29/11/18

Nuova Rubrica: Cucina e Pasticceria: Piccolo glossario tecnico e non solo: lettera "Q e R"




Proseguiamo il Piccolo Glossario con la lettera "Q e R "

"Q"


Quanto basta - Q.B.: penso che tutti sappiano che indicando questa siglia si intende che una certa sostanza, ingrediente o altroper completare la ricetta non richieda un preciso quantitativo ma si deve usarlo con "parsimonia" a secondo di come si vuole ottenere il piatto come consistenza, sapore, ecc. Alle volte in certe indicazioni non troviamo nemmo pià questa sigla in quanto la sostanza richiede una particolare attenzione per la quantità.



"R"



Rapprendere: rendere più densa una preparazione tramite il raffreddamento e l'aggiunta di ingredienti quali succo di limone, colla di pesce o agar-agar.
Nota: agar-agar servo anche per addensare.


Ridurre - Rinvenire (far) - Riempire : penso non abbiano bisogno di indicazioni ad ogni modo
"ridurre"è portare il liquido alla densità desiderata tramite una riduzione della quantità;
" rinvenire" restituire la consistenza alla forma originale ad esempio il baccalà che viene ammollato  nell'acqua per farlo tornare ad una certa consistenza;
"riempire" s'intende ovviamente immettere un crema o altro ad esempio in un bignè che viene così riempito.

Rondella: è un termine di origine francese ed indica un dischetto o medaglione usato per rifinre e decorare specialità di pasticceria dole e salata come pure nella gastronomia in genere. Ad esempio rondelle di uova sode, pomodoro, banana, ecc.


Roux : è una miscela di burro e farina amalgamati assieme usate per legare salse e sono la base della besciamella ma non solo. A secondo se parliamo di:
  • roux bianco : questo è la base per addensare i ragù
  • roux biondo : questo è per la base della besciamella con le varianti salsa Mornay, salsaVilleroy e salsa Nantua
  • roux bruno : è la base per una salsa che serve per insaporire una pietanza
Roux è un termine francese che indica rosso o rossiccio. Nel 1651 Francois Pierre La Varenne scrisse nel suo libro di cucina ciò che si fa usualmente cioè mescolare farina e lo strutto definendola "ispessimento della farina" e in seguito rimase nota come "farina fritta". A metà del 700 fu chiamata "roux de farine" e fatta con il lardo e cotto fino ad un colore chiaro con consistenza cremosa. Quasi cento anni dopo molti cuochi francesi ritennero che il roux fosse usato troppo al contrario di altri tra cui Antonin Carême la pensavano diversamente e,  quest'ultimo credeva che il roux fosse indispensabile ai cuochi come l'inchiostro per gli scrittori.
Il roux divenne la base per moltissime variazioni in varie salse come vellutata, spagnola ecc. ma queste come anche altre informazioni la potrete trovare a questo link di Wiki.

NOTA PERSONALE
Nell'immediato dopo guerra con i pochi alimenti a disposizione, la farina non raffinata e scura a poco costo si poteva trovare. Altri al contrario e cari solo alla borsa nera come  erano i grassi e l'olio buono mai in tavola, in prevalenza olio di sansa o di colza già il semi era costoso. Nella mia città esisteva un negozio che vendeva olio da 1/4 in su e, olii a poco costo o carissimi come l'oliva ma non evo. La minestra di farina abbrustolita rappresentava una piatto abbastanza facile da fare ed rappresenava sopra tutto in inverno un piatto caldo - scaldapancia e saziante. Non si sapeva allora che era il famoso roux francese.  La farina veniva abbrustolita assieme al grasso rilasciato da qualche cotenna di maiale il cui costo era accessibile.
La tostatura doveva essere abbastanza colorata e poi allungata con l'acqua dando il via ad una minestra/zuppa densa e ... discretamente buona. Qualcuno aggiungeva i famosi dadi "Liebig" che dovevano essere di manzo (?) non quelli raffnati di oggi. Se c'erano soldini oppure in cambio di qualche lavoretto si poteva trovare un pugno di riso o un pò di pasta magari qualche spaghetto che non poteva essere venduto perchè si era spezzato.  Vi assicuro che più di una volta la mia pancina - avevo 4-6 anni poteva dirsi cosi "sazia" (anni 47-49).
Oggi alcuni cuochi l'hanno rispolverata definendola "zuppa bruciata o simile" allungandola non con acqua ma brodo di verdura o carne, aromi e ovviamente una bella cucchiaiata di olio evo. Anche la farina viene abbrustolita con olio o burro o entrambi e quasi mai con lardo o simili. Impiattato ed accompagnato con crostoni di pane tostato magari sfregati con aglio oppure quadretti di pane appositamente resi croccanti: tutt'altra cosa di quegli anni ma, questa è un altra storia.

