22/12/22

Amazing Grace....Grazia Meravigliosa

Siamo prossimial Natale 2022 e questa canzone a me piace moltissimo e mi commuove sempre ascoltarla e viene da sempre proposta per Natale.

Ha una sua storia di come è nata, chi l'ha scritta, il perchè e chi negli anni passati l'ha riproposta in mille modi ed accordi un pò cambiati e, persino famosi gruppi e cantanti italiani l'hanno riproposta tradotta in italiano. Io la preferiscon cantata nella lingua originale e per me i migliori interpreti sono stati i 4 del gruppo Il Divo. Essendo una storia lunga ed avendola scritta parecchi anni fa, la ripropongo con qualche taglio per non  dilungarmi troppo ed inizio proponendovi la canzone anzi l'inno cantato da IL Divo. Per me è quella più suggestiva sia per le loro voci che il contesto della rappresentazione. Come dettovi altri l'hanno interpretata quali, tra i tanti, Diana Ross a Vienna nel 1992 assieme a Placido Domingo e Josè carreras, Rod Stewart, Joan Baez, italiani come Il Guardiano del Faro che ha realizzata una versione strumentale, intitolandola "Il gabbiano infelice", mentre i Ricchi e Poveri  l'hanno incisa con testo italiano ed il titolo Amici miei.

 



(se non sentite qui cliccate sul link
 

Amazing Grace è uno dei più famosi inni cristiani in lingua inglese e viene cantato per chiedere o ringraziare una/per grazia ricevuta ma anche durante il periodo natalizio. L'origine storica è stata raccontata nel 2006 in un film diretto da Michael Apted che porta lo stesso titolo "Amazing Grace".
Il titolo significa "grazia meravigliosa" e fa riferimento a diversi passi biblici.

L'autore è John Newton, ex capitano di navi negriere, con una vita difficile e diciamo anche rocambolesca. Sarebbe troppo lungo riportarla qui e vi consiglio di leggera cliccando sul suo nome e vi assicuro moooolto avvincente.
Voglio solo aggiungere per suscitare la vostra curiosità,  che questo inno è il suo ringraziamento a Dio per la grazia avuta riuscendo a "convertirsi", cosa sorprendente considerando quanto più infima era la sua professione. Nelle sue memorie si legge di una persona segnata profondamente nella sua coscienza ma dopo lunge traversie e all'abbandonp di quella professione riusci ad arrivare alla conversione religiosa che lo portò a diventare un pastore anglicano e uno scrittore di inni  tra cui il più famoso fu  proprio "Amazing Grace". Divenne un grande sostenitore dell'abolizione della schiavitù e mori proprio nel 1807 anno in cui fu abolita la schiavitù in tutti i domini inglesi. Sulla sua lapide sono incise, per sua volontà, le parole pronunciate poco prima di morire:
"John Newton, ecclesiastico, un tempo un infedele e un libertino, servo degli schiavisti in Africa, fu, per grazia del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, conservato, redento, perdonato e inviato a predicare quella Fede che aveva cercato di distruggere".
L'inno inglese e relativa traduzione la trovate  QUA  assieme ad altre informazioni sulle varie esecuzioni  nel corso di questi anni nel mondo di questo inno.
Ho trovato anche lo stesso inno con la storia scritta in inglese e immagini sulla vita di John Newton.


 
 
(se non funziona andate su YouTube o click su questo link https://www.youtube.com/watch?v=JmhqszfmLu8&t=8s )

Spero che questo inno vi possa coinvolgere come ha coivolto me. E' stata anche cantata dal corpo di polizia e pompieri che sono stati coinvolti nelle Torri Gemelle. Le occasioni per esprimere un GRAZIE sono tante ed in America non dimenticano mai questo Inno rivolto a Dio sia per chiedere che ringraziare per grazia ricevuta.

Vi auguro Buone Feste ed un meraviglioso 2023 a tutti voi, vostre Famiglie ed a tutti i vostri cari.
 

 
 
 
NOTA Affluente
Aggiungo un link QUI  per la trama del Film interpretato da un bravissimo attore nel 2006. Io l'ho visto è molto bello. Altro lin per gli spartiti per chi sa suonare il pianoforte QUI e ancora QUI per altri spartiti. Un famoso coro i Soweto Gospel Choir QUI .



 

17/12/22

Filetti di pesce con prosciutto crudo, scamorza e pomodorini su crema di fave..

 Questo è un piatto che ho fatto in estate di anni fa per noi e per il nostro amico caro che in questi giorni ci ha lasciati: buon Viaggio amico Caro.

Però è un piatto che rifaccio volentieri perchè è leggero e compatibile con la mia dieta per la glicemia e non solo, basta ridurre qualcosa, modificare il tipo di pane usato e per me dimezzare i pomodorini che non sopporto. Vi lascio la ricetta originale con in parentesi le modifiche fatte.


Ingredienti per 4 persone
 
4 filetti di pangasio o altro pesce
 (trota, passera, sogliola purchè i filetti siano larghi o due vicini)
4 fettine di prosciutto crudo (io San Daniele più dolce)
4 fettine di scamorza  fresca
(potete usare altri formaggi purchè si sciolgano in tempo breve)
250 g di pomodorini (per me omessi)
(ciliegino o piccadilly)
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
150 ml di vino bianco secco
150 g di fave (io surgelate)
4 cucchiai di latte di cocco oppure panna fresca
2 cucchiai di latte
1 punta di coltello di wasabi 
(usualmente è un tubetto ed è piccantino)
sale - pepe -
8 fette di  pane cassetta senza crosta  (usato pane integrale)
(grandezza da toast)  **)


 Impiattato


 
Preparazione
Se avete una pescheria di fiducia acquistate il pangasio o altro pesce sfilettato e pulito. Io ho utilizzato quello surgelato.
Prima di tutto tagliate a striscie non tanto strette il prosciutto ed il formaggio e mettete da parte.
Sbollentate per 5 minuti le fave, fatele raffreddare e togliete la pellicina esterna affinchè la crema rimanga bella verde.
Tagliate a piccoli quadrucci i pomodorini.


**)
Il pane cassetta in confezioni da toast senza crosta. Per me pane integrale e non fritto ma passato in forno.
Per voi che non avete problemi, fare i quadrucci di pane ma leggermente fritto che si vede nella foto. Dovete prendere la fetta ed appiattirla con un piccolo matterello. Se non l'avete e per non usare quello grande potete utilizzare un bicchiere liscio.
Una volta appiatita e quindi diventata sottile e più grande di prima tagliate in quattro e mettete da parte magari in un sacchetto da freezer affinchè non si asciughi. Se utilizzate il pane cassetta fresco questo accorgimento non è necessario ma vi sarà più difficile appiattire la fetta.

1)
in un bicchiere alto adatto per il frullatore ad immersione mettete le fave, aggiungete il latte di cocco oppure la panna fresca, il latte, il wasabi, sale e pepe e frullate.
Se il composto vi sembra troppo denso aggiungete ancora un pò di latte oppure acqua in modo che diventi fluida ma non liquidissima. Assaggiate ed al caso regolate ancora di quanto secondo voi ancora manchi. Io l'avevo in casa ed ho aggiunto anche un cucchiaino di zenzero secco.



2)
in una padella antiaderente leggermente una (io olio semi meno forte dell'evo), mettete i filetti di pesce dal lato dove dovrebbe esserci la pelle e fate scottare per un paio di minuti. Girate delicatamente, fate andare ancora per alcuni minuti e sfumate con il vino.

