26/04/10

SCARIO (Salerno)

Altra uscita...ancora più verso sud a  Scario. Cittadina  di cui sono veramente innamorata ed è stupenda in ogni momento della giornata.
Scario, pur essendo solo ma allo stesso tempo una delle maggiori frazioni di San Giovanni a Piro, è una meta turistica di rilievo per la qualità delle sue acque e per la sua posizione; situato ad ovest del Golfo di Policastro, e all'interno del Parco del Cilento.
Scario è anche un piccolo porto e la baia è stupenda sia per fare il bagno nelle sue splendide e limpide acqua che per il suo scenario senza uguali: ferma nel tempo scandito dalla natura.
Da qui partono anche diverse escursioni in quanto la sua costa fino a Marina di Camerota è disseminata di grotte carsiche, di cale raggiungibili solo dal mare e di torri di avvistamento. I luoghi sono raggiungibili  con barche o con un altro natante, in quanto esistono pochi sentieri pedonali via terra con tempi di percorrenza di circa 2 ore.
Come detto le acque di questa parte del golfo sono limpide e ricche di flora e fauna marina, probabilmente a causa della natura carsica (rocce) e alla conseguente presenza di sorgenti sottomarine di acqua dolce e a temperatura più bassa. Inoltre la scarsa urbanizzazione prima e l'istituzione del parco hanno consentito di mantenere un notevole pregio paesaggistico ed un bassissimo livello di inquinamento difficilmente riscontrabili in altre località costiere.
Veduta del lungomare

....visto dal lato opposto ed i monti che si vedono sono in Calabria


Casa sul mare molto vecchia

Questo è il lato intermo sulla strada della stessa
casa abitata in estate
ed ha anche un proprio campanile con chiesetta

All'interno del piazzale privato

Piazzale davanti con le due finestre

L'acqua limpida vista di giorno....

..e vista alla sera.. trasparentissima si vedono i sassetti

Sul lungomare la spiaggia e piccoli ristoranti su palafitte

Avrete capito che Scario mi piace. Non c'è traffico e tutti i ristoranti, negozi di souvenir, gelaterie si aprono lungomare: da una parte la spiaggia dall'altra tutte le attività. Squisito il gelato artigianale e,  nota particolare, fuori dai bar mettono la televisione e sul lato opposto le sedie ....e.tra un passante e l'altro si godono la partita o altro..
La cittadina che si evolve lungomare e golfo ha comunque delle strade interne che però sono in salita molto ripida. Quindi è tutta una scalinata altrimenti sarebbe troppo difficoltoso arrivare alle case e ristoranti che sono alla fine della via.. La vista da questi ristoranti  su tutto il golfo da mozzafiato.
Quasi tutte le casa davanti al mare hanno le splendite bouganville, rampicanti lungo il muro o come albero vero e proprio: un trionfo di colori.

spelndide vero...i colori forti del sud

Ora mi fermo e vi saluto sperando sempre di non avervi annoiato,.

Alla prossima uscita...ciaooo


25/04/10

La "Sagrada Familia"

Molto tempo fa ho letto un articolo su un enorme basilica spagnola la cui costruzione era iniziata nell'altro secolo.. 1882 e tutt'ora non ancora conclusa. Ho fatto un pò di calcolo con gli anni e ne sono passati ben 128 ... ed è ancora incompiuta.
Casualmente ne ho risentito parlare in un programma televisivo e sono andata a cercare la storia.
La sua storia, quella dell'architetto e tutte le vicessitudini avvenute in questo lungo tempo è veramente affascinante. Unica nel mondo è stata definita Patrimonio dell'Umanità ed inclusa nella lista dell'UNESCO.
Da Wikipedia e non solo da questa, traggo alcuni stralci della sua storia.