Rotolo: è una preparazione di pasta fresca arrotolata poi attorno ad un ripieno.



NOTA Affluente

Alcune definizioni le ho trlasciate perchè troppo comuni ed usate quasi sempre. La lettera "R" è molto povera ma in cambio la "S" è lunghissima ed alcuni termini sono molto interessanti e forse anche inusuali e penso che i post saranno sicuramente DUE se non TRE in quanto se troppo lunghi nessuno ha la pazienza ed il tempo di leggervi.


Il link che ragruppa tutto il glossario dalla A alla Z


Grazie se siete arrivati fino a qui e buona giornata.



26/11/18

Padellata di scarola con pomodori secchi, olive, acciughe e burrata

Domenica, di solito cerco di godermela e riposare visto che come ben saprete la schiena non è una meraviglia :( :(  ma, questa volta volevo gustarmi una cenetta gustosa e non proprio tanto laboriosa.  Tutto è partito da una grande cespo di scarola o come la chiamiamo noi "indivia" che mi era stata regalata. Ho pensato di farla alla napoletana con qualche variante considerando che avevo anche una burrata grande che dovevo consumare.
Devo dire che l'insieme è stato veramente gustoso e gradito anche dal nostro amico giunto inaspettatamente e, meno male che era tanto quindi è bastata alla grande per noi tre.
Gli ingredienti utilizzati direi che erano sufficiente per 4 persone anche se noi in tre abbiamo spazzolato tutto accompagnato con delle fette di pane sciocco (senza sale e grassi) tostate mentre per me un pugno di riso basmati.


Questa è l'immagine collage che avevo messo su InstaGram


Ingredienti per 4 persone
1 cespo di scarola grande
1 burrata grande o 2 piccole (io grande)
7-8 pomodori secchi sott'olio oppure quelli a filetti sott'olio *)
8 filetti di acciughe sott'olio  (io del Mar Cantabrico ) **)
20 olive nere snocciolate grandi
1 spicchio aglio
1 peperoncino fresco facoltativo o 1 cucchiaino di paprica (dolce o piccante)
olio, sale e pepe



Preparazione
Mondare la scarola eliminando le foglie esterne e la costa centrale delle foglie grandi ma lasciando complete quelle interne del cuore che sono tenerissime.
Lavarle, lasciarle scolare bene.
In una pentola dai bordi altri - io uso quasi sempre il Wok - lasciatela cuocere senza alcuna aggiunta di acqua per circa 10 minuti a fuoco non troppo alto e mescolando per farla asciugare.



In una padella fate sciogliere i filetti di acciuga usando il loro olio a fuoco basso. Quando sciolto aggiungente l'aglio in camicia leggermente schiacciato complessivamente per 5 minuti non deve bruciare. Unire le olive tagliate a metà, la scarola ed i pomodori secchi tagliati a filetti se non usate quelli già a filetti sott'olio. Aggiungete il peperoncino o la paprica oppure un pò di pepe e aggiustate di sale. Continuate la cottura per circa 20 minuti a fuoco basso.
Testate se non manca nulla come sapore.

