22/12/20

BUON NATALE comunque.....

Ho notato in questi ultimi giorni che i social sono ben seguiti in tutto e per tutto incluso ricette di qualsiasi tipo e da qualsiasi provenienza che hanno soppiantato ultimamente persino i blog che di ricette ne postano tante ma prima le mandano sul web: già che ci siamo perchè non approfittare... giusto.

Comunque come già detto in precedenza Natale lo passeremo per decisione comune della famiglia ognuno a casa propria, ma noi due e ci stiamo preparando lo stesso con mille coccole per passarlo alla grande. No, grandi pranzi non vanno per noi ma ci soddisferemo in tanti piccoli antipasti golosi che usualmente non arrivano sulla tavola anche quelli che meglio ... una a tantum.  Bollicine ne abbiamo anche per il 31 dicembre e quindi festeggero lo stesso alla grande.

Allora care amiche, 

 

 

BUON NATALE 

 

 




 

a tutti voi, alle vostre Famiglie, a tutti i vostri cari ed essendo ormai la "globalizzazione" a TUTTO IL MONDO ovunque voi siate.

 

Un forte abbraccio , a risentirci prima della fine dell'anno.

 


16/12/20

Capasanta o conchiglie di Saint Jacques su salsa di funghi e polvere di prosciutto crudo

Anche quest'anno nonostante saremo per Natale soli, lo abbiamo deciso di comune accordo con figlia,genero e nipote, le conchiglie di Saint Jacques non devono mancare per la nostra consueta cena di Natale. Si, prima era il Pranzo di Natale ma poi suocera e zie non ci sono più e, di comune accordo abbiamo deciso noi 5 di fare la Cena di Natale. 

Devo confessare che ogni anno presento questo mollusco a mio marito che lo adora, però è contento di averlo solo una volta all'anno cosi dice se lo gusta di più altrimenti si potrebbe stufare :D :D  - Ogni anno ovviamente cambio versione e questa, fatta parecchi anni fa la voglio riproporre, ricordo gli era piaciuta moltissimo

A me sinceramente non piace tanto e qualche volta per me lo avvolgo con il bacon e lo faccio al forno. Ha un gusto diverso anche se questo mollusco non è che brilli come sapore.

Però prima parliamo di questo mollusco chiuso in una bellissima e particolare conchiglia.

 

 

 "Pecten Jacobeus " nota come capasanta, cappasanta, pettine di mare o conchiglia di San Giacomo è un mollusco bivalve a struttura inequivalve provvisto di 14-16 costole striate irradianti dalla cerniera. Sul fondo il mollusco appoggia la valva inferiore quella molto convessa di colore chiaro mentre quella superiore è pianeggiante e di colore bruno.

Possiede una particolarità rara nel mondo animale cioè quella di essere munita di occhi catadiottrici elementari funzionanti per riflessione. E' ermafrodita e la riproduzione avviene nei mesi di maggio e giugno dando luogo ad una piccola larva planctonica. Come ermafrodita viene particolarmente apprezzata quando le gonadi dei due sessi una aranciocorallina ed una bianco avorio sono ben evidenti.
Informazioni  da Wiki molto interessanti ed altre ancora le trovate QUI


l'immagine è da Wiki

Come detto sopra, non amo questo mollusco la mia preferenza va alle  cozze, vongole veraci, l'arca di Noè (chiamati a Trieste mussoli), dondolo o tartufi di mare però alla Vigilia mi fa piacere presentare qualcosa che Lui attende tutto l'anno. Se li trovo freschi li prendo anche se sono piccoli, non come i canestrelli che sono più da usare in un risotto ma, opto se non trovo per le surgelate grandi provenienti dall'Atlantico o Pacifico che sono veramente molto buone.
Passiamo alla ricetta.


Ingredienti per 2 persone
 
4-6 capasanta se del Pacifico/Atlantico surgelate , il doppio se quelle fresche piccole
100 g di prosciutto crudo tagliato sottile
300 g di funghi finferli
2 spicchi aglio
1 confezione di yougurt
1 confezione di panna fresca o fiordilatte
poco brodo vegetale
erba cipollina facoltativa
sale



Procedimento
 
Prima di tutto fate la polvere di prosciutto crudo.
Mettete le fette di prosciutto una ad una su carta da forno togliendo prima tutto il grasso che metterete a parte.
Coprite tutto con un altra carta da forno e mettete in forno caldo a 150° per 15-20 minuti.
Fate attenzione controllate verso i 15 minuti perchè vanno velocemnte al bruciato. Fatele raffreddare e poi passatele in un robot di cucina per renderle proprio polvere.


