Paposcia, sembra quasi una parola straniera è invece una pizza di forma diversa ma riempita con gli stessi ingredienti e secondo richiesta del commensale.
La "paposcia" nasce da una rimanenza della pasta di pane che preparavano i contadini e rappresentava da sempre e per tutti l'alimento principale. Queste pagnotte che raggiungevano forme grandi sui 2 o 5 kg, dovevano essere sufficienti per sfamare la famiglia per una settimana o anche più.
In questa circostanza è nata la paposcia, ovvero dall'esigenza di verificare se la temperatura del forno fosse giusta. Levato l'impasto per la pagnotta, tutto quello che rimaneva attaccato alle pareti del contenitore "la madia" (chiamata anche fazzatura) veniva raccolto e impastato e allungato sino a 20-30 cm., schiacciato e infarinato veniva posto nel forno. La cottura era breve giusto per verificare appunto la temperatura e la consistenza che rappresentava poi la buona riuscita del pane.
La forma allungata e schiacciata, somigliante ad una pantofola ne fa provenire il nome: babbuccia, babouche (in francese) Paposcia in dialetto.
La striscia poco cotta non veniva buttata ma tagliata a metà per la lunghezza e condita con olio e formaggio fresco locale.
Ora la paposcia viene ancora cotta poco ma due volte nei forni dei pizzaioli: la quantità di pasta a secondo del numero dei commensali viene schiacciata e allungata e posta nel forno per una cottura breve. Tagliata poi a metà per la lunghezza viene riempita a piacere, le due parti sovrapposte e poi rimessa nel forno per completare la cottura.
Vi assicuro che ne risulta una squisitezza a me piace molto di più della pizza.
Oggi, a Vieste si trova la paposcia alla nutella (a me la nutella non piace sono un caso raro e disperato...)
Pensate che il mio amico di Vieste ritrovato dopo 35 anni non conosceva la paposcia pur essendo amico intimo di un pizzaziolo che la fa giornalmente.
Infatti è una forma...diciamo di pizza.. che viene richiesta più dal turista in quanto è la curiosità del nome a chiedere ll'assaggio.
Inoltre nel Gargano si usa fare una pizza al metro (non come quella che conosciamo noi), ma larga 10-15 cm e riempita con vari gusti : alla siciliana, napoletana, romana, ai formaggi ecc. poi una volta cotta viene tagliata a metà per lunghezza ed a trancio che comprende il singolo gusto: è una squisitezza perchè ogni parte assume la fragranza degli altri sapori e sembra di gustarli tutti.
L'insegna dice ..paposce alla nutella
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