Impiattate ancora caldo con la burrata a fianco e se gradite, ancora qualche filetto di acciuga intero.
Per accompagnare a vostra scelta,  fette di pane sciocco tostate e se vi piace sfregato con l'aglio, oppure del riso come quello usato per me basmati oppure anche della fregola sarda.


La presentazione non era delle più felici .....


Buon appetito.


NOTA Affluente

*)
Io ho usato i filetti di pomodoro semisecchi sott'olio che secondo me vanno benissimo. Secondo me quelli interi sono difficili da scolare dall'eccesso di olio e quelli secchi devo essere rinvenuti e bolliti in acqua e aceto per disinfettarli e renderli morbidi.

Vi metto l'immagine del barattolo dei filetti di pomodoro pronti
usati


**)
Ho trovato che i filetti di acciughe sott'olio che indicano Mar Cantabrico sono eccellenti. Si sciolgono subito, non sono eccessivamente salati e sono buonissimi anche su una fetta di pane tostata, un velo di burro e le acciughe: uno spuntino favoloso almeno per me.
Anche qui immagine della confezione usata.

21/11/18

Polpette... antiche di famiglia

Su una rivista che come al solito non ricordo il nome letto in un ambulatorio a Udine per visita marito, ho letto questa ricetta delle Sorelle Passera - Gigi e Marisa che erano o sono ancora - non lo so -  su "Radio Deejey" ed hanno presentato a questa radio il loro libro "Generi di Conforto". Chi volesse vedere la presentazione questo è il link .
Queste polpette le hanno chiamate "Polpette di nonna Maria", polpette del cuore, ricetta di famiglia.
Io sono un amante delle polpette e anche se quelle fritte sono il massimo per me, posso gustarle forse 2-3 volte all'anno e quindi questo tipo di cottura è ok. per me.
Loro scrivevano su questa pagina che le polpette si dovevano sciogliere in bocca ma io,  ho commesso un errore che vi spiegherò nelle note. Tenere morbide ma da ...masticare.
Siccome le sorelle hanno un sito, ho ritrovato questa ricetta che è la stessa della rivista, questo il link : Polpettine di nonna Maria . Vi consiglio di dare un occhiata ci sono tante ricette facili facili e molto gustose ed ho scoperto cosi persone molto molto simpatiche con delle chicche riguardanti ricettine.


Ingredienti per 6 persone

200 g di prosciutto cotto tritato
800 g di carne di vitello tritata due volte (molto fine) *)
1 o 2 uova (io 2 medie)
50 g di parmigiano reggiano
2 panini all'olio per la mollica
latte q.b.
olio evo
burro q,b.
2 foglie di salvia (omesse non le avevo)
1/2 bicchiere di vino bianco (io quasi 1 mi piace il sughetto)
sale
pepe mia aggiunta

 


Preparazione

Tritare finemente il prosciutto ed amalgamarlo al tritato di vitello. Aggiungiamo l'uovo o due come ho fatto io, il parmigiano, sale ed il pane ammollato nel latte. Mischiare molto bene e formare delle minuscole polpettine (non grandi come le mie), passandole nella farina.
In una padella con un filo d'olio ed un pò di burro con 2 foglie di salvia (se le avete) rosolare le polpette e poi sfumare con il vino. Coprire la padella e portare a cottura su un fuoco molto basso (come dicono le Sorelle "timido),  per 45 minuti circa cioè fino a quando sono tenerissime. Al caso se troppo asciutte aggiungere un pò d'acqua calda.
Devono essere morbide e sciogliersi in bocca.
Da accompagnare con il purè .
Le Sorelle le hanno servite in una tazzona colma di purè con le polpettine in cima.

Veramente super buone anche se le mie non supermorbide :( :(  per la grandezza.


