30/01/18

Trippa di Moncalieri in piemontese tripa 'd Moncalé chiamato anche Salame di trippa

La prima volta che ho sentito parlare di questo "insaccato" che però non è un salame è stato sul blog Battufolando Ricette dell'amica Simona che vive in Piemonte ad a questo link trovate la sua ricetta "Carpaccio di trippa di Moncalieri". La trippa genericamente chiamata cosi proviene dallo stomaco dei ruminanti (grandi) e ci sono ben quattro cavità da cui prende nomi diversi come il rumine, il reticolo, l'omaso e l'abomaso le principali e, provengono sempre dalle cavità dei ruminanti quali gli stomaci e non dall'intestino come molti pensano. In altre regioni sembra che per trippa s'intenda anche l'esofago ed il duodeno.

Senza riscrivere trovate le varie nozioni sulle differenza, uso, ecc. vi rimetto


e per altre informazioni come trippa da esofago e duodenao le trovate da






che però con il salame non ha nulla a che fare anche se trattasi di un insaccato.
La trippa di Moncalieri è un Prodotto Agroalimentare Tradizionale P.A.T. italiano prodotto in Piemonte e precisamente a Moncalieri che si trova nella prima cintura Sud di Torino. 
Le origini sembra vengano dalle usanze galliche definiti cosi dai romani per le popolazioni celtiche. Era usanza preparare le salsicce insaccando varie parti dei stomaci animali e, l'innovazione introdotta a Moncalieri sin dal Medioevo fu quello di comprimere la "trippa" per ottenere un insaccato consistente di una salsiccia ed assimilabile come un salame.
Esiste una documentazione storixa che attesta che la produzione della Trippa di Moncalieri fosse già nota nel 1400 . Era anche sede di un  importante foro boario  ove venivano macellate grandi quantità di animali e quindi luogo di elezione per la lavorazione e la trasformazione di carni e frattaglie.
Questo insaccato viene preparato in questo caso con lo stomaco del suino, salato e cotto in acqua bollente e poi ancora caldo collocato in uno stampo e compresso per raggiungere un diamero di 12 cm ed una lunghezza di 30 cm.


 Trippa 2

Esiste anche una "Confraternità della Trippa" come potete vedere con tanto di divisa e l'immagine nonchè maggiori info.su questa particolarità le trovate sul sito "Le attività della confraternita"






Ho cercato dove eventualmente poterlo acquista online ma non ho trovato alcun venditore e se qualcuno che legge lo conosce e sa dove potrei acquistare mi lasci l'indicazione se può nel commento oppure privatamente. Grazie.

Vi auguro una bellissima giornata.




NOTA Affluente
Clic sulle foto per ingrandire.
L'immagine e le info della seconda parte credits QUI
L'immagine Trippa 2 dalla pagina "La Trip 'd Muncalè"

28/01/18

Intermezzo Domenicale !!! .... inizio del periodo di "Carnevale" dando il via all'allegria e fritole - frappe e .....non fate indigestione

 

Oggi 28 gennaio inizia il periodo di carnevale che.....

- secondo il calendario/rito Romano terminerà con Martedi Grasso 13 febbraio -
- secondo il calendario/rito Ambrosiano terminerà 4 giorni dopo il 17 febbraio sabato

A Viareggio nota per la sua sfilata di carri, inizia il periodo già sabato 27 gennaio e terminerà secondo il rito Ambrosiano il 17 febbraio. Vi metto qui di seguito come curiosità il nutrito programma per questo periodo:

 


I festeggiamenti maggiori cioè in grande avvengono il "giovedi grasso"  e culminano il "martedi grasso" che è il giorno di chiusura dei festeggiamenti prima della Quaresima.
Quest'anno l'ultimo giorno per i festeggiamenti cade il 13 febbraio, il giorno dopo "Le Ceneri" 14 febbaraio segna anche l'inizio della Quaresima.


Un parola a parte è per il Carnevale Ambrosiano che segue appunto il rito Ambrosiano e non il Romano e che si festeggia a Milano
Qui il carnevale è leggermente più lungo ma si prolungherà di 4 giorni e culminerà il 17 febbraio sabato, con una sfilata in piazza. La Quaresima inizia con la successiva domenica.

Spiegazione tratta sempre dal sito marbaro it :

La Domenica di Settuagesima la chiesa cattolica la celebra circa 70 giorni prima di Pasqua segnando l'inizio del Tempo di Settuagesima o Tempo di Carnevale come tempo di preparazione alla Quaresima con l'astinenza alle carni anche nei nei giorni feriali (carnem levare = carnevale)
Il rito Ambrosiano invece osservato dall'arcidiocesi di Milano e da altre vicine inizia la Quaresima con la prima domenica perchè l'ultimo giorno di carnevale viene spostato di 4 giorni rispetto al martedi in cui invece termina per chi osserva il rito romano.
Vale a dire che deve attendere la prima domenica per iniziare la Quaresima mentre il rito romano inzia la Quaresima il giorno successivo alla fine di carnevale, Le Ceneri che cade sempre di Mercoledi.

Ci sono in altre regioni che il periodo carnevalesco - festeggiamenti -  iniziano in date diverse da quelle seguite dalla maggioranza perchè risalgono alle diverse realtà del luogo con le loro storie risalenti anche a tempi antichi come ad esempio quello di .....

Putignano (Bari) che è il più antico carnevale ed inizia già con il 26 dicembre con la festa delle "Propaggini" e se avete piacere clic su .... continua a leggere .... 
Altre chicche su questo carnevale che dal 26 dicembre si snoda tra sfilate e balli in maschera, sfilate di carri allegorici in cartapesta, che proseguono fino Martedi Grasso 13 febbraio. 
Il Giovedi Grasso 8 febbraio invece prevede una grande scorpacciata di carne di maiale mentre, all'ultimo giorno (martedi grasso 13 febbraio) prima della Quaresima, si festeggia ancora al suono della Campana dei Maccheroni con piatti di pasta e vino a volontà. La "Farinella" è la maschera tipica - quella di un antico fornaio -  che salvò, secondo la tradizione, la città dai saraceni con un trucco ingegnoso. Il nome Farinella deriva da una farina finissima ottenuta da ceci e orzo abbrustoliti e macinati. Informazioni tratte da http://www.carnevalediputignano.it/