(la foto padella non venuta )
3)
togliete la padella dal fuoco e mettete su ciascun filetto le strisce di prosciutto, poi quelle di formaggio e alternato ancora una volta lo strato. Versate su tutto i pomodorini  sminuzzati ( per me solo un cucchiaio di passata), regolate con un pizzico di sale e pepe (io anche un pò di aglio in polvere), il prezzemolo tritato e coprite lasciando cuocere a fuoco basso fino a quando il formaggio non si fonde.

4)
sul fondo del piatto mettete un po di crema di fave sui lati in mezzo lasciate libero per mettere il filetto di pesce, Un goccio di olio evo, un pò di prezzemolo fresco e le fettine di pane che avrete fritto in un padellino con pochissimo olio (io in forno).


5)
a parte potete portare in tavola il resto della crema di fave ognuno potrà aggiungerla a piacere.
 
NOTA

Quella volta avevo accompagnato il piatto con le patate novelle arrosto.
Purtroppo patate per la glicemia non vanno troppo bene e quindi fatte solo per marito nello stesso modo che vi riporto qui di seguito.
Erano patate novelle arrosto ma in padella una tecnica di cottura che forse tutti la conoscono io l'ho imparata da mia suocera,
Dopo averle pelate, se sono piccole ed a buccia fine basta lavarle bene senza togliere la buccia e lasciarle comunque in ammolla in acqua per 30 minuti. Scolate asciugate in un canovaccio si mettono in una padella ove stanno comode con un pò di olio.
Cospargere di sale e rosmarino tritato fine e lasciare leggermente a rosolore fino a quando l'acqua rilasciata non sarà evaporata. Mescolate spesso e aggiungete un pò d'acqua (meglio se spruzzata) fino a quando il cuore delle patate non lo sentirete morbido provando con la forchetta. A questo punto alzate un pò la fiamma e continuate la cottura fino a quando non saranno dorate e croccanti. Non mettete troppo rosmarino perchè tende nella cottura a diventare amaro.



Anche questa volta, anche se per me solo un quarto di bicchiere, abbiamo noi due bevuto uno spumantino Millesimato leggero e fresco.

Scusate le foto non troppo belle che sono le stesse fatte a suo tempo.
Buona giornata.
 
 
 
 
NOTA Affluente
E' una ricetta povera, semplice che può servire per una cena veloce con l'aggiunta magari di un piccolo antipasto e conclusa con un dolce al cucchiaio oppure anche con delle crepes farcite con cioccolata o crema o marmellata. Se non avete tempo, acquistate qualche dolcetto nella vostra pasticceria preferita.



09/12/22

Compleanno Blog : oggi sono 13 anni (da 66 a 79 anni)

Oggi 9 dicembre il mio blog raggiunge l'età di 13 anni, non è ancora maggiorenne ma ci proviamo ad arrivare. 

Inutile fare le debite considerazioni sul fatto che ormai i BLOG sono fuori moda o marginalmente usati vicino ai social dalla quale si va al Blog e non viceversa come una volta. Secondo me, una volta letta la ricetta o i dati informativi lasciati sul social, non stimolano molto poi di passare al Blog a meno che l'autrice non sia un amica di vecchia data e piace passare per lasciarle un saluto che è diverso da quel "like".

Dirvi come e perchè è nato quando (avevo 66 anni), l'ho raccontato più volte nel corso di questi compleanni che ormai riuscirebbe monotono. Vi lascio per chi fosse interessato il link del mio compiblog del 2019 nella quale riassumo alcuni avvenimenti che mi sembrano validissimi ancora a 3 anni dopo : compiblog 2019

Bene o male andiamo avanti fino a che sarà un piacere per me scrivere. Non mancherò di aggiornare questa mia piccola appendice a prescindere dalla frequentazione, ma so che potrò sempre contare sulle mie AMICHE STORICHE, che ringrazio già di spendere in futuro qualche minuto per un saluto. 

Tanti auguri caro BLOG, farai sempre parte di me fino a quando sarà possibile.

Vi lascio alcuni immagini copiate dai miei post precedenti e prese dal web

 

CinCin

 

Sempre dal Web con Google

 


Il mio adorato Klimt

28/11/22

IL "VOV" , chi lo dimentica questo liquore o zabaione liquoroso?

Ulimamente ho visto su FB delle foto del "VOV" con la sua famosa etichetta, un liquore vecchio ma a quanto sembra viene ancora acquistato. Mi è sempre piaciuto ma ora purtroppo non mi è più permesso perchè oltre all'alto contenuto di zucchero che non può essere sostituito da dolcificanti (non sarebbe la stessa cosa), anche alle uova sono diventata intollerante al limite dell'alleregia. Però nessuno mi vieta di condividere con voi una vecchia ricetta della nonna. 

Anche se immagino tutti conoscano il famoso "Zabaione-liquore VOV" e di come è nato, non mi dispiace ripercorrere la sua storia.

Il liquore da crema all'uovo e poi liquore denominato VOV -  fu ideato da Gian Battista Pezziol  che era un pasticcere di Padova. Era specializzato nella sua "drogheria" nella produzione di torroni che richiedevano l'impiego solamente di albumi. Tutti i tuorli che non veniva utilizzati, il signor Pezziol a pensato di utilizzarli assieme al vino marsala, alcool e zucchero creando un  zabajone liquoroso, secondo lui molto energetico che venne usato come ricostituente. Il nome "VOV" deriva dalla parola "vovi"  che in veneto significa "uova" che contratto nel celebre palindromo monosillabo "VOV" impiegato tutt'ora designa perfettamente il prodotto. La gradazione alcoolica si aggira sul 17,8%.

 "zabajon" da Wiki

Di ricette casalinghe o altre se ne trovano tantissime nel WEB probabilmente anche simile a questa di mia nonna, ma forse qualcuno vorrà sperimentarla. Io l'ho da piccola "gustata" con il ditino nella "ciotola di preparazione", mooolto buona sento ancora oggi il sapore.



Antica pubblicità del Vov Pezziol (opus: Mazza) facente leva su avicoli antropizzati per alludere al grande contenuto in tuorlo d'uovo del prodotto e quindi al suo potere nutritivo. 
Foto presa da Wiki


Ecco la versione di mia nonna:



Ingredienti per 750ml di liquore

10 tuorli
400 g di zucchero a velo
25 ml di Cognac (leggere la nota)
25 ml di Marsala **( leggere la nota)
300 ml di latte
75 ml di alcool puro (usualmente 90°)
1 baccello di vaniglia



Procedimento
 
In una capiente ciotola mettete i tuorli d'uovo, lo zucchero ed il baccello di vaniglia e con uno sbattitore rendete a crema il composto. Aggiungere un pò alla volta l'alcool ed i due liquori cognac e marsala continuando a mescolare e per ultimo aggiungete un pò alla volta il latte.
Dovete cuocere il composto a bagnomaria a fuoco basso mescolando continuamente senza farlo bollire ma addensare, ci vorranno circa 10-15 minuti fino a che non sentirete alcuna granolosità o consistenza dello zucchero che deve essersi sciolto perfettamente.
Fatelo raffreddare e poi versatelo in una bottiglia e mettetelo in frigo,  lasciatelo almeno due giorni prima di consumarlo. Prima di servire agitate la bottiglia.
 

immagine dal web


* )
**)
Quando il "VoV" o zabajone lo preparava mia nonna, non sempre il cognac ed il marsala era alla portata sia come prezzo che anche come reperimento. A Trieste c'era la fabbrica Stock un azienda per la produzione di liquori e distillati sin dal 1884 fondata da Lionello Stock.
Questa fabbrica produceva tutti i distillati come rum, vodka, brandy, ecc. e quindi era di facile reperimento e anche non eccessivamente cari perchè si trovavano anche i distillati sfusi anche se non tutti. Per cui non posso dire esattamente quale distillato avesse usato ma siceramente ricordo che da bambina con il "ditino" assaggiavo e mi piaceva molto
Io ho messo l'indicazione dei due distillati/liquori che vennero usati dal creatore di questo liquore.

