21/10/20

Crema di patate con uova di quaglia e parmigiano

Anche questa volta vi presento una ricetta dello Chef Barbieri. Devo dire che a parte Master Chef che non guardo, è una persona per come si presenta, in pubblico, sui social, sul suo canale YouTube ed il suo blog personale, molto simpatica e semplice pur potendo annoverare ben 7 Stelle Michelin come il grande Gualtiero Marchesi. Secondo me a differenza di altri noti, non ha mai anteposto la sua "cucina" a beneficio di esclusiva pubblicità, grandi ristoranti, ecc. ma ad ampliare la sua conoscenza e curiosità ancora oggi che potrebbe benissimo vivere di rendita.

Scelgo sempre delle ricette semplici ma sopra tutto con ingredienti di facile reperibilità e cercando di evitare l'ingrediente citato con uno sostitutivo che poi il risultato potrebbe,  anzi lo è sicuramente, diverso anche se non meno buono.

La crema di patate è una zuppa che si presta a tantissime variazione basta aggiungere ingredienti diversi di verdure, pesce e/o anche carne. E' una zuppa che scalda lo stomaco ed è molto conviviale.

Ho mantenuto lo stesso titolo e la ricetta che è stata tratta da uno dei suoi libri ... Via Emilia via di casa....e sono ben felice di condividerla con voi.


Crema di patate con uova di quaglia e parmigiano

 

 

Ingredienti per 4 persone

12 uova di quaglia (vedere NOTA)

2 papate grosse di montagna - io ho usato quelle vecchie

100 g di parmigiano

brodo vegetale q.b.

olio evo

sale e pepe

 

Per la guarnizione

2 fette un poco spesse di prosciutto crudo da tagliare a julienne

100 g di yougurt magro

4-5 fili di erba cipollina

sale - pepe q.b.

 


 

Procedimento

Pelate le patate e tagliatele a pezzi. In una pentola mettere a scaldare un filo d'olio e poi aggiungete le patate, il sale e pepe e lasciate giusto che si scaldino poi coprite tutto con il brodo vegetale (vedi nota) e cuocete fino a quando le patate non saranno completamente sfatte.

Frullate nel mixer o con il frullino ad immersione, se vi sembra non troppo liscia potete passarla al setaccio, deve avere una consistenza quasi di velluto. Tenetela in caldo.

Friggete il prosciutto crudo tagliato a julienne oppure potete anche passarlo in forno a 180°. Io ho preferito passarlo in padella fino a quando non è diventato croccante ma non duro.

Mescolare lo yougurt con l'erba cipollina tritata e aggiustare con sale e pepe.

Le uova di quaglia

Qui, un piccolo problema. Secondo quanto scrive lo Chef

 

le uova vanno adagiate sulla crema già impiattata

 

non precisa di come, se cotte sode o crude e quindi visto che uova freschissime di quaglia non si trovano o preferito farle sode e tagliarle a metà.

Poi però riguardando più attentamente il disegno del libro della zuppiera penso di aver capito che le uova dovevano essere cotte come si dice all'occhio (tuorlo quasi crudo) e poi "adagiate sulla zuppa. Vi metto l'immagine presa dal libro e vi chiedo cosa ne pensate? è corretta la mia interpretazione???

 

 

 

Lascio a voi la decisione di come adagiare le uova, 3 perchè sono piccole, sulla crema.


Concludendo, nella terrina con la crema calda mettete le uova a vostra scelta, una bella spolverata di parmigiano, completate con il prosciutto croccante, un filo d'olio per lucidare e un cucchiaio di yougurt all'erba cipollina lasciato andare a gocce sparse.

 

La crema era squisita anche se l'impiattamento non è riuscito, sulla bontà non si discute.

Buon appetito.

 

Alla prossima, buona settimana.


 

NOTA Affluente

Io ho usato come brodo vegetale un dado della Knorr, ma voi potete preparare il classico brodo di verdura con carote, sedano magari un piccolo porro e della cipollina.

Per la questione UOVO CRUDO O COTTO, vi ho ampiamente spiegato sul problema.

 


 

14/10/20

Riapro con una "Minestra di lenticchie con polpette miste carne e pesce" ed un piccola personale considerazione

Eccomi sono rientrata dopo lunga pausa ed i miei post saranno limitati, ma nonostante la mia pausa ho fatto il possibile di essere presente nei blog delle mie amiche o di salutarle sui social.

In questo periodo ho potuto constatare però....

