29/01/19

I giorni della merla .... 29,30,31 gennaio

I giorni della merla sono considerati i 3 giorni i più freddi dell'anno e vengono chiamati "i giorni della merla" per una serie di leggende su questo uccello.  Statistiche metereologiche disponibili in questi ultimi decenni contrastano con questo detto popolare e quindi nessun elemento scientifico è a supporto di questa credenza.
L'origine della locuzione "i giorni della merla o Merla" pur non essendo chiara, nel 1740 Sebastiano Pauli (maggiore nelle milizie della Repubblica di Lucca)  pubblica due ipotesi di spiegazione  nel linguaggio usato a quel tempo che vi ripoto. E' stato tratto da Wiki ed il link è QUI

"I giorni della Merla" in significazione di giorni freddissimi. L'origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nomato la Merla, s'aspettò l'occasione di questi giorni: ne' quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giugnere all'altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne' quali passò sovra il fiume gelato.» 

Altre fonti dicono che si tratterebbe di una leggenda secondo la quale una merla ed i suoi pulcini originariamente neri come i maschi della stessa specie, si rifugiarono dentro un comignolo per ripararsi dal freddo. Emersero il 1° febbario tutti grigi a causa della fuliggine. La leggenda giustifica così in modo  favolistico la differenza che si osserva nella livrea nerissima del maschio con becco giallo-arancione dalla femmina che è bruna/grigia incluso il becco.

Une versione più elaborata della leggenda racconta che  Gennaio molto dispettoso attendeva che la merla uscisse dal suo riparo in cerca di cibo per gettare sulla terra freddo e gelo. La merla stanca di queste strapazzate per ingannare Gennaio decise di fare provviste per tutto il mese cosi da non uscire dal suo riparo per 28 giorni tanti erano i giorni del mese a quel tempo. La Merla convinta di averla scappata uscì da suo nascondiglio cantando e sbeffeggiando Gennaio. Questi chiese tre giorni  a Febbraio scatenando così freddo, bufera, gelo e neve. La Merla dovette ripararsi in un camino per tre giorni ma quando ne uscì era si salva ma il suo piumaggio era ingrigito a  causa della fuliggine e cosi rimase per sempre.
La leggenda dice che se i giorni della merla sono freddi la primavera sarà bella altrimenti se caldi questa arriverà in ritardo.

Nel Forlivese e nel Cesenate si racconta di un merla "bianca" (non nera) che trovando rifugio dal freddo in un camino ne uscì completamente grigia per la fuliggine.

Per i giorni della Merla ci sono tanti canti come quello di Lodi da una sponda all'altra dell'Adda come richiamo, quelli nel Cremonese. Nel Friuli Venezia Giulia i contadini calcolano come sarà il mese di Febbraio in base ai giorni della merla se saranno freddi o caldi.

Poi ci sono altre versioni sula leggenda in altre Regioni come nel Maremmano che parla di una coppia merla bianca e merlo nero oppure in Sardegna con un altra bella e nutrita leggenda che parla di Gennaio con 29 giorni che chiese in prestito solo 2 giorni al Febbraio,

Ci sono tanti bei racconti su questi "giorni della Merla" simpatici e veramente fantasiosi che fanno parte del nostro bagaglio del passato e molte zone tra quelle citate festeggiano in un modo o nell'altro ancora oggi questi famosi giorni della Merla.

La merla grigio/marrone uguale il becco

Il merlo livrea nero becco giallo/arancione

Tutte le info e le immagini sono da Wiki.

Io penso che le leggende sono sempre tratte da qualcosa di "vero" che però poi tramandato verbalmente ognuno aggiunge un pezzetto della sua "verità".

Buone giornate della "merla" a voi che non siano troppo fredde e turbolente. :D :D



25/01/19

Inviare gratis un fax con APP di Android dal cellulare GRATIS

E' da un pò di tempo che non scrivo in merito a programmi, giochi, novità per pc e non solo nel campo dell'informatica. Il motivo è da ricercare nel fatto che chiuque di noi che ha un pò di dimestichezza compiuteristica e sa fare ricerche online non ha problemi nel trovare el web qualsiasi cosa di cui si ha bisogno con le dovute spiegazioni sull'uso. Sono passati i tempi che per trovare il significato di una parola, una traduzione, ecc. si dovevano consultare enciclopedie, vocabolari, ecc. ora si trova tutto e di tutto a portata di "clic" e quasi in un nanosecondo. Però esistono ancora siti secializzati nell'offrire l'informazione sulle novità che sono a ritmo serrati, quasi a dire che l'acquisto oggi domani è già vecchio. Il pregio è che su questi trovi tutte le ultime novità senza doverle cercare singolarmente come dire..... servito su un piatto quadi d'argento.
Un sito particolare in questo contesto e sempre super aggiornato per tutto come app, pc fisso, gestori, operatori, sistemi , ecc. è qullo del mio amico Vinnie del sito "Guidami.info".
Altri super informati si sono specializzati invece per codici HTML che permettono di aggiungere al proprio blog o sito personale dei widget, programmi, ecc. ma purtroppo a mio giudizio non sono alla portata di tutti. Incorporare nel proprio template codici HTML  è necessario avere qualche cognizione informatica  per agire altrimenti si rischia di perdere il proprio template o eventualmente danneggiario. Non posso indicarvi nessun sito in particolare in quanto sono in condizioni di agire sul mio blog. Per questo ho la mia amica Iole (ingegnere informatico) che provvede a tutte le mie necessità.
Io mi limito, con l'autorizzazione dell'amico Vinnie di informarvi per sommi capi sulle ultime novità a mio giudizio interessanti per gli amici che mi leggono, so che molti hanno poco tempo a disposizione per la ricerca.  Però, per maggiori ragguagli sul programma, dove trovarlo, come usarlo, ecc. dovrete andare direttamente alla pagina Guidami.info link diretto che troverete più avanti (questo perchè per correttezza non si può riportare tale e quale).