NOTA Affluente

A Trieste lo "zabaion oppure ovo sbatudo"  è sempre stato solamente - il tuorlo - sbattuto con tanto zucchero fino a renderlo cremoso - una seta ovvero con lo zucchero sciolto completamente  a furia di "sbattere" come si diceva "olio di gomito" :)
Era un aggiunta - una merenda -  per i bambini e le nonne dicevano leggero e nutriente ed alle volte veniva allungato con del latte caldo. Per gli anziani - come ricostituente - veniva allungato con del brandy oppure anche con del vino e veniva "centellinato". Con le chiare e l'aggiunta di farina e latte venivano fatte delle frittatine che assomigliavano alle crepes solo che erano bianche.
Ancora oggi se parliamo di "zabaion o zabaione" a qualche anziana Triestina pensa all'uovo sbattuto con lo zucchero e mai penserebbe che lo "zabaione" viene reso spumoso con la cottura a bagnomaria e può essere dolce come anche salato.  

16/11/22

Crema di ceci in bianco per me con filetto di cernia e per voi con passata di pomodoro

Sto sempre cercando piatti che posso mangiare e che incontrino anche l'approvazione di marito che non ha, meno male, i miei problemi. I ceci in questo caso vanno bene e anche mi piacciono molto seppur la mia preferenza va alle lenticchie. Ho sempre entrambi in dispensa sia secchi che in scatola ed ho optato per quest'ultimi perchè più veloce come tempo. Va da dire che mi piace molto l'abbinamento lucana/campana come  "lagane e ceci", che però con la pasta bianca non sono adatti a me.

Le lagane è un tipo di pasta che ho gustato a Sapri (SA) in un locale di cucina casalinga lucana. L'aspetto di questa pasta fatta in casa:  molto lunga e arrotondata sulle punte,  larga circa come la tagliatella. In altri luoghi nella stessa Campania o in Puglia ecc.  cambiano le forme e si trovano strettissime, lunghe, tagliate a rombi, ecc. ma sempre abbinate ai ceci.

La mia crema di ceci.....(foto solo al pomodoro aggiunto per marito, la mia era senza colore....)
 
 

Ingredienti per 4 persone
 
2 scatole di ceci  oppure 300 g di ceci secchi ammollati
1 scatola di passata di pomodoro o anche a pezzettoni (NON per ME)
 
1 filetto di cernia ( anche surgelato pronto) ma 
anche branzino o sogliola freschi o surgelati
 
aromi vari quali basilico, prezzemolo, maggiorana, alloro
 2 spicchi di aglio
2 scalogni piccoli
olio evo o semi a scelta
1 spruzzata di bottarga grattugiata
fette di pane sciocco (non salato) oppure
 integrale (per me) o baguette da tagliare in sbieco 
 
 



Preparazione

Se usate i ceci secchi vi consiglio di usare la PaP dopo averli ammolati almeno per 12 ore. L'acqua di cottura conservatela. Se invece usate i ceci pronti in scatola, preparate con un dado o con verdure fresche un brodo di circa mezzo litro.
Frullate il contenuto di una scatola di ceci con un pò di brodo oppure metà di quelli cotti da voi con il suo liquido. 
 


 
In una casseruola con un pò di olio fate appassire l'aglio e lo scalogno tagliati sottili. Non devono scurirsi ma solo appassire dopodichè versate il pomodoro (non per me)  e aggiungete tutti gli aromi se freschi sminuzzati o se in polvere la punta di un cucchiaino di ciascuno, salvo l'alloro in foglie secche che dovrà essere tolto dopo 10 minuti di cottura altrimenti copre il sapore.
Aggiungete a questo punto i ceci interi, aggiustata di sale, versate il brodo e fate cuocere a fuoco medio per circa mezz'ora.
 


 
Dopo aggiungete i ceci frullati e amalgamate il tutto lasciando ancora cuocere per 5 minuti mescolando in modo che non si attacchi sul fondo.
Tagliate il filetto di pesce scelto in 3 pezzi e aggiungetelo alla crema mescolando delicatamente e facendo ancora per altri 5 minuti senza bollire dopodichè spegnete e lasciate coperto.

Tostate le fette del pane da voi scelto e sfregatele se vi piace con dell'aglio fresco.

Impiattate la crema, mettete il pesce nel centro. Irrorate con un filo d'olio evo e date una spolverata di bottarga. Appoggiate le fette di pane o  nella zuppa o appoggiando sul bordo e se sono grandi servitele a parte.
 
 



Squisita e se potete aggiungete come ho fatto io un pizzico di pepe, mi piace il piccante ma questa volta è marito..zzo che non deve.

Buon appetito.


 

   

NOTA Affluente

Come detto, la versione per me è in bianco ovvero senza pomodoro perchè cotto non va bene per la mia gastrite. Inoltre ho uilizzato il pane integrale più consono al problema glicemia, mentre per il resto mi sono attenuta al "poco condito" o "condito a crudo" per colesterolo e trigliceridi: cosa volete mi devo guardare. 

I legumi vanno bene anche ai glicemici purchè non se ne abusi e non si sono consumati nella giornata alimenti simili.

 

NOTA:

Il liquido di cottura dedi ceci o quello di governo delle lattine, non gettatela. Questo chiamato "acquafaba" è usato per fare la maione senza uova strettamente "vegana" o anche con uova per i non vegani. A me la maionese classica o altre maionesi non piace, quindi non vi metto una ricetta ma vi rimando ad un lin dove troverete le indicazioni per questa maionese: Acquafaba vs maionese.


 




08/11/22

Crepes con farina integrale

Io adoro le crepes o "Omlett" come viene detto in tedesco che non sono le omelette francesi ma le classiche crepes da farcire salate o dolci o in mille altre maniere.

A me piacciono molto fatte con la base di farina bianca ma purtropo a chi ha problemi glicemici vengono consigliati prodotti integrali che non incontrano il mio favore. Stasera ho provato farle con la farina integrale per la prima volta e con una farcitura salata tipo vuota frigo.

Sono secondo me un passpartout in quanto questi ingredienti farina bianca (io integrale), uova e latte li abbiamo sempre a disposizione. Per la farcitura dal nostro frigo troveremo senz'altro gli ingredienti e, lasciandole arrotolate, piegate a metta, a forma di sacchetto ecc. magari passate con un poco di besciamella e formaggio e poi al forno abbiamo risolto una cena veloce.

Si possono anche farcire con confetture o creme pasticcere ma siccome io non posso ho inventato una confettura veloce usando agrumi freschi e zucchero alternativo quale l'eritrolo perchè non ha alcun retrogusto come lo Stevia o simili. Di seguito vi scrivo come ho fatto questa confettura veloce.


Ingredienti per circa 4 crepes 

90 g di farina

150 ml latte

1 uovo

sale

 

Per la farcitura salata ho usato tipo svuota frigo:

1 scatoletta di funghi porcini già trifolati

100 g di piselli freschi surgelati

pepe, aglio granulato

 

Per la farcitura dolce

2 arance (meglio se biologiche)

2 mandarini o clementine facoltativo

eritrolo (zucchero sostitutivo)

succo di mezzo limone

 

 

Svolgimento

Per le crepes: Mescolate la farina con il latte e l'uovo prima sbattuto, sale e formate una pastella che non deve essere troppo densa. Vi consiglio di aggiungere un bicchierino di acqua frizzante per aumentare la leggerezza.

