Ho trovato sul nostro quotidiano locale un articolo sul "brodo brustolà" e immediatamente si è accesa la lampadina del ricordo....di una pietanza legata alla mia infanzia di bambina cinquenne nel....1948.
Questo "brodo" era un salva fame, era caldo e riscaldava e riempiva bene lo stomaco......
Era ed è una ricetta semplice come tantissime di quel periodo con tradizione contadina, per prepare qualcosa di gustoso, caldo e nutriente in velocità (visto che anche le donne lavoravano) per l'uomo che arrivava alla sera stanco usualmente dai campi. Qualcuno aveva l'orto con qualche gallina e quindi materie prime fresche che diventavano anche materiale di scambio contro altri prodotti necessari quali la farina, lo zucchero e grassi usalmente da animali ...maiale in prevalenza.
Questo "brodo" era un salva fame, era caldo e riscaldava e riempiva bene lo stomaco......
Era ed è una ricetta semplice come tantissime di quel periodo con tradizione contadina, per prepare qualcosa di gustoso, caldo e nutriente in velocità (visto che anche le donne lavoravano) per l'uomo che arrivava alla sera stanco usualmente dai campi. Qualcuno aveva l'orto con qualche gallina e quindi materie prime fresche che diventavano anche materiale di scambio contro altri prodotti necessari quali la farina, lo zucchero e grassi usalmente da animali ...maiale in prevalenza.
Credo che questo "brodo" sia un retaggio dell'ex impero austro-ungarico la versione perfettamente uguale era la "Einbrennsuppe" e la faceva mia nonna ungherese.
Ancora oggi in Austria si usa fare questo "brodo o zuppa" ovviamente con l'aggiunta di altri ingredienti per renderla ancor più saporita e nutriente.
Anche nel web si trovano tantissime ricette di questa zuppa inoltre la farina abbrustolita con questo sistema viene utilizzato dai cuochi ma anche dalle casalinghe per addensare in modo naturale minestre, sughi ecc.
Ancora oggi in Austria si usa fare questo "brodo o zuppa" ovviamente con l'aggiunta di altri ingredienti per renderla ancor più saporita e nutriente.
Anche nel web si trovano tantissime ricette di questa zuppa inoltre la farina abbrustolita con questo sistema viene utilizzato dai cuochi ma anche dalle casalinghe per addensare in modo naturale minestre, sughi ecc.
L'ho già detto in altre occasioni che Trieste era da quasi subito dopo la fine della guerra sotto il comando militare alleato anglo-americano. Quindi la cittadinanza aveva anche dei piccoli aiuti in prevalenta alimentare come il famoso formaggio sul tipo poi conosciuto come "danese o olandese", il latte e l'uovo in polvere, la margarina salata. Il tutto confezionato in grandi barattoloni del colore dorato penso alluminio e pesavano circa 500 g minimo l'uno ma alle volte erano da 1 kg.
Vi assicuro che il latte sciolto con l'acqua non era male ma il resto....lascio a voi pensare.... ma in quel periodo tutto era super buono.
Veniamo quindi al "brodo brustolà" ovvero brodo di farina abbrustolita.
Io vi do la ricetta di come si faceva ed in rosso come la preparava la mamma per saziarci con quello che poteva avere a disposizione .....
Ingredienti diciamo per 2 persone....
500 ml di brodo manzo ( solo acqua la carne non l'avevamo)
2 uova ( uova in polvere circa due cucchiai da quello che ricordo)
1 cucchiaio colmo di farina ( anche 2 non quella bianca ma scura non raffinata)
1 cucchiaio di olio ( 2 cucchiai margarina salata)
qui viene soffritta la farina è una foto presa dal web immagini austriaco
qui è già un pò più liquida e quindi più chiara foto sempre dal web immagini austriaco
Procedimento
In una casseruola si riscaldava l'olio io la margarina salata, si versava a pioggia la farina facendo attenzione che non facesse grumi. Si mescolava il composta a fuoco non tanto alto mescolando continuamente fino a quando la farina si scuriva ma non troppo altrimenti il brodo sarebbe stato amaro.
Aggiungere a questo punto il brodo io l'acqua poco alla volta mescolando continuamente in modo che non ci siano grumi e far bollire lentamente in modo che si addensi. Mettere un pò di sale. Quando addensata aggiungere le uova sbattute prima io l'uovo in polvere sciolto prima in un pò di acqua tiepida.