Per me questa è una chicca molto utile e gratuita - il che non guasta, di poter inviare dal proprio cellulare un FAX - anche se una volta al giorno,  ma spedibile in tutto il mondo.

 
L'immagine di cui sopra da Guidami.info a questo LINK .


Il programa/APP la digitate dalla "Play Store" del vostro cell. cercate Pc-fax.com FreeFax come l'iconcina in alto a sinistra di questa immagine, installate e andate al link diretto

dove troverete le istruzioni sull'uso.

In fondo alla pagina di Guidami.info troverete anche informazioni su come ricevere SMS senza dare il proprio numero di cellulare, secondo me molto interessante.

Spero che questa funzione sia utile a voi che mi leggete e vi auguro buona giornata.



NOTA Affluente

"FreeFax" l'ho utilizzato in passato sul PC-fisso quando non tutti avevano un account messagistico oppure se il ricevitore doveva ricevere le comunicazioni solo come FAX. 
FreeFax convertiva il messaggio in FAX e/o viceversa a secondo di come il ricevitore potete leggere la comunicazione. Ora non serve più perchè i messaggi vengono accettati anche da Enti Ufficiali e quindi il FAX è diventato quasi obsoleto.
Alla bisogna ci sono Rivendite di giornali e Tabacchi che possiedono il FAX pubblico alla quale possono accedere tutti.



DETOX alias disintossicarsi, sulla bocca di tutti ma cosa c'è di buono???

E' la moda del momento e le ditte ne approfittano presentando sugli scaffali bibitone di frutta e verdura pronte, minestre, ecc.  e proponendo l'assoluta necessità di acquistare estrattori o altro che però non sono alla portata di tutti ma anche questo è un business.
Personalmente ritengo che sia poco utile l'improvvisa dieta di verdura, frutta, ecc. come disintossicazione che non tiene assolutamente conto che non tutti possono " ingurgitare " estratti di frutta, verdura, ecc.  Bisogna stare attenti alle intolleranze perchè frutta e verdura possono anche esserlo, se si hanno problemi di glicemia un eccesso di frutta non va bene come eventuali intolleranze alle fibre incluse le verdure. Voi direte, che ognuno deve sapere cosa può o non può ma, datemi ragione se dico che in nessuna pubblicità che suggerisce "diete detox"   - INDICA - che prima di iniziare qualsiasi dieta si deve consultare prima il proprio medico.
Io so ad esempio che non potrei, anche se mi piacciono, farmi centrifugati di frutta, verdure, macedonie e simili perchè gli zuccheri mi sono proibiti e non digerisco le verdure in nessuna forma ma, è perchè mi sono documentata ed informata assieme al mio medico.

Acquisto qualche volta delle riviste di cucina e non solo e questo mese ho acquistato la rivista "Cucina ORA - Mese Gennaio " (è un mensile), dove parlano proprio del Pro e Contro di queste diete detox.
Bisogna dire che il nostro organismo possiede sistemi disintossicanti autonomi ma è necessario mangiare sano e  seguire un corretto stile di vita per farli funzionare. Diete troppo restrittive e/o altre pratiche bizzarre possono invece danneggiare questi sistemi naturali e diventare alla fine pericolosi per la salute e non benefici come si vuol sperare.
E' riportato anche il parere di un esperta una Biologa Nutrizionista Sara Borchia (borchiasara@gmail.con) da cui estraggo con mie parole i passaggi secondo me più importanti. Lei dice .....

...al giorno d'oggi consumiamo prodotti che contengono tracce di pesticidi, farmaci, sostanze tossiche, ecc. e quindi bisogna capire che il vero "detox" è seguendo una dieta equilibrata e varia. 
E' utilile per rimediare agli eccessi concedersi qualche giorno di dieta basata su alimenti antiossidanti, fibre, vitamine, ecc. ma è anche necessario al contempo evitare regimi estremamente restrittivi, ipocalorici e sbilanciati  che possono risultare anche dannosi. Bisogna dire che la compensazione degli eccessi venga inserita in una filosofia alimentare che ci aiuti giornalmente - NON dieta - a detossificarci. Bisogna evitare di sovraccaricare i nostri organi emuntori preservandoli attraverso una sana alimentazione e un corretto stile di vita.......