Ad Ivrea (Piemonte) invece il carnevale inizia già il 6 gennaio e si conclude sempre il martedi grasso 13 febbraio. I giorni clou sono dal 10 febbraio al 13 febbraio con le tradizionali e famose battaglie con le arance. Nei vari rioni della città la gastronomia ha il suo posto d'onore e si prepara la Fagiolata. I fagioli vengono cotti per 6 ore in pentole di rame con cotiche, zamponi, cotechini, ossa di maiale, lardo e cipolle. Il Mercoledi delle Ceneri viene distribuita invece polenta e merluzzo a significare l'inizio della Quaresima: niente carne - carnem. Da leggere sul link di Ivrea http://www.storicocarnevaleivrea.it/


Forse non tutti conoscono il significato della parola (nemmeno io)  » CARNEVALE «  che deriva dal latino  CARNEM LEVARE ◄ (eliminare la carne ) E, s'intendeva il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di carnevale ovvero Martedi Grasso subito prima del periodo di astinenza /digiuno richiesto dalla Quaresima.
L'origine di questa festa è molto lontana e gia presente nell celebrazioni pagane nell'antica Grecia al dio Dioniso, e poi tutto un succedersi ed evolversi nelle varie epoche, qui sarebbe troppo lungo scrivere e questo è il  LINK  diretto se qualcuno ha il piacere di curiosare.


 Una tipica maschera veneziana da Wiki

Avevo pensato di mettere qualche link ai miei post per tante curiosità scoperte sul Carnevale come la storia sui "Canti carnascialeschi", la maschera "Baùtta", i "Mattacini", la maschera del "Medico della Peste" ecc. e quindi senza riempirvi di link vi metto uno che li ragruppa e potete scegliere avrete voglia di curiosare e scegliere la curiosità... più interessante : Link Post Carnevale

Mi sono tolta anche una curiosità inerente a definire una "Pasqua" bassa - media e alta ed ecco quello che ho trovato


 bassa quando si trova tra il 22 marzo ed il 2 aprile
diventa media se cade fra il 3 ed il 13 aprile e
diventa alta se cade tra il 14 e 25 aprile


Vi auguro di festeggiare alla grande, mangiate tante fritole - frappe - ecc. tanto poi si dovrebbe stare a "dieta".
Buona domenica.


 


NOTA Affluente
Ho notato che nel web ci sono parecchi siti che indicano i giorni festivi come domeniche o altre feste ma, alla domenica dell'11 di febbraio anzichè riportare che oltre il "Carnevale" si festeggia anche S.Dante - la B.V.di Lourdes.  Non essendo quindi riportato il/i santi del giorno ma solo "Carnevale" questo trae in inganno in quanti molti pensano che il carnevale inizi proprio quella domenica 11 febbraio mentre invece è già in corso da diversi giorni dal 28 febbraio.
Vi metto il calendario di Febbraio 2018 dove alla data 11 potrete leggere i nomi dei Santi oltre a Carnevale tratto dal sito "marbaro it" 


Vi rimetto a conferma di quanto scritto del fatto che si può restare ingannati senza volere questa immagine tratta dal sito http://www.carnevalediputignano.it/ 
dalla quale potrete vedere che le domeniche di carnevale citate come festive - senza il nome del Santo - ma inneggianti all'allegria ci sono ben due, non solo quella dell'11 febbraio ma anche la domenica precedente 4 febbraio che è la seconda domenica dopo l'inizio del carnevale di domenica 28 gennaio per concludersi sempre il  13 febbraio Martedi Grasso.

 
Su quest'altra immagine invece potete vedere le date per il periodo di Carnevale per il 2019 e se andrete a curiosare nel web troverete che la data con scritto "Carnevale" è il 3 marzo che cade di domenica senza trovare menzionato Santo festeggiato. Potrete notare altresì che il carnevale 2019 inizia il 17 febbraio e si conclude il 5 marzo. E' impensabile che il carnevale inizi il 3 marzo e dopo soli due giorni finisca con Martedi Grasso. (sito marbaro it)
 



 

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26/01/18

Fusilli, con crema di ceci e cozze allo zafferano e curcuma

Questo piatto mi ha veramente conquistata a prescindere dall'entusiasmo di marit..ino ed il suo immancabile amico. Cercavo un piatto completo per non stare troppo tempo in cucina e godermi la compagnia. Un primo cosi completo con legumi, carboidrati, proteine di mare e un pò di oriente era l'ideale per saziare e con un semplice antipasto ed un dolcetto il menù era pronto.
L'antipasto l'ho potuto preparare in anticipo così acquistava sapore e,  l'ho già condiviso con voi era la

Passiamo alla ricetta, semplice ma d'effetto e molto gustosa a ...nostro parere :D :D e mi hanno quasi ringraziata così



Ingredienti per 4 persone (noi tre e quindi porzioni abbondanti)

1 kg di cozze
150 ml di acqua delle cozze 
1 spicchio aglio
1 cm abbondante di radice di curcuma *
1 bustina di zafferano
1 pezzetto radice di zenzero (facoltativo)
1 barattolo di ceci cotti (200 g circa al netto del liquido di governo)
350 g di fusilli (io Rummo tengono cottura favolosi)
pepe
olio evo





Procedimento
Pulire le cozze sciacquandole molto bene e togliere la barbetta "bisso" a meno che come me non avete acquistato delle cozze dell'Atlantico surgelate e già sbissate.

Attenzione
Probabilmente lo saprete ma il "bisso" ovvero la barbetta della cozza dovrebbe essere tolta poco prima di cuocerle perchè secondo quanto ho letto in giro, il bisso/ la barbetta che esce dalle valvee è la parte che collega la "cozza" a dove si sarà attaccata ed è creata dal mollusco. Quindi strappandola la cozza muore entro breve tempo. Ci sono tanti pareri discordanti in proposito ma io vi metto un link QUI un articolo molto interessante sull'uso indietro nel tempo di questo bisso prodotto dai molluschi bivalvi, ovviamente non provenienti dalla piccola cozza ma da altri molluschi bivalvi molto grandi. Ancora oggi, il bisso viene lavorato e creati dei filati in Italia in particolae nelle Puglie ma non solo.

Altro discorso è per le cozze sbissate e surgelate che per effetto appunto della surgelazione rimangono ...vive !!! Il bisso si tira verso la parte tonda della cozza.

In una capace padella, io ho usato il wok, fate andare con un pò d'olio, lo spicchio d'aglio e un pò di zenzero grattuggiato aggiungendo poi le cozze e cuocerle coperte per circa 5 minuti. Verificate e togliete quelle che si sono già aperte per non continuare la loro cottura e togliendo le altre man mano che si aprono.
Raccogliete almeno 150 ml dell'acqua delle cozze e sciogliete lo zafferano e la curcuma. Se usate anche lo zenzero grattatelo basterà un poco.