 


Per la farcitura salata :  Cuocete i piselli ed in una padella con un poco di olio fateli saltare e aggiungete subito i funghi e metà dell'olio di conservazione tenendo il resto a portata di mano *). Fate andare per cira 5 minuti e quando amalgamati spegnete il fuoco non devono rimanere troppo asciutti. 

Per la farcitura dolce: Dopo averle lavate tagliate, togliete la buccia ad una sola e tagliate e pezzettoni. In un pentolino con un poca acqua fatele cuocere con coperchio a fuoco medio per una decina di minuti. Devono diventare morbidissime per essere poi frullate.  In un frullatore mettete le arance ancora calde con tutta la buccia e aggiungete 2-3 cucchiaiate di eritrolo (assaggiate prima di mettere il terzo), il succo di limone e frullate. Assaggiate se vi sembra sufficientemente dolce e fate raffreddare. Se non vi piace l'amaro della buccia, toglietela a crudo.

Consiglio: una spruzzata di cognac, brandy o altro non guasta.

 

Le foto che vedete, la prima è la farcitura di piselli e funghi.

 



La seconda è la crepes farcita piegata a metà sulla quale ho cosparso della mozzarella e provolone grattugiato e passato al microonde per 30 secondi. 


 

Di quella pseudo-dolce non ho fatto foto me ne sono dimenticata ma vi assicuro che la confettura creata era molto buona. 


Direi che mi sono arrangiata abbastanza bene per soddisfare la voglia di crepes anche se la farcitura non era il massimo ma come svuota frigo e prima esperienza di crepes con farina integrale devo dire che è stata positiva.

 

Vi auguro una bellissima giornata, a presto.



NOTA Affluente

*) Avevo indicato di tenere a portata di mano l'olio di conservazione dei funghi per questo motivo: con il pennarello per alimenti prendete un poco di questo olio e ungete la padella predisposta per le crepes. In questo modo evitate l'uso di altro olio salvo che preferiate utilizzare il burro.

Userete cosi meno grassi e la crepes sarà molto croccante.



 


04/11/22

Buon Compleanno a ME , oggi 4 Novembre sono........79

Anche quest'anno arriva il mio compleanno e sono 79 primavere o autunni o inverni come li volete chiamare non certamente estati. 

Il POST per il mio compleanno non è  un inno a festeggiamenti che non ci saranno ma, voglio farmi come regalo esprimere una mia personale Considerazione di come ho sentito questi anni di Pandemia che hanno modificato a me come a tutti la vita. Se qualcuno lo leggerà, GRAZIE ma voglio che sia chiaro che è solo un "tirare le file" personale e non si riferisce verso alcun contesto esterno ma solo un mio punto di vista anche in base a quanto succede nel Mondo in cui vivo.

Con l'arrivo Pandemia ad oggi posso affermare che pur essendo pesantissimo non mi ha trovata nelle sue limitazioni impreparata. Ho già vissuto le ristretezze ed i grandi problemi sanitari arrivati come l'asiatica e le successive non meno invasive. Essendo nata nel 43 a guerra non ancora finita, sono però cresciuta nel suo DOPO che forse era ancora più difficile. Con fatica sono riuscita a studiare (per questione di soldi) e  fino che ho potuto, poi alle serali perchè già a 15 anni ho iniziato a lavorare e ho continuato per 40 anni.

Entrata in quiescenza dopo 3 anni ho avuto un infarto e vent'anni dopo sono diventata portatrice di pacemaker che mi fa sentire "un robot" e che purtroppo mi ha creato grossi problemi. Si, potrei risolverli ma dovrei subire un altro intervento che non me la sento di fare sopra tutto per non lasciare mio marito 85 anni di nuovo solo a combattere per me. Un un intervento del genere richiede mesi per la ripresa, non ci si riprende subito. Poi sono subentrati problemi della glicemia che chiudono il cerchio ma non ho alcuna intenzione di mollare.

Sinceramente grandi voglie di scrivere ormai sono molto sfumate anche perchè lauti "pranzetti" sono terminati, mi devo guardare e gli incontri conviviali diretti sono stati accantonati. La Pandemia ha portato grossi sconvolgimenti nel mondo ed in tutte le nostre CASE. Se mi soffermo anzi ci soffermiamo un attimo a pensare andando indietro con i ricordi, mi rendo e ci renderemmo conto che non solo io ma tutti dovremmo ammettere che la nostra vita è stata sconvolta. E' normale il non volere accettare e/o non riconoscere uno stato di fatto e si cerca bene o male di continuare la vita usando le stesse modalità come nulla fosse accaduto.

Mi rendo conto e forse anche altri che purtroppo non è così. 

La vita è diventata pesante sia per chi lavora con l'obbligo di gestirlo da casa ma anche l'avere i figli a casa alla quale non siamo abituati e di difficile gestione. Organizzare le loro giornate per gli studi online e comabaciare con i nostri diventa un insofferenza per tutti. Anche il stare ristretti magari in ambienti piccoli non aiuta e non è facile da gestire e l'insofferenza regna sovrana. Anche avere la piena disponibilità e conoscenza nell'uso dei mezzi quali PC e programmi per la didattica scolare e quella del lavoro hanno avuto le proprie difficoltà. Non solo per mancanza magari della materia prima, ma anche della conoscenza nell'espletare tali funzionalità. Fornirsi del materiale in entrambi i casi forse è stato meno difficile ma, chi non ha potuto o avuto l'occasione di apprendere come aggiornarsi sulle nuove piattaforme ha dovuto ricorrere ad aiuti esterni non sempre facili da reperire e si sono o ci siamo arenati rendendoci conto che ci troviamo di fronte ad una complessità autogestionale NON gestibile.

Se mi guardo attorno, leggo gli avvenimenti della giornata in qualsiasi settore, vedo gente stressata, poco attenta, con bambini  ed adolescenti che si trovano spaesati senza i loro amici e in seno alla famiglia che per i problemi menzionati non hanno pazienza e troppo poco tempo da dedicare a loro. Ultimo grido... hanno bisogno dell'aiuto psicologico.

L'insofferenza degli adulti la disattenzione che leggo sfocia in tragedie familiari come intolleranze in seno alla famiglia stessa, incidenti sulla strada e, come conseguenza ne risentono soprattutto i giovani alle quali ci rivolgiamo alle volte, pur non volendo, con la stessa intolleranza - aggressività ed anche un poco di cattiveria sebbene tutto involontario. Il tutto poi purtroppo sfocia in uccisioni, suicidi ecc. perchè non riusciamo a trovare il nostro equilibrio sopra tutto mentale. Equilibrio che si pensava fosse un punto fermo dovuto alla vita seppur caotica ma soddisfacente sotto certi aspetti dovuto alla possibilità di trovare un certo rilassamento nei famosi incontri happy hour per i giovani ma non solo, attività sportive per scaricare le tensioni, viaggi che alcuni con molti sacrifici riuscivano a fare e, accontentarsi alle volte di piccoli e fugaci weekend. La vita caotica di rincorsa per non perdere nulla di quello che avveniva era parzialmente assorbito con queste alternative suindicate che si chiamano "relax".