Pulite i funghi eliminando il fondo dei gambi duri e fateli rosolare in una padella dove avrete messo il grasso del prosciutto, l'aglio schiacciato ma vestito se  lo volete togliere o altrimenti affettato, bagnate con un pò di brodo e portate a cottura coperto per 10 minuti.


Separate il corallo della capasanta dopo averla aperta se lo avete acquistate chiuse.
Aggiungete i coralli assieme ai funghi, cuocete ancora per circa 5 minuti regolando di sale e se vi piace aggiungete l'erba cipollina.
Frullate tutto,  deve diventare una crema e verificate la sapidità.
Vuotate il vasetto di yougurt e aggiungete circa la metà di panna di questo quantitativo di panna fresca t in una terrina. Dovrà diventare "panna acida" e vi assicuro che farlo da voi è molto più buona di quella che trovereste confezionata, se non vi sembra sufficientemente acida potete aggiungere un pò di succo di limone
Aggiungete alla crema di funghi la panna acida preparata. Se usate quella confezionata usualmente esistono confezioni da 125 g.
Rotolate nella polvere di prosciutto la capasanta e mettetele su carta forno ed in forno per 3 minuti con la funzione grill ma al ripiano di mezzo non proprio direttamente sotto.
Per impiattare, coprite la conchiglia vuota con la crema, adagiate poi sopra la capasanta croccante e se avete trovato i finferli mettete vicino solo una testa e servite (io non l'avevo).



Buon appetito e buona giornata.


Alla  prossima , Buona settimana

 

 

 
 


  • Note affluenti
  • Potete usare anche i funghi pioppini o altra qualità di funghi purchè non siano i porcini perchè il loro sapore è troppo forte e coprirebbe quello delicato della capasanta 
  • Il suggerimento originale era di scottare la capasanta senza il corallo a vapore ma io ho fatto la prova con una ed ho notato che si stringe troppo e diventa compatta e un pò duretta. Visto che si cuoce subito la cosa migliore è come indicato nel procedimento. Fate attenzione alla temperatura del grill io lo metto al 50% nella posizione a metà del forno. Preciso  ho il forno ventilato.


09/12/20

Oggi il mio blog compie 11 anni: AUGURI

Avevo 66 anni quando  decisi di aprire il blog. A casa mi avevano preso in giro sopra tutto mio marito mentre mio nipote 11 anni all'epoca ne era entusiasta: ho una nonna informatica diceva !! Mia figlia invece non si era espressa..... anche se diceva sul lavoro che aveva una mamma che di computer se ne intendeva visto che le genitrici delle colleghe al limite manco lo conoscevano.... :D 

Decisi però per un blog multitema ove potevo raccontare episodi, ricerche, novità, meraviglie dal mondo, ecc. ed anche ricette della mia famiglia e non solo. Mi dissero allora che un blog se non aveva un tema specifico era destinato a scomparire ma, invece, le previsioni sono state ottime, ho conosciuto tantissime amiche ed alcune anche di persona. Altre ci sentiamo sui social, whatsapp e quanto in questi 11 anni sono apparsi all'orrizzonte come novità nel campo informatico e social.

Dopo 11 anni, tirando le somme, devo dire che le cose sono molto cambiate e non in meglio. I social hanno fatto scomparire le attività di commenti e quindi conoscenza tra blogger che ora, quasi quasi nessuno passa ma ci si limita ad un like sulla pagina social di chi è presente, non tutti. Molti blog che in questi anni si sono aggiunti come follower hanno chiuso, altri lo hanno lasciato aperto ma senza interazioni, altri invece è diventato un lavoro anche professionale come testimonial ecc. ma il motivo principale di interazione pura è scomparsa : peccato !!!

In questi ultimi due anni ho tirato i remi come si dice in barca anch'io, per motivi di salute riferentesi alla schiena, al caldo super in estate o al freddo intenso essendo la mia postazione sotto tetto: si muore di caldo o di freddo. Poi quest'anno pur essendo quasi sempre a casa, senza vacanze, senza piscina, senza bagni a mare troppo affollati, il tempo dico ci sarebbe stato ma la voglia poco con una lunga pausa. Ho ripreso da poco ma, mi limito a quando mi sento in voglia sia di scrivere che poi da passare nei vostri blog per ringraziarvi dei vostri commenti ma, scrivendo raramente ho il tempo e la voglia di passare nei vostri blog ugualmente.