- Lo zenzero lo trovate anche in polvere ma non ha la stessa piccantezza di quello fresco.

Cuocete i ceci se avete preso i secchi dopo l'ammollo oppure scolate i ceci dal barattolo e tenendone a parte qualche cucchiaino intere,  frullate tutto il resto assieme all'acqua delle cozze, zafferano e curcuma.
Pepate un pò la crema di ceci e testate per il sale.
Sgusciate le cozze ma salvate qualcuna con il guscio per la decorazione.
Cuocete la pasta per i tempi di cottura indicati, salate leggermente l'acqua e quando cotta al dente, scolatela e versatela in una capiente padella - io ho riusato il wok - e aggiungete la crema di ceci e le cozze assieme anche a quelle lasciate in guscio ed ai ceci interi. Fate saltare per circa un minuto e impiattate subito con una spolverata di pepe se gradita.









NOTA Affluente

*
La radice di curcuma e quella dello zenzero che si trovano fresche, io le pelo facendo attenzione a mettermi i guanti quando pulisco la "curcuma" altrimenti vi rimangono i diti gialli per molto tempo, taglio poi a pezzi e li congelo. In questo modo sono più facili da "grattugiare" oppure lasciandoli interi per sughi o altre cotture lunghe e levarli poi alla fine. 
La radice di curcuma senza pelarla si può anche interrare e con un pò di pazienza germoglia ma cresce molto lentamente e dovrebbe fare un fiore bellissimo: io sto attendendo:) :)


23/01/18

Code di gambero in pastella "tempura"

Ho approfittato di essere sola per gustarmi a cena i gamberoni. Li posso fare solo per me perchè i crostacei sono proibiti a mio marit...ino perchè allergico. Infatti me li sono preparati venerdi che lui va a cena fuori, pensate un pò, con ancora i compagni della matura...non vi dico quanti anni sono passati da allora ... :) :) :)  Ovviamente ho optato per delle code di gambero argentini surgelati che avevo già provato una volta e che sono molto buoni.  Le confezioni sono grandi minimo 10 gamberi per cui ho scongelato per me solo la metà. Certo, code di gamberoni si trovano anche in pescheria scongelate però a meno che non hai una di tua fiducia, non sai il quando questi sono stati scongelati. Almeno quello che acquisto ancora surgelato e sono io che provvederò alla scongelazione della quantità che intendo usare, l'altra la lascio nel congelatore.




Ingredienti per 1 persona
5 gamberoni
100 g di farina

200 ml di acqua fredda
2 cubetti id ghiacio
1 cucchiaio da 1 uovo sbattuto
olio per friggere (semi)




Premessa 
Attenzione: per scongelare leggete la NOTA Affluente



Preparazione

Una volta scongelate le code di gamberoni, tolto il carapace e levato il budellino con uno stuzzicadente, preparate la tempura. 

Preparate la padella a bordi alti per i fritti riempitela a 3/4 e portatela a circa 150°  che potete misurare se avete il termometro oppure immergete un pezzetto di pane o il manico di un mestolo di legno per vedere le bollicine quando l'olio è bollente. Vi consiglio di usare l'olio di semi.

Nel frattempo, riempite una ciotola con 200 ml di acqua freddissima (presa dal frigo) +  2 cubetti di ghiaccio. Sbattete un uovo e prendetene una cucchiaiata e aggiungetela all'acqua e completate poi, poco alla volta,  con la farina facendo attenzione ad evitare di fare grumi.

Asciugate bene le code e infarinatele bene togliendo l'eccesso ed immergete nella tempura preparata.
Buttateli nell'olio bollente, pochi se la pentola è piccola ma anche per evitare schizze e risalite dell'olio, cuoceranno subito devono essere croccanti. Non serve cotture prolungate perchè i gamberi  hanno subito una sbianchitura/precotto.
Metteli su della carta assorbente da cucina e servite subito perchè sono croccanti.
Salateli all'ultimo momento oppure aggiungete un pò di sale nella tempura.

Li potete accompagnare con una salsina fatta con yougurt, erba cipollina, sale e pepe ed emulsionata con un pò d'olio o altro a vostro piacere.
Io li ho gustati cosi semplicemente.

Buon appetito



 NOTA Affluente
Scongelate i gamberoni  ma non a temperatura ambiente o nel frigorifero ma sotto l'acqua corrente in un sacchetto chiuso con la quantità che intendete usare, l'altra lasciatela nel congelatore. In questo modo si scongelaranno più velocemente ma non si deterioreranno impercettibilmente durante lo scongelamento lento. La stessa cosa vale per la carne e/o qualsiasi alimento surgelato. Il cotto surgelato può essere invece scongelato direttamente nella casseruola o padella su un fuoco bassissimo. Se invece acquistate dei crostacei freschi per intenderci quelli che hanno il colore grigio e non rosato e quindi crudi, dovrete abbassare la temperatura per una cottura di qualche minuto in più.
Ad ogni modo questo sistema ma anche una precauzione non è una mia invenzione ma viene consigliata sia da grandi chef che anche da nutrizionisti o comunque da ricercatori nell'ambito della ristorazione.
La tempura invece può essere usata anche per le verdure, il pesce piccolo o a tranci e la carne a piccoli pezzetti preferibilmente il pollame. In questo caso la temperatura dell'olio non dovrà essere altissima perchè altrimenti cuoce esternamente troppo presto e non si cuoce all'interno e quindi  il tempo di cottura sarà più lungo. Diciamo che per i crostacei precotti circa 3 minuti come anche per i pezzetti di pesce, il pollame circa 5/7 minuti dipende anche dalla grandezza. 


21/01/18

Intermezzo Domenicale !!! .... La più alta croce cristiana nel mondo si trova in Spagna.

Nella Valle de los Caídos - Valle dei Caduti oppure abadia de la Santa Cruz del Valle de los Caídos - abbazia della Santa Croce della Valle dei Caduti -  è un monumeto eretto tra il 1940 e 1958  situato nel Municipio di San Lorenzo El Escoria nella Comunità Autonoma di Madrid.