Nulla purtroppo ritornerà come prima ed è un dato di fatto che ho anche accettato. Siamo alle soglie di una guerra non voluta, nostro malgrado coinvolti da cui deriva ora anche l'acquisizione di questa nuova "povertà". Comincio a rendermi conto e come me anche altri, che non si riesce più a fare quello che bene o male si faceva a costo magari di prestiti o lavorare di più per mantenere sia la famiglia ma anche per stare al passo di fronte agli altri a quello che lo "status quo" che ci faceva vedere ma senza tenere conto che forse non tutti hanno le stesse "grandi" possibilità. Infatti oggi spendiamo di meno sia nell'alimentazione, che nell'abbigliamento tagliando tutto quello che ci siamo accorti di poterne fare a meno. Purtroppo i poveri assieme ai nuovi poveri sono stanti e limare nell'acquisto di qualsiasi genere è una necessità che dura già nella loro vita da tanto e che ora si è maggiormente impoverita.

I ricchi ci saranno sempre e diventeranno più ricchi, la classe cosidetta borghese potrà impoverirsi ma i veri poveri lo saranno ancora di più e da questo purtroppo sta nascendo e si sta accentuando la delinquenza e non solo locale ma anche importata, ruberie alle quali non eravamo abituati a questo ritmo giornaliero. Aggiungiamo a tutti gli effetti i disperati che arrivano e non tutti bisognosi perchè con loro arrivano anche quelli che scappano ma per altre ragioni e che non portano nulla di bene. Fare bene a chi merita è una sacrosantà verità e necessità ma, chi si approfitta e ruba in casa d'altri non ha diritto alla nostra comprensione soprattutto se lo fa non per dar da mangiare ma perchè a casa loro facevano la stessa cosa e sono scappati perchè non potevano più farlo.

E' un post anomalo, scusate ma è quello che sento e vedo e non avrei mai pensato di ritrovarmi alla mia età con problemi di tale entità quasi peggiori di quelli del mio passato alla quale bene o male eravamo in un certo qual modo pronti. 

Oggi come oggi si cerca di andare sui social, pensando di divertirsi e scambiarsi impressioni ecc. ma si trova anche grosse maleducazioni espresse senza remore forti dell'anonimato. Chi piace fare cucina ha un pubblico aperto per le sue ricette e, se usato bene il Social è veramente utile per mantenersi informati al passo con l'evoluzione che continua nonostante tutto in tutti i settori.

 

BUON COMPLEANNO 

nonostante tutto a me che  festeggerò con mio marito,  siamo assieme da 57 anni.

Per comune accordo mia figlia genero e nipote non vogliono coinvolgerci visto la nostra età ed i problemi che abbiamo e quelli che potranno venire con il covid.  Noi facciamo una vita ritirata ma loro giustamente no perchè il lavoro, il presentarsi alla vita che lo aspetta a nipote 24 anni, non permette a nessuno di loro di chiudersi, non ne hanno la possibilità ed è giusto cosi. Ci vediamo all'aperto, una piccola passeggiata e grazie ai Social ci possiamo vedere e sentire anche così ed è per questo che dico se usati bene fanno del bene.

Auguro a tutti una Buona Continuazione della vita, che possiate continuare al meglio in tutto quello che desiderate  fare ed avere senza mai perdere la realtà che ci e vi circonda.

 

Un abbraccio e CIN CIN  con un bicchiere spumeggiante che berrò almeno questo (niente dolce).


22/10/22

Una zuppetta di melanzane che viene da lontano

Rialacciandomi al mio post datato La mia piccola biblioteca... (gastronomica)  di cui il "Cuciniere Internazionale del Buonassissi" ne fa parte, ripropongo questa ricetta che faccio spesso per il suo utilizzo un passpartout a tutti gli effetti.
Facendo seguito alle mie attuali problematiche sia per la glicemia che per la proibizione assoluta di mangiare alimenti fritti, ho trovato delle piccole varianti per poter gustare ugualmente questo piatto molto gustoso: ho eliminato la frittura in immersione.
Questa immagine è tratta dal libro suindicato del Buonassissi che rappresenta l'originale "Zuppetta di Melanzane" Afgana.
 

 
Da come si può osservare è alquanto liquida, appunto una zuppetta, mentre la mia versione è più densa per il diverso utilizzo a cui l'ho destinata senza modificare gli ingredienti originali. 
Purtroppo il tipo di melanzane piccole e quasi prive di semi sono introvabili ma, si possono utilizzare con un ottimo risultato, le melanzane lunghe e strette scegliendo le più piccole che hanno pochissima semenza e buccia tenera.
Piace moltissimo a noi e ne faccio sempre di più perchè anche mia figlia vuole la sua parte.
Passiamo alla ricetta:


Ingredienti per 6 persone (abbondante)
 
1 kg di melanzane lunghe (le più piccole e sode che trovate)
3 barattoli di pomodoro pezzettoni (3 x 400 gr)
1 cucchiaio abbondante di prezzemolo
4 spicchi aglio o 1 cucchiaio abbondante di quello tritato surgelato
1 cucchiaino di peperoncino in polvere piccante
1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino oppure 1 cucchiano di quello secco
1 pizzico di timo, maggiorana, erba cipollina
1 bella cucchiaiata abbondante di prezzemolo 
(SE Volete e potete friggere olio di semi e padella fritti)



Procedimento
 
Lavare le melanzane, spuntarle e poi tagliarle per la loro lunghezza e ricavarne sottili strisce : buccia e polpa o solo polpa come vi viene meglio ma devono essere, ripeto il più sottile possibile come da foto.

 le melanzane tagliate devono essere cosi sottili 

 
Le melanzane cosi tagliate dovrebbero venire fritte in abbondante olio ma, come detto NIENTE FRITTO quindi ho trovato un'altra soluzione fermo restando che se non avete problemi, potete friggerle in abbondante olio di semi. Però in questo caso quando assemblerete tutti gli ingredienti,  queste perchè fritte, rilasceranno sufficiente "grasso" senza doverne aggiungere altro.
 
Alternativa al Fritto:
- le melanzane tagliate NON vanno infarinate in nessuno dei due modi di frittura...
 
- spruzzate di olio le melanzane tagliate con  lo stesso spruzzino che viene utilizzato per cuocere gli alimenti nella friggitrice ad aria, mescolando bene il tutto in modo che siano "unti" tutti
 
- in una larga padella, spruzzate ancora un poco di olio e fatela riscaldare prima di versare le melanzane in modo da coprire il fondo senza sovrapporle, poche alla volta e andare avanti cosi fino ad esaurimento
 
- le melanzane dovranno appassire e diventare un poco croccanti e quindi fate attenzione a mescolarle spesso e non tenere il fuoco troppo alto altrimenti non cuociono ma si bruciano troppo presto
 
- una volta pronte mettetele dapparte
 
In un sacchetto di garza chiudete il rosmarino, la foglia di alloro e gli altri aromi sia freschi - surgelati oppure secchi incluso l'aglio.
In una casseruola alta circa 24-26 cm - io ho usato il wok, mettete le melanzane, aggiungete  2 barattoli di pomodoro a pezzettoni con un poco di acqua (metà del barattolo stesso), il sacchetto di garza con gli aromi chiusa (in questo modo non si sparge e non disturba), salate e aggiungete il peperoncino piccante o paprika dolce secondo come lo gradite.
Dopo 10 minuti verificate se la proporzione melanzane e pomodoro sia quasi alla pari, in caso contrario aggiungete il terzo barattolo di pomodoro.  Coprite e fate cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti mescolando spesso. Il tutto deve risultare denso ma non troppo. Aggiustate di sale o altro a vostro piacere e  cospargete di prezzemolo tritato ricordatevi di levare il sacchetto di garza con gli aromi.