Ben, 11 anni sono passati, 77 anni sono arrivati il 4 novembre e, posso in fondo ritenermi fortunata perchè sto bene e anche se vincolata che per altri è una cosa impossibile da fare anche di fronte al pericolo di rischiare personalmente ma anche di prolungare questo stato per incoscienza e menefreghismo, a me va bene stare casa visto che posso e fare e godere di quel qualcosa che per un motivo o l'altro ho lasciato da parte.

Chiudo con l'augurio a tutti voi di salute sopra tutto, di poter fare ed avere quello che desiderate ma allo stesso tempo, pensate sempre se quel qualcosa va bene per i vostri familiari, amici e anche per quelli che non conoscete perchè solo tutti assieme con coscienza e senza menefreghismo potremo superare questo periodo. Certo, la vita non sarà più la stessa, molte cose sono cambiate e resteranno così ma, dovremmo convivere con quanto questo nemico ci avrà lasciato.


AUGURI DI CUORE A TUTTI

 

 

Alla  prossima , Buona settimana

 

02/12/20

"Museo dello Spazzacamino" a Val Vigezzo (Piemonte) - comune delle provincie Verbano-Cusio-Ossola (Val d'Ossola)

Anche  qui ci vuole una piccola premessa, è un post preparato tempo fa e l'avvenimento non sarà sicuramente fatto nell'anno corrente però, gli spazzacamini esistono sempre ed ora che siamo alle soglie dell'inverno è un avvenimento anche se passato da leggere, abbiamo tanto tempo e forse scopriamo cose vecchie ma nuove per noi come lo è stato per me.


 

 

Sapevate che ......

...... nella Val d'Ossola e precisamente nelle sue province Verbanio-Cusio-Ossola, all'interno dello splendido parco di Villa Antonia - centro storico di Santa Maria Maggiore in Val Vigezzo esiste dal 1983 il "Museo dello Spazzacamino". 
La mia curiosità e fortuna nel trovare sempre delle notizie che secondo me pochissimi ne sono a conoscenza ed io non lo sapevo forse perchè come regione il Piemonte è una di quelle assieme alla Liguria, Sardegna e anche la Sicilia che non conosco salvo l'ultima che ho visitato solo Messina.
Alle volte anche le persone che vivono sul posto non lo sanno o non l'hanno mai visitato e succede anche a Trieste con tante meraviglie di cui io vivendoci non ho mai visto per molteplici ragioni. Tipo la Grotta Gigante perchè fare oltre 1000 scalini tra andata e ritorno non è nelle mie possibilità. 
Ma ritorniamo a questo Museo.

Nel 1983 è stato inaugurato questo museo ed è stato poi ingrandito e completamente rinnovato nel 2005. E' unico in Italia ed è situato nel parco di Villa Antonia nel centro storico di Santa Maria Magiore in Val Vigezzo. Nel museo è stato con il rinnovo presentato un percorso interattivo  che coinvolge il pubblico in una visita multisensoriale che stimola una diretta compartecipazione . L'itinerario costituisce un assoluta novità come approccio di un tema storico-sociale ome quello degli "spazzacamini" ed un delle proposte più innovative della Regione Piemonte.
L'edificio di singolare bellezza acconta attraverso attrezzi, oggetti, pubblicazioni, ecc. suggestiva testimonianza  sulla figura (a dir poco quasi sconosciuta) che ha contrassegnato per secoli la vita nella Val Vigezzo.
Io aggiungo, che la figura dello spazzacamino non era presente solo in questa regione, ma in tutte le città d'Italia e non solo. Chi non ricorda di aver visto da piccolo/a l'uomo tutto vestito di nero che andava sul tetto per pulire i comignoli ..... ancora oggi esiste questa figura, più moderna come attrezzistrica ma non meno importante: i comignoli anche con il riscaldamento moderno ha bisogno di essere pulito.

Ogni anno viene fatto il raduno degli spazzacamini e quest'anno sarà il 38esimo raduno dal 30 agosto al 2 settembre 2019.


Ho trovato un bellissimo filmato da YouTube e vi metto anche il link diretto nel caso che il filmato qui sparisca, anche se vi consiglio di vederlo su YouTube è molto più in grande : 



Info tratte da un articolo e parte da questo sito Museo dello Spazzacamino dalla quale ho tratto anche la seguente immagine



Da questo sito ufficiale LINK Diretto  ho tratto delle bellissime immagini del 37esimo raduno e le altre merita andarle a vedere.




Questo video trovato su You Tube è dell'anno scorso chiamata la "Notte Nera" molto bello e qui il link diretto nel caso il filmato sparisca dal blog.





Ci sono anche altre video degli anni passati chi vuole basta cercarli andando a ritroso dal 38esimo.