Ho letto anche un interessante articolo che parla di DETOX tanto nominato oggi che prevede  alimenti esotici, frullati e centrifugati coloratissimi, diete e digiuni ed allo stesso tempo chiede  se saranno effettivamente efficaci o che alimentarsi con eventuali suggerimenti definiti "speciali" possano effettivamente depurare il nostro organismo. L'articolo continua con l'opinione di una altra Biologa Nutrizionista, di cui riporto un piccolo passaggio iniziale mentre il resto lo potete leggere su MTChallenge 

" Partiamo subito da un presupposto: le diete DETOX sono una bufala, non sono basate su studi scientifici. L’idea stessa di disintossicarsi con un cibo è assurda.
Non esistono pillole, bevande o pozioni miracolose che lo fanno. Il corpo ha un sistema super collaudato con cui si purifica e rimuove scorie e tossine: pelle, intestino, fegato e reni, sono gli organi atti alla purificazione da alcol, farmaci, prodotti della digestione, batteri, sostanze chimiche da inquinamento…. "
Su questa stessa pagina/sito troverete l'indicazione inerente a studi recenti e autorevoli (con link diretto) a supporto di quanto dice questa Biologa Nutrizionista e precisamente la .....
Detoxes and Cleanses, National Center for Complementary and Integrative Health –  US Departement of Health

Detox diets for toxin elimination and weight management: a critical review of the evidence, A. V. Klein & H. Kiat, Journal of Human Nutrition and Diethetics – The British Dietetic Association
tutto e sempre sul MTChallenge.
Su questa stessa pagina di MTChallenge trovere anche delle meravigliose ricette "Detox" che non vogliono solo essere disintossicanti per un breve periodo ma, rappresentare un alimentazione da abbinare a quanto noi mangiamo nel corso della giornata: colazione, merenda o perchè no anche per un pranzo leggero con tutte le sue vitamine, ecc. e sono anche vegane.
Per invogliarvi vi metto l'immagine di uno dei tanti piatti stuzzicanti, semplici, sfiziosi per mettere in ordine il nostro organismo e magari usarlo come sistema di vita.. .. a voi la scelta....

COOKED BREAKFAST
di Anna Laura Mattesini


Concludo dicendo che bisogna sempre ponderare i suggerimenti che concernano la nostra salute e che diventano una "Moda" a pro di quelle case che subdorando l'affare propongono piatti, bevande, attrezzi da cucina e tanto altro che costano molto ma che non ci dicono la cosa più importante : 
prima di intraprendere qualsiasi dieta consultare il vostro medico 
perchè non sempre quanto la dieta suggerisce tiene conto di eventuali necessità o problemi del nostro organismo di cui possiamo anche essere all'oscuro.

Buona giornata.


NOTA Affluente

Probabilmente diventerò impopolare o lo sono già perchè so che molti blog stanno facendo una gara su chi propone una dieta Detox on the top. Pazienza, ognuno è libero di decidere nel bene e nel male, personalmente non mi sono mai lasciata trascinare da una moda sopra tutto nelle diete. Tornando indietro nel tempo erano arrivate in Italia diete che andavano di moda negli USA. C'era la dieta dell'acqua assieme a solo proteine, quelle delle uova che ne dovevi mangiare almeno 9 al giorno quella esclusivamente proteica mangiando solo carne indifferente quale poco condita e niente sale, la famosa dieta del Fantino che durava 3 giorni ma al 4° non stavi più in piedi, la famosa dieta Scarsdale che forse è quella più usabile essendo presenti nell'arco del giorno tutti gli alimenti dalle proteine ai carboidrati - vitamine e zuccheri ma bisogna pesare tutto. Poi era arrivata la dietà dell'ananas, poi ancora altra frutta chiamata dieta di Beverly Hills, senza contare le diete che portavano i nomi delle attrici molto in auge e parliamo degli anni tra 60/70-90. Anche se nel corso dei miei anni dai 30 ai 50 avrei avuto bisogno di perdere qualche chiletto :D :D non mi sono mai fidata del "fai da te" ma prima consultavo un medico dietologo che dopo gli esami principali mi diceva cosa potevo fare e mi dava una dieta indicativa. Poi rassicurata dal mia stato di salute cercavo di creare la mia dieta personale basandomi sulle sue indicazioni e su quanto di buono c'era in queste diete ma sopra tutto ascoltanto il "mio corpo" e senza fretta. Perdere peso in fretta ovvero in poco tempo si rischia di riprendere molto in fretta quanto perduto con sacrificio basta riprendere l'alimentazione usuale a meno che non seguite un regime alimentare giusto per voi e per tutta la vita. Certo, qualche strappo alla regola si può fare come lo faccio anch'io ogni tanto un dolcetto, un fritto, un insaccato basta non ripetersi giornalmente e non tutti gli sfizi assieme: io li faccio separati una vola ogni due/tre mesi.

Se siete curiose e andate a cercare nel web sono sicura che le troverete. Forse non avrò scritto il nome esatto ma basta cercare con il contenuto e le troverete subito e... sarà una giungla :D

22/01/19

Pollo in fricassea con funghi

Il pollo come tutti i volatili, non mi piacciono ma, essendo una carne magra e leggera cerco di trovare qualche ingrediente aggiuntivo che mi cambi il sapore del "pollo".
La friccasea è un modo di preparare la carne in prevalenza carne di vitello o coniglio cotta in casseruola con burro ecc. o quella di maiale in uso in Grecia. A quest'ultima viene aggiunto l'uovo, erbe aromatiche, succo di limone, ecc.
Esiste anche la variante con il pollo come questo piatto  alla mia maniera. E' stata comunque una sopresa questa friccasea di pollo e forse ho trovato un modo per gustarlo.
A me piace il pollo ma solo fritto oppure panate in saor/savor. Striscie di pettoi di pollo appiattite poi panate e fritte e messe in savor cioè a strati con cipolla e aceto caldi e lasciato li a marinare per almeno 24 ore in frigo prima di mangiarle: sara una delle mie prossime ricette.
Passiamo alla.... fricassea ...