A metà cottura se vi piace, potete aggiungere la punta di un cucchiaino di tutte o quelle che vi piacciono delle seguenti spezie: zenzero - cardamono - curry - cumino tutto in polvere in proporzione .
Lo zenzero è il più piccante. 



Le mie melanzane dense per guarnire fette di pane tostato caldo ecc.


Suggerimenti
 
Vi consiglio di lasciare il tutto per un paio di ore coperto in modo di uniformare il sapore.
Può essere mangiato cosi tiepido accompagnato da fette di pane toscano tostato oppure freddo da frigo per le bruschette. 
Inoltre è favoloso, per questo deve essere ancora un poco liquido,  per condire un bel piatto di pasta meglio se corta come piccole  pennette, farfalle, gnocchi sardi, ecc.
Se vi avanza, si presta benissimo per essere surgelato magari porzionato come faccio io e lo scongelerete all'uso in un padellino a fuoco basso.
 
Per avvicinarvi alla zuppetta originale rendendola più liquida, aggiungete del brodo vegetale anche di dado. Sul fondo del piatto metterete delle fette sottili di pane tostato cosparso di formaggio grattugiato tipo gruviera che si scioglierà al contatto della "zuppetta" calda.
In questo modo avrete due tipi di primo e due antipasti con la stessa pietanza.
Siccome a me piace tantissimo il piccante, metto sempre nella mia parte impiattata gocce di tabasco piccante e salsa Worcester.

Buon appetito e ciaooo.
 

 
 
 
 
 
NOTE Affluenti
 
Nota glicemica
Nel mio caso per contrastare la glicemia per non avere picchi glicemici, il pane utilizzato deve essere integrale, o rustico con l'aggiunta di semi vari, come pure la pasta strettamente integrale o di farro o di altre farine escludendo la farina bianca.
Tenete presente che per avere un indice glicemico basso nel caso che vogliate utilizzare la pasta bianca secca, dovrete cuocerla e mangiarla riscaldata il giorno seguente perchè in questo modo tra il freddo e riscaldarla si riduce l'amido e quindi si abbassa il picco glicemico. La quantità consigliata se mangiata una volta alla settimana è di 60/70 g altrimenti max. 50 g.

 

Nota ricetta originale
La ricetta originale rispetto alla mia versione pur non essendo diversa come ingredienti, si differenzia sul modo di preparazione.

Infatti le melanzane dopo che sono state fritte, vanno ricotte nel brodo o acqua e dopo viene aggiunto il pomodoro e le spezie e la cottura continua con un addensamento limitato perchè deve rimanere una zuppa anche se non proprio "sbrodolosa".

 



 

08/10/22

Cos'è il glucosio/glicemia alta che precede il Diabete ....attenzione ai zuccheri semplici ma non solo.....

La mia glicemia stà diventando "importante" sono alla soglia del diabete anzi un passino in là ci stà già e quindi cerco sia con le cure alternative che quelle allopatiche di frenare l'ascesa di questo problema. La glicemia purtroppo è una brutta bestia perchè rovina se così si può dire organi importanti del nostro corpo in primis i "reni" (nefropatia diabetica o insufficienza renale), danni alla retina (retinopatia diabetica), malattia cardiovascolari che incidono sul cuore, sulla pressione. Di consguenza a tutti questi problemi ci sono anche i danni collateriali quali difficoltà deambulare, dolori muscolari, neuropatie e altri che dipendeno però dal fisico stesso e dalle proprie difese immunitarie. La più invasiva se non curato è il "piede diabetico" che per salvare la vita della persona si ricorre alla chirurgia con l'amputazione.

E' un quadro tragicamente importante e da  non essere MAI sottovalutato e da controllare la situazione mediante un semoplice esame del sangue "emoglobina glicata" perchè il più delle volte il diabete è subdolo e non  da segnali per cui quando lo si scopre potrebbe essere anche tardi per le cure oppure molto più difficile da curare.

Certo, bisogna seguire una dieta specifica per evitare alimenti con alti picchi glicemici come i carboidrati ad esempio ma non si deve elimare nulla dalla propria dieta. Bisogna solo cercare di evitare di mangiare assieme alla pasta (carboidrato) anche il pane che rientra nello stesso ...diciamo giro e prediligere i prodotti integrali o prodotti con altre farine come quella di farro, di ceci, lenticchie, ecc. Oggi come oggi la scelta è grande ed ognuno può creare la sua dieta con gusto e senza omettere nemmeno qualche peccato di gola. Gli zuccheri semplici - parleremo fra un poco - non devono essere omessi, il nostro corpo ne ha bisogno e quindi una tantum un dolcetto naturale senza zuccheri aggiunti, un gelato, un poco di confettura che se fatta in casa si può usare dolcificanti sostitutivi.  Certo, la conservazione sarà limitata ma è meglio farla spesso che rischiare.

 

Questi che vi elenco sono dei dolcificanti naturali non sono edulcoranti sintetici ma alcuni possono essere estratti da componenti naturali ma poi essere modificati con processi chimici come la Stevia e Tagatosio. Va da dire che comunque anche con questi non bisogna esagerare nel loro consumo ma usarli con moderazione sia per fare dolci o altre leccornie.

Non metto tutto l'elenco di questi perchè li trovate tutti sul sito "Butta La Pasta"  che cliccando su ogni nome andate automaticamente in una nuovs psgins e su su ogni voce dei vari edulcoranti il link per avere tutte le informazioni in merito e scegliere in base a queste l'edulcorante che ritenete adatto al vostro gusto e uso.

Personalmente uso "Eritrolo" che per me non ha retrogusto come "Stevia" che lascia un sapore di liquirizia ed altera l'alimento in cui viene usato. Il primo edulcorante che io ricordi è "Aspartane" che ha sempre avuto un retrogusto metallico, ma chi l'usa ancora oggi dice che è molto migliorato. Da tenere presente che gli edulcoranti hanno come tutti degli effetti collaterali, se consumati in grandi quantità giornalmente possono portare a problemi intestinali e altri che sono molto però soggettivi.

La "Manna" dolcificante naturale che deriva dal mannitolo dolcifica senza alterare il sapore ma preso in grandi quantità come la Stevia diventano dei leggeri lassativi. La Manna viene venduta in Farmacia ed ora si trova anche confezionata e non solo sciolta. Cercando con Google troverete tutte le informazioni.

Io non uso nessuna delle due perchè una come detto non mi piace il retrogusto e l'altra diventa un ...lassativo per me.

Anche lo sciroppo di Acero, Agave sono molto buoni anche se il prima è anche molto caro. Acero ha un buonissimo sapore e non altera i sapori, mentre quello di Agave a mio parere è troppo "colloso". Il Miele alimento dolcificante naturale può essere usato con molta parsimonia perchè è un concentrato di zuccheri ma essendo "naturale" ha solo limiti nel suo uso ma non porta ad altri effetti collaterali al di fuori di essere "zuccherino".

Maltosio e Fruttosio sono ben tollerati ma sempre senza esagerare nel suo consumo. 

Ci sono anche altri dolcificanti naturale che troverete nel link suindicato.

