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07/02/23

Strudel di mele: una presentazione alternativa "distesa"

"Strudel di mele" a chi non piace e chi non l'ha mai fatto in vita sua:  pensoTutti.

Io ho fatto sempre lo "strudel" insegnatomi dalla nonna ungherese usando la pasta matta farcito con  mele e uva sultanina (zibibbo), cannella, succo di limone, zucchero (poco). Molto semplice, l'essenziale. Le farciture con cioccolata, frutta secca e altro secondo me è buono ma non è il reale "strudel/struccolo di mele" a cui sono abituata sin da piccola. Sono aggiunte fatte nel tempo è poi facenti parte, diciamo, nell'evoluzione di questo dolce super popolare e gustoso nonchè sufficientemente facile da fare. 

A questo LINK troverete la versione dello strudel quello della nonna ed a questo LINK un altro strudel/strucolo dolce antica ricetta di Trieste, molto particolare.

Da un pò di tempo, dopo l'avvento del "pacemaker" mi è diventato un poco pesante tirare la pasta e quindi ho optato con l'acquisto della "pasta sfoglia" pronta la migliore che potevo trovare nella grande distribuzione. Le mele usate sempre le Granny Smith perchè sono molto sugose e poco dolci come devono essere per me per via del problema glicemico. Il resto come lo zibibbo, cannella, limone, pane grattugiato, eritrolo (non zucchero) per me non manca mai. Il ripieno semplice a cui sono abituata da tutta la vita. Non disdegno quello con maggior ingredienti ma per me è troppo pesante.

In questi giorni ho trovato su FB un piccolo video di una certa Anja dallo Schwarzwald (Foresta Nera) che presentava lo strudel in modo diverso, non arrotolato ma disteso.

Ho voluto provarlo subito in questa forma e devo dire che è delizioso e si consuma.... prestissimo.

 

Ingredienti per farcire 2 confezioni di pasta sfoglia pronta "rettangolare"

 

- 4 mele Granny Smith le verdone ( altre a vostro piacere)

- 2 cucchiai abbondanti di uva sultanina o zibibbo (a vostra scelta se di più)

- 1 cucchiaio abbondante di cannella

- 1 cucchiaino di eritrolo per me (1 cucchiaio abbondante zucchero per voi)

- 2 cucchiai di pane grattugiato

- 1 lime succo (meno acido del limone a vostra scelta)

- 1 noce di burro

- panna o latte per spennellare la superficie

zucchero a velo se piace per la superficie


Preparazione

Dopo averle pelate grattate le mele nel robot a fori grandi. Passatele in una padella bordi alti con il succo di metà dal limone da voi scelto ed una piccola noce di burro, metà del cucchiaio di cannella, un  poco di zucchero (per me era eritrolo) e fate appassire dolcemente mescolando il tutto. Quando vedete che si è ammorbidito,  basteranno 5-7 minuti spegnete.

Ammollate in acqua tiepida lo zibibbo/uva sultanina e poi prima di usarlo strizzatelo con le mani.

Prendete la leccarda oppure un contenitore rettangolare antiaderente della grandezza della pasta sfoglia.

Utilizzando la carta da forno della pasta sfoglia come base, srotolatela e mettela distesa nel contenitore da voi scelto. Cospargetela con un poco di pane grattugiato e versate le mele livelando in modo che la base sia coperta. Aggiungete uva sultanina/zibibbo strizzato, il succo del mezzo limone scelto, un poco di zucchero (io eritrolo), spargete ancora un poco di pane grattugiato e coprite il tutto con l'altra pasta sfoglia pigiando sui bordi ma non troppo. Spennellate la superficie con un poco di panna o latte.

Con un coltello affilato tagliate prima per lungo la pasta sfoglia a distanza di circa 5 cm fra un taglio e l'altro, poi in senso contrario sempre alla stessa distanza 5 cm formando dei quadrati o anche rettangolini come vi riesce meglio. 

Mettere in forno preriscaldato a 180° (il mio ventilato) e lasciate per 30-35 minuti.

Fate raffreddare in modo che i quadrotti/rettangolini diventino asciutti, spargete lo zucchero a velo se piace  e poi.... via a mangiare.

