricorda ma anche che non abbiamo mai visto ma solo sentito parlare.

Grazie di avermi letta.

08/02/19

Crema o mousse di fave al limone

Le fave è un legume che fresco non lo si trovava facilmente molti anni fa e nemmeno confezioni surgelate: non era richiesto ed ovviamente parliamo di una 30ina di anni fa.  Ho potuto gustarle per la prima volta a Roma in un "osteria" dove dei commensali le stavano mangiando assieme alla mortadella.  Siccome guardavo un pò curiosa....mi hanno offerto per provare erano a dir poco piccole e dolci: favolose. Ovviamente ci hanno invitati al loro tavolo avendo capito che eravamo turisti :D :D
La seconda volta anni dopo ho gustato una zuppa di fave sull'isola di Levanzo ricordo ancora oggi il sapore magnifico di questa zuppa.
Poi sono arrivate anche da noi ed ho voluto provare : è stata una delusione erano dure e scure non il bel verde che ricordavo :( :(
La casualità, diciamo così, mi ha fatto trovare una ricetta per una zuppa di fave nella quale spiegavano che queste bisognava sbollentare dopo averle sgranate in acqua bollente per un paio di minuti. Tempo necessario per poter eliminare le pelli che tenevano all'interno il seme bello brillante e verde come ricordavo. Da qui a fare finalmente la zuppa che ricordavo è stato breve.
In campeggio per l'Italia, una signora romana mi fece assaggiare dei crostoni di pane tostati con una crema favolosa che scopri poi era fatta proprio con le fave e mi dette la ricetta.
Purtroppo con il tempo ed i traslochi molto è andato perduto ma, cercando sul web ho trovato una crema di fave abbastanza simile a quella dei mie ricordi gustativi.... questo è stato il risultato.



Crema o mousse di fave al limone
Ingredienti per 5 persone

300 g di fave fresche sgranate o surgelate
2 lime oppure 1 limone 
20 g di finochietto surgelato oppure 1 cucchiaino secco in polvere
1 cucchiaino di semi di sesamo
2 spicchi aglio
sale e pepe
pane carasau per accompagnare **)



..si vede il  mio dito...



Preparazione


Scottate le fave in acqua per circa 10 minuti, scolatele ma conservate l'acqua, fatele raffreddare per poi togliere la pellicina che li ricopre.
Assaggiatele se sono morbide al caso rimettete sul fuoco l'acqua conservata e fatele cuocere ancora per 5 minuti non di più.

Usate un robot se potete frullare a crema oppure usate un bicchiere alto per utilizzare il frullino ad immersione che viene molto bene. Aggiungete assieme alla fave prima di frullarle:


- il finochietto tritato o il cucchiaino di polvere, l'aglio, il succo del lime o limone, pepe e sale
Se risultasse troppo compatto aggiungete un cucchiaio dell'acqua di cottura delle fave.

Assaggiate per la sapidità e servitela in ciotoline individuali oppure in un unica grande nel centro tavola. Cospargetela con i semi di sesamo che avrete prima leggermente tostato in padella con un filino di olio e mettete in un piatto il carasau spezzettato.

Questa crema può benissimo essere servita con del pesce ai ferri come pure con della carne alla brace o anche con uova sode. Cme antipasto per risolvere una cena accompagnata con delle fette di pane tostato e sfregato se piace con dell'aglio.

Buona giornata e buon appetito.



NOTA Affluente

Esistono delle confezioni di pane carasau a piccoli pezzi e fritto e secondo me sono l'ideale per accompagnare questa crema/mousse.
E' una crema molto semplice da fare io l'ho voluta provare fatta con i piselli, con i ceci ma secondo me le fave sono l'ingrediente migliore per l'abbinamento con il limone o lime.

