31/05/23

Gnocchi di ricotta e.... condimenti vari

Gli gnocchi esclusivamente di patate non fanno per me per via della glicemia. Sul mio blog troverete a questo link  GNOCCHI tante versioni e modo di fare gli gnocchi al di fuori di solo o in parte di patate. Inoltre io non amo che questi si "attacchino" al palato, mi piacciono morbidi si ma allo stesso tempo anche compatti. Non ho ancora rifatto qualche ricetta dal mio blog, ma ho trovato questi di ricotta che si sono rivelati splendidi. Possono essere conditi in mille modi a secondo di quanto abbiamo in casa o in base alla nostra voglia di creare un sughetto particolare.

Essendo il quantitativo degli ingredienti per 4 persone che ho mantenuto, ho gustato gli stessi con due sughi diversi.

Ecco la ricetta molto semplice.


Ingredienti per 4 persone


- 500 g di ricotta (tipo la greca meno umida)

- 300 g di farina 00

- 120 g di parmigiano grattugiato

- 2 peperoncini piccanti piccoli facoltativo

- 2 uova medi

- sale, pepe, olio evo


Preparazione

Scolare la ricotta in un colino  maglie strette per far perdere quanto più possibile di acqua/siero, tenendola in frigo per almeno mezza giornata.

In una capiente ciotola mettete la ricotta scolata, le uova, il formaggio grana, la farina e poco sale.

Nel frattempo provvedete per l'acqua bollente leggermente salata dove cuocerli.

Impastate prima con una forchetta poi continuate a mano fino a formare una palla consistente che metterete in frigo per preparare il condimento.

In una padella capiente con un poco di olio ho fatto saltare assieme aglio, pomodorini ciliegina tagliati a metà. una spruzzata di vino bianco, sale e pepe e prezzemolo. A fuoco medio ho lasciato per il tempo necessario che si ammorbidiscano e rulascino un bel sughetto poi ho spento il fuoco.

Su un ripiano leggermente infarinato o messo l'impasto tolto dal frigo, tagliato a pezzi con un tarocco o coltello per formare dei bastoncini tagliati a cubetti e messi su un piatto infarinato. 

Una volta pronti tutti, buttateli nell'acqua bollente e scolateli non appena vengono a galla traferiteli nella padella con il sugo che nel frattempo avrete riacceso a fuoco basso per riscaldare.

Se volete usare i peperoncini, tagliateli a pezzettini e togliete la semenza per gustarli meno piccanti, un filo d'olio e pepe se vi piace macinato fresco. Questa è la foto bruttina del mio piatto ma il contenuto delizioso.




Gli gnocchi avanzati, conservati porzionati nel congelatore e consumati due giorni dopo con il seguente sughetto di pesce:

- una confezione surgelata di pesce vario allo scoglio pronto per condire pasta o riso oppure come ho fatto io ho acquistato del pesce vario senza spine tipo merluzzo, salmone, un poco di cozze e vongole, dei gamberetti dalla quale ho creato un sughetto con l'aggiunta di uno spicchio di aglio, prezzemolo, sfumato con il vino bianco. Il merluzzo e salmone tagliati a pezzi li ho leggermente infarinati in modo che il sughetto abbia la giusta densità. Ho riscaldato gli gnocchi un minuto in acqua bollente e trasferiti nella padella e lasciati 5 minuti per prendere il sapore.

Le cozze e vongole le ho aperte a vapore ed il loro liquido filtrato aggiunto al sugo. Una parte senza ed alcune lasciate con il guscio perchè anche l'occhio vuole la sua parte. Nessuna foto me ne sono dimenticata.

Alla prossima buon appetito.




NOTA Affluente


Mi dispiace che sul mio blog sono presente poco ma mi è più facile passare dai vostri. Ho seri problemi con l'anca e stare seduta a lungo per scrivere mi è molto difficile, passare da voi per un saluto è tutto più breve. Purtroppo penso e spero di riuscire a passare l'estate e vedere per un intervento con l'autunno semprechè riesca a superare i dolori. Grazie per la comprensione, un abbraccio a tutte le amiche.




 

16/05/23

Funghi champignons ripieni ma non fritti conditi con panna acida.

Champignons sono facili da trovare e da trattare: trifolati, crudi in insalata o ripieni e fritti o a completamento di qualche ragù o simili le applicazioni sono tante. Certo i porcini o altra gamma come i gialetti, chiodini ecc. non hanno confronto ma, come detto sono facili da reperire.

Crudi ma devono essere freschissimi tagliati fini con scaglie di grana e conditi con olio evo, qualche goccia di aceto di mele o balsamico e un bicchiere di vino rosso rappresenta uno "stuzzichino" o un piccolo antipasto.  Fritti ma non ripieni li hom mangiati spesso in Austria ma ora il fritto vero mi è proibito e quindi con la friggitrice ad aria ho risolto il problema: un puff di olio senza esserne immersi.