Il nome completo in lingua catalana è "Temple Expiatori de la Sagrada Família - Tempio espiatorio della Sacra Famiglia - a Barcellona capoluogo della Catalogna (Spagna)
E' una enorme basilica cattolica, non una cattedrale, ancora attualmente in costruzione, viene considerata il capolavoro dell'architetto Antonio Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano che, ricevuto  l'incarico nel 1883, cambiò totalmente il vecchio progetto. La vastità della scala del progetto e il suo stile caratteristico ne hanno fatto uno dei principali simboli della città e una delle tappe obbligate del turismo di massa.

Come detto i lavori iniziarono nel 1882 e proseguono tutt'oggi secondo le elargizioni che ricevono e proseguiranno sicuramente ancora per molti anni.

Anche se non conclusa la chiesa sarà consacrata il 7 novembre 2010 (quest'anno) da Papa Benedetto XVI a Basilica. 

Nel 1866 nacque l'Associació Espiritual de Devots de Sant Josep (Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe), per promuovere la fabbricazione di un tempio dedicato alla Sacra Famiglia. Forte delle donazioni,
l'associazione potè acquistare il terreno apprestandosi alla sua costruzione nel 1881.
Ci furono dei disaccordi tra l'architetto originale, Francesc de Villar e l'associazione e Antonio Plàcid Guillem Gaudí i Cornet semplicemente Antonio Gaudi ottenne l'incarico nel 1883 ideando un progetto completamente nuovo. Vi si dedicò quasi completamente per 40 anni  e completamente nei suoi ultimi 15 anni della sua vita portandolo a vivere all'interno della basilica in costruzione.
La spiegazione a questa intensa dedizione viene spiegato dal fatto che oltre all'enormità dell'opera, Gaudi definiva molti particolari man mano che la costruzione avanzava.  Praticamente non li concretizzava in precedenza nei suoi piani ed istruzioni e quindi la sua presenza costante era fondamentale.

Per ironia della sorte,  mori investito da un tram nel 1926 il 7 di giugno. Trascurato nel suo aspetto, molto miserevole fu scambiato dai soccoritori come un povero vagabondo e ricoverato all'ospedale della Santa Croce, un ospizio per mendicanti fondato dai ricchi borghesi della Catalogna. Fu riconosciuto soltanto il giorno dopo dal cappellano della Sagrada Familia e morì il 10 giugno.
La storia dei vari momenti nella costruzione della Sagrada Familia sono interessanti, raccontano gli avvenimenti avvenuti in questi 128 anni, il perchè nei ritardi e l'avvicendarsi degli architetti dopo la morte di Antonio Gaudi.
Le vicessitudini sono molte e menziono solo alcune:
1936-1939 ...la guerra civile spagnola che distrusse alcune parti dell'edificio
1940....gli architetti Francesc Quintana, Puig Boada e Lluis Gari ripresero i lavori grazie alle erlargizioni arrivate
2008..un vertenza comunale bloccò il lavoro che prevedeva di scavare un tunnel

ed il resto della storia la trovate qui  Sagrada Familia  e   Antonio Gaudi architetto  e qui  Da viaggio in Spagna..
Ogni pagina indicata vi porta ad altre per soddisfare ulteriormente la vostra curiosità: per me è stata una lettura affascinante.

Alcune delle tante foto che si trovano sul web

Facciata della Passione

Interno della Basilica
Un Interno della Basilica
Veduta tempio a est
Una bella riprese notturna
Vista dal....cielo
Una delle altre opere di Antonio Gaudi
Casa Batllo a Barcellona
Altra opera di Antonio Gaudi
Casa Vicens a Barcellona

Spero di avervi fatto cosa gradita ed io spero di andare a Barcellona per vederla personalmente.