05/02/19

Nuova Rubrica: Cucina e Pasticceria: Piccolo glossario tecnico e non solo: lettera "S" parte prima




Proseguiamo il Piccolo Glossario con la lettera "S "

"S" 


"Sac à poche" o sacchetto/tasca da pasticcere :  è un attrezzo culinario formato da una sorta di sacchetto a forma triangolare direi conica che finisce con una punta nella quale viene inserita una bocchetta (cornetto) decorativo. Viene utilizza tanto nel salato quanto nel dolce per riempire piccole preparazioni come bignè, per decorare con salse o burri aromatizzati, purè o creme dolci. Viene utilizzato anche per dare la forma a piccole preparazioni come biscotti, meringhe e simili.
Oggi la tasca per evitare che prenda il sapore dagli ingredienti viene utilizzata e poi gettata. Il materiale può essere fatta con carta da forno o simili e si trovano anche di plastica ad uso casalingo. Le bocchette nella pasticceria sono usati quelli di acciaio che vengono sterilizzati attraverso la bollitura. Esistono anche quelli di platistica ad uso casalingo.  Molti cuochi e pasticceri preferiscono usare la siringa da pasticcere molto facile da usare. 


Le immagini e le informazione tratte da Wiki.



Salamandra (in cucina) : è un macchinario che viene principalmente usato nella cucine professionali. Serve per gratinare in maniera effeicace e veloce ma viene usato anche per  terminare particolari cotture o per mantenere le pietanze ad una determinata temperatura.
Assomiglia ad un piccolo forno con grill molto potente e con i lati aperti per facilitare l'utilizzo.

 Salamandra professionale dal web con Google



Scavino: è un utensile molto pratico anche se oggi non è molto usato essendo manuale. Ha un lungo manico che termina con una parte concava simile ad un cucchiaio ma alle volte anche più concava e stretta nella circonferenza per scavare o formare delle palline e, se è ondulato lo rende anche scenografico. Esistono varie forme anche a punta, doppi, ecc. a secondo dell'uso se per frutta o altri alimenti.

Sciroppo e Sciroppare: lo sciroppo si ottiene a caldo o freddo con una soluzione di zucchero ed acqua o anche succo di frutta. Viene preparato in concentrazioni diverse per cuocere frutta, preparare sorbetti oltre a come fondo per dolci spugnosi come anche nelle macedonie di frutta. 
Sciroppare invece è una soluzione quasi finale ovvere cuocere la frutta in un sciroppo che viene anche aromatizzato e che la quantità di zucchero usato varia a secondo il gusto che si vuole ottenere o la consistenza desiderata.

Schiumare e Scremare: due cose diverse ma simili nell'azione in quanto per schiumare s'intende togliere dal liquido in ebollizione la schiuma che a secondo di quello che si cuoce sale in superficie come con certe verdure, bolliti ecc.  Scremare invece è un operazione analoga ma intesa solo per quanto consiste il "grasso" che sale anche in superficie durante la cottura di moltissimi alimenti che per allegrire è necessario togliere la parte grassa che giunge in superficie.

Sfornare e Sobbollire: non cè analogia però hanno una similitudine in quanto lo sfornare indica una pietanza cotta in forno come un dolce o un salato che deve essere tolto dal recipiente nella quale si trova per essere impiattata ovvero messo in un piatto o altro. Il sobbollire invece s'intende per a cottura di un alimento senza che il liquido nella quale è immerso raggiunga il punto di ebollizione e quindi sale (magari facendo schiuma = vedi schiumare). Si dice anche "borbottare" come per un sugo o simile.



NOTA Affluente

Ci sono altre parole in questa sezione alfabetica "S" che a mio parere sono semplici e di uso comune quali:

sbattere, setacciare, sfilettare, siringare,spianare, spolverizzare, spremere, spruzzare,stendere 

e credo che non necessitano di ulteriori delucidazioni.

Ci sono altri termini ancora degni di nota e quindi per non allungare il post ho pensato di fare una parte seconda per ampliare anche con immagini.

Piano piano sono arrivata quasi alla fine di questo Glossario  perchè alle lettere finali le definizioni non sono molte ed alcune derivano dall'inglese o sono state abbreviate in sigle.

