24/02/20

Chai Tea

Io adoro i tè in genere che siano classici, speciali o aromatizzati sopra tutto con spezie che oggi si trovano facilmente. Non disdegno le tisane in prevalenza con il sapore di frutta e alcuni tè deteinati (altrimenti non dormo) aromatizzati sia con spezie che piccanti con l'aggiunta di peperoncino, zenzero, ecc. I tipi di tè come la lavorazione, coltivazione, essicatura nel mondo sono quasi infiniti ed elencarli tutti sarebbe impossibile ognuno ha la sua particolarità sia nel modo di berlo, il quando e sopra tutto il come e quindi vi lascio dei link interessanti se volete approfondire:

"il più interessante e completo"  , di Wiki da cui ho tratto l'immagine


Tè a diversa fermentazione, preparati e serviti in tazza 
(da sinistra a destra): tè verde, tè giallo, oolong e tè nero.


Un tè in particolare che mi piace freddo con una lacrima di latte e senza zucchero è il  Lapsang Souchong. Una varietà di tè cinese nero che dopo esser stato ossidato viene essicato ed affumicato con legno di pino o cedro. Viene lasciato a foglie intere leggermente arricciate e l'infuso è di un colore ambrato-arancione. La teina è relativamente bassa e a foglie piccole viene consumato in loco mente vengono esportate le foglie più grandi. E' parte usata della miscela Russian Carava.
Vi lascio il link Wiki e la foto è tratta da questa pagina.


Ed ecco la ricetta del "Chai Tea" che mi è piaciuto moltissimo anche per la forte presenza delle spezie che lo rende particolare e in finale risulta quasi "denso":


Ingredienti per due tazze da tè (sufficiente anche per una terza)

2 cucchiai da tavola o 4 bustine di tè nero classico
400 ml di acqua naturale minerale
80 ml di latte intero
10 chiodi di garofano
2 cucchiai di canella in polvere
8 semi di cardamon
2/3 cm di radice di zenzero fresca
1 pizzico di pepe nero macinato fresco
2/3 cucchiaini i miele di acacia (io tutti fiori)

la foto del mio bicchiere era una prova con dosi dimezzate e
 ve la faccio vedere per via del colore che questo 
Chai Tea assume ed è dovuto alle spezie sopra tutto alla cannella


Questa invece è stata estrapola dal foglietto della rivista
"Tutto in cucina"
da cui ho tratto la ricetta, tazza uguale alla mia. La metto per
fare vedere che il colore del tè ottenuto  quasi uguale
al mio solo un po più luce sulla tazza nella foto



Preparazione

"Consiglio:
mettete tutte le spezie dopo averle frantumate (chiodi di garofano, cardamono) assieme a quelle in polvere in un sacchettino di tela che chiuderete per evitare che poi nel liquido formino una specie di impasto simile alla farina che dovrete poi lasciare decantare perchè il solo filtrarlo come consiglia la ricetta il risultato non è perfetto. Perdereste una parte del liquido.
Ad ogni modo potete provare a non utilizzare il sacchetto e lasciare tutto sciolto nell'acqua e latte e poi filtrare con un telino molto fitto girando con il cucchiaino in modo che il liquido scenda.
Se lo bevete subito nulla si depositerà sul fondo altrimenti bevete piano senza smuoverlo.

In una casseruola mettete tutte le spezie, lo zenzero spellato e tagliato a fettine ed il tè nero e lasciate riscaldare per 5 minuti facendo attenzione che non brucino.

Poi mettete il tutto nel sacchetto, rimettete nella casseruola ed aggiungete l'acqua a temperatura ambiente e portate ad ebolizzione facendo sobbollire per 2-3 minuti.
Unite il latte ed il miele e lasciate sobbollire piano per ancora 5 minuti che il tutto si insaporisca mescolando ogni tanto.
Fate attenzione che il tutto può salire quindi abbassate e rialzate poi la fiamma che non esca...sul fornello :)

Filtrate lo stesso per quel poco di polvere che possa essere uscita dal sacchetto e servitelo ben caldo.