NOTA affluente

*)
Il mio errore è stato di utilizzare macinato bovino che avevo in casa e pochissimo vitello e non tritato fine due volte, il mio era ancora grossetto.  Le polpette le ho fatto troppo grandi come potrete osservare dalla mia foto venuta anche male perchè marito ci si è buttato.... :) aveva fame.
L'ho accompagnato anch'io con il purè e, comunque, erano buonissime un sapore ottimo venuto dal vino e dalla lunga cottura. Mi ripropongo di rifarle.

Noi eravamo solo in due quindi un sacco di polpette che poi , visita inaspettata di mia figlia, sono andate a finire a casa sua :) :)


PS.
Nonostate molte le abbia date a figlia, mi sono ancora avanzate e le ho trasformate in polpette al sugo. Ho fatto un sughetto veloce con i pomodori datterini ed ho aggiunto le polpette lasciandole insaporire per una decina di minuti nel sughetto. Erano doppiamente deliziose e questa volta nonostante la grandezza morbidissime e si sono anche sciolte.

16/11/18

Padellata "Wok" mari e monti: molluschi, carne e verdure tutto speziato

Inizio settembre, una giornata non bollente volevo fare qualcosa di particolare per noi ed il nostro amico che si sono adattati a pasti freddi e veloci visto che la sottoscritta non aveva alcuna intenzione di accendere nulla :( :(
In base agli ingredienti che avevo in casa avevo pensato di fare una "paella" mari-monti quella si mangia a Barcellona ma, il riso ai due uomini non pace per niente.
Partendo da un pacco di pasta acquistato in un negozio etnico a Klagenfurt quand'ero in campeggio con la scritta " pasta per Wok", ho pensato di fare una bella padellata sempre mari e monti in pseudo stile cinese :) :) :) avendo anche in casa tutti gli aromi, spezie ecc. usualmente usate in questo contesto che in fondo è molto personale :D

Il pacco di pasta era questo


 Cliccando sulle immagini queste si ingrandiscono.


Ovviamente per i molluschi:cozze e vongole che invece mi mancavano ho mandato i "maschietti" all'acquisto con le debite indicazioni :) D :D :D

Ma passiamo alla ricetta.



Ingredienti per 4 persone

1 kg di vongole
1/2 kg di cozze
1/2 petto di pollo tagliato a fette sottili
250 g di funghi champignons quelli crema
1 bicchiere di vino bianco secco
1 bicchiere di brodo vegetale *)
1 zucchetta grande o 2 piccole
1 peperone giallo e rosso non grandi
200 g circa di cavolo capuccio tagliato sottile
2 carote medie
100 g circa di piselli - io surgelati
1 cipolla 
2 costole di sedano
1 ciuffo di prezzemolo
Tamari / Tamari Sauce Thai - piccante **)
2 rametti di timo fresco o un cucchiaino di quello essicato
1 pezzetto di radice di curcuma oppure un cucchiaino di curcuma in polvere ***)
1 bustina di zafferano
sale e  pepe
  250 g di pasta ad uso wok come la mia 
che si può trovare nei negozi etnici della vostra città ****)


Si vedono bene le cozze mentre le vongole chiare 
hanno assorbito il colore della curcuma



Preparazione

Tutte le verdure dopo essere state mondate e tagliate a rondelle oppure a filetti sono da far saltare in padella Wok o dai bordi alti con un pò d'olio dopo aver fatto appassire la cipolla assieme al sedano ed alle carote tagliate molto sottili. Dopo aggiungete le verdure che hanno necessità di una cottura più lunga iniziando con i funghi che rilasciano anche parecchia acqua, i peperoni, il cavolo capuccio, la zucchetta/e, i piselli. Completate con la curcuma se fresca, dopo essere stata pelata - mi raccomando con i guanti per non avere le dita gialle, dovrà essere grattuggiata ma se in polvere non c'è problema. Aggiungete anche lo zafferano, un cucchiaino di Tamari ed i rametti di timo pelati oppure usate una bustina di tela se non volete poi toglierlo. 
Completate con mezzo bicchiere di brodo e lasciate cuocere scoperto a fuoco medio fino a quando tutte le verdure sono morbide e si saranno asciugate.