Dista 9 km a nord del monastero dell'Escorial nella Sierra di Guadarrama ed il complesso appartiene al patrimonio nazionale spagnolo dal 1957 e con l'apertura nello stesso anno al pubblico.
E' statao ideato daò "Caudillo" di Spana Francisco Franco per la sepoltura di José Antonio Primo de Rivera che era il fondatore della Falange Spagnola morto durante la guerra civile e di altri 33.872 combattenti di ambo gli schieramenti opposti l'uno all'altro.
Secondo il decreto di fondazione nel 1940 fu costruita per:
«...perpetuare la memoria dei caduti della nostra gloriosa Crociata [...] La dimensione della nostra Crociata, gli eroici sacrifici che la Vittoria comporta e la trascendenza che ha avuto per il futuro di Spagna quest'epopea, non possono restare perpetuati dai semplici monumenti con cui sogliono commemorarsi in paesi e città i fatti salienti della nostra storia e gli episodi gloriosi dei suoi figli. »
In seguito il Caudillo Francisco Franco decise invece di dedicare il monumento a perpetuo ricordo dei caduti di entrambi gli opposti schieramenti.

L'abbazia benedettina riconvertita in foresteria, una basilica scavata nella roccia ove si trova la tomba del Caudillo Franco, Primo de Rivera e due cappelle ove sono sepolti i militari fanno parte di questo complesso.


Ed ecco che sopra la basilica sorge la più alta croce cristiana del mondo : 150 metri di altezza e visibile a più di 40 km di distanza.
Vi riporto qui quanto dice Wiki perchè è difficile fare una specie di riassunto e vi lascio i link per approndire se vi interessa, io trovo tutto molto particolare ed interessante :

« ...........Dall'accesso al recinto, una strada porta ai piedi del monumento della santa Croce della Valle de los Caídos, sboccando su una grande spianata. A metà percorso fra l'ingresso e la spianata il visitatore incontra quattro grandi monoliti cilindrici di granito, alti 11,5 metri e del diametro di 1,50 metri ciascuno, che hanno il nome di Juanelos. Furono scolpiti durante il regno di Filippo II, sotto la direzione dell'ingegnere italiano, trasferito a Toledo, Gianello Torriani.
Si può accedere alla base della croce mediante una funicolare. L'altezza della croce è di 150 metri, i bracci laterali misurano 46 metri e poggia su due basamenti. A 25 metri di altezza, nel primo basamento, si trovano le sculture dei quattro evangelisti e dei loro simboli — Giovanni e l'aquila, Luca e il toro, Marco e il leone e Matteo e l'angelo — opere di Juan de Ávalos. Nel secondo basamento, a 42 metri di altezza, sono rappresentate le quattro virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Nella spianata si trova l'ingresso alla cripta (o basilica) di 262 metri di lunghezza. Si scavarono 200.000 metri cubici di roccia per la sua costruzione. La porta d'ingresso, costruita in bronzo, è opera dello scultore Carlos Ferreira. Vi sono raffigurate le 14 stazioni della Via Crucis; sempre dello stesso artista sono i due arcangeli dell'atrio. Nella cancellata che dà accesso alla navata si vedono rappresentati quaranta santi: al centro campeggia la figura di san Giacomo il Maggiore, patrono di Spagna. La navata è divisa in quattro settori; vi si aprono sei cappelle laterali e i muri sono decorati con otto arazzi fiamminghi del XV secolo, aventi come tema iconografico l'Apocalisse di san Giovanni....... »
(Immagini da Wiki e dal Web-Google)


CONTINUA A LEGGERE QUI


 La navata centrale della cripta

Spero di suscitare anche questa volta la vostra curiosità, ci sono ancora tantissime informazioni su questa meraviglia. La nomina di basilica minore da parte del Papa Giovanni XXIII, la storia di tutti quelli che hanno partecipato alla costruzioni, le varie morti che fanno parte della storia, ecc. Tutto da leggere secondo me.

Vi auguro una buona domenica.


NOTA Affluente

Ho lasciato molti link diretti perchè molte di quelle parole almeno per me sono sconosciute o non so esattamente il lor significato. In questo modo avete il link diretto per verificare.


19/01/18

Nuova Rubrica: Cucina e Pasticceria: Piccolo glossario tecnico e non solo: lettera "M" seconda parte



Proseguiamo il Piccolo Glossario con la lettera "M" 

"M" 


Miscela, Miscelare e Mix : tre parole che indicano la stessa cose. Il Mix è una Miscela e Miscelare è mescolare il Mix/Miscela. Le sostanze da mixare, miscelare possono essere sia liquide che solide o mescolate tra loro. 

Mixer o Robot da cucina o Frullatore : sono degli apparecchi molto utili in cucine. Il Mixer così chiamato all'inizio non serviva per miscelare ma serve per triturare, frullare alimenti che vi vengono introdotti con l'apporto di lame dette anche coltelli rotanti. Ho aggiunto il "frullatore" che oggi s'intende quello chiamato "ad immersione" ma esiste anche il frullatore elettrico con un contenitore di vetro nella quale si introducono alimenti teneri o fatti intenerire che devo essere resi come una crema.

Un robot da cucina con tante dischi e lame intercambiali /foto dal web


Mortaio: questo utensile è come definizione molto antico. E' un recipiente concavo  al suo interno e viene utilizzato insieme al pestello per sminuzzare e ridurre in polvere spezie, sale, zucchero o anche erbe aromatica. Si può usare anche per frantumare ulteriormente frutta secca preventivamente sminuzzata appunto con un "robot da cucina".
Può essere utilizzato in cucina, in farmacia e anche da un barman per preparare dei cocktail.
Il mortaio usualmente è in legno duro o metallo e molto raramente in pietra, marmo o porcellana.



 Mortaio e pestello in legno d'olivo a sinistra e da laboratorio chimico in agata

 Credits a Wiki anche foto : Mortaio utensile


Mostarda : prodotto culinario diffuso nell'Italia settentrionale che consiste di frutta, zucchero ed essenza di senape solitamente molto piccante. A secondo della zona gli ingredienti possono variare e quindi abbiamo la mostarda cremonese, mantovana, veneta, di voghera, bolognese, ecc. In alcune varietà proprio come quella cremonese i frutti usati per la mostarda vengono impropriamente scambiati per frutta candita ma in realtà hanno sapore molto deciso e si accompagnano con i piatti salati.
Il termine "mostarda" crea dei equivoci in quanto in francese la loro "moutarde" non ha nulla a che fare ma si riferisce alla nostra "senape" e sono preparati con i semi della stessa pianta. Il quantitativo di gocce di senape varia da die a venti per chilogramma di composto a secondo della piccantezza desiderata.
Altre info le trovate a questo link da dove sono state tratte anche le immagini.



