16/03/20

CORONAVIRUS - #iorestoacasa anzi #noirestiamoacasa e blog in pausa per solidarietà

Carissimi amici, sinceramente non ho molta voglia di scrivere non perchè debba rimanere a casa ma perchè tutto l'insieme è veramente stressante e non solo per me. Non sono una FoodBlogger e quindi le mie ricette fatte nel tempo passato e ancora da pubblicare non mancheranno certamente e non hanno scadenza per postare.  Ora, almeno io, cucino con quello che ho acquistato basandomi sulla loro utilità e durata non certamente per fare pasti loculliani visto che comunque siamo solo in due: i e... non bisogna ingrassare alla nostra età.
Abbiamo la fortuna di non avere patologie, di essere in perfetta forma con sistema immunitario ok. da sempre cotrollato. Forse io  sarei la parte più debole considerando il mio infarto avuto a 58 anni e ne sono passati quasi 19 da quel'età (fate il calcolo voi :D )
So che molte di voi continuano a cucinare sia perchè sono in più persone come composizione familiare, altri perchè piace e si rilassano ed inoltre forse godono di un orto personale più o meno grande, qualche approvvigionamento a kilometro zero e perchè hanno la fortuna di non vivere in città.
Purtroppo non ho questa fortuna e almeno ortofrutta devo acquistare e quindi uscire. Ho la fortuna di avere un supermercato di fronte casa che al momento non ha fila però se riesco a trovare aperto il banchino ortofrutta sarei più contenta. 
Ho la fortuna di stare al 7 piano e di avere una terrazza di 10 metri per cui posso ....camminare :D :D su e giu,  è sempre una boccata d'aria visto che questa mi arriva dall'altopiano carsico direttamente ma ove non potrei, anche avendo lo spazio, creare un orto perchè con la nostra bora volerebbe tutto via all'istante.

Sinceramente non so se è il caso al momento di continuare a postare argomenti che potrebbero suscitare la curiosità ma non oggi, i pensieri son ben di altra specie e forse nemmeno una ricetta è di grande interesse Bisognerebbe uscire per acquistare gli alimenti giusti che non tutti hanno a casa. Ci sono file ai supermercati e quindi si cerca, almeno questo faccio e penso io, di fare una spesa per le prime necessità e velocemente considerando che ci sono tante persone anche anziane che attendono di entrare.

Ho pensato quindi di mettere in PAUSA il mio blog almeno fino alla fine del corrente mese giusto per dare una scadenza anche se credo che purtroppo il periodo di fermo sarà prolungato.  Certo però che continuerò a passare da voi quando posso ed a seguirvi anche sui social per gli amici che sono collegati a me incluso IG.

Io con i miei 76 anni ho passato l'asiatica, la sars e quelle che ci sono state successivamente. Salvo l'asiatica che nel 57 è stata grave ed ha fatto moltissime vittime. Le altre meno gravi anche perchè allora e questa volta non ci sono vaccini e quindi siamo completamente scoperti e senza esperienze. Dobbiamo solo cercare di fare in modo che questo VIRUS non trovi terreno fertile e quindi il 
 #IORESTOACASA  è  secondo me l'unica difesa al momento possibile.
Il vantaggio è che siamo nel secondo millennio ed abbiamo tante possibilità per velocizzare nel trovare un rimedio, se non definitivo,  almeno per allegerire i grossi problemi respiratori in attesa del vaccino. E' risaaputo che si ha bisogno di tempo,  per essere testato e verificare anche che non abbia effetti collaterali ancora peggiori. Ben vengano altri farmaci al momento quali alternative e d'aiuto e che sembra abbiano già dato dei risultati positivi per alleviare la sofferenza non solo agli anziani ormai, anche i giovani  non sono immuni come già accaduto e tutti hanno gli stessi diritti di avere le cure e di poter sopravvivere.

Un caro abbraccio a tutti, forza e coraggio e mi raccomando per quelli che possono

STATE A CASA






NOTA Affluente
Io spero che tutti gli Italiani finalmente capiscano di NON uscire se non ne hanno realmente bisogno. Dobbiamo fare di tutto affinchè questo virus non abbia territorio facile da conquistare. Lo dico anche ai miei concittadini che davanti ad una giornata di sole come oggi domenica 15 marzo non sanno resistere di andare a fare una passeggiata lungomare, pista ciclabile (a piedi) e la famosta Napoleonica trovandosi in nutriti gruppi vicini vicini e con l'assembramento di folla poi per il rientro in citta e salire sui mezzi pubblici ammassati alla grande. Infatti nella passata domenica la TriesteTrasporti a dovuto richiedere l'intervento della polizia per far scendere i passeggeri che hanno così contravvenuto alle disposizioni di stare distanti almeno 1 metro. Hanno dovuto farsi anche chilometri a piedi per il rientro ma ciò non toglie che se qualcuno era positivo senza saperlo possono averlo portato a casa alle loro famiglie, figli e genitori. Per me sono senza "cervello" ma anche profondamente "egoisti" e senza "rispetto" ne verso se stessi e quindi un menefreghismo totale anche verso gli altri.
 