Sciacquate le vongole, togliete il bisso alle cozze ed in una capiente padella dai bordi alti o Wok mettete un pò d'olio, i  molluschi, metà del bicchiere di vino - coprite e fate cuocere a fuoco vivace controllando dopo un pò se ci sono gia valve aperte. Io consiglio sempre di togliere i molluschi con le valve gia aperte e di metterli a parte e continuare a toglierli ma mano che si aprono per non cuocere troppo: i molluschi non si aprono tutti nello stesso momento.
Passate il liquido con un colino rimettetela nella stessa padella.
Togliete i molluschi dalle rispettie valve e metteli nella padella ove aggiungeret tutte le verdure pronte, il restante vino e la pasta. Date una bella mescolata in modo che la pasta in particolare assorba tutto il liquido e lasciate cuocere a fuoco medio, mescolando spesso fino ad assorbimento del liquido, per me sono stati sufficienti 5 minuti. 
Nel caso che il liquido non sia stato sufficiente e la pasta vi sembra ancora duretta, aggiungete un pò di acqua calda ma non troppa per evitare che il tutto abbia l'aspetto di navigare....
Completate con un filo d'olio, un pò di prezzemolo tritate, sale e pepe a piacere e impiattate.
Buon appetito.

NOTA Affluente

*)
Ho usato delle gocce di brodo surgelate (non pubblicità ma per aiutarvi a trovare Orogel )  che si possono trovare nella grande distribuzione e sembra una novità: ne ho usate 4 per 250 ml di acqua.
**)
Il Tamari Sauce è un ingrediente Thailandese che io ho acquistato in Austria. Se non lo trovate in qualche negozio etnico lo potete sostituire se vi piace un pò piccante con il peperoncino fresco oppure in polvere o anche con una punta di n'duja. Anche un abbondante grattatina di zenzero fresco raggiunge lo scopo: a voi la scelta.

***)
Io acquisto la curcuma fresca, indosso i guanti e poi la pelo tagliandola in pezzi di varie misure e surgelo. In questo modo ho la radice sempre fresca pronta a disposizione sia per aggiungerla ai sughi intera e poi la tolgo, sia per grattarla che surgelata è molto facile.

****)
La pasta per uso Wok  (questa o simili) non necessita di cottura nel modo tradizionale e si trova nei negozi etnici oppure anche nella grande distribuzione negli scaffali definiti "Orientali".  Questo tipo di preparazione richiede proprio questo tipo di pasta, perchè essendo "secca" e non ha assorbito acqua di cottura, assorbe alla grande il liquido/sugo dei molluschi.  Messa direttamente assieme agli ingredienti pronti assorbe e cuoce in contemporanea ma non scuoce. Non deve diventare una "pasta risottata".
Per questo motivo è richiesto proprio il Wok. Io lo uso moltissimo oltre che per padellate di verdura e pollo o altro, la uso anche per fritti veloci perchè si può usare poco olio basta coprire il fondo mettendo pochi pezzi alla volta. Si impiega più tempo ma viene croccante e non assorbe l'olio.