Ciaooo a tutti

23/04/10

Teggiano (Salerno)

Evvvai...  altra uscita... oggi fa molto caldo e quindi abbiamo deciso di andare in ---montagna: 635 m.s.l.m.
Teggiano si trova al centro del Vallo di Diano, e l'abitato sorge su una collina, lembo terminale della catena dei Monti Alburni, dominando appunto il pianoro della valle di Diano.
Attraverso i secoli ha assunto diverse denominazioni: Tegea quando faceva parte delle 12 città confederate lucane, Tegianum o Dianum in epoca romana, poi Diano, da cui deriva il termine "Vallo di Diano".
Lo storico teggianese Luca Mandelli, vissuto nel seicento, attribuisce la fondazione del paese ai Coloni della città greca di Tegea. Alla fine dell'Ottocento Giacomo Racioppi invece avanzò l'ipotesi che Teggiano fosse stata fondata dalle genti osco-sabelliche scacciate dalle loro terre a seguito dell'espansione della civiltà Etrusca. Ultima ipotesi in ordine di tempo è quella che Teggiano sia sorta ad opera dei Lucani all'inizio del IV secolo a.C. Più tardi si attesta il nome Tergia o Tergianum.
Vi ho riportato le cose più importanti trovate in Wikipedia. Non è molto freguentata dal grande turismo salvo quando si fà la rievocazione storica risalente al 1481 - periodo medievale ed in quell'occasione arrivano  da tutt'Italia.
Qui trovate l'articolo, merita leggerlo sembra veramente di andare indietro nel tempo... Teggiano..rievocazione storica

Quello che vi posso dire visto che l'ho visitata, che  è veramente molto bella e particolare. Il panorama è una cosa indimenticabile, l'occhio spazia veramente lontano dall'alto sulla pianura.
Inoltre, il Comune, in quanto parte del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, è Patrimonio dell'Umanità iscritto nella prestigiosa lista dei Siti Unesco.


Teggiano patrimonio dell'Umanità

Teggiano

San Francesco D'assisi - affresco su una chiesa di Teggiano

E' stata una bella giornata calda ma secca con un bel venticello e Teggiano nel suo piccolo è veramente bellissima e merita essere andata a visitarla.

Ciao a tutti alla prossima uscita.

22/04/10

Islanda : " Il vulcano Eyjafjallajökull"

Il mio amico Pietro nel suo blog "Computer e Dintorni" laureato Scienze Geologiche un ..prof, descrive in maniera semplice quanto oggi ci si chiede in merito alle cause, conseguenze ecc. dell'eruzione del suindicato vulcano (non ripetiamo il nome inpronunciabile...) che ha creato non pochi problemi e continuano tutt'ora con gravi danni economici in Europa.
Scrivere un post su questo avvenimento non è nelle mie corde e quindi, riporto parte di quanto scritto con cognizione di causa dal mio amico e vi consiglio di andare anche a leggere il resto dell'articolo. L'informazione sull'avvenimento è veramente interessante per acquisire una maggior conoscenza di questo avvenimento "naturale".
Questo un piccolo stralcio con foto dal suo post:
.......Ma guardate bene l’immagine sotto, è una foto del vulcano prima dell' eruzione ripresa da un satellite .



Quei tre crateri hanno qualcosa di sinistro e inquietante e se osservate bene, la foto ricorda il volto terrorizzato di un bambino. In un recente articolo su Repubblica, Pietro Citati parla dell’Islanda come di una terra di mostri fatta di ghiacci e fuoco, arrivando ad affermare che per comprenderne il paesaggio sconvolgente e teatrale dovremmo leggere la Genesi. Al di là di ogni suggestione che l’immagine può evocare e ragionando in termini puramente scientifici, l’Islanda non è nuova a simili fenomeni. L’isola fa parte della propaggine settentrionale della dorsale medio-atlantica........... qui si continua Islanda terra dei mostri...

Grazie Pietro ciaooo

PS.
Ho trovato uno dei tanti video su Youtube

21/04/10

PADULA (Salerno)