- che i commenti sui blog si sono diradati perchè per avere oggi visibilità bisogna essere costantemente presenti sui social, si commento più facilmenti che andare sui blog. Ormai la cucina è presente ovunque e ad ogni ora del giorno tra TV, transmissioni di cucina anche dopo il telegiornale, reality ormai non si contano più, presenza di gruppi di cucina:  seguaci del tal chef - raccolta ricette su FB, ricette le stesse che poi trovi anche su Instagram, ecc. quasi quasi sembra che tutti indipendentemente dai propri problemi svolge la loro giornata e vita in cucina. Instgram ha compiuto 10 anni il 4 ottobre ed ora anche li solo foto di ricette le stesse che le food blogger mettono sul loro blog ed ovunque possano avere maggiore visibilità.  Per le professioniste è un atto dovuto visto che è anche il loro lavoro.


Concludo il mio pensiero dicendo.......

- che ce un poco di tristezza in tutto questo, l'amicizia che si creava diventando follower di quel blog ora non esiste più.  In questi 10 anni del mio blog ho conosciuto amiche splendide, con alcune mantengo  tutt'ora un bellissimo rapporto salutandoci sui rispettivi blog, altre hanno deciso di chiudere il loro per vari motivi.

A queste AMICHE STORICHE voglio dire grazie per la loro amicizia e per il dialogo tutt'ora presente. Si, ci siamo modernizzate anche noi trovandoci per trovarci anche sui social come FB, IG e con qualcuna anche su whatsapp.  In dicembre saranno 10 ANNI che ho creato il blog, ed al momento non ho alcuna intenzione di chiudere. Per problemi di non poter stare seduta troppo a lungo al PC pubblicherò un post - nei vari temi attinenti con il mio blog multitema, uno alla settimana dedicandomi piuttosto a visitare i blog amici più facile perchè con lo smartphone che non implica sedute ferme ma sci si muove...... :D :D :D





Passiamo quindi alla ricetta, trovata casualmente su un libro, imprestatomi autore  chef  Bruno Barbieri tutto sulle polpette, "Polpette che passione" e mi sono fermata ad una "Minestra di lenticchie con polpette di gamberi rossi e pollo lesso". Essendo anch'io amante di polpette ma ha incuriosito per l'abbinamento carne e pesce che al momento è proposta anche da altri chef alla TV e non solo.


Minestra di lenticchie, polpette di gambero (rosso) e pollo bollito


Ingredienti per 4 persone
 
Per la minestra di lenticchie 
500 g lenticchie
1 gambo di sedano
1 carota
1/2 cipolla 
1 patata
1,5 lt di brodo
olio evo
sale e pepe

Per le polpette
20 gamberi rossi (vedi nota)
200 g di petto di pollo lessato
1 albume
50 g di farina di riso
burro
salvia 
(qualche fogliolina per farla fritta)
olio evo 
sale e pepe
 



 

Procedimento

Per la minestra, lessare le lenticchie che secondo istruzioni sulla confezione non hanno più l'obbligo dell'ammollo e quindi potete lessarle direttamente per circa 20 minuti, scolatele e mettetele da parte.

Ridurre a tocchetti il sedano, la carota e cipolla e rosolarli in olio per 5 minuti, poi aggiungere le lenticchie e coprire con il brodo e cuocere per circa 15 minuti. Lo chef dice di aggiungere a 3/4 della cottura la patata tagliata a tocchetti e continuare la cottura per il tempo stabilito, aggiustare di sale e pepe.

NOTA

Io suggerisco, a meno che non tagliate la patata a pezzi piccolissimi per cui 5 minuti di cottura sono sufficienti, di aggiungere le patate 5 minuti cosi che per i 10 minuti rimasti queste saranno perfettamente cotte.

Nel frattempo lessate il pollo fino a quando la carne sarà tenerissima.

Per le polpette, sgusciate i gamberi, eliminare il filo intestinale. Tritare a coltello sia gamberi che il pollo lessato, aggiungere l'albume montato a neve, sale e pepe. Amalgamare bene formando delle piccole polpette che passerete nella farina di riso e le rosolerete in padella per pochi minuti con burro e salvia, tenete al caldo quelli già pronti.


Per impiattare, versate la minestra di lenticchie, appoggiate 2-3 polpette, aggiungete un filo d'olio per dare lucentezza e qualche fogliolina di di salvia fritta.


Buon appetito.


Alla prossima, buona settimana.


 

NOTA Affluente:

Non trovando i gamberi rossi ne freschi ne surgelati, ho optato per gamberoni surgelati solo le code classici che hanno degnamente sostituto nonostante il sapore diverso dei gamberoni rossi freschi (da me gustati dal mio amico ristoratore a Sapri) . 

Come vedete, le mie polpette sono troppo grandi e schiacciate, fatele un poco più piccole e piu tondeggianti l'occhio vuole anche la sua parte... il sapore però è sempre lo stesso.






 








 

 
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