Spero che piaccia anche a voi accompagnato con biscottini al burro i classici inglesi.

Ciaooo alla prossima.


NOTA Affluente
A me piace tantissimo anche il kombucha una bevanda fermentata a base di tè. Buono anche il "bubble tea" una ricetta taiwanese che mescola tè e succhi di frutta aggiungendo perle di tapioca che però io non metto mai non mi piacciono e anche senza è buonissimo.
Ovviamente con le nuove tendenze il tè si adatta a mille combinazioni sta a me/voi trovare la combinazione giusta per il vostro palato.
Un altro tè che adoro oltre al classico earl grey al bergamotto, è 
l'Oolong tea

che è anche chiamato tè blu, ed è un semiossidato prodotto in Cina e Taiwan e si pronuncia "Wulong" che significa letteralmente drago scuro. Lavorazione particolare e laboriosa e, le caratteristiche di questo stesso tè posso essere molto diverse e sono dovute al grado di ossidazione delle foglie stesse e alla loro tostatura finale.


A sinistra  Oolong varietà Wuyi Qi Lan ed a destra varietà Tieguanyin di Anxi
Tratto da WIKI qui LINK 

Alla sera si può prendere una tazza di tè fermentato, digestivo con poca teina oppure una tazza di "rooibos" che è un tè africano particolare nel sapore senza teina e la storia e tutte le nozioni interessanti di questa particolare pianta la trovate QUI


Piccola comunicazione dell'autrice a tutti gli amici.

Chi mi segue anche se non costantemente ma quando giustamente può ed ha del tempo, si ricorderà che per motivi di dolori alla schiena non posso stare seduta per troppe ore nella stessa posizione per cui ho dovuto dimezzare le  pubblicazioni di post che implicano l'approntare di altre e, giustamente, la mia presenza nei blog della mie amiche con una maggior freguenza. 
Sto molto meglio anzi direi sulla via del BENE ma ho timore di approfittare e quindi cerco di andare piano per cui mi limiterò ancora alla pubblicazione settimanale salvo quando vedo che ci riesco anche due alla settimana.
Quello che mi interessa è essere presente nei vostri blog quanto più possibile e quini scrivere di meno per poter farvi visita più spesse. Spero di avere la vostra approvazione. (Mi sono resa conto che pur facendo molto sport a 76 anni le cose vanno un pò più per le lunghe.....purtroppo :( :( :(  )
Un abbraccio forte a tutte e buona prosecuzione in qualsiasi cosa stiate facendo o desiderate fare.

17/02/20

Tagliatelle (dolci) e fritte

In questo periodo di Carnevale tutti preparano od acquistano i dolci della tradizione delle proprie regioni. Castagnole, frappe, fritole, chiacchere ecc. le cui ricette spaziano sul web o ognuno ha la sua da fare tramandata in famiglia. 
Mi sono ricordata di una piatto che faceva la mamma della mia amica romagnola ed ho trovato questa tratta da "Dolci della tradizione dell'Emilia Romagna".

Ingredienti per 6 persone 
 
250 gr di farina
50 gr di burro
1 uovo + 1 tuorlo
zucchero semolato ed a velo
limone
latte
grappa
olio per friggere
sale








Preparazione

Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, unire il burro fuso e mescolato con zucchero semolato (1 cucchiaio circa), un pizzico di sale e 2 cucchiai di latte. Aggiungete l'uovo intero + 1 tuorlo e mescolate tutto. Aggiungete ancora all'impasto la scorzetta grattuggiata di mezzo limone, 1 cucchiaiata di grappa.

Lavorate la pasta finchè sarà liscia ed elastica.

Se avete la macchina per fare la pasta saprete certamente come fare le tagliatelle.
Se invece non l'avete stendete l'impasto in una sfoglia sottile. Poi arrotolatela e tagliatela non molto alta che poi aprirete ed avrete le classiche tagliatelle.