Fatti parecchi anni fa per mio nipote ma rigorasamente fritti, ora li ho rifatti con quest'altro sistema.




Ingredienti per 2 persone

20 champignons grandi bianchi o melange **(vedere nota)
1 patata medio-grande
6 fette di prosciutto crudo magro 
1 uovo 
50 g di formaggio emmentaler 

50 g di formaggio provolone stagionato
pane grattugiato 

olio per friggere (se fate classico)
1-2 uova per l'impanatura
1 confezione di panna acida 125 g
125 g di panna fresca 

succo di mezzo limone non trattato

sale e pepe q.b.

 


Preparazione
 
Acquistate i funghi della stessa dimensione se possibile ma non troppo piccoli in quanto con la prima esecuzione si rimpiccioleranno. 
 
**NOTA: i funghi vanno messi doppi per racchiudere all'interno il ripieno, per due persone quindi con venti funghi ne risulteranno 10 praticamente 5 a testa.  Se sono piccoli calcolate voi quanti funghi messi doppi a commensale io dire circa 7-8 pezzi quindi in totale se piccoli 32 funghi.
 
 
Dovete pulirli delicatamente con un panno umido e togliere il gambo. Se tolto lo spazio lasciato dal gambo è troppo piccolo cercate di levare ancora un pò con la punta di un coltellino attenti a non rompere il fungo. Mettete un pò di sale nel centro ma pochissimo e poi li dovete cuocere tutti a vapore per circa 10 minuti.

Li fate raffreddare e se sono ancora troppo umidi li capovolgete in modo che dal buco del gambo l'acqua fuoriesca.





Cuocete anche la patata a vapore dopo averla pelata e tagliata a piccoli  magari assieme ai  funghi.




In un frullatore mettete la patata, le fette di prosciutto crudo, i due formaggi tagliati a piccoli quadretti, l'uovo ed un pò di pepe. L'impasto deve risultare compatto quasi secco, testate la sapidità al caso ne aggiungete un pò.
 
Se decidete di friggere alla maniera classica, preparate gli ingredienti per la panatura, vi consiglio di mettere un pò di sale nell'uovo leggermente sbattuto. 
 
Se invece avete la friggitrice ad aria, leggete le Note Afflluenti.


 


Prendete il cappello di fungo riempite il centro con l'impasto schiacciandolo un pò e poi coprite con l'altra cappello fungo pigiando un pò. Passatelo nella farina, uovo e pangrattato. 

Ripassate poi il tutto immemergendo nell'uovo solamente il bordo attaccatura dei due funghi e di nuovo nel pangrattato. In questo modo aumentando lo spessore non c'è pericolo che il ripieno fuorieasca. Completate in questo modo a coppia tutti i funghi come vedete dalle mie ...tremende immagini. 
 




(alcuni sono scuri perchè era il tipo melangè non bianco)



Nel frattempo mettete a scaldare l'olio in una casseruola dai bordi alti  - vi sconsiglio la friggitrice se avete quella rotante - provate la temperatura dell'olio con il retro di un mestolo, se fa le bollicine l'olio è pronto.

Friggete il numero di funghi a secondo della capienza della vostra casseruola o friggitrice.
Se non consumate subito mettele in forno preriscaldato a 50°.


Salsina di accompagnamento
in una terrina o salsiera mettete assieme  la panna acida e la panna fresca più il succo di limone, sale ed una spruzzatina di pepe, amalgamate tutto e assaggiate deve essere abbastanza acidula al caso aggiungete ancora un pò di limone.

Servite i funghi fritti con uno stecchino in modo che ognuno possa intingere il suo nella salsa preparata.

Molto gusto di quello che ricordo ed ora leggete l'attuale versione.


Buon appetito.

 

NOTA Affluente
 
Chi possiede la friggitrice ad aria usualmente ha anche uno spruzzino con olio misto ad acqua per creare un emulsione con la quale spruzzare per diciamo "friggere".
 
Tengo a precisare a questo proposito che chi non possiede la friggitrice ma non vuole o può mangiare le pietanze fritte, passo una soluzione che è pressochè uguale:

- in una padella antiaderente, spruzzate il fondo con olio misto ad acqua lasciate scaldare un poco e poi aggiungete in questo caso questi funghi già leggermente spruzzati con l'olio e metteteli in padella,  Quando dorati da una parte, girateli ma prima spruzzate ancora un poco e continuate la cottura. Vi assicuro che il sapore non avrà nulla da invidiare all'altro fritto ma sarà più leggere e senza necessità di scolare l'olio in eccesso su della carta preposta allo scopo.
 