Uno strudel "disteso" buonissimo e godurioso perchè i rettangolini spariscono subito.


Questo è il mio strudel "disteso"


Buon appetito.

  


 

NOTA Affluente

Io credo che l'idea di fare uno "strudel disteso" si rimandi al dolce "baklava" che è appunto tagliato prima della cottura o anche dopo a rombi  le cui origini risalgono addirittura all'impero ottomano ma viene anche ritenuto che il precursore provenga  dalla Cina. Questo dolce è molto diffuso e lo trovate in Turchia, Grecia, nei Balcani e dalla Albania alla Persia e Tunisia.

Bisogna dare credito all'idea di fare disteso un semplice strudel di mele con la pasta sfoglia e nulla vieta di tagliarlo a rombi così......


Risultati immagini per baklava immagine 

baklava

 

Con questo sistema simpatico "disteso" si possono usare oltre alla pasta sfoglia anche la  brisè o frolla con tante altre farciture sia dolci che salate.

Possiamo fare dei grandi quadroni che impiattati magari con una base di salsa, crema, ecc. oppure condite con qualcosa di particolare che diventa un primo o piatto unico.  Si possono inventare tante variazioni basta provare.

Secondo me è un "passpartout" perchè si possono utilizzare vari avanzi di frigo e se non abbiamo la pasta sfoglia in casa, possiamo optare per una veloce "pasta matta".

Nel caso della pasta sfoglia pronta -  io l'ho provato -  questa con un matterello si può delicatamente assottigliare per farla abbastanza simile come consistenza alla pasta fillo ed avere delle sfoglie in più per fare più strati da farcire. 
Ricordatevi che deve essere sempre tagliata prima di andare in forno e con un coltello molto  affilato oppure va bene anche la rotella "tagliapizza".


30/06/21

Gaspacho rivisitato con aggiunta di polpo e olive croccanti

Dopo il "gazpacho bianco" condivido con voi questa versione diversa alla classica. Questa è la seconda in versione diversa (ne ho fatto anche altre) ma questa mi ha intrigato subito.
Ovviamente la mia è una rivisitazione in quanto lo spunto mi è arrivato da una rivista tedesca. Erano previsti i moscardini ma qui difficile a trovarli quindi ho optato per il polpo - tentacoli surgelati.
Ad ogni modo noi e l'ospite l'abbiamo gradita molto e spero piaccia anvche a voi se la vorrete provare.


Ingredienti per 4 (ma anche 6 dipende dalla fame )
 
1 kg di pomodori perini non quelli per insalata troppi semi
2 peperoni uno giallo e uno rosso medi
1 cipolla fresca media rossa io ho usato quello di Tropea
1 cetriolo verde o chiaro medio  (vedi note)
1 fetta di pane raffermo 
aceto  io di mele 
olio evo
1-2 tentacoli di polpo 
(se lo comperate fresco intero il resto lo usate per un insalata) 
oppure 
polpo precotto già tagliato surgelato (io tentacoli)
3 cucchiai di olive nere piccole snocciolate io quelle di Leccino
100 g stracciatella di bufala o mucca
 3-4 fette di pane io ai 4 cereali
1 cucchiaino di prezzemolo tritato
sale di Maldon affumicato o fleur de sel




 

Preparazione

I peperoni vanno arrostiti o in forno su una griglia appoggiata sulla leccarda oppure sul fuoco sopra una griglia.
In entrambi i casi i peperoni devono essere freddissimi anche leggermente ghiacciati, sul perchè vedi note.  Quanto cotti e morbidi li mettete in un sacchetto di plastica affinchè la pelle si gonfi per essere pelati più facilmente.
Pulite da tutti i semi e dalle parti bianche - filamenti che sono chiamati anche placenta perchè vi sono attaccati i semi.
Lavate e tagliate a pezzi il pomodoro, il cetriolo, la cipolla e mettete tutto nel mixer assieme alla fetta di pane raffermo ammolato in un pò d'acqua e aceto e poi strizzato. Aggiungete 2-3 cucchiai di olio evo e frullate il tutto per ottenere un composto fluido. 
E' meglio usare il frullino ad immersione perchè il composto risulterà più fine oppure lo passate dopo aver usato il mixer attraverso un colino. Se vi sembra molto denso aggiungete ancora un pò d'acqua mista ad aceto, regolate di sale e ponete tutto in frigo.
 