Evvvai... siamo usciti di nuovo dal campeggio ed abbiamo deciso di rivedere Padula e la splendia Certosa di Padula chiamata anche Certosa di San Lorenzo. E' una cittadina piccola poco più di 5000 abitanti. Situata a sud-est della provincia di Salerno, nel Vallo di Diano, su due colli a 699 m s.l.m.  Etimologicamente Padula deriverebbe probabilmente dal latino medievale Paludem, cioè palude e mediante la trasposizione delle lettere D e L. è diventata Padula.
E' la più grande certosa in Italia, nonché tra le più famose e nel 1998 è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Fu  fondata da Tommaso Sanseverino nel 1306 sul sito di un esistente cenobio ed è dedicata a San Lorenzo. La sua struttura richiama l'immagine della graticola sulla quale il santo fu bruciato vivo. La storia dell'edificio copre un periodo di circa 450 anni. La parte principale della Certosa è in stile Barocco ed occupa una superficie di 50.500 m² sulla quale sono edificate oltre 320 stanze. Il monastero ha il più grande chiostro del mondo (circa 12.000 m²) ed è contornato da 84 colonne.
Molte sono le stanze che si possono vedere (non tutte) e quella che mi ha colpito di più è stata la grande cucina dove, narra la leggenda, fu preparata una frittata di 1.000 uova per Carlo V, Poi ci sono le grandi cantine con le enormi botti, le lavanderie ed i campi limitrofi a coltivazione per il sostentamento dei monaci oltre che per la commercializzazione con l'esterno. I monaci producevano, vino, olio di oliva, frutta ed ortaggi.
La storia della città di Padula qui   Padula...storia   e qui della  Certosa di San Lorenzo  . Vi dirò che a mio modesto parere merita di essere letta, ci si immerge in un passato ricco di storia ed avvenimenti.
Nel grande cortile all'entrata alla Certosa si aprono le botteghe che lavorano la madreperla confezionando oggetti bellissimi in special modo la serie dei "cammei".
Al piano terreno la Certosa ospita il museo archeologico della Lucania, con reperti straordinari provenienti dagli scavi delle necropoli di Sala Consilina e di Padula stessa e vi immerge in un periodo antico che va dalla  preistoria all'età ellenistica.
Alcune foto -  le prime due sono mie le altre prese dal web

Il grande cortile ed ai lati le botte artigiane


Una piccola storia della Certosa


Una veduta della città di Padula sul colle

Il quadrilatero con le stanze ed i campi coltivati
in fondo si intravede l'entrata alla Certosa

Questa è una veduta intera di come è strutturata la Certosa
ed il chiostro

Questa è la cucina che mi ha tanto colpita

Io credo che ci sono tante piccole e grandi bellezze della nostra Italia che rimangono sconosciute perchè non fanno parte dei grandi itinerari turistici.
Io spero di fare cosa gradita forse anche agli abitanti di quelle zone perchè basandomi sulle mie di manchevolezze....le cose vicino a noi sono le ultime che andiamo a vedere.  Nella mia città esiste la Grotta Gigante una delle più grandi cavità vedibili ed io....non ci sono ancora stata... però ne ho almeno parlato, tanto, per chi fosse curioso la trova nel mio blog.

Un saluto a tutti....alla prossima uscita ciaooo
.

19/04/10

SAPRI (Salerno) GOLFO DEL POLICASTRO

Rieccomi cari amici siamo alla prima uscita dal campeggio.
Andiamo a Sapri a salutare i nostri amici che rivediamo da anni, quando arriviamo in estate.
Alcuni gestiscono un Bar-Ricevitoria mentre l'altro è un famoso ristoratore...naturalmente abbiamo pensato alla nostra pancia...:-DD
Sapri, è piena di storia ed è la cittadina più importante nel Golfo del Policastro.
Dista dal nostro campeggio circa 5 km ma è la nostra meta quotidiana sia di giorno per la spesa sia alla sera per la cena.
Questa cittadina che appartiene alla provincia di Salermo si trova proprio all'estremo sud della Campania a pochi km dalla Basilicata. Lagonegro altra cittadina conosciuta che dista pochissimo da Sapri ci fa già entrare nella Regione Basilicata.
Sapri si trova su una piccola pianura della costa che si affaccia sulla baia  all'interno del Golfo di Policastro che chiude a sud la costiera cilentana. E' circondata a semicerchio dai monti appennini che si ergono alle sue spalle.
Sapri ha origini molto antiche e fu visitata da Cicerone che la definì “parva gemma maris inferi" (piccola gemma del mare del Sud). Molto rimane da dire su Sapri ma preferisco lasciare a voi la lettura .
A questo link la continuazione della storia antica di Sapri.....Sapri..le sue origini..