 

E' un argomento molto evidenziato ultimamente con indicazioni più/meno vere cercando di selezionare i consigli veri con l'apporto del proprio medico di fiducia o con lo specialista da quei consigli esclusivamente pubblicitari senza fondamenta che il prodotto o il consiglio sia efficace e vero. Ogni volta che le indicazioni su un problema diventanto oggetto di salutisti, case farmaceutiche e NON, valutazioni di persone che hanno usato il prodotto..... ecc. significa che il problema ha assunto un importanza alta e che rappresenta un pericolo per la salute ma anche diventa a sua volta, purtroppo, un business. Bisogna stare molto attenti, valutare, informarsi e parlarne con chi può aiutarci veramente e di cui abbiamo fiducia.

Ho avuto nonostate lo controlli da anni, un picco arrivato quasi a "400" come valore altissimo legato ad altri problemi e, ora, devo aggiungere anche una "pastiglietta" allopatica che tra tante finalmente trovato quella che non mi crea effetti collaterali.

 

Mi fermo qui, ho già scritto molto anzi troppo e mi riprometto nel mio prossimo di dare qualche combinazione "culinaria" per rientrare nel cosidetto "indice glicemico". 

Purtroppo nell'arco della giornata il "punto glicemico" è più alto al mattino per il cosidetto "effetto alba" che si verifica tra le 4 e le 8 del mattino causato dal cambiamento ormonale. Non si sa ancora con esatezza l'incidenza del cambiamento ormonale rispetto al glucosio ma, dovrebbe essere causato anche dalla riduzione del farmaco assunto e dal fatto che il fegato produce più glucosio del dovuto che il pancreas non riesce a regolare. In effetti, la pigrizia pancreatica è una delle cause dell'aumento del glucosio nel sangue. Viene consigliato di cenare più tardi del solito oppure di mangiare un biscotto o altro prima di coricarsi per aumentare il lavoro pancreatico ed evitare , forse, il picco dell'alba.


Tengo a precisare che quanto scrivo è basato sulla mia esperienza personale e da quello che ho tratto cercando nel web ma NON E' assolutamente un CONSIGLIO in quanto deve ESSERE DATO solamente dal VOSTRO MEDICO di fiducia, che vi invito a contattare nel qual caso riconosciate qualche sintomo di quelli indicati e che riguardano solo la mia persona.

 

Vi abbraccio e..... non sottovalutate mai qualsiasi sintomo per quanto sia sporadicamente presente.

Buona giornata e buon weekend e ci sentiamo.




 PS. 

Vedo ora che manca una base molto importante: ATTIVITA' FISICA.

Fare attività in relazione all'età, ai problemi che ognuno può avere e/o altri impedimenti naturali, bisogna scegliere comunque di fare "movimento". Passeggiate, cyclette, tapis roulant se non si può camminare molto, ginnastica a corpo libero molto soft presso qualche palestra che ha corsi di ginnastica per persone anziane ed in difficoltà. Da provare tutto ma mai stare fermi è importante per la glicemia, circolazione, ecc. e per mantenere il peso anche molto importante.

Parlatene con il VOSTRO MEDICO di fiducia queste sono solo indicazioni generiche.





 

 






23/09/22

Dopo lungo STOP piano piano si ricomincia

Carissime Amiche

Oggi 23 settembre visto che marito guarda la partita Inghilterra-Italia (non sono amante del calcio) mi accingo a scrivere qualcosa sul notebook di marito, il mio PC postazione fissa è "defunto".  E' rimasto fermo per i mesi caldi ma anche per tutti i miei problemi che fino ad aprile sono stati veramente tosti ed il caldo opprimente non mi ha facilitato la ripresa. 

Vi ho seguito lo stesso non costantemente perchè con il cell. non è facile leggere ma ci sono riuscita ed è stato un piacere seguirvi. Ho notato che molte non scrivono quasi più sui loro blog ma mettono la loro ricetta direttamente sui social come FB e IG in particolare oppure la foto del piatto e con il link sotto che porta al loro blog. Ormai i tempi di quando ho iniziato sono superati e, i follower che si iscrivevano sono ormai quasi scomparsi alcuni del tutto altri hanno voltato pagina preferendo come detto i Social.

E' capibile, molte delle mie amiche nel campo culinario sono delle professioniste e quindi hanno bisogno di una certa visibilità. Altre provette cuoche/chef nell'ambito casalingo si sono organizzate per portare la loro competenza cucinando online da casa o in casa d'altri richieste per occasioni varie e, anche loro hanno bisogno di visibilità. Io sono al di fuori di tutto questo. Sono una semplice persona curiosa a cui piace "pasticciare" curiosando nelle varie cucine del Mondo e cercando di riproporre piatti per i familiari ed amici magari mettendoci un qualcosa di "personale" dovuto sia alla mancata reperibilità di alcuni ingredienti, sia al gusto nostro diverso senza però prevaricare in modo eclatante la base della stessa.

Sono sicura che le mie performance culinarie non mancano a nessuno: Sociale, Web, TV, Programmi vari di cucina ci sono esiste solo il dilemma di cosa seguire......


Le mie Amiche storiche che sono rimaste e che per loro bontà ancora mi leggono, sanno che il mio blog non è culinario ma vario e quindi quello che scriverò in futuro sarà sempre su questa falsariga.

Inoltre, Carissime Amiche, la mia alimentazione ha forte divieti per la mia glicemia. Quindi niente dolci (per fortuna mai stata golosa), niente alimenti con indice glicemico alto come patate, pane, carote, piselli, uva, fichi, pane, vino, alcolici, aperitivi anche non alcolici ma rimangono zuccherini,  ecc. giusto per citarne alcuni. Devo controllare anche il colesterolo/trigliceridi che non mi permette il Fritto, salumi, qualsiasi cosa troppo grassa e quindi faccio una cucina light con il famoso "spruzzo di olio" che oggi si usa nelle friggitrici ad aria. Certo anch'io l'ho acquistata ma come "fritto" è un'imitazione buona ma il sapore non è il classico ma meglio che niente.

 

Quindi mie care, riprenderò non appena avro il mio PC fisso nuovo che spero ancora entro il mese dopodichè  cercherò di condividere con voi qualche ricettina adatta per persone che hanno i miei stessi problemi sopra tutto quelli glicemici che se non curati daneggiano il nostro organismo ancora peggio di chi ha il colesterolo e trigliceridi alti. La glicemia può anche portare ad ulcere diabetiche difficili da curare e porta anche a drastiche ma necessarie per sopravvivere operazioni di taglio dell'arto (usualmente il tristemente famoso piede diabetico). 

Infatti io dico problemi glicemici perchè sono sul confine per essere dichiarata "diabetica" anche se ho avuto un picco molto alto ma dovuto per riflesso ad un altro problema presente nello stesso momento. Arrivare al fatidico "essere diabetici" il passo è breve e quindi con la pastiglietta e controllando l'alimentazione sono ancora ferma al confine e spero di non superarlo, tengo duro.....


Bene mie care, chiudo e ci risentiamo quanto prima possibile ed io continuerò a seguirvi come posso sui Social.

Un caro saluto, un Arrivederci, Auguri di tutto cuore per tutto quello che state facendo, che vorreste fare e che farete nell'immediato futuro.

Che Dio ci protegga tutti da questo triste momento come i rischi della guerra, alluvioni, terremoti e problemi umani che avvengono quasi ogni giorno e che portano ad estremi comportamenti in tutti i sensi e senza limiti di età. CIAOOOOOOO

 


09/07/22

Piccolo aggiornamento per le mie Amiche

Carissimi amiche, ho notato che molte di voi sono così gentili da lasciarmi dei messaggi di contraccambio sul vecchio post. Carissime, io passo quando posso volentieri da voi o sui social ma non sentitevi in obbligo di replicare perchè alle volte io non apro nemmeno il mio blog. Oltretutto il sistema per sapere chi scrive è stato tolto e solo che siete iscritte con quello che uso io posso essere avvisata se ci sono nuovi messaggi per me altrimenti non rispondo e mi dispiace che voi pensiate io sia maleducata.