Spero che questa curiosità vi sia piaciuta e forse qualche amica che risiede in Piemonte se mi legge potrà raccontarmi qualcosa di inedito.



Alla  prossima , Buona settimana

 


NOTA Affluente

Qui di seguito vi lascio due link, uno per la Val D'Ossola e l'altro per la Val Vigezzo dove avvengono i raduni.

Chi non ricorda Mary Poppins e la bellissima canzone "Cam Camini " vi passo qui il video per chiudere in bellezza e relativo link   https://www.youtube.com/watch?v=V3u0JOuMVRM




25/11/20

Gnocchi di "Calandrino"

Questi gnocchi sono per me gustosi e speciali. E' una ricetta molto vecchia ed io li faccio a periodi da circa 30 anni, ma non li ho mai cotti nel brodo di cappone.

La storia di questo piatto, da quello che ricordo e da ricerche attuali,  si riferirebbe ad una famosa novella del decamerone di Giovanni Boccaccio. Qui si fa cenno a maccheroni o ravioli cotti nel brodo di cappone che rotolano da una montagna di formaggio (sogna Calandrino). Da studi effettuati successivamente sembra che non si trattasse di maccheroni bensi di gnocchi, particolari, che però non erano di patate sconosciute ancora agli europei ma di  semolino, gnocchi noti ancora oggi.
Questa è la ricetta, sembra proprio dettata dal Boccaccio nel Decamerone ma rivisitata ovvero attualizzata all'epoca dell'uscita, presumo  di questo giornale, da dove ho tratto e riveduto un pò questo piatto.
Se cercate nel web trovate di tutto e di più ma io vi passo la mia ricetta collaudata in tutti questi anni solo che, come detto, mai cotti nel brodo di cappone ma in brodo di carne normale o di dado.


Ingredienti
200 gr di semolino finissimo (io uso quello grosso)
200 gr di farina bianca
3 uova
120 gr formaggio grattugiato reggiano
  (io ne metto sui 150 minimo e uso a metà con il pecorino)
60 gr di burro
1 litro e mezzo di brodo di cappone......oppure 
carne bovina o mista o dado a vostra scelta





Procedimento 
Mescolare il semolino assieme alla farina setacciata e le uova dopo averle leggermente sbattute a parte.
Un pò di sale e acqua quanto basta per un impasto consistente ma non troppo spesso. Preparate i rotolini come per i gnocchi di patate, tagliare a pezzetti  e passarli sui rebbi della forchetta o nella parte interna di una grattuggia.
Portate ad ebollizione il brodo dopo aver tolto il cappone...e buttate i gnocchi in piccole quantità. Dopo venuti a galla lasciate ancora cuocere a fuoco medio per circa 5 minuti. Siccome necessitano di una cottura leggermente superiore ai soliti gnocchi di patate, è meglio se provate uno per vedere se la cottura e completa. Toglieteli con la schiumarola e impiattateli direttamente in piatti leggermente preriscaladati. 
Conditeli con il burro fuso e con tanto formaggio.
E' un piatto molto saziante e quindi per esperienza è sufficiente far seguire un bel piatto di verdura cruda oppure precedere da un piccolo antipasto leggero.

Spero che vi piaceranno come sono paciuti sempre a me e famiglia.
Buona giornata



NOTA Affluente

Mi rendo conto che questi gnocchi possono passare per i normali gnocchetti definiti di "semolino o gries" che vengono anche cotti in brodo o acqua con impasto è analogo. Usualmente questi sono molto morbidi invece quelli proposti rimangono consistenti e come si suol dire... "molto masticabili".
Inoltre da quello che ricordo, mia zia usava dare la forma dei gnocchett classici con un cucchiaio da tè come le chenelle mentre per questi si forma un cordoncino e si tagliano come d'uso per gli gnocchi di patate.

Alla  prossima , Buona settimana

 

18/11/20

Affettatrice "BERKEL" .. Nata nel 1898 .......120 anni e non sentirli ...al Museo Leonardo da Vinci - Milano

Premessa
anche questo post è stato preparato tempo fa ma poi l'insieme di cose e la pausa è rimasto "inevaso". 
In questo momento ricette di ogni tipo sono in massa sui social e non solo perchè è un alternativa ad altro nel fare qualcosa per noi e per la famiglia visto l'obbligo di stare a casa il più possibile per chi lo può fare. Forse è il momento che magari qualcuno perderà un poco del suo tempo per leggerlo come pausa dalla lettura ricette. La prossima sarà ricetta, promesso.
 