Preferisco soffermarmi sul motivo più importante per cui viene ricordata e, l'abbiamo anche studiato a scuola...
Sapri  è nota soprattutto per la tragica spedizione di Carlo Pisacane del 28 giugno del 1857, ricordata in versi dalla famosa poesia la ”Spigolatrice di Sapri“ di Luigi Mercantini.
La sua poesia....se la studia anche a scuola ed inizia

Eran trecento: eran giovani e forti:
E son morti!

Me ne andava al mattino a spigolare
Quando ho visto una barca in mezzo al mare:
Era una barca che andava a vapore,
E issava una bandiera tricolore.
All’isola di Ponza si è fermata,
È stata un poco, e poi s’è ritornata;
S’è ritornata, e qui è venuta a terra;
Sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra

Eran trecento: eran giovani e forti:
E son morti!

il resto della poesia qui....La spiglolatrice di Sapri...poesia

La spedizione di Pisacane fallì, ma allontanò almeno per sempre il pericolo dell’instaurazione di un Regno murattiano nell’Italia meridionale ed aprì la strada alla spedizione dei Mille. Esiste un obelisco che commemora l'impresa eretta nel primo centenario situato a Largo dei Trecento ed una statua a  Pisacane risalente alla prima metà del secolo scorso nella villa comunale di Sapri. Una raffigurazione in bronzo che rappresenta la "Spigolatrice" (figura femminile che raccoglie le spighe rimaste sul terreno dopo la mietitura) suggestivamente adagiata sullo scoglio dello Scialandro, idealmente protesa verso la baia di Sapri dove i trecento sbarcarono. Ogni estate, la spedizione viene ricordata da una rievocazione in costume dello sbarco.
Girovagando per il web ho trovato una chicca....è descritto esattamente con quasi le parole dell'epoca tutto lo svolgimento dell'impresa ... l'enfasi che viene data a quest'impresa oggi fa sorridere ma.....a voi il giudizio.......e con pazienza si riesce ad arrivare in fondo: è pezzo della storia d'Italia.
Il testo d'epoca descrittivo dell'impresa di Carlo Piasacane..

Monumento a C.Pisacane alla Villa Comunale di Sapri
(che sono i giardini)
La Spigolatrice emblema di Sapri sullo scoglio Scialandro



Per la festa a  San Vito protettore di Sapri


Festa a San Vito il gloriet dei musici


Una bellissima veduta e questa è la strada dal campeggio
Questa è ..l'etichetta del nostro amico ristoratore "Ristorante Pizzeria Lucifero"

Questo è il lungomare che si snoda davanti alla città nel Golfo

Una bella veduta che abbraccia Sapri ed il suo Golfo

Credo che l'argomento è meglio chiudere se no vi annoio. Tante sarebbero le cose ancora da dire e altri locali caratteristici con nomi difficili per me da pronunciare da segnalare i loro menu e...perchè no una ricetta ci vuole per chiudere...

Questa che vi passo è della "Cantina Ru Ranco":

Lagane e Ceci

Mettere a bagno i ceci il giorno prima ,con acqua calda e sale doppio ( q.b ) .
Il giorno dopo lavare in abbondante acqua e mettere a cuocere con sedano , cipolla e pomodorini ( pochi ) , olio .
Impastare farina di grano duro , con acqua e sale farne una sfoglia spessa di 4,5 mm.
Tagliare a striscia larga di 2 cm.
A cottura avvenuta dei ceci aggiungere le “ Lagane “ e spegnere a metà cottura .
Preparate a parte olio, aglio e peperoncino forte ,, far soffriggere e versare nella pasta e ceci .
Far riposare per 10 minuti , servire in un piatto fondo .
Ricetta gentilmente offerta da : “ Cantina Ru Ranco “ Sapri ( Sa )  link
Lagane e ceci ricetta e non solo ,..