Cuocete i tentacoli di polpo  se usate il fresco, partendo dall'acqua fredda fino ad inizio bollore e poi spegnete e lasciate fino a raffreddamento dell'acqua. Potete cuocere un polpo intero sempre allo stesso modo ed usare solo i tentacoli che vi servono. 
Se usate il polpo surgelato gia precotto ed a pezzi , scongelate una parte se non volete usare tutto - di solito si trovano confezioni da 450 g - ma usate una parte diciamo circa 200-250 g. 
Tagliate i tentacoli in entrambi casi molto sottile, dividete le olive e fate arrostire il tutto in una padella antiaderente leggermente sporcata di olio,  devono diventare croccanti.

Per impiattare:
- in una ciotola o piatto fondo mettete la base della zuppa fredda da frigo, poi lo completate con una cucchiaiata del polpo e le olive, aggiungete una cucchiaiata abbondante della stracciatella ed un velo di olio evo. Una spruzzatina di pepe e per dare un pò di croccantezza usate il sale affumicato di Maldon oppure il fleur de sel che non sono facili a sciogliersi.

Tostate le fette di pane ai 4 cereali (vedi note) e tagliate a bastoncino non prima di averli sfregati con uno spicchio di aglio. Una spruzzata di prezzemolo darà colore in contrasto.
E' piaciuto veramente tanto e penso che la prossima volta usero un altro tipo di pesce come calamari piccoli o perchè no i canolicchi che si possono cuocere prima sulla griglia.
Buon appetito.

   







NOTE Affluenti

Pepeperoni
Questi devono essere freddi anzi freddissimi in quanto si devono arrostire e quindi se freddi la pelle si arrostisce ma non si rompe. In questo modo il calore non entra all'interno per creare una bollitura perchè il peperone contiene molta acqua. In questo modo si abbrustolisce 'esterno" e si cuoce anche l'interno senza creare una camera di vapore. Il consiglio mi è stato dato dall'amico ristoratore e chef.
 Cetriolo
A Trieste si trovano dei piccoli cetrioli bianchi definiti "nostrani" perchè vengono coltivati sull'altopiano. Hanno poca semenza e sono quasi dolci e non necessita metterli sotto sale.
In mancanza vi consiglio di acquistare cetrioli piccoli ma non metteteli sotto sale perchè diventano indigesti.
Li pelate e tagliate poco prima di usarli.



Pane ai 4 cereali
Per bruschette o per accompagnare questo pane è perfetto. Magari lo acquistate il giorno prima lo lasciate nel suo sacchetto + un sacchetto di nylon per mantenerlo morbido ed il giorno dopo essendo un pò raffermo è perfetto per essere tostato : morbido e croccante 


24/04/21

Lasagna non tradizionale con ripieno di pesce crostacei su crema di zucchette e patate

L'idea scomposta di questa lasagna mi riconduce alla TV in un servizio di Ramsey ma anche del grande Maestro Marchesi: è una povera imitazione la mia molto lontana da quella dei grandi ma buona lo stesso.
Infatti, questa non è una replica ma rappresenta solo uno spunto di idea.
Gualtiero Marchesi non  è nelle mie corde per  replicare nessuna delle sue ricette, non ho gli attrezzi ne una bella brigata di cucina ad aiutarmi. Gordon Ramsey è già umanamente più facile  nel replicare qualche sua ricetta che ha presentato sia nelle tramissioni "Cucine da Incubo" come anche l'ultimo  libro "In cucina con Ramsey" ricette facili per la famiglia che non ho però acquistato anche  perchè di ricette si trovano in video su YouTube e quindi tutto risparmiato.
Questo piatto l'ho fatto tanto tempo fa per sollevare il mortorio di giornate all'insegna della pioggia e questa volta all'insegna del Covid 19......
Ho usato ingredienti che già erano presenti, per altri ho atteso di fare la spesa che a causa di questa pandemia la faccio solo ogni 8 giorni. Stare al supermercato con mascherina alla quale acciungo anche la visiera per gli "scostumati" che continuano a tenere mascherina sotto mento...il che mi renda faticosa la respirazione e quindi evito di andarci spesso: ogni 8 giorni perfetto.