Ingredienti per 4 persone

1 petto di pollo media grandezza
300 g di funghi misti surgelati  *)
1 scalogno medio
4 cucchiai di panna fresca
2 lime piccoli - solo il succo
1 uovo - solo tuorlo
1/2 bicchiere di vino bianco secco
sale e pepe
olio evo






Preparazione

Prima di tutto in una padella con un pò d'olio fate scongelare direttamente i funghi asciandoli cuocere per una decina di minuti per restringere l'acqua rilasciata. Quelli più grandi riduceteli e verificate la tenerezza nel qual caso lasciate cuocere ancora per altri 10 minuti a pentola coperta.
Tagliare il pezzo di pollo a cubetti.
Tritate lo scalogno e fatelo appassire con un filo d'olio in una casseruola devono diventare morbidi e poi aggiungete i pezzi di pollo. Fate rosolare bene tutto per circa 5 minuti, sfumate con 1/2 bicchiere di vino e aggiungete la padellata di funghi e proseguite la cottura per altri 10-15 minuti a fuoco medio.
In una ciotola amalgamate la panna con il succo dei lime, il tuorlo d'uovo, sale e pepe.
Versate il tutto nella casseruola del pollo e funghi, mescolate velocemente e spegnete.
Lasciate riposare per un paio di minuti dopo impiattate e guarnite con il prezzemolo tritato.
Verificate sempre prima di impiattare la sapidità ed al caso se vi piace potete aggiungere un pizzico di peperoncino oppure di zenzero fresco tritato fine.

Buon appetito.


NOTA Affluente

Io ho aggiunto anche un pizzico di curry perchè ci piace e da anche un bel colorino giallo.

*)
Potete usare anche i funghi freschi come porcini ne basteranno 3 grandi, oppure 500 g di champignon bianchi o meglio ancora i cremini che sono più grandi e quindi bastarenna 300 g.  Potete aggiungere o usare altri funghi freschi, secchi o congelati secondo vostro gusto.





18/01/19

"GRANA PADANO" - formaggio vecchio e prezioso dall'anno 1000 ai nostri giorni...

Credo che gli amici che mi leggono sanno che nessun argomento qui trattato prevale l'uno sull'altro. Quando trovo, leggo o sento qualcosa di particolare che conosco si o anche no o merita un approfondimento,  io parto in quarta a fare ricerca per poi condividere con voi. 
Questo anche per quanto riguarda la cucina  Mi piace pasticciare e quindi vado sempre alla ricerca di qualche ricetta sfiziosa spaziando nel mondo oltre che casa mia.  Cucino anche per solo noi "due" ma quando viene il nostro amico da Venezia, buona forchertta, preparargli qualcosa di nuovo o qualche piatto triestino della sua infanzia è d'obbligo.  Condividerlo poi con voi sarà un piacere ...( se non mangiano tutto prima che faccia le foto.....) :D :D
Detto questo, parliamo del "Grana Padano" che merita un approfondimenti più per me che per voi che certamente siete informatissimi :D


Sapevate che ......

Il "Grana Padano - della pianura padana " è nato attorno all'anno 1000 esattamente nel 1134 nell'abbazia di Chiaravalle a pochi chilometri da Milano. Si dice che i monaci disponendo di molto latte fresco ebbero l'idea di cuocerlo in caldaie per conservarlo più a lungo, aggiungendo il caglio e sottoponendolo alla salatura. Infatti venne prodotto in queste apposite caldaie proprio all'interno di questi monasteri che possono essere considerati "i primi caseifici ". Lo chiamarono caseus vetus ovvero formaggio vecchio.
Il popolo di allora non conoscendo il latino lo chiamaro, dato la particolarità granalusa e compatta, formaggio di grana o semplicemente GRANA.
I grana più conosciuti sono il lodesano o lodigiano che è anche considerato il più antico, poi il milanese, il parmigiano, il piacentino ed il mantovano.

Il metodo produttivo è rimasto sempre uguale, unico nella sua forma e nei principi nutritivi e nel gusto diventando Grana Padano Dop.
Dopo le varie svolte nella produzione solo nel 1955 fu emanato il D.P.R. n.1269 sul riconoscimento delle denominazioni circa i metodi di lavorazione, caratteristiche merceologiche e zone di produzione dei formaggi come il Grana Padano. L'anno successivo ottenne il riconoscimento come
" Denominazione di Origine Protetta "da parte dellUnione Europea.

A questo proposito vi voglio segnalare il post con la quale ho tentato di fare chiarezza sulla varie sigle a protezione degli alimenti come produzione, origine ecc. che acquistiamo e consumiamo quotidianamente : LINK

Da precisare che il Grana Padano - formaggio italiano DOP a pasta dura e cotta, a maturazione lenta, si produce in 32 province dell'Emilia-Romagna, della Lombardia, del Piemonte, del Trentino-Alto Adige.
In quest'ultima regione assume la denomnazione di "Trentingrana" limitatamente alla sola area territoriale trentina e non nella parte settentrionale della regione e del Veneto; tutte le fasi però della filiera produttiva quali allevamento, mungitura delle bovine, raccolta e trasformazione del latte in formaggio, stagionatura ed eventuale grattatura devono obbligatoriamente avvenire nella zona di origine.