12/11/18

Ceci neri con peperoni friggitelli verdi, pomodori, peperone rosso dolce e piccante

Avevo un pacco di ceci neri che per curiosità avevo acquistato e che non ho mai gustato. So che vengono coltivati in Puglia ( e forse non solo) e vengono consumati in insalate oppure anche su fette di pane tostato dopo averli un pò frullati e anche in minestre.
Ho trovato un articolo interessante sulle origini e coltivazioni a questo LINK dalla quale ho tratto anche questa immagine






Personalmente li trovo molto duri sopra tutto la buccia. Anche dopo l'ammollo consigliato di una notte,  la cottura di 2 ore se pentola normale o 40 minuti in pentola a pressione, sono risultati si teneri ma la buccia era ancora molto consistente. Questo piatto che vi propongo l'ho fatto per primo ma poi il resto l'ho usato in zuppa, non ho fatto foto,  seguendo questa ricetta LINK .
La prima volta 250g  li ho cotti 2 ore che ho poi prolungato per un altra ora e li avevo lasciati in ammollo tutta la notte. La seconda volta, restanti 250 g,  ho fatto un ammollo di tutto un giorno + la notte e cotti in pentola a pressione per 90 minuti (1 ora e mezza) e lasciandola ferma a fuoco spento per altri 30 minuti. Ho pensato che forse era troppo, si saranno spappolati ma invece erano interi morbidi e la buccia pure ma intera nonostante la lunga cottura.
Il sapore è particolare, non molto farinoso come i ceci classici e nell'abbinamento hanno dato il meglio di se però io rimango a preferire i ceci classici magari con "ceci e lagane" piatto Lucano più saporito per me. Sia la minestra che questi con i peperoni sono stati due piatti buonissimi ma, per il mio gusto non li rifarei. Preferisco i ceci classici ma a chi non li ha provati consiglio di farlo forse piaceranno di più che i classici. Si possono trovare anche nella grande distribuzione negli scaffali di legumi secchi oppure anche online si possono avere direttamente da coltivatori pugliesi.



Ingredienti per 4 persone

250 g di ceci 
2 spicchi di aglio
300 g di peperoni friggitelle verdi
1 peperone grande rosso
250 g di pomodorini datterini
1 peperoncino piccante facoltativo
2 gambi di sedano
olio, sale e pepe




Procedimento

Ammollate i ceci per 24 ore cambiando l'acqua spesso. Scolateli e scicquateli e poi in una casseruola o pentola alta copriteli con abbondante acqua e unite lo spicchio d'aglio sbucciato e portate a bollore per 2 ore o fino a quando saranno morbidi. Se scegliete la pentola a pressione 40 minuti dopo il fischio e poi provate per vedere se dovrete continuare la cottura. Conservate l'acqua nel caso che vogliate trasformarlo in una piccola zuppa. (leggete le note)
Mi raccomando non salate l'acqua.
Lavate e vuotate i friggitelli e tagliateli per lungo e anche a metà se sono molto grandi. La stessa cosa con il peperone rosso. 
In una capiente padella, io uso sempre il Wok per queste preparazioni, un pò d'olio e lo spicchio d'aglio rimasto vestito e leggermente schiacciato. ed il sedano pulito senza filamente tagliato a piccoli pezzetti.  Unite i friarelli ed il peperone rosso e quello piccante se usato, salate e cuocete per 15 minuti a fuoco allegro e verificato se il peperoni sono morbidi non devono desfarsi ma restare ancora croccanti, Tagliate a metà i pomodori dopo averli lavati e uniteli ai peperoni proseguento la cottura per altri 10 minuti. I pomodorini devo essere morbidi e rilasciare il loro sugo. Aggiungete poi i ceci e fate andare ancora per 10 minuti a fuoco basso perchè assorbano il sapore. 
Regolate se manca sale e pepe e aggiungete poi a fuoco spento un filo di olio evo.
Impiattate.
Io ho accompagnato il piatto con delle fette di pane sciocco tostato ma va benissimo anche con del riso oppure la fregola sarda. Io l'ho gustato cosi senza alcun accompagnamento.

Buon appetito.


NOTA Affluente

I ceci neri sono molto buoni però io preferisco i classici sia per la morbidezza inclusa la buccia sia per il sapore particolare proprio dei ceci che in questi neri non ho trovato. Meritano però di essere provati. Ho nel frattempo scoperto che si possono trovare questi neri in barattolo come per il classici e in questo modo senz'altro meno lavoro e forse anche più morbidi come buccia.