Andiamo ad iniziare....



Ingredienti per 4 persone
2 zucchette grandi possibilmente belle diritte
2 patate di grandezza media
5-6 filetti di triglia (io surgelate)
10 canolicchi (io surgelati)
10 cozze belle grandi (io surgelate senza guscio)
2 cipollotti
1 confezione di lasagne fresche 
(ho usato quelle più grosse ma vanno meglio le sfoglie velo)
2 spicchi di aglio (ho usato aglio rosso)
olio evo
1 cucchiano di curcuma (per dare colore e sapore particolare)
sale - pepe 
 
 

 

 

Preparazione

Per prima cosa ho provveduto a mettere in una terrina di plastica il pesce surgelato vale a dire i filetti di triglia, i canolicchi mentre le cozze già sgusciate non hanno bisogno di scongelamente ma vanno solo sciacquate in acqua corrente.



 
Nel frattempo con  un pelapate, dopo averle lavate,  ho tirato via la buccia alle zucchette che sono venute molto sottili ma le ho conservate mi sarebbero servite in seguito .....
In una casseruela, acqua leggermente salata a bollore inziato ho buttao le bucce delle zucchette e cotte per non più di 3 minuti giusto per sbianchirle ed ammorbidirle; subito scolate e raffreddate sotto l'acqua corrente per fermare la cottura

 

 
In una capiente padella leggermente unta d'olio ho fatto appassire un piccolo pezzo di zucchetta (meno della quarta parte) con i cipolotti e l'aglio affettati tutto molto sottile e fatti cuocere per circa una decina di minuti a fuoco medio. Poi ho aggiunto i canolicchi sgusciati tagliati a pezzetti, la triglia anche sminuzzata e le cozze.
Le mie cozze erano molto grandi e quindi le ho tagliate a pezzi.
Ho aggiunto anche una spolverata di curcuma, un pò di sale e pepe. Questa preparazione rappresenta il ripieno e quindi il pesce rilasciando un pò di liquido mentre mi serviva piuttosto asciutto.  Cottura per 10 minuti controllando la sapidità e la consistenza sempre a padella scoperta.


In un altra padella larga  unta leggermente d'olio ho tagliato a rondelle le zucchette e le patate abbastanza sottili per fare una cottura veloce. Ho aggiunto un goccio d'acqua e cotto per circa 15 minuti in modo che le zucchette e patate risultassero morbide ma non disfate e poi le ho coperte e lasciate li a fuoco spento.



In un altra padella ho portato a bollore l'acqua con un pò d'olio e poi ho immerso le lasagne (non più di 3 pezzi alla volta)  per 3 minuti. Non avrebbe servito ma ho voluto fare una piccola precottura  in quanto non avrei usato besciamella o altro liquido e solo in forno si sarebbero troppo asciugate. Dovevano essere cotte e morbide come di consueto per la lasagna tradizionale. L'olio nelle precottura impediva alle stesse di attaccarsi l'una sull'altra. Le ho distese su di un canovaccio man mano che le toglievo dalla padella.


 
In una pirofila o altro contenitore da forno ho iniziato a predisporre gli strati scomposti per la mia lasagna. Ho però tagliato a metà la lasagna per averla già pronta porzionata per impiattare le nostre due porzioni.  Ho usato una pirofila, messo sul fondo un pò d'olio poi una prima lasagna ovvero i due pezzi affiancati, una parte dell'insieme di pesce, poi sopra altre due lasagne pigiando delicatamente e cosi via alternando ho fatto 4 strati. Non volevo farlo tanto alto ed ho finito con il pesce e messo in forno. Avendo il forno ventilato ho preferito coprire con carta alluminio per i primi 10 minuti e togliendola poi per i restanti 5 minuti. Non serve più tempo essendo gia tutto cotto.

Nel frattempo ho ripreso le patate e zucchette già cotte,  le ho messe nel robot assieme alle bucce di zucchetta, un pò d'olio, sale, una cucchiaiata di acqua calda magari di quella delle lasagne ed ho frullato. Come vedete è diventata una crema quasi un pesto di un bel colore verde.
 