Una cosa molto interessante che ho scoperto che il Grana Padano (contrariamento al Reggiano - vedi NOTA )  già durante la lavorazione e invecchiamento successivo di 9 mesi perde il lattosio che è inferiore a 0,1 g/100 g (valore limite indicato dalla Circ. Min. Salute DGISAN 16.06.2016) e quindi è ben tollerato da chi non sopporta il lattosio. Informazioni che trovate a questo  LINK
 
Info ed immagini da Wiki


Spazzolatrice meccanica prima del 1950 

Oggi il Grana Padano, Trentingrana, Parmigiano Reggiano si trovano sui scaffali della grande distribuzione in tantissime confezioni. A spicchi, grattugato, a scaglie ed in confezione come scatole, sacchetti, ecc.

Buona giornata.




NOTA Affluente

Contrariamente al Grana Padano, il  Parmigiano Reggiano invece diventa privo di lattosio dopo l'invecchiamento di 36 mesi  come da articolo letto su questo sito a questo LINK

In ogni modo per quanto concerne la tollerabilità a chi è intollerante al lattosio di verificare con il medico se potrebber gustare questi formaggi nei tempi e modalità descritti su questi siti. 
La mia vuole essere una semplice informazione trovata sul web, ma bisogna sempre rivolgersi al proprio medico curante e l'ultima parola sarà solo la SUA.



15/01/19

Zuppa di lenticchie, porri, cavolo nero e patate

Scrivevo in un mio precedente post che avevo riscoperto quanto sono buone le zuppe - vellutate - creme o come le volete definire, che sono e nutrienti e facili da fare. Possiamo cambiarle all'infinoto creandone delle nuove con altri ingredienti.Possono rimanere come zuppa a pezzettoni o frullati per creare appunto le creme, ecc.
Siamo solo in due e visto che posso anche abbattere le faccio abbondanti, le porziono e se non ho voglia di cucinare oppure desideriamo un zuppa calda si fa presto a portarla in tavola.
Ma passiamo alla ricetta.


Ingredienti per 4 persone

2 barattoli di lenticchie  *
2 cespi di cavolo nero non troppo grandi
2 porri piccoli o 1 grande
4 patate medie
2 carote piccole
1 costa di sedano verde
70 g di pecorino grattugiato
1 pezzetto di pecorino da tagliare a scaglie
1 cucchiaio di trito formato da rosmarino, salvia e timo *
olio evo - sale e pepe






Preparazione


Separare le foglie del cavolo nero dal gambo con un gesto semplice ed a questo proposito vi metto un video...




Link al video se per caso sparisce  QUI

NOTA:
Questo video servirà spero a qualcuno che si cimenta per la prima volta. Anch'io non lo sapevo fino a quando un amica - guarda caso fiorentina ed amante della ribollita - non me l'ha insegnato. Penso che il video sia più chiaro di qualunque spiegazione per quanto chiara sia e, serve anche per verdure simili come cime di rapa o friarielli, o altre ancora. La cicoria o catalogna essendo più fragili diventa difficile con questo metodo ma si può provare.


proseguendo....

Scolate le lenticchie ma non buttate il loro liquido di governo che vi servira per la cottura.

In una casseruola con un pò d'olio fate soffriggere il porro tagliato a rondelle assieme al sedano per insaporire il tutto e poi aggiungete le foglie di cavolo nero tagliate d a rondelle le carote dopo averle pelate e fate andare per 5 minuti a fuoco medio.
Aggiungete le patate tagliate a piccoli quadretti e bagnate fino a coprire con tre mestoli di acqua delle lenticchie che avete messo da parte allungato con un pò di acqua calda. 
Cuocete a fuoco medio per 30 minuti fino a quando tutto sarà tenero sopra tutto il cavolo nero che normalmente non diventerà mai tenerissimo.
Completate con le lenticchie, il trito aromatico, e al caso ancora un pò d'acqua calda e cuocete ancora per una decina di minuti.
Il tutto deve essere liquido ma non troppo.
Aggiungete il formaggio pecorino, mescolate e provate se manca sale visto che il formaggio è abbastanza salato, pepe a piacere.
Servite la zuppa e aggiungete un pò di pecorino a scaglie, un giro di olio evo e a desiderio un pò di pepe macinato al momento.
Io l'ho servito con fette di pane francese leggermente tostate e sfregate con un pò d'aglio che piace a tutti a potete anche usarle solo tostate o scegliere altro tipo di pane oppure anche dadini di pane che si trovato pronti all'origano, basilico, ecc. o farli voi in casa.

Buon appetito.


NOTA Affluente

Se volete usare le lenticchie secche calcolate 300 g. che naturalmente dovrete ammollare e poi cuocere. Non eliminate l'acqua di cottura che vi servirà per la zuppa allo stesso modo di quella usata delle lenticchie di barattolo.

Io ho usato il trito fresco perchè l'avevo in caso ma può essere usato anche quello in polvere.