PS.
Scusatemi per la latitanza tra l'altro preannunciata e, per la mia schiena vado sempre meglio e posso stare un pò piu a lungo seduta. Per ginocchio di marito nienta da fare rotula un colabrodo, fin che tiene come dolori ok. se non ne potrà più bisogna effettuare la ricostruzione: speriamo non è un operazione difficile anche se la durata non è inferiore all'ora e mezza.
La metterò tutta per ritornare ad essere presente.
Buona settimana a tutti.


04/11/18

Intermezzo Domenicale !!! .... oggi compio gli anni ... Buon Compleanno a me ...

Inizio il mio post per il mio compleanno con questo splendido widget in estata della mia amica IOLE,  inaspettato con i colori del mio blog. Inoltre lei sa che io detesto i palloncini colorati e simili e quindi questi due orsetti con i delicati palloncini quasi in trasparenza e delicatamente le stelline scoppiettanti, sono bellissimi. Grazie Iole uno splendido regalo di compleanno.  :k :k :k

PS. 

Ormai compleanno passato  e quindi l'ho tolto dalla header ma il regalo dell'amica Iole lo metto qui nel post perchè merita di essere sempre presente




L'anno scorso avevo indetto per la prima volta un "giveaway" mettendo assieme il mio compleanno e quello del blog. Hanno aderito parecchie amiche dedicandomi anche delle ricette alcune della quali le ho fatte ma nell'insieme, forse lo penso solo io, non ha avuto molto successo, non sarà stato molto accattivante l'omaggio anche perchè le vincitrici non l'hanno poi richiesto.
Quindi quest'anno niente "giveaway" per due motivi:

1-
non ho avuto tempo considerando che per i miei problemi sono stata ferma per ben 4 mesi  :( :(

2 -
ho riaperto il blog ma i problemi non sono terminati.  Ai miei ancora insoluti si è aggiunto il  ginocchio malandato di marito e vediamo le proposte del medico alla visita del 5 novembre  :) :)

Guardando il calendario indietro nel tempo, ho potuto constatare che sono passati 6 anni prima che il 4 di novembre ricadesse di "domenica" (io invece sono nata di giovedi)  e sarà una giornata di completo relax, cenerò nel ristorantino di amici con qualcosa di speciale di pesce che l'amica cuoca preparerà per me.  Probabilmente, visto che le analisi le ho gia fatte :) :),  mi gusterò una panna cotta con del caramello salato che lei prepara sempre per me sapendo che mi piace (detesto le cose troppo dolci :( )
Un  "happy birthday" ...ai 75 cantato ci sarà senz'altro e con qualche cliente che si aggiungerà al brindisi in sottofondo: si sono arrivati ma ancora non me li sento :) che sia già fuori testa.... ;) ;)

Un calice di bollicine innalzerò virtualmente con tutti voi non ha importanza se passerete io vi penserò lo stesso.
A tutti gli amici una fetta della mia torta preferita "Sacher" però quella che si gusta alla "Sacherstube" di Vienna con un pò di panna e, siccome li fa freddo usualmente in questi periodo, con una tazza di cioccolata calda e densa. Con voi brindo invece con lo spumante.
Le foto sono da  Wiki e Wiki













  
 

Buona domenica a tutti ed arrivederci a venerdi prossimo.



02/11/18

Grigliata di calamari su crema di piselli

Questo piatto l'ho preparato verso la fine di luglio perchè almeno alla sera potevo godere un pò di fresco in terrazza avendo di fronte l'altopiano la cui arietta mi arriva direttamente essendo al 7° piano senza nessuna copertura di altre case. Alle volte alla sera dopo le 23 bisogna anche mettersi uno scialle leggero sulla spalle scoperte: grande invidia di mia figlia ;) 
Ho potuto quindi usare la griglia e per la crema di piselli ho usato il microonde cuocendoli al vapore (erano surgelati freschi) e quindi non ho patito il caldo.
La cena è stata per tre, noi più il solito amico da Venezia.
Vi metto qui di seguito alcune foto personali che si vede il panorama che ho di fronte ed un immagine estrapolata da Google View.