Ho predisposto sul fondo di due piatti alcune cucchiaiate di questa salsina/pesto



su questa base ho messo i due tranci di lasagna già separati e completato con un'altra cucchiaiata di questo pesto. Siccome avevo in casa sia la colatura di alici che la bottarga ho voluto mettere un cucchiano scarso di bottarga grattugiata e alcune gocce della colatura di alici.  (il link della colatura vi porta ad un mio post ove spiegavo come questa viene  prodotta)
Le mie aggiunte sono facoltative.


Non è che la presentazione sia stata tanto curata ma per noi due l'importante è che il piatto sia buono diciamo una presentazione alla "casalinga" forse col tempo mi deciderò almeno a trovare uno spazio perchè l'immagine sia migliore....ci devo pensare

Buon appetito se la fate.


NOTA
Gli strati di lasagne dovevano essere NON allineate ovvero con scarto negli strati a destra e sinistra solo il centro era regolare ma cosi tagliando a metà il ripieno andava un pò perduto per cui ho preferito allineare alla solita maniera ma tagliate a metà nella loro lunghezza  però senza la classica besciamella e comunque non perfettamente a filo come la lasagna di solito si presenta.


15/07/20

Gnocchi di seppia - mia interpretazione - su salsa cruda di pomodoro ....

Guardando una vecchia puntata di Master Chef - programma che non seguo perchè a differenza degli altri Master Chef in Australia, Inghilterra, ecc. i giudici sono eleganti e non sboccati verso i concorrenti come nelle puntate italiane: nella 3 in particolare uno dei giudici è stato molto sboccato e offensivo. In un intervista allo Chef Cracco che è uscito come giudice, ha precisato che il format di cattivo ecc. sembra imposto dalla produzione e sembra faccia audiens .......
Mi ha colpita molto, anche se avevo già letto, del famoso "Uovo di Seppia" dello chef agrigentino Pino Cuttaia  2 stelle Michelin al suo ristorante "La Madia" a Licata. Era presente come ospite ad una stagione di Master Chef - mi sembra la 9° e gli aspiranti hanno dovuto fare il suo famoso "uovo".
Andando alla ricerca di informazioni su questo Chef  ho scoperto che fa tantissimi piatti con la seppia come i gnochetti, la trasparenza di seppia, l'uovo di seppia e tante altri piatti. Infatti ha, quello che chiama "dispensa" ma che in realtà è un laboratorio ove puoi trovare anche altri piatti siciliani prevalentemente di pesce per asporto da dove attinge per i piatti presesentati al suo ristorante.
Vi metto qui due link : la bottega di Pino Cuttaia chiamata "Uova di seppia" La Madia 

Ho voluto cimentarmi come inizio con gli gnocchi di seppia e come accompagnamento una salsa versione personale. Anche lo Chef ha presentato varie versioni di accompagnamenti.
Ad ogni modo mi lascio qui il video dello Chef preso dal You Tube inerente alle tre ricette citate.




https://www.youtube.com/watch?v=Ur8txXhv_zk&feature=emb_logo
(vi lascio anche il link il video potrebbe non funzionare qui)



Gnocchi di seppia

Ingredienti per 2 persone

1 seppia media
2 pomodori medi maturi occhio di bue (meno acquosi)
1 piccolo mazzetto di basilico
3 cucchiai di panna
1 cucchiaino di sale Maldon affumicato
1 cucchiaiata di olio
1 cucchiaio di sale grosso
1 bicchiere d'acqua
1 sac a poche 
1 foglio di pellicola


 Gnochetti sulla pellicola bagnato di acqua salata

 La padella per tostare... gli gnocchi

 Gli gnocchi impiattati troppo piccoli ma buoni



Procedimento

Pulite la seppia levando la testa interiora ecc. lasciando libero il puro "corpo". Asciugatelo bene e tagliatelo a pezzetti. In una ciotola alta mettete la seppia tagliata e rendetela a purea con un frullino ad immersione.

Frullate dopo averli pelati con uno spelucchino i pomodori a crudo assieme alle sole foglie di basilico, sale, olio q,b. per ottenere una crema che se troppo densa o liquida aggiungete ancora un pò d'olio oppure un poco di pane grattugiato fine se troppo liquido e mettetela in frigo.