Mostarda di Cremona


Mostarda di senape:  se trovate questa definizione, sappiate che trattasi della senape cremosa francese non di quella in polvere dopo la macinazione dei semi. Il termine "mostarda = moutard" riguarda unicamente la "senape" e non la "mostarda " di cui si parla più sopra. La crema di senape viene preparata con acqua, aceto, succo di limone, vine o anche altri liquidi con sale ed aromi e anche spezie creando una salsa o pasta di colore variabile che spazia dal dolce al piccante. Ogni salsa con le varie e differenti aggiunte assume un colore che va dall'oro al marrone.
Altre info le trovate a questo link da dove sono state tratte anche le immagini.


Sei varianti di senape - salsa



Curiosità
Esiste una mostarda di senape che è una celebre salsa a base di mosto d'uva e senape tipica della cucina francese ed usata come condimento soprattutto per le carni. Si pensa che le origini risalgano al medioevo e gli ideatori fossere dei monaci della Borgogna. Passano gli anni e viene ancora oggi molto apprezzata ed aggiunta in varie ricette. Fu chiamata nel tempo "moutarde" (nulla a che vedere con la nostra mostarda).

Con questo concludo la lettera "M".

Buona giornata.


Il link che ragruppa tutto il glossario dalla A alla Z








NOTA Affluente

Con al lettera "M" ho lasciato fuori dalla lista le parole come Meringare, Modellare, Membrana cellulare perchè credo che queste definizioni siano ormai conosciutissime.

Ad ogni modo se lo ritenete necessario che io le aggiunga, basta che me lo lasciate scritto nei commenti. Grazie.

PS.
E' da un pò che non condivido questa rubrica, la prima parte della lettera "M" era stata condivisa il 3 ottobre 2017. Mi conforta però che chi ha eventuale interesse a leggere tutti i post precedenti di questa rubrivca non deve fare altro che cliccare sul "QUI" e potrà leggere tutti i post dalla A alla M. Fino alla lettera "Z" molta strada devo fare ma, se lo voglio fare bene la fretta sarebbe una cattiva consigliera. Grazie della comprensione che sono sicura avrete nei mie confronti. Ripeto che vorrei alla fine fare in modo che possa essere messo su PDF ed a disposizione di chi avrà piacere di scaricarlo.
Buona giornata.

16/01/18

Cozze gratinate ai due formaggi : pecorino e grana reggiano

L'idea di provare questo piatto mi è venuta leggendo la ricetta da Vero Cucina che ogni tanto acquisto perchè è mensile e costa 1 euro soltanto. Qualche volta ci sono delle ricettine semplici che mi danno qualche idea perchè replicare esattamente non mi va e non perchè non sappia fare  il piatto deve avere anche la mia impronta :D
La ricetta prevedeva  che le cozze venissero aperte a crudo ma, non mi cimento dopo essermi tagliata più volte quindi sistema a vapore.
Erano previsti per 4 persone 1 kg di cozze ma tutti sappiamo che lo scarto è molto alto quindi ho lasciato lo stesso quantitativo anche se solo per DUE.
Questa ricetta l'ho fatta all'inizio dell'estate, l'ultima cosidetta "infornata" prima del grande caldo ma ora che siamo a temperature rigidine il forno non mi dispiace accenderlo e quindi pronta a replicare.



Ingredienti per 2 persone

1 kg di cozze
1 cucchiai di pesto di basilico 
50 g di parmigiano grattugiato
30 g di pecorino (grattuggiato o se fresco grattatelo su grattugia a fori larghi)
olio evo
pepe a piacere
1-2 cucchiai di vino bianco
1 spicchio di aglio  





Preparazione


Se non avete acquistato cozze sottovuoto ma quelle fresche in pescheria, dovrete raschiare il guscio e levare la barba.
Come da consiglio del pescatore e dall'amico chef, la barba va tolta soltanto quando siete pronti a farle aprire. Il motivo risiede che togliendo la barba, si stacca una parte anche al mollusco con la quale aderisce alla parete o altro e muore.
Preparate i due formaggi e grattugiate a fori larghi il pecorino a meno che non avete acquistato quello già grattugiato.

Nota:
io ho acquistato la salsa al pesto già pronta, una piccola confezione che corrisponde al quantitativo indicato che poi sarà allungato con l'acqua delle cozze.

Io ho usato le pirofile di terracotta che avevo purtroppo come noterete dall''immagine era troppo grande. Meglio sarebbero quelle piccole da monoporzione.
Dopo aver tolto le barbe, in una casseruola alta mettete un  filo di olio e gettate le cozze bagnandole con il vino e chiudete. Man mano che le cozze di apriranno mettetele subito da parte e non attendete che si aprano tutte, el frattempo quelle aperte cuociono troppo: non tutte si aprono nello stesso momento.
Togliete poi una parte del guscio, filtrate l'acqua delle cozze e aggiungetelo poco alla volta al pesto per allungarlo. La salsa deve risultare fluida ma non acquisa ma se vi sembra che manchi e non avete più acqua delle cozze,  aggiungete un goccio di vino bianco o acqua normale.

Ungete il contenitore monoporzione scelto e disponete la mezza cozza con il mollusco verso l'alto. Irrorate con un pò di pesto diluito ed i due formaggi e aggiungete le altre cozze usando i condimenti allo stesso modo. Cospargete tutto il rimanente formaggio e pesto e mettete in forno a 170° se ventilato o 10 gradi in più se statico per circa 8-10 minuti,  il formaggio si deve sciogliere.

Servite caldo ma anche sono sono tiepidi va bene lo stesso altrimenti vi scottate le dita.
Un scarpetta per gustare la crema ci vuole.
Vi consiglio un vino bianco secco fermo (Sauvignon - Pinot)

Buon appetito.

NOTA Affluente

Io acquisto delle cozze sottovuoto provenienti dall'Atlantico non surgelate che sono grandi e molto buone e non mi è mai capitato che queste non si siano aperte tutte. State solo attenti alla data sulla confezione e non acquistatele se sono passati più di due giorni dalla data di impacchettamento. Usualmente hanno una scadenza di 5 giorni dalla data d'impacco.

Il pesto pronto è quello all'aglio ma esiste anche senza e ci sono delle cofezioni di circa 200 g e sono perfette, corrispondono circa a due cucchiai abbondanti.

Ho aggiunto alla mia porzione un pò di ricotta affumicata grattata che ha dato un sapore incisivo. A me l'affumicato piace a marito..no NO.