Come avrete capito le "lagane" è un tipo di pasta. Se non avete voglia di farla e non la trovate secca la potete sostituire con le lasagnette oppure anche con le pappardelle che si avvicinano di più per la larghezza.
Al posto dei "ceci" potete mettere i "fagioli" in quando esistono le due versione ma i ristoratori non le fanno mai entrambe allo stesso tempo. Il classico è quella con i ceci.
Per darvi un idea di come si presenta ho trovato una foto sul web

E' un piatto non proprio liquido e vedete che le lasagne
o lasagnette o pappardelle  le possono benissimo sostituire sia se di pasta secca
che fresca a secondo di quello che trovate e che più vi piace

Buon appetito e ciao alla prossima uscita...

18/04/10

FRITOLE CON L'ANIMA (Fancli z duso)

Da un libro "Come mangiavamo" che parla di cibo e sapori del passato della mia regione Friuli Venezia Giulia ho trovato alcune ricette dimenticate...troppo indietro nel tempo. Non so indicarvi l'editore o altro perchè ormai mi sono rimasti pochissimi fogli.
Dalla sezione "cucina carsolina" ho tratto questa ricetta rilasciata da una ristoratrice dell'altopiano carsico.
Sull'altopiano carsolino della mia zona viene parlato oltre che l'italiano anche lo sloveno. Città di confine (anche se non esistono più) le genti provengono indietro nel tempo per una miriade di cause da quelle zone  e quindi tra parentesi ho messo il loro nome in quella lingua.

Ingredienti per 6 persone

1 kg di farina
3 uova
30 gr di lievito
1 bicchiere d'olio
1 bicchiere di acquavite (la grappa ma non fruttata)
1 bicchiere di vino bianco
1 pizzico di sale
100 gr di filetti di acciuga
1 pizzico di sale
olio per friggere

In un recipiente preparare con gli ingredienti un impasto morbido e lasciarlo lievitare. Deve raddoppiare e quindi vedete voi il tempo ovviamente coperto ed al copertp. La cosa migliore è mettere il recipiente coperto in forno spento in questo modo non c'è pericolo di sbalzi di aria,
Nel frattempo pulite i filetti di acciuga e divideteli se acquistate quelli sotto sale che vanno lavati velocemente sott'acqua. Oppure usate quelli sott'olio ma li dovete scolare dall'olio.
Tagliateli a metà se sono grandi.
Prendete a cucchiaiate l'impasto, farcite ogni cucchiaiata con un pezzetto di acciuga e friggete.
Vi consiglio di immergere il cucchiaio in un pò d'acqua in modo che l'impasto possa scivolare meglio ma attenti agli schizzi. Potete anche immergere il cucchiaio nell'olio caldo dopo che avete buttato l'impasto prima di prenderne un altro ma il cucchiaio deve essere pulito. Lasciateli gonfiare e dorare, girateli e poi prendeteli con una schiumarola e metteteli su un foglio di carta assorbente per assorbire il grasso in eccesso.

Anzichè usare 1 bicchiere di olio che rende il tutto molto grasso, potete dimezzare la dose ed aumentare l'acquavite o il vino a vostra scelta. 
ciaoo

17/04/10

VILLAMMARE fraz.di Vibonati provincia di SALERNO

Si continua....ma questa volta non è una fermata toccata e fuggi ma la destinazione finale: campeggio di Villammare in un terreno pieno di olivi ed a 30 mt di distanza dal mare..... finalmente.
Dopo circa 1300 km siamo arrivati a destinazione e vi rimaniamo per 3 settimane....che pacchia.
Siamo nella Regione Campania e la zona ove mi trovo è ricca di paesini affacciati sul mar Tirreno piccoli e delizioni. Lungo il litorale poi ci sono tantissimi campeggi e dei residence/campeggio che affittano le casette, bungalow ecc. ma non hanno piazziole per caravan e/o camper e sono  talmente organizzati...che non sembra di essere in un campeggio: troppo per me io preferisco la libertà di organizzare la mia giornata come voglio.
Presentiamo con alcune foto il campeggio

La spiaggia ed il mare visti dal mio caravn poco distante

Da questa visuale si rileva la vicinanza alla spiaggia 

Kira la bellissima cagna del campeggio che quando arriviamo
ci viene a trovare e poi rimane a farci la guardia guai se si avvicina
qualcuno con fare circospetto....abbaia subito per avvisarmi

Una veduta panoramica della spiaggia ed in fondo c'è la cittadina di Villammare
e sempre in quella direzione il Golfo del Policastro e Sapri

Una giornata con mare agitato....
E' solo davanti al mare sembra sfidarlo ....
Ho cercato di fare una panoramica del mare agitato....