09/03/20

Vino - erbe & spezie : parliamo di "conciati" o vini liquorosi" - FINE

Sapevate che .... 

"ippocrasso" è una delle bevande più antiche fatta con il vino aromatizzato e 
addolcito con il miele ......

... e quindi concludo questa condivisione sulla storia dei vini "conciati" bevande quasi medicinali atte a  stimolare l'appetito e/o favorire la digestione. 
Quale miglior conclusione con questa antica bevanda...


" IPPOCRASSO "


... che la leggenda vuole sia stata inventata da Ippocrate, padre della medicina, inventore della stessa da cui derica il suo nome.
Nell'Europa medievale era conosciuto come "claret o piment" e come detto la sua invenzione viene attribuita al medico greco Ippocrate nel V secolo a.C. In realtà sembra che il nome di "hypocras" si trovi solamente nella prima metà del XIV secolo e molto probabilmente è un omaggio all'illustre medico. Nel XV secolo il nome ippocrasse fu definitivo.
Da questo, sembra che derivino tutti i vini aromatizzati moderni, certamente diffuso presso i Greci ma anche i Romani ne fecero un ampio uso ma solo nel Medioevo  emerse l'ippocrasso.
I "vini ippocratici" sono proprio una categoria di vini aromatizzati e ne esistono centinaia di versioni.
Esiste un Museo Archeologico Nazionale della Val D'Agri a Grumento Nova (Pz) ove dicono sia custodita una ricetta risalente all'anno Mille e che viene riprodotta da un agriturismo del posto. Il procedimento arcaico viene seguito alla lettera vale a dire che la filtrazione del vino rosso locale con cannella, pepe nero, zenzero, galanga secca (spezia indonesiana simile allo zenzero) e miele, avviene ancora mediante teli e con questi ingredienti originali.
Le prime ricette per questo partciolare vino compaiono nel XIII secolo, all'inizio del XIV secolo in prevalenza originarie della Spagna e Francia meridionale. E' presente anche nella cucina greca, lo si può trovare anche a Figline di Prato in Toscana prodotto nella taverna "Lo Mastro Vinaio".
Esistono anchhe produttori di nicchia ed uno si trova a Rossiglione "opificio agricolo Porco Sarvego" per la scoperta anche nelle vecchie tradizioni con sapori e profumi di una volta.

E' un vino molto zuccherato in quanto su 3 litri di vino vengono sciolti 200 g di miele con l'aggiunta delle spezie. Lasciato riposare e filtrato prima di essere imbottigliato, l'ippocrasso si conserva quindi per moltissimi anni.
Ci sono come detto diversi modi per preparare questa bevanda e non tutte molto chiare a parte che non deve assolutamente mancare la cannella e lo zenzero mentre altre spezie o erbe sono opzionali. 
Esiste un dibattito sul fatto se debba il liquido essere riscaldato a differenza della versione più moderna il famoso "vin brulé" che deve essere servito sempre ed esclusivamente caldo nonostante sia anch'esso uno vino speziato come l'ippocrasso.

Viene usato con la cioccolata fondente ed alle volte anche nella ganache di cioccolata. Perfetto con la pasticceria secca aromatizzata all'arancia e cannella o con i lievitati natalizi e le creme.
Si serve usualmente fresco ad una temperaturadi 8° circa. 





Laboratorio moderno dell'ippocrasso - Immagine di  Di Tour de l'Horloge - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20430907


Le info come le suindicate immagine sono tratte da WIKI .

Buona giornata e con questo post si chiude l'argomento "i vini conciati o liquorosi" , non perchè non ne esistono altri ma perchè sono locali o tramandati a voce di cui non si trova traccia.


Trovate a questo link tutti i post su questa rubrica dei vini "conciati o liquorosi"


NOTA Affluente
E' stata una bella ricerca e raccolta di questi "vini conciati o liquorosi" di cui si conosceva l'esistenza ma, almeno io, non sapevo a quale categoria appartenessero. Scoprire poi l"Ippocrasso" è stata una bellissima chicca e, penso che proverò ad acquistarlo sono molto curiosa semprechè non sia troppo costoso.
Spero che l'argomento sia stato di vostro interesse.

