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22/02/22

FRITOLE CON L'ANIMA (Fancli z duso) del Carso Triestino

Tanti anni fa avevo riproposto queste fritole che le fanno nel  periodo carnevalesco sul carso triestino ma vengono presentate anche il giorno di San Valentino ormai passato.

Considerato che sono poco presente e che ultimamente non faccio una grande cucina, mi fa piacere riproporlo perchè dato il periodo penso che forse a qualcuno piacerà provarli.
Preciso ancora una volta che:
-  l'altopiano carsico è bilingue con lo sloveno dovuto alle genti  che si erano spostate tanto tempo fa dall'est. 
- la ricetta era stata tratta da un piccolo libro intitolato "Come mangiavano" redatto in dialetto locale  e parlava delle ricette di un tempo, alcune dimenticate, altre rimaste nella tradizione del luogo ove si pensa siano nate.

La ricetta fa parte della sezione la  "cucina carsolina" dalla quale l'ho tratta e sembra fosse appartenuta proprio ad una ristoratrice dell'altopiano carsico. Mi spiace non avere dati di questo libro ne Editore e autore, non ho copertina ma solo una parte delle ricette dalla quale non si evince alcuna informazione.

Come si pronunci in sloveno non ne ho la minima idea non la conosco però in fondo al post vi metterò un link di un video di un personaggio particolare che si definisce "il Pescivendolo che cucina" (pescivendolo significa una persona che vende il pesce ma non è detto che abbia una pescheria), e presenta la sua ricetta di queste fritole con l'anima con una esecuzione che si usa per fare i gnocchi alla parigina (farina, acqua e burro) diversa  dalla mia che è uguale a quelle presenti su altri siti di cui vi lascerò i link.


Ingredienti per 6 persone

1 kg di farina
3 uova
30 gr di lievito
1 bicchiere d'olio
1 bicchiere di acquavite (la grappa ma non fruttata)
1 bicchiere di vino bianco
1 pizzico di sale
100 gr di filetti di acciuga
olio per friggere



Preparate l'impasto miscelando la farina, le uova. lievito ed il bicchiere d'olio (quantità a vostra discrezione affinchè non siano grasse, e potete aumentare il vino o la grappa con la stessa quantità omessa di olio ) , il vino e un pizzico di sale.
Quando l'impasto pronto e morbido lasciatelo lievitare. Deve radoppiare di volume e tenerlo al coperto senza che subisca sbalzi di temperatura (io l'ho messo in forno freddo li temperatura costante :D ) Regolatevi per il tempo osservando quanto sia già lievitato di solito è sufficiente 1 ora o poco più.

Nel frattempo scolate dall'olio se avete preso i filetti sotto olio oppure se acquistate quelli salati e non sfilettati li dovete pulire e dissalare passandoli velocemente sott'acqua.
Tagliateli in tre parti se sono grandi a metà quelli piccoli. Potete anche fare più pezzetti se preferite fare cucchiate con un cucchiaio piccolo invece di quello da minestra.
Prendete a cucchiaiate l'impasto, farcite ogni cucchiaiata con un pezzetto di acciuga e friggete.

Vi consiglio di immergere il cucchiaio in un pò d'acqua in modo che l'impasto possa scivolare meglio ma attenti agli schizzi oppure meglio ancora immergete il cucchiaio con l'impasto nell'olio in modo da averlo oliato per la prossima cucchiata.

Lasciateli gonfiare e dorare, girateli e poi prendeteli con una schiumarola e metteteli su un foglio di carta assorbente per assorbire il grasso in eccesso.

Io preferisco aggiungere un poco di sale quando pronti ma sul Carso usano metterci zucchero in polvere e vi assicuro che il contrasto è piacevole.

Qui di seguito vi metto il link del "Pescivendolo che cucina" 




(metto anche il link a YouTube perchè alle volte clic sulla freccia non funziona e poi si vede meglio)

Purtroppo io le fritole anche se non sono dolci ma essendo fritte non le posso mangiare. Potrei una sola ma questo lavoro per una sola... poi a marito le fritole non piacciono quindi assaggio una dal mio panettiere ma dolce ripiena di zabaione: se ho da peccare pecchiamo bene :D :D :D
Buona mangiata e se le fate raccontatemi se vi sono paciute.
 




NOTA Affluente

Potete utilizzare metà di un bicchiede d'olio per evitare il troppo grasso e potete aumentare l'equivalente con il vino o con la grappa. Tenete presente che l'olio serve all'impasto affinche le fritole non assorbano poi friggendo troppo grasso.
Vi lascio ancora come promesso alcuni link che parlano sempre di queste fritole con l'anima:  QUI , QUI.