 
 
 
 
Molti si chiederanno cosa "affettasse" questa affettatrice che prende il nome dal suo inventore, un olandese, Wilhelmus van Berkel
Io ricordo questa affettatrice a manovella usata per affettare carne, salumi, ecc. che poi una volta presente in qualsiasi negozio di carne, dal 1898 in poi e già negli anni 50, l'aspetto era stato modificato come aspetto ma anche con altri materiali ma sempre con la famosa ruota a manovella: infatti bisognava girarla per ottenere quello che oggi vedete fa da quelle eletriche oppure manuali si ma solo con la spinta su e giù della mano del venditore.

Wilhelmus Adrianus va Berkel  era un macellaio con la grande passione per la meccanica e quindi è stato anche un inventore e imprenditore olandese.
Si era prefisso, per poter evitare di tagliare fette di carne senza  l'uso manuale del coltello,  di creare una macchina a tale uso. Dopo tantissimi tentativi gli venne l'idea giusta - la lampadina di Archimede, di ricorrere ad una lama concava che ruotasse perpendicolarmente contro un piatto mobile che scoresse avanti ed indietro sulla quale stava appoggiato il pezzo di carne o il salume da tagliare.
Invento in questo modo quello che poi venne conosciuto come l'affettatrice meccanica.
W.A.van Berke nel 1898 fondò la prima fabbrica a Rotterdam e l'anno successivo - un anno di attività soltanto della Van Berkel's Patent Company Ltd produce e consegna ben 84 affettatrici.
La produzione avanza rapidamente data l'utilità di questa nuova invenzione con un successo massiccio e mondiale.  Fu inoltre la prima in assoluto, considerato l'alto prezzo della macchina, a proporre ai propri clienti il pagamento rateale.

La produzione dell'azienda durante la  Prima guerra mondiale si diversifica e oltre alle affettatrici vengono prodotte anche bilance commerciali di grande precisione, torni, altri strumenti meccanici in genere e persino aeroplani.
L'inventore muore nel 1952 a la ditta prosegue diventando un marchio di riferimento nel settore. Viene acquistata nel 1993 dalla multinazionale inglese GEC e nel 2004 passa ad un gruppo di imprenditori italiani
Le bilance e le affettatrici continuano a godere di un vasto mercato nonostante il loro costo anche perchè essendo essi i più antichi della storica ditta, sono apprezzati per la precisione meccanica e la qualità dei materiali usati. Anche la loro raffinata eleganza sono tra i collezionisti, antiquari, ecc. dei veri e propri oggetti di culto molto ricercati e quotati.
Attualmente, per il 120° anniversario,  è in corso una mostra monografica al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano.


 Il macellaio inventore Wilhelmus A.Berkel e la sua affettatrine nel 1899 - foto da Wiki


 Affettatrice su piedistallo la prima versione - foto da qui

 Affettatrice Berkel anche su piedistallo e vede il pezzo di carne inseriro e 
a manovella che è quella impugnatura che si intravede nera

 Una versione "Berkel" più nuova diciamo da banco - foto da qui



 Bilancia Berkel molto usata nei tempi passati per la sua precisione  - foto Wiki

Un bilico "Berkel" è una pesa molto usata nei magazzini per la pesatura di sacchi con granaglie ecc. foto da Wiki


Le immagini prese da Wiki le trovate QUI 
e tutte le immagini cliccando sopra si ingrandiscono



Buona giornata.


NOTA Affluente
Un sito interessantissimo "Thebekerlwordl" a questo LINK  e scoprirete che in questi anni la Berkel ha prodotto anche accessori quali: il sottovuoto, coltelli,  affettatrici sia a volano che elettriche e non solo. Se cliccate sotto ogni gruppo tipo questo degli accessori treverete anche altri oggetti che non avrei mai pensato che la ditta li avesse prodotti: cè sempre tempo di apprendere. Vi metto l'immagine tratta da questo sito del sottovuoto


Spero che il post sia stato di vostro interesse. Scoprendo che l'affettatrice in questo caso ha ben 120 anni ma li porta molto bene. Mi sono ricordata andando indietro negli anni che io da piccola le ho viste nei negozi di salumi e carni. Ricordo che mi affascinava la velocità che mettevano a girare la manovella per tagliare il più velocemente possibile per servire il cliente senza farlo attendere molto.
Le fette venivano perfette. Poi sono arrivate anche le bilance che i negozi ormai fuori dalla crisi del dopoguerra potevano acquistare e rappresentavano una sicurezza di peso per l'acquirente...semprechè non ci si metteva la manina.... come ancora oggi.
Un piccolo spartito della mia infanzia  (classe 43).

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