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03/04/18

Facciamo chiarezza per le varie sigle che troviamo a protezione su moltissimi prodotti d'uso quotidiano

L'Unione Europea ha promosso, con l'avvento appunto dell'unione di moltissimi stati, che gli alimenti nei vari campi di produzione quali agricoltura, viticultura, ecc. siano protetti da "Marchi" ben precisi che tutelino le caratteristiche qualitative e non solo di quanto prodotto nei paesi della comunità stessa. In questo caso parliamo dell'Italia facciamo un piccolo riesame dei marchi che tutelano i prodotti del nostro territorio.
Certamente chi opera nel settore gastronomico sia come venditore, produttore e consumatore oltre a coloro che si occupano direttamente della cucina (cuochi alias chef, ecc.), sanno i primi come tutelare le loro produzione ed il consumatore a sceglieri i prodotti garantiti dal "marchio" acquisito in base al disciplinare di produzione su cui veglia l'organismo di controllo preposto.
Parliamo naturalmente delle "Sigle" a garanzia del consumatore che come detto sono produzioni italiane ma anche di specifiche regioni come la viticultura, il caseario, prodotti ottenuti da materie prime o di tradizione regionale, ecc.
Tre di quste sigle sono quelle più note e pubblicizzate perchè accorpano una grande vastita di prodotti mentre le restanti due meno restrittive per il rilascio del riconoscimento, sono le meno conosciute.
Personalmente anch'io conoscevo le tre principali ma, ho voluto verificare esattamente cosa i produttori devono fare e quali sono le regola per ottenere questi riconoscimenti ed allo stesso tempo sapere qualcosa di più delle restanti due sigle tutelatrici.
Diamo quindi inizio alla lista iniziando da quelle più conosciute e quasi all'ordine del giorno:


DOP - Denominazione di Origine Protetta


La denominazione di origine protetta, acronimo DOP, è un marchio di tutela giuridica che viene attribuito dall'Unione europea agli alimenti che per caratteristiche qualitative dipendono essnzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti.
L'ambiente geografico comprende le caratteristiche ambientali, fattori umani quali tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, savoir-faire  che, combinati insieme, si ottiene un prodotto inimitabile al di fuori della determinata zona produttiva. Inoltre per un DOP le fasi produttive, trasformazione, elaborazione ecc. devono avvenire ed attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare che regola la produzione e che sarà garantita da un specifico organismo di controllo.



IGP -  Indicazione Geografica Protetta



L'indicazione geografica protetta, acronimo IGP, indica un marchio di origine attribuito dall'Unione Europea a agricoli e alimentari i quali come qualità, la reputazione o altra caratteristica dipende dall'origine geografic per cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avvengono in una determinata aerea geografica.
Si differenzia rispetto alla più prestigiosa DOP per la permissività sulla sola provenienza delle materie prima che possono essere sia di origine nazionale come comunitaria ma talvolta anche extra comunitaria. Per ottenere IGP almeno in fase processo produttivo deve avvenire in una determinata area ed attenersi alle regole produttive e stabilite dal disciplinare di produzione garantito dall'organismo d conttollo. 




STG - Specialità Tradizionale Garantita



Il termine specialità tradizionale garantita, acronimo STG, è un marchio di origine introdotto dalla Unione europea a tutela di produzioni caratterizzate da composizioni o metodi di produzione tradizionali.
Questa certificazione, in base al regolamento CE n.509/2006 (che sostituisce il precedente n. 2081/92), diversamente da altri marchi, come la denominazione di origine protetta (DOP) e l'indicazione geografica protetta (IGP), questa è per prodotti agricoli e alimentari con una "specificità" legata ad un metodo di produzione o composizione legata alla tradizione di una zona, ma non prodotti necessariamente solo in tale zona.
Anche questa preparazione è regolata dal preciso disciplinare di produzione e dall'organismo preposto al controllo.
Credits info e immagine WIKI



A differenza dei tre marchi suindicati che indicano alimenti vari, i restanti si riferiscono esclusivamente alla viticultura ossia al prodotto finito "il vino".
Non hanno marchi ben definiti ma sul prodotto viene indicata la sola sigla e di consegueznza dovremmo quindi sapere quali sono le tutele e cosa stiamo consumando. Il principale ed il più conosciuto è "Denominazione di Origine Controllata - DOC".