11/01/19

"Coccio" gratinato in forno di cozze al vino bianco e curry

Probabilmente penserete dopo questi piatti il cui ingrediente principale sono le cozze o le vongole oppure entrambe che siano i molluschi che più mi piacciono in assoluto. Invece non è cosi, a parte le vongole che mi sono sempre piaciuto le cozze ero un pò restia a mangiarle. Invece ho trovato un sacco di idee su vari siti e riviste di cucina che ho iniziato veramente ad apprezzarle. La solita "cozze alla scottadito oppure impepata" best seller a Napoli a me non sono mai piaciute granchè. Preferivo un soutè di vongole come me le presentava un amico ristoratore a Sapri (Salerno) quando andavo in vacanza nel campeggio vicino.
Questi molluschi in prevalenza danno il loro massimo abbinate ad altri ingredienti ed anche abbinati con qualche sapore forte non perdono la loro sapidità.
In quest'ultimo periodo le ho abbinate con parecchi ingredienti usando sia cozze e vongole fresche come pure  surgelato e non sempre locali ma quelle grandi provenienti dall'Atlantico o Pacifico.
I molluschi invece che mi piaccion in assoluto e riesco a mangiarli crudi sono i "dondoli o tartufi di mare" che secondo me non devono assolutamente essere mangiati cotti mentre altri molluschi come i fasolari, telline, ecc. cotti con il riso o altro esprimono il loro sapore al massimo.




Questa ricetta l'ho vista su MtChallenge -" Mini gratin di cozze al vino bianco" visto che l' argomento del giorno erano i "gratin" vari e lo trovate a questo LINK e l'autrice della ricetta pubblicata ed anche una delle artefici della rivista MTCHALLENGE, è l'amica Bianca Berti del blog Tritabiscotti.
Gli ingredienti sono gli stessi solamente che le cozze non sono fresche ma surgelate fresche senza le valve di provenienza Cilena che avevo in casa.
Bene, dati i dovuti credits passiamo alla ricetta. 

Ingredienti per 6 persone 

2 confezioni da 250 g l'uno di cozze fresche surgelate cilene ( 1,5 cozze fresche con guscio)
4 porri piccoli
2 scalogni medi
300 ml di panna fresca
200 g di emmental grattugiato
150 ml di vino bianco 
30 g burro
1 cucchiaio da zuppa pieno di curry
sale e pepe
altri ingredienti omessi vedi Note * 





Procedimento

Fate scongelare le cozze nella sua busta sotto l'acqua corrente fredda è un modo veloce e sicuro per lo scongelamento.
Tritare lo scalogno e sciogliere circa 15 g di burro in una grande casseruola e soffriggere lo scalogno che non deve imbrunire.ed aggiungere a questo punto le cozze scongelate con il loro liquido e sfumate con il vino - 50 ml. Pepate e fate andare a fuoco medio alto per circa 10-15 minuti facendo attenzione che non si asciughi.
Togliete le cozze e filtrate il liquido che terrete da parte.
Tagliate dopo aver mondato i porri che a rondelle, tritate lo scalogn e fate sciogliere in un tegame il restante burro aggiungendo sia i porri che lo scalogno. Lasciate cuorcere per circa 10 minutia fuoco dolce, sfumate con il restante vino e aggiungete il cucchiaio di curry. Riducete un pò il liquido e aggiungete quello messo da parte e continuate la cottura a fuoco dolce per circa 30 minuti.
Aggiungete poi le cozze, la panna e verificate che il tutto non sia troppo liquido altrimenti curocete ancora per cinque minuti a fuoco alto per ridurre ma non troppo.
Dividete  il tutto in 6 cocotte, distribuite l'emmental grattugiato ed informate nel forno preriscaldato a 180 gradi per 10-15 minuti.
Il formaggio si deve sciogliere e fare una piccola crosticina.

Come vedete dall'immagine non splendida l'ho accompagnato con fettina di opane francese totato e per questo l'ho lasciata un pò più liquida.
Buon appetito.

NOTA Affluente

La quantita di burro prevista era di 90 g ma io ho messo meno della metà calcolando il grasso rilasciato dalla panna fresca e dal formaggio. A noi non piace partricolarmente grasso ed è meglio che lo evitiamo.

Se usate le cozze fresche ricordatevi di togliere la barbetta poco prima della cottura in quanto toglierla prima e come uccidere il mollusco con la conseguenza che le valve non si aprono.

Era previsto un fumetto di pesce che può essere preparato anche con un dado naturale di pesce. Io ho utilizzato il liquido di conservazione delle cozze surgelate.