14/01/18

Intermezzo Domenicale !!! ... ♪ ♫ Iglesia Cristiana Palmariana de los Carmelitas de la Santa Faz ♫ ♪ - Chiesa cattolica palmariana

Ho letto dei seguaci di una "chiesa cattolica palmariana" e confesso che non ne avevo mai sentito parlare. Non tocco argomenti religiosi di nessun tipo e quindi mi limito a riportare quanto ho trovato nel web ed in particolare dall'enciclopedia libera Wikipedia. Riporto quanto viene descritto riportanto in riassunto o specificando che trattasi di un semplice copia/incolla.

La Chiesa cattolica palmariana (Chiesa cattolica apostolica palmariana o ufficialmente in spagnolo Iglesia Cristiana Palmariana de los Carmelitas de la Santa Faz) è una Chiesa cattolica scismatica, retta da un proprio pontefice, attualmente Pietro III.
Da Wikipedia inglese che ho tradotto con Google, scrive che Joseph Odermatt conosciuto con il nome religioso di Eliseo Maria ed ora come pontefice Pietro III, è subentrato a Ginés Jesùs Hernàndes - Papa Gregorio XVIII perchè questi s'innamorò e perse la fede rassegnando le sue dimissioni e lascio la chiesa. Potete trovare le informazioni su Wiki.

Questa chiesa è considerata come parte deo movimenti conclavisti.
Il conclavismo è una posizione teologica dei cattolici tradizionalisi derivata dal sedevacantismo.......
in seguito ...... scaturito dal Concilio Vaticano II possano eleggere il proprio papa.
Resto,  incluso le frasi non completate le potete leggere direttamente QUI

Le origini della Chiesa palmariano sembra sia dovuta a presunte apparizioni mariane a Palmar de Trova che è un piccolo paese spagnolo nel 1968. La Madonna fu vista da quattro studentesse che la videro appoggiata ad un albero presso un terreno agricolo chimato La Alcaparrosa. Altre persone recatesi po giurarono di aver visto anche loro la Madonna come avvenimenti di miracoli simili di Fatima e Garabandal. (E' risaputo che uno Stato così fortemente cattolico è sempre stata la Spagna).
Tra le persone che ebbero queste visioni fu un assicuratore di Siviglia - Clemente Dominguez il quale divenne poi il principale sostenitore della Chiesa palmariana. Egli asseriva che la Madonna gli aveva dato istruzioni per liberare la Chiesa cattolica dall'eresia e  dal progressismo del comunismo
Fondo nel 1975 un nuovo ordine religioso, l'Ordine dei carmelitani del Santo Volto, che non venne riconosciuto da papa Paolo VI (che pure viene onorato come papa-martire dai palmariani). L'ordine venne inizialmente retto solo da laici, ma con il passare del tempo venne sempre maggiormente sostenuto da religiosi spagnoli, portoghesi e statunitensi. 

A questo punto mi fermo, troppo lungo sia per il riassunto che per riproporre il testo che non sarebbe corretto nei confronti di chi l'ha scritto anche se su un encicolpedia libera.
Aggiungo ancora che la Chiesa palmariana dispone oggi di 60 sacerdoti, 70 monache e circa 2.000 seguaci. Essa dispone di cappelle nel Regno Unito, in Australia, in Nuova Zelanda ed in America Latina.
Di come il Gruppo sia oggi ecc. ritengo ognuno debba andare se interessa a questo  LINK per leggere la pagina completa di cosa tratta questa chiesa Palmariana, oltre all'origine accennato anche alla consacrazione dei vescovi, la scomunicata, le pretese del papato, ecc. che sono una lettura secondo me molto interessante. Certo a molti un argomento di questo genere e lontano dal nostro quotiadiano non susciterà interesse ma io sono dell'opinione che ci sono tante cose nel mondo di cui non sappiamo niente o solo marginalmente e che invece nella globalità come oggi si parla, il conoscere almeno marginalmente qualcosa al di fuori del nostro piccolo è un modo di cultura e di condivisione proprio in questa globalità.



Chiesa cattolica palmariana
Classificazione cattolica
Orientamento scismatica, conclavista
Fondatore Clemente Domínguez (che assunse il nome papale di Gregorio XVII)
Fondata 1978
Primate Pietro III
Forma di governo monarchia assoluta teocratica elettiva a carattere vitalizio
Membri 2 000 


Cattedrale di Palmar de Troya

Ci sono immagini sia del fondatore che dell'attuale rettore della chiesa ma non si trovano sulla pagina wiki bensi come immagini su google però non è indicato quale è del fondatore e quello attuale quindi preferisco non mettere nessuna. La cattedrale invece è reale ed esiste quindi qui non ci sono dubbi.

E' un post/condivisione particolare credo che porti un qualcosa di cui forse pochissimi sanno l'esistemza o l'ignorano completamente come la sottoscritta ma, credo, che come lettura in una giornata piovosa con una buona tisana o cioccolata davanti un fuoco possa anche rappresentare un diversivo.
Buona domenica.


NOTA Affluente
Qusta volta ho lasciato molte parole evidenziate che includono dei link diretti e quindi potete andare a leggere senza dover cercare. Essendo il tutto molto particolare e per me anche interessante, ho preferito lasciarli.
Ci sono tantissime religioni, sette, credenze ecc. nel mondo alcune appartengono al cristianesimo altre no possono essere di provenienza orientale e non solo ma, questa, è presente nello Stato Spagnolo che è riconosciuto dalla storia il più grande seguace della religione cristiana.

12/01/18

Gnocchi di patate alla sorrentina.. quasi libera interpretazione ... senza forno

Questa piatto l'ho fatto quest'estate , pensando pensando a qualcosa per non utilizzare il forno: ora che siamo in inverno è sempre attuale ed il forno ci ...riscladerà :D :D  
L'idea è partita dalla quantità di patate da smaltire per evitare che germogliassero. Non sono una mangiatrice di gnocchi ma a maritino ed al nostro amico piacciono tantissimo  :D
Però, avendo dei problemi alle braccia ancora doloranti per la caduta, mia figlia ed io abbiamo fatto uno scambio..... a lei le patate quasi 2 kg a me la sua confezione pronta di gnocchi di 450 g  :D :D  che sono stati fatti però artigianalmente da un pastificio che risiede nella vicina Slovenia veramente di patate.
Ho preparato un condimento con quanto avevo in frigo come pomodorini, mozzarella, olive e ricotta affumicata che mi hanno ispirata per una pseudo "gnocchi alla sorrentina" a modo mio ma senza forno. (IG serve tantissimo come promoria, posto la foto e descrizione così non dimentico :D :D )