I due rimanenti, poco conosciuti si riferiscono sempre al vino ed indica ad un "Vino varietale" con l'indicazione non sempre presente della parola "millesimo". L'altro si riferisce al  "Vino generico" senza alcuna indicazione di provenienza o simili.
Il "millesimo" che viene indicato sulla bottiglia di "Vino varietale" indica che il contenuto è stato prodotto da uva di un unica annata e da un unico vitigno di raccolta. Infatti, forse avrete notato, che ci sono in vendita bottiglie di vino mosso alias frizzante con l'indicazione "Millesimato". Si trovato anche bottiglie "Millesimato" di vino fermo (non frizzante).
Il "Millesimato" rispetto alle altre bottiglie di "Vino varietale" ha un prezzo più alto perchè la produzione stessa è limitata non essendo mista con uve provenienti da altri vitugni/produzioni.
Ecco le rimanenti sigle per i vini:





DOC - Denominazione di Origine Controllata


Denominazione di Origine Controllata, acronimo DOC  non ha alcun marchio preciso perchè non lo è in realtà. Questo è dovuto alla grossa varietà di prodotti con una denominazione utilizzata in enologia quale certificazione di origine e delimitata nella raccolta delle uve utilizzate per la produzione del prodotto sulla quale viene apposto il marchio.
Marchio che è il simbolo che identifica il prodotto ma, visto le varie produzioni diversi saranno i marchi che la identificano. Usato però per designare un prodotto di qualità con le caratteristiche dell'ambiente natura in cui sarà prodotti, ai fattori umani ma che rispettano il disciplinare di produzione approvato dcon decreto ministeriale.
In questo caso parliamo di viticoltura - vini.
Credits delle info WIKI






DOCG - Denominazione di Origine Controllata e Garantita



Anche la  Denominazione di Origine Controllata e Garantita, acrononimo di DOCG, è un marchio italiano che indica al consumatore, ancora una volta,  l'origine geografica di un vino. 
Questo DOCG viene obbligatoriamente richiesto e sta ad indicare in etichetta il nome geografico di una zona viticola come ad esempio il Barolo che è in comune in provincia di Cuneo....o anche nella conbinazione dle nome storico relativo ad un prodotto e relativa zona di produzione come ad esempio Vino Nobile di Montepulciano noto prodotto storicamente prodotto a Montepulciano in provincia di Siena.
Credits delle info WIKI






IGT - Indicazione Geografica Tipica


Questa Indicazione Geografica Tipica, acronimo IGT  è la terza delle cinque classificazioni dei vini  recepite in Italia. Indica vini prodotti in aree generalmente ampie ma sempre secondo dei requisiti specifici. I requisiti per un vino IGT viene dato a produzioni della  rispettiva indicazione geografica  le cui uve provengono almeno per 85% esclusivamente da tale zona geografica indicante anche le caratteristiche organolettiche. Sono meno restrittivi del DOC (vedi sopra) e IGT è però importante in quanto rappresenta il primo gradino dellapiram,ide che separa il vino senza indicazione ma solo con la dicitura "da tavola" da quello con un indicazione precisa.



A me è stato utili approfondire e spero che anche voi lo troviate interessante. Chi si occupa di gastronomia casalinga, ristorazione, ecc. da tempo so di preciso che tutte queste "Sigle/Marchi" sono a loro conoscenza ma, perchi come la sottoscritta non ha una mansione di ristorazione - a parte i marchi più conosciuti, per gli altri avevo una conoscenza limitata.
Soprattutto per i vini per sapere come accompagnare ogni piatto è importante sapere da dove proviene per indirizzare il consumatore diretto ad un prodotto organolettico perfetto come accompagnamento di quanto si accinge a gustare.

Vi auguro buona giornata.


NOTA Affluente

Ho pensato di condivere un post preparato da tempo che però non parla di "ricette". Non so voi ma ho pensato che dopo una settimana di preparazione per pranzi "luculliani" , almeno per me per quanto poco abbia mangiato, che solo l'idea di cucinare e mangiare o leggere ricette - scusate - mi farebbe  andar fuori testa. Non sono abituata al quel qualcosa di più che in queste occasioni mi fa deviare dal devo e non devo... Anche un dolcetto ho mangiato  :D :D   ma ora si rientra nei ranghi.