PS.
Ho scoperto che altri vini  come il "Marsala" ed il  "Porto" sono vini "liquorosi" ma non conciati bensi fortificati o addizionati .

E' molto interessante a mio avviso leggere di come il vino "Marsala" prodotto in Sicilia a Marsala di cui prende il nome ma anche nel territorio di Trapani ad esclusione di Pantellerie, Favignana ed Alcamo diventa "liquoroso".
E' troppo descrittivo e non si può riportare tutto da Wiki e una parte sarebbe poco per cui vi lascio il link se avete voglia di leggere : https://it.wikipedia.org/wiki/Marsala_(vino)

Il "Porto" altro vino liquoroso mediante sia un  invecchiamento ma anche con l'aggiunta di alcol vinico. Se prodotto da uve bianche abbiamo il "porto bianco" ma esiste anche il "rosè" ed a secondo della dolcezza avremo un porto secco, semisecco o dolce. Comunque anche il secco sarà sempre di un leggero sapore dolciastro.
Anche qui vi lascio il link se volete leggere la storia del "Porto" vino portoghese :https://it.wikipedia.org/wiki/Porto_(vino)


Al prossimo Lunedi, Buona settimana

 

 

02/03/20

La mia torta di mele "invisibile"


La torta "invisibile" l'ho presa dal blog dell'amica  "Unpezzodellamiamaremma"  e questo è il LINK al post della sua torta sperando sulla mia riuscita visto che io non faccio mai dolci perchè mi sono proibiti.
Il dolce è facile, ed ha un apporto di zucchero aggiunto che potevo diminuire e scegliere le mele che secondo il mio medico hanno un indice glicemico più basso rispetto alle altre e quindi ho dovuto utilizzare un altro tipo di mela da quelle suggerite.
Il risultato, come prova, l'aspetto lasciava un pò a desiderare però era molto buono acidulo al punto giusto e, da mangiare un pezzetto al giorno.
Vi passo gli ingredienti che ho mantenuto inalterati salvo il tipo di mela. Gli ingredienti messi sono quelli originali in parentesi quello che ho utilizzato per ovvie ragioni. La ricetta originale la trovate al suindicato link di Tamara come già indicato.

Ingredienti per una tortiera di 18 cm

6 mele se sono piccole, se usi Pink Lady 3 sono più grandi 
(io usato 3 grandi granny smith)
2 uova  bio  (io normali)
70 g di farina 0 (io 00 non avevo altro)

50 g di zucchero di canna (io ho dimezzato)
1 limone bio scorza grattugiata
1 limone bio il succo
20 g di burro fuso
100 ml di latte
1 bustina lievito per dolci 






Procedimento

Montare le uova complete (tuorlo+albume così non vi vengono dubbi come sono venuti a me) con lo zucchero fino ad avere una bella spuma.
Sciogliere il burro ed aggiungerlo assieme al latte e frullare ancora. Poi aggiungere la farina setacciata ed il lievito poco alla volta continuando a frullare non deve avere grumi, il succo di limone  e la scorza di limone grattugiata (potete metterlo anche sopra l'impasto prima di infornare) come preferite.

Sbucciate le mele, tagliatele in 4 spicchi e passatele sulla mandolina per avere fette sottili e immergetele subito nel composto in questo modo non si anneriscono.
Mescolate con le mani affinchè non si rompano e cosi vengono anche coperte completamente.
Imburrate una tortiera, versate il composto, date una battutina che si accomodano bene e cuocetele a forno preriscaldato a 180° per 35-40 minuti forno ventilato (forno statico 190°).
Ho voluta assaggiarla calda ma poi  l'ho lasciata raffreddare prima di tagliarla a fette, buonissima.




NOTA Affluente

L'amica Tamara mi ha consigliato di usare le mele più farinose ma purtroppo le granny smith o le annurche hanno un indice glicemico più basso e quindi devo scegliere queste. Ho scelto le prime perchè le altre non mi piacciono come sapore quando cotte.
L'ho fatto due volte, il primo le mele erano fettine troppo grosse non ho potuto usare la mandolina e quindi il tutto è rimasto un pò bagnato ma molto buono, la seconda volta perfetto, mele sottilissime.
E' un dolce di mele, facile e veloce da fare.

Al prossima Lunedi,   Buona Settimana 

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