Grazie di avermi letta fino a qui e vi auguro buona giornata.


Il link che ragruppa tutto il glossario dalla A alla Z




01/02/19

Pollo all'indiana panato e cotto in forno su crema di ceci neri

Volevo fare qualcosa di particolare e veloce da cuocere in forno per Natale e mi sono ricordata che il pollo tandoori oppure tikken masala (due versione diverse) già fatto era molto piaciuto. Non volendo ripetermi ho pensato di prendere l'idea di fare il pollo si  all'indiana ma con qualche differenza nella marinatura combinando quella del tandoori e del tikken masala in : pollo al garam masala.
La cottura in forno è la stessa ma ho pensato di avvolgerlo prima in una panatura croccante.

Sapevate che.....
...il masala o garam masala è un insieme di spezie usata nella cucina indiana e pakistana ed il suo significato è spezia calda nel senso di piccante. L'insieme di spezie quali cannella, semi di cumino, coriandolo, cardamono, chiodi di garofano, pepe nero, curcuma che sono spezie diciamo preziose e care contro la preparazione che si trova pronta con ingredienti facili da reperire e meno costosi come il  peperoncini, aglio, zenzero in polvere, sesamo i cui semi sono gia tostati. Ogni famiglia però crea la propria miscela calibrando in +/- le spezie che ama di più. Io faccio il garam masala da me prediligendo i chiodi di garofano, il cumino, del pepe nero ed il coriandolo e risulta particolare al gusto ma non piccante. 
"Masala" è in lingua indiana mentre "curry" che è la stessa cosa è in inglese ed è una translitterazione fonetica del nome "tamil = cari" che significa salsa o zuppa. Gli inglesi hanno acquisito il termine nella loro lingua indicando la mistura di spezie oltre che al piatto cucinato da "cari" a "curry". La composizione è leggermente diversa perchè alle spezie per fare il curry verde si aggiunge polvere di basilico, come pure in altre versioni usate a Singapore e Malacca e, viene aggiunto anche la citronella, lo scalogno, peperoncino, ecc. non sempre ridotte in polvere a differenza del masala , sempre in polvere ridotte nel mortaio.
Info da Wiki QUI e QUI come pure le immagini sottostanti.


Garam Masala - vedete è piuttosto scuro












Curry vari tipo al bazar a Instanbul



Pollo all'indiana panato e cotto in forno 
su crema di ceci neri 


Ingredienti per 6 persone

8 sovracosce di pollo grandi  oppure
 10 fusi di pollo dissossati e privi di pelle 

500 g di yougurt denso tipo greco
2 lime o 1 limone grande
2 spicchi di aglio
1 cucchiaio abbondante di garam masala *)
1 cucchiaino di peperoncino facoltativo
2 cucchiai di panna fresca 
pane grattugiato abbondante
semi di sesamo nero **)
olio di semi
1 barattolo di ceci neri cotti
1 cucchiaino di prezzemolo tritato
4 pomodorini cieliegino
200 ml di brodo vegetale
1 spicchio aglio



Queste sono sovracosce tagliate a metà


Preparazione


La marinatura ha bisogno di tutta la notte e quindi meglio preparare la sera prima.
1 -
Preparate la marinatura.
In una capiente ciotola mettete lo yougurt, il succho dei lime o di 1 limone, l'aglio ben tritato, la panna fresca, il garam masala e se piace il peperoncino piccante amalgamando bene deve risultare una crema densa non liquida.

2 -
Fate dissossare dal vostro macellaio di fiducia i fusi di pollo o le sovracosce magari facendogli anche lavare la pelle. Controllate poi a casa che non vi siano tracce di grasso.
Se avete scelto le sovracosce grandi tagliate esattamente a metà  mentre i fusi lasciateli completi.
Immergeteli nella salsa preparata coprendo totalmente il pollo in modo che sia ben coperto e mettete in frigo devono marinare tutta la notte.