Il termine pranzo "luculliano" è un termine abbastanza usato per indicare un pranzo tipo "grande abbuffata". Questo  LINK vi porta al mio post con tutte le curiosità, derivazioni di questo termine, ecc. che si riferisce ad un personaggio realmente  esistito.

Un altro termine per indicare un pranzo con una nutrita quantità di piatti di ogni tipo è  "pantagruelico" e si riferisce anche ad un personaggio ma questa volta di fantasia dello scrittore francese François Rabelais  che scrisse Pantagruel e Gargantua  pubblicando ben 5 libri a partire dal 1532.

Pantagruel gigante dall'immane appetito che con la sua lunga lingua riesce a coprire come un ombrello un intero battaglione. Il narratore nel libro - Alcofribas - approffitta di questo momento per entrare nella bocca di Pantagruel stesso dove trova campi e boschi curati dalle popolazioni che vi vivono.
Potete immaginare la grandezza di questo gigante e da qui nasce il modo di dire riferendosi a pranzi o banchetti fatti in grande ed in allegra compagnia come "pantagruelici".




30/09/13

"Luculliano"

Questo termine "luculliano" aggettivo in voga ancora oggi è dato per indicare "un pasto particolarmente sontuoso e raffinato " non necessariamente per tanti commensali ma anche per uno solo, sono il numero delle portate e la qualità dei cibi a definirlo tale.

Ma da dove deriva questo aggettivo "luculliano" ?????

Deriva nientepopodimenoche da....
Lucio Licinio Lucullo nato a Roma nel 117 a.C. e morto nel 56 a.C. ed era una generale romano.
Plutarco disse
« Vi erano d'obbligo, come antipasti, frutti di mare, uccellini di nido con asparagi, pasticcio d'ostrica, scampi. Poi veniva il pranzo vero e proprio: petti di porchetta, pesce, anatra, lepre, tacchino, pavoni di Samo, pernici di Frigia, morene di Gabes, storione di Rodi. E formaggi, e dolci, e vini. » 

Lucullo da Wiki.


Parecchi annedoti sono rimasti famosi sulla figura di Lucullo. 
Cicerone e Pompeo vollero farsi invitare a cena a casa sua e vi riuscirono ma richiesero che i cuochi non venissero avvisati. Lucullo però li lascio di stucco dicendo ai servi di approntare la stanza di Apollo in quanto come un codici, questi sapevano cosa dovevano preparare e quali pietanze e che ci sarebbero stati ospiti prestigiosi a cena. Lucullo aveva varie sale da pranzo con nomi diversi ognuna per una determinata occasione e quindi gli schiavi non potevano sbagliare.
Ovviamente Cicerone e Pompeo mangiarono le più squisite di tutte le pietanze.
Nota anche la frase che che egli disse,  quando uno schiavo vedendolo solo per la cena gli preaparò la tavola ma per una sola persona e Lucullo disse ...".hodie Lucullus cum Lucullo ovvero oggi Lucullo mangia con Lucullo " quindi doveva essere ugualmente una cena sontuosa.
Lucullo fu anche il primo a portare in Occidente la piante del ciliegio e dell'albicocco.
Altre notizie storiche e non solo di questo prestigioso personaggio romano le trovare a questo link  WIKI e note sono ancora oggi le "Fonti di Lucullo" a Bagnara.

Ovviamente qui ci vuole una ricetta ma siccome non ho trovato quelle che venivano cucinate a quei tempi, la mia amica Marina del sito MangiareBene ne parla ampiamente e conclude proponendo un piatto luculliano che sembra faccia parte delle sue cene basato su : aragosta tagliata a metà gratinata e coperta da ostriche e acciughe.

Purtroppo ricette con questa composizione non ne ho trovate ma credo che le foodblogger non avranno difficoltà a ricrearla. Ad ogni modo ne ho trovata una ed il lin è sotto la foto da dove l'ho presa



Spero che troverete interessante e ottima la ricetta alla quale potete sempre aggiungere ostrice e acciughe a vostra fantasia.

Un caro saluto e buona giornata.

Memento SolonicodiEdvigeDesign byIole
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