Ho scoperto inoltre che queste fritole con l'anima assomigliano a quelle Pugliesi che si fanno nel giorno dell'Immacolata e si inserisce anche un acciuga e sono chiamate "Pettole Pugliesi "ma potrebbero benissimo chiamarsi anche Fritole con l'anima carsoline. Questo è il LINK

04/02/20

FRITOLE CON L'ANIMA (Fancli z duso) del Carso Triestino

Dieci anni fa avevo condiviso con voi queste "fritole" che appartengono al periodo carnevalesco e per il giorno di San Valentino del mio carso Triestino.  L'altopiano carsico è bilingue con lo sloveno dovuto alle genti  che si erano spostate tanto tempo fa dall'est. 
La ricetta era stata tratta da un piccolo libro intitolato "Come mangiavano" redatto in dialetto e parlava delle ricette di un tempo, alcune dimenticate, altre rimaste nella tradizione del luogo ove si pensa siano nate.
Non sono in grado di  indicarvi l'editore o l'anno di questa stampa che credo con un numero di copie molto ristretto tanto che io non l'ho posseduto ma ho trovato solo alcuni fogli che onestamente non so come siano in mio possesso.
La ricetta fa parte della sezione la  "cucina carsolina" dalla quale ho tratto questa ricetta e sembra fosse appartenuta proprio ad una ristoratrice dell'altopiano carsico.
Come detto essendo Trieste al confine (ora non ci sono più) le genti provenivano da diverse zone della vicina Slovenija allora Jugoslavia per una miriade di cause mantenento la lingua di origine.
Come si pronunci in sloveno non ne ho la minima idea non la conosco però in fondo al post vi metterò un link di un video di un personaggio particolare che si definisce "il Pescivendolo che cucina" (pescivendolo significa una persona che vende il pesce ma non è detto che abbia una pescheria), e presenta la sua ricetta di queste fritole con l'anima con una esecuzione che si usa per fare i gnocchi alla parigina (farina, acqua e burro) diverseada dalla mia che è uguale a quelle presenti su altri siti di cui vi lascerò i link.


Ingredienti per 6 persone

1 kg di farina
3 uova
30 gr di lievito
1 bicchiere d'olio
1 bicchiere di acquavite (la grappa ma non fruttata)
1 bicchiere di vino bianco
1 pizzico di sale
100 gr di filetti di acciuga
olio per friggere



Preparate l'impasto miscelando la farina, le uova. lievito ed il bicchiere d'olio (quantità a vostra discrezione affinchè non siano grasse, e potete aumentare il vino o la grappa con la stessa quantità omessa di olio ) , il vino e un pizzico di sale.
Quando l'impasto pronto e morbido lasciatelo lievitare. Deve radoppiare di volume e tenerlo al coperto senza che subisca sbalzi di temperatura (io l'ho messo in forno freddo li temperatura costante :D ) Regolatevi per il tempo osservando quanto sia già lievitato di solito è sufficiente 1 ora o poco più.

Nel frattempo scolate dall'olio se avete preso i filetti sotto olio oppure se acquistate quelli salati e non sfilettati li dovete pulire e dissalare passandoli velocemente sott'acqua.
Tagliateli in tre parti se sono grandi a metà quelli piccoli. Potete anche fare più pezzetti se preferite fare cucchiate con un cucchiaio piccolo invece di quello da minestra.
Prendete a cucchiaiate l'impasto, farcite ogni cucchiaiata con un pezzetto di acciuga e friggete.

Vi consiglio di immergere il cucchiaio in un pò d'acqua in modo che l'impasto possa scivolare meglio ma attenti agli schizzi oppure meglio ancora immergete il cucchiaio con l'impasto nell'olio in modo da averlo oliato per la prossima cucchiata.

Lasciateli gonfiare e dorare, girateli e poi prendeteli con una schiumarola e metteteli su un foglio di carta assorbente per assorbire il grasso in eccesso.

Io preferisco aggiungere un poco di sale quando printi ma sul Carso usano metterci zucchero in polvere e vi assicuro che il contrasto è piacevole.

Qui di seguito vi metto il link del "Pescivendo che cucina" 




(metto anche il link a YouTube perchè alle volte clic sulla freccia non funziona e poi si vede meglio)

Purtroppo io le fritole anche se non sono dolci ma fritte non le posso mangiare. Potrei una sola ma questo lavoro per una sola... a marito le fritole non piacciono quindi assaggio una dal mio panettiere ma dolce ripiena di zabaione: se ho da peccare pecchiamo bene :D :D :D
Buona mangiata e se le fate raccontatemi se vi sono paciute.

NOTA Affluente

Potete utilizzare metà di un bicchiede d'olio per evitare il troppo grasso e potete aumentare l'equivalente con il vino o con la grappa. Tenete presente che l'olio serve senn'impasto affinche le fritole non assorbano poi friggendo troppo grasso.
Vi lascio ancora come promesso alcuni link che parlano sempre di queste fritole con l'anima:  QUI , QUI.

Ho scoperto inoltre che queste fritole con l'anima assomigliano a quelle Pugliesi che si fanno nel giorno dell'Immacolata e si inserisce anche un acciuga e sono chiamate "Pettole Pugliesi "ma potrebbero benissimo chiamarsi anche Fritole con l'anima carsoline. Questo è il LINK

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