Finire la cottura , impiattare bollente e gustare. Di solito la mamma o nonna aggiungevano pezzi di pane vecchio spezzetato per avere una maggiore consistenza.
NOTA
Questo brodo io l'ho voluto rifare da grande e quasi non lo riconoscevo più come sapore. Usando un brodo di carne oppure fatto con un dado, l'olio buono, aromi come il prezzemolo e l'aglio con delle fette di pane tostato magari con un pò di formaggio grattugiato era una brodo anzi una minestra di un sapore meraviglioso.
Però anche quella volta era un "brodo" buonissimo ma purtroppo non presente quotidianamente.
Se volete provarla una volta, la troverete sicuramente particolare come sapore e se poi ci aggiungete altri condimenti e magari il riso o altro a piacere al posto del pane o anche nulla, diventa una "zuppa" completa e quasi quasi con un insalata o verdure cotte come contorno avete risolto una pranzo o una cena con pochi ingredienti e anche ad un costo bassissimo.
Provare per credere.
Buona giornata a tutti.
Se volete provarla una volta, la troverete sicuramente particolare come sapore e se poi ci aggiungete altri condimenti e magari il riso o altro a piacere al posto del pane o anche nulla, diventa una "zuppa" completa e quasi quasi con un insalata o verdure cotte come contorno avete risolto una pranzo o una cena con pochi ingredienti e anche ad un costo bassissimo.
Provare per credere.
Buona giornata a tutti.
Ciao edvige, ha un buon gusto questa zuppa, la conosco. qui si chiama "prežganka". si faceva per "dare la forza" quando si stava un po' male e si fa ancora. Poi si puo fare con uovo come l'hai fatto tu, e con altre cose (pane secco, riso...), come lo hai gia scritto tu
RispondiEliminatanti cari saluti,
Ljuba.
Si esatto anche se qui era più il cosidetto brodo di pollo che doveva dare forza...Grazie Ljuba piacere di sentirti. Buona giornata.
EliminaCiao cara Edvige, sei sempre una miniera di informazioni! Non conoscevo questa zuppa, interessante e da provare.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata
Tiziana
Grazie ovviamente come detto oggi sarà più buona di quella di ieri....buona serata.
EliminaGrazie Edvige per questo spaccato di storia e di tradizione, anche qui c'è una zuppa simile un bacione
RispondiEliminaImmagino di si d'altra parte i nostri nonni di campagna erano bravi nel fare cose con poco e prelibate. Buona serata
EliminaInteressante Edvige , da provare insaporito da tutte le tradizioni che si porta dietro!
RispondiEliminaBacio amica cara!
Grazie Nella proprio cosi. Buona serata
EliminaÈ una ricetta che sembra semplice, e sicuramente buon da assaggiare cara Edvige.
RispondiEliminaTi auguro una buona giornata.
Tomaso
Buona giornata anche a te ciaooo
Eliminami sembra molto appettitosa.
RispondiEliminaBaci
Grazie bacione
EliminaI piatti della tradizione sono i migliori da potare in tavola!
RispondiEliminaUn bacio
Miky
Hai ragione buona serata carissima un abbraccio forte
EliminaMolto bello questo post con un piatto del ricordo. Anche se erano semplici e con quello che si aveva, erano buoni.
RispondiEliminaSi anche perchè non c'era altro e la pancia piangeva.......ciaoo cara buona serata.
Eliminac'è un pezzo di storia in questa ricetta, bella come l'hai descritta.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Grazie cara un abbraccio.
EliminaMe lo facevo nel 1977 quando sono andata a stare da sola: tornavo la sera tardi a casa e non avevo voglia di cucinare tanto così avevo una zuppa calda da mettere nello stomaco invece dei soliti panini! un abbraccio!
RispondiEliminaInfatti lo scopo di questo brodo/zuppa era di saziare e riscaldare. Ciaoooo
EliminaAmo molto le ricette regionali, ricche di storia, sapori, ricordi, tradizioni. Questo brodo mi ispira un sacco, ho segnato la ricetta, Un bacio
RispondiEliminaGrazie cara buona giornata
EliminaChe bello questo tuo post di ricordi e tradizioni Edvige!!!
RispondiEliminaNon conoscevo questa zuppa ma la trovo molto molto confortante!!!