La mia è a vassoio non ha un unico contenitore come la maggioranza dei modelli che sono tantissimi. 
Dopo aver panato i funghi come nel modo classico, spruzzo l'olio, clicco sulla funzione "fritto che può essere pollo o altro), la temperatura in questo caso 180° e per il tempo inzio con 15 minuti poi controllo e giro i funhi e continuo la cottura con 10 minuti pronta ad allungare se necessario. Quando ben dorati tolgo, salo un poco in superficie ed impiatto.

Puo essere un antipasto, come un secondo accompagnato da un bel piatto di verdure fresche insalata e da un buon bicchiere di birra scura o vino frizzante bianco, a voi la scelta. Abbiamo optato per una buona birra.

(scusate le foto, ma sono quelle di tanti anni fa non le ho rifatte perchè come al solito mi dimentico di mettere in carica il cellulare e quando serve è OUT...scherzi dei diversamente giovani ......)

08/05/23

Isola La Gaiola o Isola della Gaiola

L'Isola La Gaiola o della Gaiola si trova nel Golfo di Napoli di fronte a Posillipo ed è definita l'isola misteriosa di Napoli. E' una delle isole minori nel mezzo del Parco Sommerso di Gaiola, area protetta dal 2002 di 42 ettari che vanno dalla Baia di Trentaremi fino al borgo Marechiaro. Nella parte sommersa si possono ammirare resti di costruzioni antiche e si presuppone fosse le prime costruite sull'isola in epoca romana.

Viene definita affascinante e maledetta. L'isola è non come pensiamo fosse cioè unica ma è formata da due isolotti minori uniti da un ponte perchè a breve distanza l'uno dall'altro.

Su uno di essi fu costruita una casa che sembra effettivamente abitata nel corso degli ultimi 100 anni. Prende il nome dalle cavità che caratterizzano la costa di Posillipo usando il termine di "Caviola" tramutato in "Gaiola".


E' ricordata che nell'antichità il suo nome era Euplea in onore di Venere Euplea protettrice dei navigati. Sorgeva anche un tempio risalente all'epoca Romana e, resti sono stati rinvenuti alla base degli isololotti stessi ricollegati alla stessa antica civiltà. Ora sono parte dell'habitat delle creature marine. Si dice che forse ha ospitato il poeta Virgilio alla quale veniva attribuito poteri magici.


Un eremita noto come "Il Mago o Stregone" sia vissuto agli inizi 900 e questa abitazionw avrebbe anche poi ospitato lo scrittore Norman Douglas autore di "Land of the Siren". Sarebbe perfetta come un luogo di relax ma le leggende e tradizioni locali dicono sia maledetta per la morte prematura di coloro in che in passato vi abitavano.

Il più sfortunato evento avvenne nel 1920 circa quando il proprietario Hans Braun fu assassinato. Poco tempom dopo morì annegata la moglie ed il nuovo proprietario Otto Grunback vi morì per infarto dopo poco tempo averci soggiornatao/abitato.

 

L'Isola si trova a circa 30 metri dalla costa facilmente raggiungibile a nuoto. Si pensa che in origine fosse un prolungamento del promontorio dirimpetto e che poi si sia separata artificiosamente per volere di Locullo. Nel XVII secolo era cosparso di fabbriche romane, mentre nei successivi due secoli fungeva da batteria a difesa del golfo mentre negli anni venti era in funzione una teleferica che la collegava alla terraferma. Caviola il primo nome significa in dialetto piccola grotta. 


La Villa della Gaiola esistente ancora ora, fu costruita da Luigi de Negri che l'acquistò nel 1874. Al seguito del fallimento del de Negri il successivo proprietario la sfruttò per una cava pozzolana. La villa in una posizione privilegiata fu del summenzionato scrittore Norman Douglas. Poi fu acquistata dal senatore Paratore che abito anche nella villa prosipiciente sulla terra ferma e oggi parte della tenuta Ambrosio ospita il Parco archeologico di Posillipo.

 

 

Foto aerea Isola della Gaiola

Isola della Gaiola 
 
 
 

 
 
 
Tutte queste informazioni, racconti, storie ecc. e foto sono state tratte dai seguenti siti:
 
Sulla pagina AlloggiOnline cè anche un bellissimo Video su come arrivare a quest'Isola da altri parti d'Italia.
 
Sulla pagina Wiki ci sono ancora ulteriori informazioni paralelle a quelle di quest'Isola 

Io ci andrei volentieri ma è ormai con questi problemi troppo lontana per noi ma se qualcuno la conosce o ci vuole andare mi racconti com'è nella realtà.

Buona lettura e buona prosecuzione della vostra vita.
 
 
 

 
Memento SolonicodiEdvigeDesign byIole
 Cookie Policy        Privacy Policy