Ingredienti per 2 persone (anche 3.... )

1 confezione di gnocchi di patate da 450 g
250 g circa di pomodorini datterini
1 pezzo di ricotta affumicata da grattugiare
1 sacchetto di mozzarella già grattata che trovo nella grande distribuzione (circa 150 g)
1 vassetto di olive Taggiasche

origano - sale - pepe - aglio secco granulato
1 bicchierino da caffè di vino bianco
1/2 cucchiaino di zucchero 



Preparazione

In una padella con un pò d'olio o disteso i pomodorini tagliati a metà con la buccia sotto. Conditi con sale, aglio, origino e vino bianco ed un pò d'acqua e lo zucchero e coperto l'h asciato cuocere pecira 10-15. Verificato schiacciando che si siano ben ammorbiditi e laciati ancora cuocere per circa 5 minuti facendo attenzione che non si asciughi troppo. Ho poi aggiunto metà del vasetto delle olive scolando l'olio e spento il fuoco.
A parte ho fatto bollire dell'acqua leggermente salata e cotto gli gnocchi che ho raccolto subito non appena a galla e versati nella padella del sugo.
Riacceso il fuoco, ho aggiunto la mozzarella coprendo tutto dando una veloce mescoltata, lasciato giusto il tempo che si fonda.
Impiattato ancora filante e caldo e poi grattugiato la ricotta salata.

Come vedete dall'immagine maritino che gusta la  mozzarella filante  :D :D
Quel giorno abbiamo mangiato sulla terrazza al fresco serale.






Buon appetito.



NOTA Affluente

Io vi consiglio,  se li preparate in padella di utilizzare gli gnocchi pronti quelli con minimo  80% di patate e senza fecola perchè più compatti nell'impiattare dalla padella al singolo piatto. Quelli freschi vanno benissimo quando sono già porzionati nelle ciotole da forno le stesse che porterete in tavola.

09/01/18

Parmigiana di funghi « pleuretos o funghi ostriche o orecchioni »

Pasticci che siano di lasagne, di verdure o altro non le faccio spesso perchè a me la besciamella non piace in assoluto mentre a maritino senza non sarebbe contento. Quando mi decido a farli ne faccio in abbondanza in modo che metà è con la besciamella mentre l'altra senza per me così siamo tutti contenti :D :D 
Questa volta ho optato per un pasticcio di funghi che non prevede la besciamella :D ma, con due altri ingredienti che senz'altro colmeranno la mancanza :D  Penso di averla vista da qualche parte ma la ricordo vagamento mi è rimasto impresso il tipo di funghi coltivati usati per la loro particolarità ed anche al nome con la quale sono conosciuti.
Prima delle ricetta, mi soffermo sul fungo che a differenza di altri è un tutt'uno con il gambo. Viene chiamato ostrica, orecchione, gelena, ecc. a secondo del luogo di coltivazione. Vi metto alcune immagini tratte da WIKI

A grappolo nei pacchi confezionato ed una coltivazione di questi funghi

 in evidenza la forma ad ostrica

Si possono fare anche grigliati basta tagliare il fungo assottigliando ed accorciando il gambo poi conditi con olio, sale e prezzemolo ed un goccio di limone sono squisiti.  Ed ora la ricetta.


Ingredienti per 4 persone
1 kg di funghi pleurotos - 
li trovate anche leggermente grigio-marron non 
del tutto bianchi dipende dalla coltivazione
200 g di fontina *
200 g prosciutto cotto a fette sottili  o 3 confezioni già tagliato a quadrucci **
250 ml latte
1 cucchiaino scarso di noce moscata 
sale - pepe nero
olio evo
 pane grattugiato



Procedimento
Pulire i funghi dividendo il grappolo e cercando di tagliare le cappelle assieme ad una parte del gambo in modo da avere a disposizione un certo numero dal più grande al piccolo.
Arrostitele da entrambi i lati senza esagerare  « direi 5/7 minuti a secondo della grandezza  »  su una griglia o padella antiaderente. Condirli poi con un filo di olio, sale e mettere da parte.
Tagliare una parte della fontina a piccoli pezzi e grattugiare l'altra.
In una ciotola sbattere l'uovo con il latte, aggiungere la noce moscata, sale e pepe nero preferibile a mulinello se lo avete altrimenti a polvere va benissimo.
In una pirofila o tortiera (tonda-quadrata...) ungerla con un pò d'olio o potete anche rivestirla con la carta da forno antiaderente e iniziate con:
1 - uno strato di funghi
2 - ricoprite con il prosciutto e poi con il formaggio
3 - ricominciate con i funghi fino ad esaurimento degli ingredienti
e calcolate che l'ultimo strato sia di funghi

Versate su tutto prima l'uovo ed il latte poi la fontina grattugiata e finite con una spolveratina di pane grattugiato che vi darà la crosticina.
Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti  (se avete forno statico aumentate di 10°)



Come al solito non riesco mai a fare una foto decente, i piatti pieni sono stati subito portati in tavola da maritino che assieme all'amico hanno subito « inforchettato » e quindi non mi è rimasto altro che immortalere la « rimanenza » .
Da quello che è rimasto si evidenzia che queta parmigiana è stata molto gradita.... :D e vi assicuro che era per almeno 6 commensali...noi solo 3 :D :D

Buon appetito e buona giornata.


NOTA Affluente
*
Potete usare la fontina ed il formaggio grattugiato diverso come il grana o altro a piacere.

**
Il prosciutto cotto se lo volete a quadrucci potete acquistarlo in una sola fetta e poi tagliarlo voi senza acquistare le confezioni già pronte.  Sia a fette sottili che a quadrucci è facile da gestire assieme a quelli di formaggio oppure potete anche mettere parte a fette e parte a quadrucci: a voi la scelta !!

Per questo pasticcio vanno bene anche le confezioni surgelate di funghi misti e/o di solo porcini come anche i funghi freschi tipo chiodini, champignons ma quelli chiamati cremini che sono più sodi.

06/01/18

La ♪♫ B E F A N A ♪♫





Oggi arriva lei la vecchia  signora ♫ La Befana ♫  immancabile al suo giorno il 6 di gennaio.   