Friggetele poco alla volta nell'olio ben caldo finchè saranno dorate e croccanti. Cospargetele di zucchero a velo e servitele calde.

Nota
Per giungere al grado giusto di calore dell'olio buttate un pezzetto di pane se sfrigola e viene a galla subito l'olio è pronto. Se usate la friggitrice portatela ad una temperatura di 160-170 e friggetele per pochi minuti. Se vedete che prendono colore troppo presto abbassate la temperatura.

Variante
La variante in questo caso consiste in:
- tirare la sfoglia e cospargerla con il limone grattuggiato misto a 2 cucchiai di zucchero
- arrotolare stretto la sfoglia e tagliarla non più alta/larga di 1-2 cm
- friggerle cosi arrotolate senza aprirle fino a doratura
- cospargerle di zucchero a velo e servire
(Personalmente preferisco la versione di spalmare con del burro sfuso la sfoglia tirata per due motivi: zucchero e limone rimane più uniforme sulla sfoglia e quando si frigge assorbe meno grasso)


Ad ogni modo se vorrete andare a vedere sul web le versioni tutte dell'Emlia Romagna si differenziano non molto nella sostanza quanto nelle aggiunte. Si mette l'arancia, si aggiunge un altro liquore, il burro prima o dopo ecc. e come giusto ogni ricetta è la RICETTA ma l'importante è che sono tutte ugualmente buone.
Questo è il risultato. La foto è di ..buttalapasta.it


NOTA Affluente

Come saprete avendolo scritto più volte, faccio dolci raramente e se li faccio per i miei golosi nemmeno li mangio in quanto non posso. Per fortuna non sono golosa. Quando sono a cena da me, alle volte è mia figlia a portare il dessert perchè sa che oltre a non mangiarli non amo farli.
Queste tagliatelle dolci le ho assaggiate parecchi anni fa a casa della mia amica romagnola e vi posso assicurare che sono molto buone e, come le ciliege una tira l'altra.....in forchettate..... :D

10/02/20

Fusilli, sgombri e ortaggi alias un "condiglione o cundigiun"

Veramente il titolo della ricetta che ho carpito da un ritaglio di giornalee che io ho cambiato era

"Fusilli al condiglione di sgombri ed ortaggi"

Scusate ma la parola "condiglione" mi era completamente sconosciuta. Siccome come sapete io vivo di curiosità che devo poi appagare andando alla ricerca..... ho trovato che la parola è di origine ligure ed ha un suo preciso significato come leggo su Wiki che dice.....

.... Il condiglione o cundigiun è il nome data ad un'insalata fresca e mista della zona di Imperia e Savona come anche di Genova stessa ed è particolarmente diffuso a Ponente da Ventimiglia a Finale Ligure.
Di ricette di condiglione vi sono moltissime con ingredienti molto vari da zona a zona e secondo la stagione, la varietà dei componenti quali : cipolle, peperoni rossi-verdi-gialli, acciughe salate, basilico, olive, aglio, uovo sodo, tonno come fagiolini e patate lessate, sedano, capperi, centriolo, ecc. il tutto condito con olio ligure ed aceto di vino. 
Assomiglia un poco alla "salade niçoise della vicina Costa Azzurra (al link info e ricetta).
Gli ingredienti citati non sono tutti assieme inn una volta ma vengono come detto utilizzati a secondo della zona, stagionalità ma sempre molto varie e composite con variazioni sulle quantità di ciascun ingrediente che compone questo "condiglione".
Info come detto tratte da Wiki
Mi metto questa bellissima immagine tratta dal sito "L'insalata più ligure che c'è" perche qui trovate anche delle bellissime ricette di questa famosa insalata ligure con una presentazione oggi usuale .... anche come un pre-antipasto - entrèe alla francese




Ecco la ricetta dei fusilli al condiglione di sgombri e ortaggi.

