In questi giorni il "panettone" come anche il "pandoro" hanno fatto la loro presenza "regale" sulle nostre tavole e sono state anche oggetto di regali e moltissime amiche, super brave, hanno sfornato panettoni che poi oltre a gustarli con gli amici sono stati anche regalati: mi sarebbe piaciuto averne uno anche se come dolce lottando con la glicemia è stato meglio NO.
Su una rivista che , managgia a me, leggo di qua e di la ma non ricordo mai il nome, hanno presentato la storia del panettone definendolo "Re incontrastato del Natale" ed io sono andata a documentarmi facendo le mie solite ricerche: nel web trovi tutto basta saper cercare :D
Partendo dall' impasto soffice e dorato, che cela degli aromi favolosi e presenta la sua uvetta e naturalmente i canditi, ma che richiede però una lavorazione attenta e lunga. E' il simbolo, questo lo sapete tutti, del Natale ma rappresenta anche "Milano" ma non solo - ma della tradizione in se stessa per la tavola delle Feste in tutta Italia. Numerose sono le leggende relative alle origini del panettone ma, la più veritiera (sembra) quella dell'oscuro sguattero alla corte di Lodovico il Moro e riporto qui quanto scrive Wiki...
Il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce,
dimenticato per errore nel forno, quasi si carbonizzò. Vista la
disperazione del cuoco, Toni, un piccolo sguattero, propose una
soluzione: «Con quanto è rimasto in dispensa – un po' di farina, burro, uova, della scorza di cedro
e qualche uvetta – stamane ho cucinato questo dolce. Se non avete
altro, potete portarlo in tavola». Il cuoco acconsentì e, tremante, si
mise dietro una tenda a spiare la reazione degli ospiti. Tutti furono
entusiasti e al duca, che voleva conoscere il nome di quella
prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto: «L'è 'l pan del Toni». Da allora è il "pane di Toni", ossia il "panettone".
L'altra leggenda che sembra anche veritiera recita cosi sempre da Wiki
Messer Ulivo degli Atellani, falconiere, abitava nella Contrada delle Grazie a Milano.
Innamorato di Algisa, bellissima figlia di un fornaio, si fece assumere
dal padre di lei come garzone e, per incrementare le vendite, provò a
inventare un dolce: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro,
miele e uva sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante, tutti
vollero assaggiare il nuovo pane e qualche tempo dopo i due giovani
innamorati si sposarono e vissero felici e contenti.
Si ha traccia a Milano di questo definito allora "pandolce" già dal 1200 e consisteva in un impasto di farina di frumento mista qualche volta al mais lievitato assieme a dell'uvetta. I panettoni artigianali hanno inziato ad essere presenti e con molto successo nell'Ottoceno per proseguire fino al 1900.
Oggi il panettone viene prodotto nelle grandi ditte industriali dislocate in tutta Italia ma, a Milano lo si produce ancora artigianalmente perchè sono presenti ancora piccoli artigiani, che producono il panettone secondo la ricetta tradizionale. Sono come li definisco io "prodotti di nicchia" che solo vivendo in questi luoghi si può assaporare ancora il sapore del passato senza togliere nulla a quelli industriali.
Le grandi industrie presero come si dice piede dal primo quarto del Novecento e prime fra tutte Motta e Alemagna che hanno niziato a produrli in grande quantità. Fu Angelo Motta negli anni 20 che brevettò il metodo che prevede la formatura del panettone nel loro caratteristico involucro.Successivamente emigra, la tradizione del panettone di Milano, verso altre realtà produttive piemontesi da Balocco a Maina ed a Ferrua.
Altra storia, quella del "pandoro" che quasi parallelo .... fu il Domenico Melegatti a Verona, con l'ottenimento però dei primi "pandoro" in quantità, che grazie alla ricetta e all'uso dell'apposito stampo che brevetto emtrambi nel 1894 ed in questo stesso anno che segnò l'avvento ed il successo di questo dolce natalizio dalla tipica forma a "stella".
Praticamente il pandoro nasce in questo caso a Verona e se volete leggere la sua storia la trovate QUI
Pandoro da Wiki
Il panettone oggi è tutelato dal 2005 da una disciplinare che specifica esattamente gli ingredienti e percentuali minime per poter essere definito tale. Parliamo sempre del panettone classico non quelli che hanno aggiunte varie come creme,cioccolate ecc. ovvero farciti. E' esportato come dolce simbolo del Natale anche in moltissimi altri paesi.
Tutte le informazioni come anche le due prima immagini sono state prese da WIKI mentre entre la terza immagine dell'assortimento tipi di panettone è dal google immagini.
Vetrina con panettoni artigianali
Il vero panettone tagliato in tavola
Vari panettoni ed il pandoro
Io mi sono divertita in questa ricerca e di ricette per farli oltre che quelle delle mie amiche sono veramente tante. Ma la lavorazione è molto complessa e considerando che più di un pezzettino non posso mangiare non mi cimenterò mai nel farli...mangiare un pò siiii :D :D
Buona giornata a tutti.
PS.
Il post sarebbe dovuto essere pubblicato con la programmazione che purtroppo non ha funzionato. Ma ho visto che nella grande distribuzione sono ancora presenti confezioni di panettone, pandoro a prezzi veramente di stralcio che magari qualcuno che non ha potuto ora forse lo potrà acquistare. Ho pensato quindi di metterlo come un "Intermezzo Domenicale" mi spiaceva non condividerlo oppure attendere un anno :( :(
NOTA AffluenteAvevo già fatto post sul panettone due anni fa ma mi è paciuto rifarlo facendo ulteriori ricerche che senz'altro avranno apportato qualcosa di più. E' nuovo non è copiato.In pari tempo vi metto il link ad un post sul creare qualcosa di diverso con il panettone che avanza sempre e quindi ecco il link Fette di panettone o pandoro....Inoltre, a Trieste si usava la "schnitte - fetta " di pane ma è più buona con una fetta di panettone che veniva non solo tostata e poi irrorata con salse dolci o marmellate, ma anche passata in pastella oppure come si fa con la mozzarella in carrozza farcita con il prosciutto cotto. Infatti a Trieste si usa moltissimo mangiare la famosa "pinza pasquale" con il nostro prosciutto cotto di Praga ma, ultimamente ci sono panettoni senza canditi ed uvette e quindi si prestano moltissimo a questo abbinamento essendo l'impasto simile alla "pinza". Provare per credere.
PS.
Il post sarebbe dovuto essere pubblicato con la programmazione che purtroppo non ha funzionato. Ma ho visto che nella grande distribuzione sono ancora presenti confezioni di panettone, pandoro a prezzi veramente di stralcio che magari qualcuno che non ha potuto ora forse lo potrà acquistare. Ho pensato quindi di metterlo come un "Intermezzo Domenicale" mi spiaceva non condividerlo oppure attendere un anno :( :(