Grazie mille per la condivisione!!!
Un abbraccio e buona serata
Carmen
Grazie cara per quanto il ricordo non sia eclattante rappresenta sempre uno spaccato di vita. Buona serata cara un bacione.
Eliminala nostra tradizione triestina è piena di piatti gustosi e questo è uno di quelli !
RispondiEliminaGrazie Chiara buona serata,.
EliminaMa perchè i miei commenti spariscono sempre? Te ne avevo lasciato uno ieri.... Ufffff!!! Comunque bellissima l'idea di riproporre queste pietanze antiche, questa non ho mai saputo come si facesse e mi sa che proverò a farla!
RispondiEliminaCiao Ed!!!!
Ahahah...mi sa che ho combinato un gran casino...scusaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!
EliminaInfatt sei andata di la invece che di qua ma non fa nulla l'avevo capito. Tu prova ciaooo
EliminaEheee sì, mia suocera lo faceva spesso, ma personalmente non l'ho mai fatto, sarà bene prendere anche le vecchie abitudini.
RispondiEliminaCiao carissima, bacioni e buona serata.
Mandi
Ti dirò che fatta con tutte le cose di oggi diventa una zuppa alternativa e forse anche nuova nulla a che fare con la mia dell'infanzia...buona giornata
Eliminauna pietanza ricca di ricordi e di tanto sapore. Mi piacerebbe provarla.Un abbraccio.
RispondiEliminaProvala e poi mi sai dire. Buona giornata
EliminaCiao Edvige! ho un premio per te
RispondiEliminahttp://saporidallapolonia.blogspot.it/2014/03/il-premio-versatile-blogger-award.html
Grazie carissima passo subito un abbraccio.
EliminaChe bella ricetta! Mi farebbe molto piacere se passassi dal mio blog: http://golosedelizie.blogspot.it/
RispondiEliminati aspetto ^_^
Ciao cara ben trovata sono pasata già al tuo blog e mi sono aggiunta. Buona giornata.
EliminaCiao Edvige, anche mia mamma mangiava la minestra con la farina abbrustolita, mia nonna la preparava, ma non so dirti come la chiamassero a Roma. Io non l'ho mai mangiata, sono arrivata che la guerra era finita da un po'. Grazie per quelle bellissime rose e un bacione
RispondiEliminaSi pensi che bene o male tutti in un modo o nell'altro la facevano erano le cose che avevi in casa e servivano per riempire la pancia. Buona giornata carissima bacioni.
EliminaNon ci crederai ma ho parlato di questo piatto giorni fa con mio marito. Lui non se lo ricorda ma io si. Da piccola mia mamma me lo preparava regolarmente e mi piaceva moltissimo. Ho cercato la ricetta sul vecchio libro di cucina triestina di mia mamma. Ma la tua ricetta è ancora meglio e più ben spiegata. Devo farlo assolutamente!! Grazie per tutte le informazioni che riguardano questo piatto d'epoca ^_^
RispondiEliminaMio nonno che parlava perfettamente il tedesco, perchè allora si imparava perfettamente a scuola, lo chiamava in modo diverso anche se non ricordo bene. Grazie per le stupende rose blu. Bacioni ^_^
Si è possibile dipende da chi l'aveva imparata ci sono espressioni dialettali per dire la stessa cosa come succede anche in Italia. Come l'ho scritta io è in lingua e come è ancora oggi conosciuta. Ciaooo buona giornata.
EliminaCiao Edvige, sai che sento ancora in bocca il suo sapore? Lo riconoscerei fra 1000, l'arte dell'arrangiare un pasto, bei tempi ;-) Volevo chiederti, intendevi che mi dai la ricetta del Powidl? Sai che mi da l'idea di assomigliare alla mostarda che adoperano per la Pinza dolce di Bologna? Fanno cuocere ore ed ore le prugne, fammi sapere. Bacio e buona giornata.
RispondiEliminaSi, ti mando messaggio buona giornata.
EliminaMolto interessante, la tua ricetta e come sempre il racconto dei tuoi ricordi.
RispondiEliminaGrazie Mari un abbraccio
EliminaBella ricetta e bella storia Edvige!!!! Una buona anzi ottima minestra con tanti ricordi! Un abbraccione Edvige!
RispondiEliminaGrazie Marina un abbraccio e buona settimana.
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