3 -
Preparate la crema di ceci neri
Scolate il barattolo di ceci ma non eliminate l'acqua di conservazione. 
In una casseruola con un pò d'olio fate tostare lo spicchio d'aglio aggiungete i pomodorini tagliati e aggiungete gli ceci. Salate e aggiungete metà dell'acqua di conservazione allungata con il brodo vegetale e farte cuocere per circa 10 minuti. Frullate con il frullino ad immersione aggiungendo un pò d'olio a vostra scelta se di semi o evo. Deve diventare una crema densa ma non dura o liquida. Se risultasse troppo densa aggiungete un pò d'acqua calda. Mettete da parte.

4 -
Preparate il pane grattugiato assieme ai semi di sesamo neri che avrete leggermente totato. Salate un pò e completate con il prezzemolo tritato. Mettete da parte.

5 -
In una teglia grande oppure direttamente sulla leccarda come ho fatto io rivestita con carta da forno leggermente unta di olio.
Prendere il pollo dalla marinatura e cercate di togliere - con le mani - il piu possibile della marinatura.
Passate immediatamente il pollo nella pane grattugiato preparato in modo che aderisca il più possibile e mettete subito sulla carta da forno preparata. Fate lo stesso con tutto il pollo.
Passate un poco d'olio sul pollo magari con un cucchiaio o i contenitori a bocchetta stretta in modo che non diventino troppo unti.
Cuoceli in forno a 180° ventilato 190° statico per 20 minuti, dopodichè facendo attenzione girate il pollo e lasciate per altri 20 minuti. Controllate la cottura con uno stecchino che non emettano umidità e se la panatura sembra poco croccante accendete il grill per complessivi 5 minuti.

6 -
Scaldate un poco la crema di ceci neri che mettere sul fondo del piatto liscio e sopra due fette di pollo.
A piacere se la crema la desiderate un pò piccante aggiungete del peperoncino in polvere oppure se lo trovate il peperoncino affumicato che da un sapore splendido.

Buona giornata a presto.


NOTA Affluente

*)
le spezie base per il garam masala sono:
pepe bianco o nero, chiodi di garofano, cannella, cardamono nero o verde, alloro essicato in polvere, cumino, coriandolo.
Ogni famiglia però crea il suo garam masala mescolando tutte le spezie o parte di esse con un rapporto personale di bilanciamento delle stesse.

Un esempio base con spezie in grani, baccelli e stecche di cannella:
2 cucchiai di pepe nero in grani, 2 cucchiai semi di cumino, 1 pezzo di cannella circa 10 cm., 2 cucchiaio semi di coriandolo, 1 cucchiaio baccelli di cardamono.
- Estraete tutti i semi, spezzettate la stecca di cannella e passate in padella a tostare per circa 2-3 minuti mescolando spesso. Poi fatele raffreddare e pestatele per ridurle in polvere in un mortaio. Mettete in una boccetta di vetro chiusa ermeticamente per non perdere l'aroma e si conserverà per lungo tempo.
A piacere potete aggiungere in polvere 1 cucchiaino di curcuma e una grattatina abbondante di noce moscata. 
Da questo insieme potrete creare il vostro garam masala prsonale.

Il mio è composto solo con le polveri delle spezie non ho usato semi :

2 cucchiai di cumino in polvere, 1 cucchiaino di cardamono nero,  2 chiodi di garofano pestati, 1/2 cucchiaino di cannella ed una grattatina di noce moscata. Non ho usato il pepe perchè aggiungo all'ultimo momento un cucchiaino di peperoncino affumicato ed uno di curcuma.

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**)
sesamo nero non è facile trovare. Io l'ho scoperto nel settore semenze varie e frutta secca al supermercato PAM quindi se l'hanno loro lo troverete senz'altro anche presso altre grandi distribuzioni

Altra differenza tra noi e la cucina indiana, il garam masala viene messo durante la cottura ed usato quasi sempre  in modo che ne assorba completamente il sapore, mentre da noi lo si usa se previsto ma solo dopo la cottura come aggiunta finale.
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