No, non sono improvvisamente ammatita, non ho bruciato il grano ma quasi...infatti si chiama in dialetto pugliese "gren iars" ed il luogo dove viene coltivato è a Canosa di Puglia.
Stiamo parlando di una tradizione contadina e mediterranea che utilizzava il grano recuperato dopo la bruciatura delle stoppie dopo avvenuta la mietitura.
Da questa appunto veniva prodotta successivamente la farina dal caratteristico colore scuro ed io aggiungo...un recupero favoloso!!!!
Chi non poteva permettersi di acquista la "farina cosidetta normale", i proprietari dei terreni presso la quale i contadini lavoravano permetta a loro questa successiva "spigolatura".
Molto probabilmente questa "farina arsa" veniva forse usata totalmente cosi ma attualmente i prodotti che si ottengono e sono conosciuti vengono fatti mescolando in proprozioni uguali la farina bianca e la farina di grano arso.
I più noti sono le particolari orecchiette chiamati "strascinati" (strasc-net in dialetto) ed il pane a prosciutto che è una pane scuro variegato bianco (ppen a prusut in dialetto).
foto da wiki gli strascinati
Qui di seguito vi metto un link QUI di un produttore che vende online questa farina ma anche altre molto particolari come la Farina di Amaranto di cui vi ho parlato nel mio post.
Tutte le foto a parte quelli da Wiki sono state tratta da Google immagini.
Insomma care amiche s'impara sempre una nuova. Peccato che in tutti gli anni che sono stata in Puglia non ho mai saputo di questa farina. Però avevo scoperto il Caciocavallo podolico e la Paposcia che nemmeno i nostri amici viestani ( VIESTE ) conoscevano una bella soddisfazione per la "straniera io me".
Spero di poter assaggiare questa farina un giorno magari acquistandola online in quanto è molto difficile che torni in Puglia.
Un abbraccio a tutti e buona giornata.