 

Io spero di riprendere in settembre non prima semprechè non debba fare un altro intervento per il pacemaker per un groviglio dei fili che danno fastidio. Spero ci siano altre soluzioni.

 

Buon proseguimento di estate e buone vacanze a tutte.

 

 

27/05/22

Cambiamento... anche quest'anno niente vacanze.

 Care Amiche,


speravo di fare vacanza quest'anno come acennato ma purtroppo è andata come si dice a buca.

Per motivi familiari, non tanto problemi miei, si rimane in città.

Spero almeno di fare qualche bel tuffo nel mare di Trieste ma anche questa sarà dura perchè siamo imvasi dalle medute che a Trieste chiamiamo "pote marine" quelle belle grandi bianche e viola che dicono non siano tanto urticanti ma io un incontro ravvicinato non vorrei averlo.


E' un disastro per i pescatori perche assieme al pesce entrano nelle reti tantissime che appesantisce ed alle volte la rete si spezza con la perdita del pescato, senza contare che già questo è povero.

Quindi terrazza per il sole alla mattina presto perchè poi diventa una fornace e solo alla sera si riesce a prendere fresco con l'aria che viene dal carso davanti a me. Meno male dopo un giorno di sofferenza almeno alla sera si godrà un poco di fresco.


Resto in pausa comunque ma passerò da voi.

Un abbraccio a tutte.

 

 

10/05/22

"NEGRONI" il cocktail più famoso al mondo ma esiste anche il "NEGRONI" sbagliato

Lo sapevate che il NEGRONI, il cocktail più famoso al mondo ha anche una versione conosciuta e famosa di chi ama questo cocktail chiamato "il NEGRONI Sbagliato".

Farò un piccolo riepilogo sulla storia di questo cocktail anche se quasi tutti la conoscono ma vi racconterò anche della versione Negroni Sbagliata che a sua volta è diventata famosa ma forse poco conosciuta anche se è nata nella citta sempre in fermento che è Milano.

Ma torniano all'originale.

Il NEGRONI  storico cocktail è nato nel 1919 a Firenze. Il giovane conte Camillo Negroni, metà italiano e metà inglese da parte di madre, dopo una botta presa per una vicenda d'amore parte da Firenze e viaggia in lungo e largo trasportato dalla sua mondanità ma anche da uno spirito avvenutoroso, romantico e ribelle. Approda nello Wyoming per fare il cowboy, a New York dove insegna scherma ed a Londra a freguentare i salotti dell'allora alta società. Acquista in primis nei suoi lunghi viaggi e degustazioni un gusto sopraffino sopra tutto nel bere ed il suo palato come si dice diventa malleabile e attento.

Ritorna a Firenze e nel peridoo che va dal 1917 al 1920 che per convenzione è stata fissata nel 1919, Camillo Negroni in un pomeriggio dei tanti trascorsi sempre allo stesso posto cioè all'aristrocratico Caffè Casoni in via Tornabuoni (poi diventato Caffè Giacosa),   convince il barman Fosco Scarselli ad aggiungere ad una delle bevande più in voga in quel momento l'Americano composto da Vermputh e Selz un po' di GIN.

Il GIN perchè omaggio ai viaggi nel mondo del conte,  nacque così un cocktail che presto diventò per Camillo Negroni "il solito". I clienti  del Caffè Casoni cominciarono a chiedere al barman lo stesso cocktail fino a quando venne chiamata semplicemente " un Negroni" avendo conquistato tutti e sbarcando in ogni locale fuori porta.

Oggi la classica ricetta "un terzo, un terzo, un terzo" fatta di GIN, Campari e Vermouth rosso  ed è secondo la classifica di "The drinks international" il più venduto nel mondo, Ormai sono più di 100 anni che viene servito in ogni parte del globo partendo dall'inizio come un intruglio sconosciuto nato per caso dalla fantasia di un conte che nasce e muore sulle rive dell'Arno.

 

 

NEGRONI
(sembra più scuro ma penso sia effetto luce presa dal web
bargionale.it)

 

 

Lo "sbagliato" è nato al Bar Basso.  Il signor Giuseppe Basso titolare di un osteria in Porta Vigentina a Milano nel periodo monarchico, deve chiudere e deve aspettare che l'Italia diventi Repubblica e quindi nel 1947 si trasferisce in via Plinio e apre il BAR BASSO (senza sapere che sarebbe diventato famoso anni dopo).  E' un piccolo Bar di poche pretese come tanti ma, ventanni dopo entrano nel bar (lo rilevano) mantenendo il nome, due barman veneziani tali Renato Hausmann e Mirko Stochetto. Barman che hanno alle spalle un curriculum invidiabile avendo collaborato con l'hotel Monaco e l'Harry's Bar a Venezia e l'hotel Posta a Cortina d'Ampezzo e siamo arrivati al 1967.

Nel 1972  Mirko Stocchetto nel retro del bar sta miscelando un Negroni e per errore al posto del gin usa le bollicine assieme al Campari Bitter e Vermouth rosso inventando suo malgrado un nuovo cocktail: il Negroni sbagliato.

La differenza, avrete compreso, sta nelle bollicine avendo usato uno spumante brut in sostituzione del gin diventando cosi un cocktail più leggero o comunque meno alcolica. Successo immediato, il locale diventa meta di musicisti come Pino Presti e Roberto Cacciapaglia, di designer come Luigi Serafini, James Irvine e Marc Newson giusto per citarne alcuni.

Suo malgrado il Bar Basso (dell'allora signor Basso) viene ora ricordato, il suo BAR non lui, inventore del Negroni sbagliato.


 

Il Negroni SBAGLIATO

(sembra più chiaro ma anche effetto luce presa dal web

buttalapasta.it)


Sembrano diversi come colore ma io credo sia effetto luce delle foto perchè sia il gin che lo spumante brut sono chiari, forse il brut un po' giallino rispetto al gin che è trasparente.

Io non li ho mai assaggiati perchè detesto il Vermouth che sia rosso o bianco ma, credo che prima o dopo forse tenterò di provarlo anche se solamente un sorso non devo e posso alcolici.

Spero che questa storia vi sia piaciuta.

L'ho trovata su "Libero" del 16 gennaio 2022 sotto il titolo La rivincita italiana. Ovviamente ho fatto un sunto dell'articolo che ho trovato mooolto interessante ma che comunque potrete trovare sul web oltre che la storia anche le ricette e forse qualche altro "sbaglio" che in futuro lo renderà ancora più famoso.

 

 



NOTA Affluente

Avevo già fatto un post parlando del Negroni ma lo avevo contrapposto all'Americano cocktail simile solo che al posto del gin si mette il Selz. Questa volta ho voluto aggiungere ancora altra storia al famoso Negroni e forse facendovi conoscere allo stesso tempo uno nuovo quello Sbagliato.

Chi vuole leggere questo posto lo trovate QUI

 

 

NOTA personale alle Amiche

Con questo post visto tutte le problematiche, la sottoscritta si mette a riposo. Sarebbe bello fare un poco di vacanza dopo quasi 3 anni che non si va da nessuna parte ma la vedo dura anche quest'anno.

Un abbraccio a tutti, un arrivederci a presto, auguri a tutte voi per tutto e buon proseguimento.

Passerò lo stesso ai vostri blog per non farmi dimenticare.

 

 


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