Tramonto sulla spiaggia bellissimo

La spiaggia pulita dopo......

..che ci sono passate due ruspe che eliminano le pietre arrivate durante
l'inverno con le mareggiate e l'altro che spiana la sabbia


ancora uno scorcio dal campeggio al mare


Mi fermo qui perchè la prima uscita dal campeggio ci porta come sempre a salutare i nostri amici di Sapri nel Golfo del Policastro ricca di storia e conosciuta per una famosa impresa e studiata anche a scuola.
Il racconto prevedo sarà corposo con foto e altro e non voglio che vi annoiate, quindi vi saluto alla prossima non fermata....ma uscita a zonzo in visita ......vedrete.
Ciaoooo


GUALTIERO MARCHESI e la GRANDE CUCINA ITALIANA

Sono convinta che tutti in qualche modo abbiano sentito parlare di Gualtiero Marchesi.
L'amica Marina di "Mangiarebene" infoma i suoi lettori dell'avvenimento e all'onore che viene riconosciuto ad un Cuoco in occasione del suo compleanno....80 anni.
Il sito ufficiale del Castello Sforzesco di Milano dice:

Il Castello Sforzesco di Milano ospiterà per nove settimane da oggi 17 aprile al 20 giugno 2010, una grande mostra dedicata a Gualtiero Marchesi, promossa dal Comune di Milano e prodotta da castello Sforzesco, Palazzo Reale, Fondazione Gualtiero Marchesi, Non una semplice ‘mostra’ celebrativa, ma un lungo viaggio che dimostra ed emoziona, coinvolgendo lo spettatore in un percorso che svela ed incrocia storie di luoghi e persone, ricostruendo filo per filo la trama di una vicenda molto più ampia che ha per tema la ricerca del gusto e la forma del cibo.
"Gualtiero Marchesi, il grande maestro della cucina italiana, che quest'anno festeggia i suoi ottant'anni, è all'onore con una mostra allestita nelle sale viscontee del Castello Sforzesco che è ripartita in un percorso di sette tappe ideali di un viaggio fra la biografia di Marchesi e la storia del gusto

Quanto sopra l'ho estrapolato da un lungo articolo in PDF che potete trovare a questo link basta cliccare sul nome "Gualtiero Marchesi"   Castello Sforzesco

Dal sito di Marina vi propongo alcune foto di suoi piatti celebri


Una creazione di Gualtiero 2010:

Zuppa di lenticchie, code di gambero arrostite,
 babà al succo di crostacei,
salsa olandese, prosciutto crudo arrosto.

Una creazione di Gualtiero 2010:
Spaghetti di zucchine con cozze.

Gualtiero Marchesi


Chi ha la fortuna di vivere a Milano o dintorni potrà assistere alle dimostrazioni che Gualtiero Marchesi farà  ogni mercoledi : 7 occasione di esperienza dal vivo.
Voglio presentarvi anche il suo manifesto ...

"L' esempio è la più alta forma di insegnamento" Gualtiero Marchesi.

Sezione IN/segnare (segnare dentro)
Manifesto di quello che deve essere il cuoco


Spero che la segnalazione sia gradita a chi vicino alla zona avrà il piacere e l'opportunità di andare di persona a curiosare a questa mostra che deve essere molto interessante.
Ciaoo a tutti

PS.
Qui il link del'amica Marina con l'articolo e non solo completo  Evento speciale..
Memento SolonicodiEdvigeDesign byIole
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