PS.
Voi penserete ma come hanno potuto consumare in due 6 porzioni/cocci....... noi abbiamo gustato 2 cocci e mezzo e gli altri se li sono portati via figlia e nipote :D :D 

08/01/19

FANCLI Z DUŠU alias Fritole con l'anima

Avevo trovato a suo tempo su un vecchio libro che parla di cibo e sapori del passato della mia regione. Da annotazioni che ho trovato sono queste "Fritole" che andrebberio bene nel periodo attuale.  E' una ricetta del nostro carso che ancora oggi si possono gustare nelle "osmize" tipici locali ove si trovano affettati, vino, ecc. sul genere degli agriturismo ma sono prodotti di produzione locale.
Da un libro "Come mangiavamo" che parla di cibo e sapori del passato della mia regione Friuli Venezia Giulia ho trovato alcune ricette dimenticate...troppo indietro nel tempo. Non so indicarvi l'editore o altro perchè ormai mi sono rimasti pochissimi fogli.
Dalla sezione "cucina carsolina" ho tratto questa ricetta rilasciata da una ristoratrice dell'altopiano carsico. Sull'altopiano carsolino della mia zona viene parlato oltre che l'italiano anche lo sloveno. Città di confine (anche se non esistono più) le genti provengono indietro nel tempo per una miriade di cause da quelle zone  e quindi tra parentesi ho messo il loro nome in quella lingua.
Personalmente li ho solo mangiati ma mai fatti perchè a mio marito le acciughe non piacciono quindi solo per me non ci penso nemmeno.
La ricetta è parte dal libro, le poche annotazione rimastemi, con l'apporto dell'amica cuoca dell'altopiano. Vengono fatte usualmente per Carnevale ma anche per la festa di San Martino.

Cercando nel web ho trovato che in Puglia si fanno delle frittole simili e si chiamano "pettole" ma anche indicano che sono simili se non uguali alle "fritole triestine" questo è il link


Ingredienti per 6 persone

1 kg di farina
3 uova
30 gr di lievito
1 bicchiere d'olio
1 bicchiere di acquavite (la grappa ma non fruttata)
1 bicchiere di vino bianco
1 pizzico di sale
100 gr di filetti di acciuga
1 pizzico di sale
olio per friggere


In un recipiente preparare con gli ingredienti un impasto morbido e lasciarlo lievitare. Deve raddoppiare e quindi vedete voi il tempo ovviamente coperto ed al copertp. La cosa migliore è mettere il recipiente coperto in forno spento in questo modo non c'è pericolo di sbalzi di aria,
Nel frattempo pulite i filetti di acciuga e divideteli se acquistate quelli sotto sale che vanno lavati velocemente sott'acqua. Oppure usate quelli sott'olio ma li dovete scolare dall'olio.
Tagliateli a metà se sono grandi.
Prendete a cucchiaiate l'impasto, farcite ogni cucchiaiata con un pezzetto di acciuga e friggete.
Vi consiglio di immergere il cucchiaio in un pò d'acqua in modo che l'impasto possa scivolare meglio ma attenti agli schizzi. Potete anche immergere il cucchiaio nell'olio caldo dopo che avete buttato l'impasto prima di prenderne un altro ma il cucchiaio deve essere pulito. Lasciateli gonfiare e dorare, girateli e poi prendeteli con una schiumarola e metteteli su un foglio di carta assorbente per assorbire il grasso in eccesso.

Anzichè usare 1 bicchiere di olio che rende il tutto molto grasso, potete dimezzare la dose ed aumentare l'acquavite o il vino a vostra scelta.  

Provatele sono favolose anche come finger food ...stuzzichini... antipasto.. un alternativa alle fritole dolci semplici con l'uvetta o farcite con lo zabaione o crema di cioccolata (magari Nutella).

Buona giornata.


NOTA Affluente

Ho trovato un bellissimo video di queste fritelle con l'anima presentato da un triestino "Silvano il pescivendolo che cucina" mooolto simpatico cosi potete vedere anche lo svolgimento della preparazione. Vi metto anche il link diretto a YouTube nel caso che il filmato qui sparisca :( 

06/01/19

"EPIFANIA del Signore " festa della Chiesa alias "LA BEFANA"



Prima di tutto buona prosecuzione nell'anno 2019 a tutti..

Quest'anno la Befana cade oggi domenica e quale occasione migliore per scrivere il primo post dell'anno nuovo. Ricette no basta per favore, ci sono ancora amiche che le postano forse preparate per poi essere pubblicate in automatico ma io, anzi noi per il momento "dieta". Non una rinuncia al cibo ma qualcosa di leggero come d'altronde siamo abituati.
Sulla "Befana" ovviamente come altre ricorrenze nei 9 anni di blog ho scritto di tutto e di più e quindi prendo spunto da queste riproponendo quanto seppur conosciuto poi passata la festa non ci si ricorda più.
A casa mia, continuano con l'affermare che è la mia festa ma sono sicura che non sono l'unica a cui è stata detta..... :D :D
Il cosidetto vintage è diventato in tutti i campi di gran moda e le cose "vecchie" per noi diventano nuove per chi non ci ha ancora vissuto appieno e rivissuto negli anni della propria vita. 
Partiamo allora dalla leggenda....
♪♫ ......i 3 RE Magi erano  diretti a Bethlemme per offrire i loro doni a Gesù Bambino come ben sapete "oro, incenso e mirra". Pur non comprendendosi fra di loro provenendo da luoghi diversi, s'incamminarono assieme per una stessa destinazione. Nonostante sapessero che dovevano seguire la Stella ,  bussarono alla porta di un vecchio casolare e chiesero alla vecchietta che vi abitava la strada da seguire per Bethlemme per portare i loro doni a Gesù Bambino e la invitarono anche ad andare con loro. La vecchiettà rifiutò adducendo vari motivi, confermò la direzione ed i Re Magi continuarono così la loro strada. La vecchietta dopo si pentì di questa sua decisione e decise di raggiungerli ma non li trovò. Allora in groppa alla sua scopa e con un sacco di doni si fermò in tutte le case dove c'erano bambini lasciando un dono nella speranza che uno di essi fosse Gesù Bambino Da quella volta ogni anno nella notte tra il 5 e 6 di gennaio sempre in groppa alla sua scopa con il sacco pieno di doni passa in tutte le case dei bambini sempre ancora alla ricerca di Gesù Bambino. ♪♫