Sciogliete il sale in un bicchiere d'acqua.
Stendete il foglio di pellicola su una superficie dritta che puo anche essere un piatto liscio grande e bagnatelo con un poco dell'acqua salata preparata in modo che gli gnocchi non si attacchino.

Riempite con l'impasto un sac a poche, tagliate la punta calcolando 3 cm. di apertura minimo (leggere le note), e formate tanti gnocchi di forma un poco allungata e metteli sul foglio preparato.
Quando tutto pronto in una capiente padella antiaderente e unta d'olio a fuoco vivace mettete tutti gli gnocchi per farli tostare da ambo le parti quel tanto che basta per renderli un pò colorati e croccanti all'esterno.

Impiattate versando la salsa di pomodoro sul fondo e sopra gli gnocchi delicatamente.
Sbattete leggermente la panna e con una forchetta "schizzate" in modo che sembra come se fosse formaggio e completate con il sale di Maldon che da la croccantezza e servite.

Un piatto semplice, particolare molto leggero.


Alla prossima, buona settimana.







NOTA Affluente

Vi ho indicato la misura dei gnocchetti, in quanto io li ho fatti troppo piccoli che poi nella padella calda si sono ulteriormente ristretti a causa dell'evaporazione acqua della seppia stessa. Erano buoni ma come vedete dalla foto non sembrano gnocchi ma tante palline bianche che scompaiono nella salsa di pomodoro. (osservate quelli dello Chef nel video)
Un altra raccomandazione: cercate di tagliare a pezzetti piccoli la seppia in quanto i suoi filamenti possono (come accaduto a me) attorcigliarsi al frullatore e poi per levarli ci vuole molta pazienza e si rischia di farsi male con le pale taglienti come accaduto al mio "dito".
La base dei gnocchi può essere diversa, anzichè il pomodoro si puo fare una salsa con il finocchio, i piselli o altro che preferite.
Nel video vedrete anche l'uovo di seppia che mi ripropongo di fare ma, anzichè il tuorlo dell'uovo vero inserito nel guscio, voglio fare un ripieno alternativo sempre dello chef con la salsiccia oppure tritando gli scarti della seppia con l'aggiunta di pane. Ovviamente un impasto adatto ad un sac a poche per riempire il guscio stesso.




PS.
Avevo già fatto più volte le tagliatelle con la seppia e se avete piacere di leggerla la trovate
 

24/06/20

Crêpes allo zenzero a fagottino ripieno di gamberi e stracciatella.

Le Crêpes ormai nome internazionale, a Trieste s'intendono le "omlett" derivata dal francese ai tempi di Bonaparte alias "omelette" che è in realtà una frittata. Nei paesi di lingua tedesca quali Austria, Germania ed il Tirolo sia parte italiana che oltreconfine si chiamano "Palatschinken". La pastella è più o meno uguale si differenzia solo per la quantità di uova usate. Poche nella versione teutonica per 250 g di farina con 3 d di latte si usa un solo uovo mentre  per le Crêpes almeno tre.
Le casalinghe triestine usano farle sia salate farcite con spinaci e ricotta, oppure dolci con confetture, alle volte miste con crema pasticcera.
Io le ho voluto fare salate, non arrotolate ma a fagottino con un ripieno particolare e passati al forno. Sono paciuti moltissimo, spazzolati, da rifare. 


Crêpes allo zenzero a fagottino .......

Ingredienti per 4 persone

per le Crêpes
250 g di farina
3 uova piccole o 2 grandi
3 falde pomodori secchi grandi sott'olio
2 cm di zenzero
3 dl di latte
sale 


per il ripieno
24 code di gambero sgusciate (usato congelate piccole)
1/2 limone
400 gdi broccoletti
200 g di stracciatella
4 cm di zenzero
1 porro
1 cucchiaio di tabasco (io non piccante)
olio evo - sale - pepe




Procedimento

1
Mettere la farina, i pomodori secchi spezzettati e tritati finemente in un mixer. A parte sbattete 2 uova alla quale aggiungerete poco alla volta la farina con i pomodori secchi alternandola con il latte alla quale avrete aggiunto 2,5 dl di acqua, salate leggermente. 
Sbucciate e grattugiate lo zenzero che raccoglierete in un colino schiacciando con il dorso di un cucchiaio per spremere il più possibile il succo. Versatelo poi nella pastella preparata e fate riposare il tutto per 1 ora. 
In una padella diametro 18 cm fate le crepes ungendo la stessa con poco olio (aiutandovi con un pennello alimentare), 1 mestolino di pastella per coprire il fondo, cuocetela da ambo le parti: Dovreste fare 12 crepes.
Se userete una padella più piccolo ne verranno molto di più e quindi il ripieno dovrà essere ridotto, una più grande non conviene. 