A casa mia, mi dicevano che era senza dubbio la mia festa :D :D ma sono sicura che non sono l'unica a cui è stata detta..... :D :D
Dopo 8 anni di blog, di "lei" ho scritto parecchio però sono quasi sicura che la leggenda sulla sua figura/immagine non è molto conosciuta e quindi la ripropongo.  Oggi, i bambini a differenza di anni indietri sono diventati molto curiosi su cose nuove ma vecchie per noi, infatti il "vintage" è molto di moda :D :D
Ecco la leggenda che racconta di quanto ......
♪♫ ......i 3 RE Magi erano  diretti a Bethlemme per offrire i loro doni a Gesù Bambino come ben sapete "oro, incenso e mirra". Pur non comprendendosi fra di loro provenendo da luoghi diversi, s'incamminarono assieme per una stessa destinazione. Nonostante sapessero che dovevano seguire la Stella ,  bussarono alla porta di un vecchio casolare e chiesero alla vecchietta che vi abitava la strada da seguire per Bethlemme per portare i loro doni a Gesù Bambino e la invitarono anche ad andare con loro. La vecchiettà rifiutò adducendo vari motivi, confermò la direzione ed i Re Magi continuarono così la loro strada. La vecchietta dopo si pentì di questa sua decisione e decise di raggiungerli ma non li trovò. Allora in groppa alla sua scopa e con un sacco di doni si fermò in tutte le case dove c'erano bambini lasciando un dono nella speranza che uno di essi fosse Gesù Bambino Da quella volta ogni anno nella notte tra il 5 e 6 di gennaio sempre in groppa alla sua scopa con il sacco pieno di doni passa in tutte le case dei bambini sempre ancora alla ricerca di Gesù Bambino. ♪♫

Penso che tutti o quasi conoscano la famosa filastrocca che sentivamo sempre quando eravamo piccoli  ....

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana
Viva, Viva La Befana!



che poi a secondo della regione e dell'occasione, modificavano la terza rima. Ad esempio a Roma viene sostistuita con ...col vestito alla romana..... 

Si dice anche che l'Epifania tutte le Feste porta via  ed è vero perchè fino a Pasqua non ci sono altre Festività di quelle che esistono da tempo .

Bisogna anche dire che è  l'Epifania è anche una festa della chiesa infatti il nome completo è Epifania del Signore. Viene celebrata 12 giorni dopo il Natale precisamente il 6 gennaio per le Chiese Occidentali e  Orientali secondo calendario gregoriano, mente quelle che seguono il calendiario giuliano cade il 19 di gennaio.
Nella Chiesa cattolica e anglicana è una delle massime solennità celebrate assieme alla Pasqua, Natale, Pentecoste ed Ascensione ed è  quindi è una festa di precetto. Nei luoghi in cui non è considerata festività civile viene spostata alla domenica tra il 2 e 8 di gennaio.
Altre notizie le trovate QUI.


Voglio concludere con un cartone animato di "abacadabra" è tutto va a posto con la bacchetta ....



link a YouTube nel caso sparisca

 

Buona Befana a tutti, mi raccomando mettete le calze senza ...buchi... siate buoni almeno il giorno prima per evitare il carbone anche se oggi il carbone è dolce e si può gustare :D :D




NOTA Affluente
Mi scuserete ma l'Intermezzo Domenicale non ci sarà ha ceduto il passo alla "Signora Befana" e, considerando le giornate caotiche anche per me non sono riuscita a finire il post anche per la connessione purtroppo molto lenta per le mie ricerche sicuramente per il gran numero di utenti collegati.

03/01/18

Insalata di pere, pecorino e noci

Il titolo è lo stesso di chi mi ha dedicato questa ricetta per il mio compleanno e compliblog, la carissima amica Marina del blog  Meri in Cucina 
Lei dice..... la prepari per gustarsela in un tête-à-tête con il maritino .... infatti l'insalata è stata fatta il 31 dicembre piatto leggero in attesa della cena di capodanno per noi due.
L'insalata era splendida un insieme di sapori agro dolce salato dovuto alla presenza della pera, il formaggio pecorino e le noci.
E' solo la foto che lasciare desiderare.... il resto super.
Penso che Marina non avrà nulla in contrario se metto la sua foto accanto alla  mia, io perdo lei guadagna :D 

Questa è la sua foto

Ingredienti per 2 persone 

40 g insalatina mista io Misticanza l'avevo in casa (lei acetosella e soncino)
40 g pecorino io sardo lei romano
1 pera 
4/5 noci

per l'emulsione
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino di senape io 2 mi piace piccante
succo di limone lei mezzo




Procedimento
Lavare e scolare bene l'insalata che avete scelto. Dividere la pera in quattro spicchi senza buccia e torsoletto e l'affettate sottile. Sgusciate le noci e tostatele; tagliate a cubetti il pecorino se fresco io avevo quello stagionato e quindi l'ho affettato con il pelapatate. Riunire tutti questi ingredienti in una ciotola e preparare a parte l'emulsione battendola forte con forchetta.
Irrorate l'emulsione sull'insalata, mescolate bene e suddividete in due piatti, io usato quelli fondi.



Questa senza ombra di dubbio la mia, le ho distanziate per non rovinare la sua :(


E' un insalata semplice da rifare riempie lo stomaco con qualcosa di leggero e piacevole da gustare nell'insieme di sapori che si creano con questi ingredienti.

Grazie Marina .


NOTA Affluente
Gli ingredienti di Marina sono perfetti. Ho dovuto cambiare il tipo di insalata perchè avevo a casa la misticanza ed il pecorino fresco romano qui è difficile trovarlo buono si trova quello invecchiato per grattuggiare. Avevo un pezzo di pecorino sardo semistagionato che si poteva ancora fare a lamelle con il pelucchino per le patate che, essendo parecchio salato non ho aggiunto sale.
La senape che uso è quella piccante ma questa volta ho usato la classica anche se saporita perchè maritino non deve mangiare il "piccante" ma il "gustoso".
Quando rifarò questo piatto, spesso, usero l'insalata consigliata da Marina.


PS.
Ieri ho deciso di farmi di nuovo questa insalatina solo per me lasciando invariati tutti gli ingredienti salvo la pera che purtroppo pensavo di avere invece era mancante. Ho sostituito la pera con:

- 3 clementine piccole pelate ed affettate
- 2 clementine spremute per il succo al posto del limone
(avevo provato subito una piccola parte con il limone ma il sapore troppo acido copriva le clementine per cui ho optato per il loro succo che comunque non era molto dolce)
Il risultato buonissimo ecco la solita foto orrenda ma si vedono bene i pezzetti rosati delle clementine.





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