A parte la canzoncina e il detto che per l'Epifania tutte le feste porta via, questa è anche una festa della chiesa  Epifania del Signore. Viene celebrata 12 giorni dopo il Natale precisamente il 6 gennaio per le Chiese Occidentali e  Orientali secondo il calendario gregoriano, mentre quelle che seguono il calendario giuliano cade il 19 di gennaio.
Nella Chiesa cattolica e anglicana è una delle massime solennità celebrate assieme alla Pasqua, Natale, Pentecoste ed Ascensione ed è  quindi una festa di precetto. Nei luoghi in cui non è considerata festività civile viene spostata alla domenica tra il 2 e 8 di gennaio.
Altre notizie le trovate QUI.

Ho scritto nel 2015 la storia particola delle "Varvuole o Streghe Marine" una particolarità che avviene a Grado  (Gorizia)  regione  (Friuli venezia Giulia) e che risale al periodo degli Uscocchi popolazione alcanica che per sfuggire ai turchi approdarono qui. Una storia interessante precursore della Befana e se volete la potete leggere QUI

 Immagine che trovate sul mio post del 2015


Quindi, vi auguro Buona Epifania e buona domenica e, vi raccomando appendete le calze senza buchi che sicuramente troverete qualche sorpresa ma non dimenticate il dolce carbone per i bambini. 






NOTA Affluente

Le immagini sono state prese dal web. 
Ho tutta l'intenzione di riprendere in mano il blog non ho nessun desiderio di lasciarlo languire oppure di chiuderlo per un pò di tempo. 
Non sarò sempre presente con un buon  ritmo ma spero di riuscire a fare visita alle amiche sui loro blog e chiedo "scusa" se non potrò mantenere appieno la mia promessa.
Devo fare alcuni controlli sia per la schiena che quelli di routine ma ho preparato già qualcosa sia nel campo multitema a me caro che nel vostro con ricette che, torno a dire, non mancheranno certamente visto la nutrita presente costante di food blogger e non solo.
Certi della vostra comprensione e sperando che rimaniate sempre presenti di cui vi ringrazio, vi auguro ancora un buon proseguimento nell'anno 2019, buona domenica e buona Epifania.


 

04/01/19

Crema di piselli e panna montata salata

Una crema direi quasi una mousse che ho fatto parecchi anni fa e l'ho rifatta proprio in questi giorni utilizzata con dei voulavant di gamberetti, spiedini di pollo al forno ed ognino poteva completarli con questa crema e, piccoli crostoni di pane tostato assieme al formaggio che si è fuso e completati con questa crema. Il sapore non copre altri per cui è adattissima a vari utilizzi.

Ingredienti per 5 persone

600 g di piselli freschi peso sgranati o surgelati
200 ml di brodo di verdure meglio se di pollo
2 cipolle medie dorate oppure 4 cipolotti medi freschi tipo Tropea
20 g di burro
100 ml di panna fresca
prezzemolo
sale e pepe


Il bicchiere e la mano sono miei ho solo dimenticato di 
fotografare dopo aver aggiunto la panna


Preparazione

In una padella dai bordi alti rosolare la cipolla tagliata sottile con un pò di burro non devono colorirsi ma solo diventare morbide.
Unite i piselli sia se sono freschi che surgelati completate con il brodo e fate cuocere per 20 minuti.
Scolate tutto ma tenete da parte il brodo.
Una volta raffreddati i piselli, frullateli assieme a 20 ml di panna fresca ed il brodo che nel frattempo si sarà raffreddato, aggiungete solo la quantità necessaria affinche la crema sia densa ma non troppo compatta o troppo liquida. salate e pepate e verificate che sia sapido.
Montate a parte la rimanente panna aggiungendo un pò di sale.
Mettete la crema o mousse in bicchieri sul tipo del mio della foto oppure meglio ancora delle tazze trasparenti o quelle che si usano per il the non fino il bordo lasciate un pò di spazio e, assieme alla terrina in cui avete montato la panna mettete tutto in frigo.
Al momento di servire, coprite fino al bordo con la panna montate, cospargete con un pò di prezzemolo e servite.
Come detto all'inizio portate ai vostri commensali del pane tostato magari sfregato con un pò d'aglio tipo bruschetta o solo con un filino d'olio evo.
Ognuno può intengere la fetta oppure spalmarla con un coltello piatto direttamente sul pane.



 NOTA Affluente 

Se userete per fare questa crema i fagioli borlotti o altro tipo al postio dei piselli, servendo la crema in una tazza e completandola con la panna montata, darete l'impressione di servire un caffè con panna.
Tutti gli ingredienti rimangono uguali, sono da sostituire solo i piselli.

Potete servire come un antipasto.... caffè con panna.... e lasciare i vostri commensali divertutu a scoprire che trattasi di.... fagioli.
Memento SolonicodiEdvigeDesign byIole
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