 Questo è una parte dell'altopiano carsino e la fenditura è l'ex Cava Faccanoni Vedete la mia ringhiera. Dall'altro lato a destra della terrazza è un viale alberato fitto "Il Boschetto" che porta sull'altro lato dell'altopiano carsico.



Questo è quello che ho visto con Googlee la terrazza è quella scoperta nel centro


Questo collage con la cava, e le cassette sono sotto di me e sono della "Piccola Parigi" protette dalle belle arti. E' una grande corte con alberi e orticelli coltivati. Mi spiace ci sono anche i miei piedi :)

Ingredienti per 4 persone

8 calamari medi *)
500 g di piselli (io surgelati)
1 patata media **)
1 bicchiere da caffè di vino bianco secco
2 spicchi di aglio
olio evo
sale e pepe



Noterete le mani degli uomini pronti all'abbuffamento :D


Preparazione

Pulite o fatevi pulire i calamari. 
Se li pulite voi tenete separate le sacche e la testa che verrà via assieme alle interiora. Eliminate con le forbici le interiora, gli occhi ai lati delle teste e sfilate il becco tra i tentacoli. 
Lavate bene e poi aprite le sacche a libro perchè dovrete inciderle superficialmente con tagli tipo griglia senza però bucarle.
Scolatele bene, passate un pò d'olio con il pennello o con un battufolo di carta o altro, dovete solo un pò ungerle prima di metterle sulla griglia.
La stessa cosa con le teste e tentacoli.

Lessate i piselli in acqua leggermente salata oppure cuoceteli a vapore nel microondo come ho fatto io per circa 10 minuti. Poi in una padella con un pò d'olio fate rosolare lo spicchio d'aglio leggermente schiacciato ma non in camicia che poi toglierete e fate saltare i piselli a fuoco vivo per alcuni minuti sfumate con il vino bianco e spegnete il fuoco. A parte fate bollire la patata e poi tagliatela a pezzi e aggiungete ai piselli che frullerete per ottenere una cremina densa. Se vi sempre troppo aggiungete un filino di acqua calda. Salate e pepate e aggiungete un filo d'olio per renderla ancora più cremosa e lucida.

Scaldate la griglie e mettete i calameri aperti con la parte incisa e non dovrebbero arricicarsi e le teste con i tentacoli.  Salate un pò a fine cottura, sarà sufficiente una decina di minuti se sono grandi e 5 per quelli medi.

Per impiattare mettete sul fondo la crema di piselli e sopra i calamari che avrete arrotolato e sopra le testa con i tentacoli croccanti.
Io li ho accompagnati con del morbissimo pane con cui era facile fare la "scarpetta".



Buon appetito.



NOTA Affluente

Originariamente la ricetta su un giornale tedesco prevedeva la crema di zucchine che non amo tanto. Inoltre a disposizione avevo un sacchetto surgelato di piselli a utilizzare e che hanno più sapore delle zucchine.

Tutte le foto basta cliccarci sopra e si ingrandiscono. A me non piace tanto,  chi viene qui non deve rimanere abbagliato da foto giganti e nemmeno tanto belle  :( :(  ma a sua discrezione le può ingrandire.


PS. 
Sono riuscita a preparare un post prima della settimana prossima e condividerlo con voi gia domani venerdi 2 novembre. 
Ricette fatta quest'estate ma, scusate,  se non risponderò subito ai commenti ma come scrittovi domenica scorsa devo ancora concludere il caos.... non prima del 6 novembre.
Memento SolonicodiEdvigeDesign byIole
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