Ingredienti per 4 persone

320 g di fusilloni
4 filetti di sgombro freschi (grandini)

300 g di pomodori ciliegini freschi 
(io meno della metà non devo mangiare pomodoro )

100 g di piattoni (fagiolini verdi lunghi e larghi )
100 g di fagiolini (tegoline o cornetto)
60 g di olive verdi
2 filetti di acciuga sott'olio
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di capperi dissalati
1 mazzetto di basilico o dragoncello
olio evo - sale - pepe





Procedimento

In una padella cuocere con un pò d'olio i filetti di sgombro circa 2 minuti per parte e poi spezzetateli salandoli e pepandoli un poco e teneteli a parte in una ciotola. 
Nella stessa padella degli sgombri fate saltare i pomodori a fiamma viva e poco olio muovendoli costantamente fino a che sono appasiti, salate e metteteli assieme nella ciotola degli sgombri.
Dopo averli mondatii piattoni ed i fagiolini lessateli in acqua leggermente salata, scolateli al denti e tenete da parte un poco d'acqua della cottura. Tagliateli a pezzi ed uniteli nella stessa ciotola assieme agli altri ingredienti. Aggiungete ancora le olive (senza osso), il basilico o drangoncello tagliuzzato.
Frullate 4 cucchiai di olio con le acciughe, i capperi, l'aglio sbucciato e due cucchiai dell'acqua di cottura tenuta a parte. 
Lessate i fussiloni , scolateli al dente ed uniteli all'insieme della scodella tenuta da parte, completate con la salsa frullata e servite la pasta calda o fredda.

Buon appetito



NOTA Affluente

Se non trovate i fusilli grandi potete optare per quelli piccoli oppure anche ad altri formati di pasta a gradimento purchè corta. Non si adatta a pasta lunga tipo spaghetti, bavette, ecc.

Potete conservare i vari ingredienti pronti messi da parte in una padella capiente e, riaccendendo il fuoco 2 minuti prima della fine cottura della pasta. Appena scolata versatela nella padella, aggiungete il sugo frullato, amalgamate per 2 minuti e servitela in questo caso caldissima.

Se invece la volete a temperatura ambiente, mettete gli ingredienti in una zuppiera, raffreddate un pò la pasta e aggiungetela rifinendo con il sugo di frullatura. Aspettate per 5 minuti per averla tiepida. La pasta non scuoce perchè avete fermato la cottura con un pò di acqua fredda.

PS. 
La foto non è mia l'ho presa dal foglietto della ricetta ma purtroppo non so di quale rivista. La mia, come fotografa una disperazione, non è venuta per niente ma il contenuto del piatto è come il mio solo con meno pomodorini che io ho quasi omesso perchè non posso mangiarli.




04/02/20

FRITOLE CON L'ANIMA (Fancli z duso) del Carso Triestino

Dieci anni fa avevo condiviso con voi queste "fritole" che appartengono al periodo carnevalesco e per il giorno di San Valentino del mio carso Triestino.  L'altopiano carsico è bilingue con lo sloveno dovuto alle genti  che si erano spostate tanto tempo fa dall'est. 
La ricetta era stata tratta da un piccolo libro intitolato "Come mangiavano" redatto in dialetto e parlava delle ricette di un tempo, alcune dimenticate, altre rimaste nella tradizione del luogo ove si pensa siano nate.
Non sono in grado di  indicarvi l'editore o l'anno di questa stampa che credo con un numero di copie molto ristretto tanto che io non l'ho posseduto ma ho trovato solo alcuni fogli che onestamente non so come siano in mio possesso.
La ricetta fa parte della sezione la  "cucina carsolina" dalla quale ho tratto questa ricetta e sembra fosse appartenuta proprio ad una ristoratrice dell'altopiano carsico.
Come detto essendo Trieste al confine (ora non ci sono più) le genti provenivano da diverse zone della vicina Slovenija allora Jugoslavia per una miriade di cause mantenento la lingua di origine.
Come si pronunci in sloveno non ne ho la minima idea non la conosco però in fondo al post vi metterò un link di un video di un personaggio particolare che si definisce "il Pescivendolo che cucina" (pescivendolo significa una persona che vende il pesce ma non è detto che abbia una pescheria), e presenta la sua ricetta di queste fritole con l'anima con una esecuzione che si usa per fare i gnocchi alla parigina (farina, acqua e burro) diverseada dalla mia che è uguale a quelle presenti su altri siti di cui vi lascerò i link.