2
Sgusciate i gamberi e fateli marinare con un poco di sale, pepe e succo di limone.
Sbollentate i broccoletti 2 due foglie di porro in acqua salata, Frullate la met di broccoletti, aggiungete il tabasco con 3 cucchiai di olio.
Sgocciolate la stracciatella ma tenete il liquido da parte.

3
Distribuite sulla crepes i broccoletti non frullati, i gamberi  e la stracciatella (suddivisi per il numero di crepes che dovrete riempire). Chiudete a fagottino e legate con una striscia della foglia di porro leggermente ammorbidita.
Sbucciate lo zenzero e tagliatelo a julienne e friggetelo in poco olio deve diventare croccante.

Impiattate: 
i fagottini di crepes con vicino la crema di broccoli macchiandola con il liquido della stracciatella e completate con lo zenzero fritto.




Forse qui si vede meglio lo zenzero fritto anche se foto rovesciata

Buon appetito. 

Alla prossima, buona settimana.






NOTA Affluente

Per il ripieno potete optare anche per un altra verdura se i broccoletti non sono graditi ma calcolate sempre che dovrete avere una parte intera e l'altra frullata.
La stracciatella è valida per qualunque tipo di farcitura come anche lo zenzero che da quella piccantezza e croccantezza che nell'insieme crea un piacevole sapore.
Sembra complessa ma in realtà è semplice ci vuole solo un poco di tempo ma il risultato compensa.
 

16/01/20

"Brüscìtt" ovvero Bruscitti tipico di Busto Arsizio

In questi giorni mi è capitato tra le mani una rivista gastronomica dal dentista (senza copertina) che parlava del "Brüscìtt" piatto particolare di Busto Arsizio in merito allo spostamento della sede del Magistero dei Bruscitti, infatti il link del mio post vecchio non funziona.Vi metto qui di seguito un link ove si parla di questo trasferimento nonchè accenni sulla ricetta originale menzionando i "bustocchi" che sono gli abitanti di Busto Arsizio:   https://www.malpensa24.it/busto-bruscitti-magistero-malpensafiere/

Mi sono ricordata di aver già condiviso un articolo in merito e sono andata a cercarlo trovandolo alla data di quasi 10 anni fa : 14 febbraio 2010.
Quella volta non avevo fatto il piatto ma ora sono molto tentata ma, non so se mi sarà fattibile entro breve per cui ho pensato di riportare qui la ricetta e le informazioni che allora avevo trovato.
Riporto quindi buona parte di quanto scritto allora, togliendo i link che non sono più validi e cercandone di nuovi quindi.......

I "Brüscìtt" ovvero "bruscitti" appartengono alla cucina "bustocca" come vengono chiamati gli abitanti di Busto Arsizio. E' un piatto consciuto solo nella zona di appartenenza per il resto è sconosciuta del tutto.
Sono riuscita a rintracciare anche la ricetta originale che qui semplifico ma vi indicherò mediante i link dove andar a curiosare per ampliare e soddisfare l'eventuale vostra curiosità per sapere di più. La ricetta originale da quello che ho trovato sembra sia stata anche depositata presso un notaio.
La ricetta prevede un certo impegno nel taglio della carne. Vari articoli su questo piatto ne rivede l'esecuzione in quanto oggi è impensabile che una massaia abbia il tempo per fare questo lavoro ed anche la facilità nell'esecuzione mentre cosiì  si rischia di "affettarsi le dita" ora capirete perchè.