Ingredienti per 6 persone

1 kg di farina
3 uova
30 gr di lievito
1 bicchiere d'olio
1 bicchiere di acquavite (la grappa ma non fruttata)
1 bicchiere di vino bianco
1 pizzico di sale
100 gr di filetti di acciuga
olio per friggere



Preparate l'impasto miscelando la farina, le uova. lievito ed il bicchiere d'olio (quantità a vostra discrezione affinchè non siano grasse, e potete aumentare il vino o la grappa con la stessa quantità omessa di olio ) , il vino e un pizzico di sale.
Quando l'impasto pronto e morbido lasciatelo lievitare. Deve radoppiare di volume e tenerlo al coperto senza che subisca sbalzi di temperatura (io l'ho messo in forno freddo li temperatura costante :D ) Regolatevi per il tempo osservando quanto sia già lievitato di solito è sufficiente 1 ora o poco più.

Nel frattempo scolate dall'olio se avete preso i filetti sotto olio oppure se acquistate quelli salati e non sfilettati li dovete pulire e dissalare passandoli velocemente sott'acqua.
Tagliateli in tre parti se sono grandi a metà quelli piccoli. Potete anche fare più pezzetti se preferite fare cucchiate con un cucchiaio piccolo invece di quello da minestra.
Prendete a cucchiaiate l'impasto, farcite ogni cucchiaiata con un pezzetto di acciuga e friggete.

Vi consiglio di immergere il cucchiaio in un pò d'acqua in modo che l'impasto possa scivolare meglio ma attenti agli schizzi oppure meglio ancora immergete il cucchiaio con l'impasto nell'olio in modo da averlo oliato per la prossima cucchiata.

Lasciateli gonfiare e dorare, girateli e poi prendeteli con una schiumarola e metteteli su un foglio di carta assorbente per assorbire il grasso in eccesso.

Io preferisco aggiungere un poco di sale quando printi ma sul Carso usano metterci zucchero in polvere e vi assicuro che il contrasto è piacevole.

Qui di seguito vi metto il link del "Pescivendo che cucina" 




(metto anche il link a YouTube perchè alle volte clic sulla freccia non funziona e poi si vede meglio)

Purtroppo io le fritole anche se non sono dolci ma fritte non le posso mangiare. Potrei una sola ma questo lavoro per una sola... a marito le fritole non piacciono quindi assaggio una dal mio panettiere ma dolce ripiena di zabaione: se ho da peccare pecchiamo bene :D :D :D
Buona mangiata e se le fate raccontatemi se vi sono paciute.

NOTA Affluente

Potete utilizzare metà di un bicchiede d'olio per evitare il troppo grasso e potete aumentare l'equivalente con il vino o con la grappa. Tenete presente che l'olio serve senn'impasto affinche le fritole non assorbano poi friggendo troppo grasso.
Vi lascio ancora come promesso alcuni link che parlano sempre di queste fritole con l'anima:  QUI , QUI.

Ho scoperto inoltre che queste fritole con l'anima assomigliano a quelle Pugliesi che si fanno nel giorno dell'Immacolata e si inserisce anche un acciuga e sono chiamate "Pettole Pugliesi "ma potrebbero benissimo chiamarsi anche Fritole con l'anima carsoline. Questo è il LINK

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