Ingredienti per 6 persone

2 kg di carne bovina
(cappello del prete, polpa reale oppure tampetto/fustello nomi poco conosciuti oggi, la carne deve tenere una lunga cottura)
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di semi di finocchio
50 gr di burro
30 gr di strutto o pancetta fresca non affumicata
1 bicchiere di vino rosso corposo
sale e pepe a piacere.

Preparazione della carne
Tagliare la carne con un coltello molto affilato a pezzetti grandi come una mandorla. Il coltello deve tagliare di netto e bisogna cercare di non perdere il liquido mentre si taglia la carne. La ricetta originale prevede che deve essere assolutamente tagliata con coltello affilato ed in nessun caso "macinata". 
Altre ricette di persone sempre di Busto Arsizio hanno modificato il taglio in carne macinata in quanto dice testualmente Lidia Zaffaroni dal sito Lombardia in Rete ......

È ridicolo riproporre la ricetta dei bruscitti, scrivendo che la carne deve essere tagliata delle dimensioni di un fagiolo con un coltello ben affilato. Primo, finiremmo tutti al pronto soccorso. Secondo, lasceremmo tutta la bontà della carne sul tagliere. E poi, chi compra più la carne dal macellaio? Chi conosce il tampetto, il fustello? Ecco allora una versione moderna ( la mia!) dei bruscitti.
Comprate al supermercato della carne trita, dei semi di finocchio (versione moderna del finocchio selvatico o erbabonna) e del vino rosso corposo.

continuo con la mia ricetta......

Mettete la carne cosi tagliata (oppure macinata grossa) nel tegame a freddo assieme al burro ed allo strutto o pancetta e l'aglio. I semi di finocchio dovreste metterli in un sacchettino in modo che non si spargano nella pietanza, Fate andare la cottura a fuoco molto molto basso e coprite in modo che il vapore non esca ma rimanga tutto all'interno.
Questo perchè la cottura deve durare circa 2 ore se la carne è tagliata con il coltello, 1 ora se macinata e senza alcuna aggiunta di ... no acqua, ne brodo o quant'altro. Se ritenete asciutto potete aggiungere dell'altro burro fino a 100 gr complessivi.
Verificate e mescolate ogni 15 minuti circa se non è troppo liquido od asciutto. Poco prima della fine cottura togliete il sacchetto con i semi e versate un bicchiere di vino rosso. Alzate la fiamma in modo che evapori l'alcool ma rimanga solo il buon sapore base del vino ma non odore acidulo se presente ancora l'acol e quindi tutto è perfettamente amalgamato.
Nel caso che fosse troppo liquido basta che alziate la fiamma in caso contrario chiudete e servite senza aggiungere altro se avete già raggiunto il massimo di 100 g di burro.

I Bruscitti vanno serviti come vedete dalla foto con una polenta di grano grosso non troppo morbida o fette di pane...dicono quello di Busto Arsizio ...che se non viviamo da quelle parti sarà difficile gustare.  Fette di pane pugliese o toscano leggermente tostate secondo me possono sostituire.
Buon appetito.



La foto è stata tratta da Wiki dove trovate altre info. e questo è il link  https://it.wikipedia.org/wiki/Bruscitti

Quando lo farò questo piatto, sarà oggetto di un appendice a questo post.



NOTA Affluente

Girando ora per il web di ricette se ne trovano tantissime anche di quelle che dicono "originali" ma trovo delle differenze. alcune aggiungono le bacche di ginepro o cipolla o alloro o anche latte e cuociono usando il vino rosso che ci va ma in ragione di 1/2 litro o soltanto 1 bicchiere e non durante la cottura ma prima della fine. Non parlano mai che viene preferito il barolo vino corposo.
Si parla anche del lardo di colonata e l'uso di carni miste ovvero con l'aggiunta di 1/3 di carne di maiale.
A questo punto direi che non è l'originale, cioè parliano di una rivisitazione perchè l'originale prevede solo 1 bicchiere di vino alla fine della cottura, i semi di finocchio ed il lardo classico. Ovviamente 1 bicchiere di vino in ragione della quantità di carne usata oltre i 2 kg menzionati in questa ricetta.
Vi saprò dire. l'accompagnerò rigorosamente con una polenta classica da cuocere non quella pronta di 5 minuti,  ma bianca per me unica variazione mentre per mio marito la gialla. 

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