Nel 1885 Verdi si trovava in Francia per la nuova edizione del "Don Carlos" Penso che saprete che Giuseppe Verdi non era solo il grande musicista che conosciamo ma anche un raffinato gastronomo.
Amante della buona tavola, organizzava nella sua tenuta di Sant'Agata dove visse per la maggior parte della sua vita, pranzi conviviali e per lui in queste occasioni non poteva mancare un buon risotto.
Qiesta sua venerazione per questo piatto rischio appunto nel 1885 un incidente diplomatico tra <italia e Francia. Infatti scrisse al suo amico Arrigo Boito che quello che gli mancava oltre alla Peppina il mio risotto che qui non sono capaci di cucinarlo e che glimrifilavano sempre del riso bollitio e per giunta con le salsine classiche francesi. Aggiunse, roba che da noi danno agli ammalati ma a quelli che sono più di là che di qua....
La Peppina overo Giuseppina sua moglie, preoccupata per l'umore non proprio buono del marito mandò la ricetta del risotto all'impresario dell'Opèra di Parisi Camille Du Locle e, purtroppo la notizia trapelò e venne pubblicata dai giornali. Verdi accuato di scarsa considerazione per la cucina francese, alcuni deputati all'Assemblea Nazionale chiesero che il "Don Carlos" non venisse rappresentato.
Costrretto a scusarsi, non volle però mai dichiarare che la cucina francese fosse superiore a quella italiano asserendo costi quel che costi manon sarò mai complice di un insulto fatto al mio paese.
Qui entra in gioco Escoffier che per placare gli animi incarico il suo miglior discepolo di creare un risotto cucinato "alla lombarda" poi chiamato "alla Verdi" con funghi, asparagi, prosciutto di Parma e parmigiano. Fu servito nella cena ufficiale dopo la Prima del Don Carlos la sera del 20 marzo 1885, Si pensi che questo risotto riportò in voga una vecchia opera verdiana "I Lombardi alla prima crociata" che fu poi presentato al Thèatre Italien di Parigi.
Questo racconto l'ho trovato su un foglio ritagliato, non da me, e leggo su un angolo "Ora Cucina", non conosco questa rivista ne ho una data di emissione però riporta anche la ricetta in questione che è diventato e conosciuto come il
Risotto alla Verdi
Ingredienti per 4 persone
1/2 cipolla
300 g di riso carnaroli
60 g di burro
80 g di funghi coltivati
80 g di punte di asparagi
80 g di prosciutto di Parma
80 g di pomodori pelati
5 cl panna da cucina
1 lt di brodo di carne
80 g di parmigiano reggiano
Preparazione
Tritare la cipolla. Tagliare a fette sottili i funghi. Sbollentare gli asparagi in acqua salata. Tritare il prosciutto. Sbollentare i pomodori per togliere la buccia e semi e tagliarli a dadini.
In un tegame far sciogliere 1/4 del burro, aggiungere la cipolla e cuocere fino a doratura. Aggiungere il riso e farlo tostare. Aggiungere il brodo poco alla vola ed a metà cottura unire i funghi, prosciutto, asparagi e pomodori. Cuocere per 2 minuti ed aggiungere la panna. Unire quando il diso "al dente" il burro restante con il parmigano quindi coprire con un coperchio e lasciar riposare per altri 2 minuti.
Questa immagine l'ho presa dal sito "La Cucina Italiana" che racconta anche la storia di questo piatto leggermente diversa da quella che avevo trovato io. Ad ogni modo giustamente vi metto il link per i dovuti crediti https://www.lacucinaitaliana.it/news/cucina/risotto-giuseppe-verdi-ricetta/
Sinceramente io che sono un amante dei risotti questo in particolare non mi attira molto anche se presi singolarmente gli ingredienti sono buoni.
Ho scritto questo post per la particolarità di come un uomo famoso per un piatto quasi metteva in crisi il rapporto da due stati proprio per la Cucina argomento tabù per entrambe.
Vi ringrazio di avermi letta fin qui, vi auguro una buona continuazione e auguri per tutto.
Non lo sapevo mica che Verdi fosse anche un gastronomo. Non è proprio una ricetta nelle mie corde, o meglio potrebbe esserlo ma sicuramente senza panna! Ti abbraccio Edvige, spero tu stia sempre meglio, in gamba!!!
RispondiEliminaNemmeno io però dicono più che gastronomo buongustaio :)
EliminaIn abbraccio e buona giornata.
Sarei curiosa di provarlo se non altro per tutta la storia che gli sta dietro ;) Bacioni a presto
RispondiEliminaMa sai a me manco mi sembra un risotto almeno come intendo io, no non mi attira finirebbe con aggiunte mie come anche levare qualcosa. Buona giornata un abbraccio e bacione
EliminaPost davvero interessante, Edvige. Mi piace conoscere la storia della nascita di un piatto. Grazie davvero!
RispondiEliminaUn caro abbraccio,
MG
Grazie a te della visita. Buona serata.Un abbraccio
EliminaBel post, cara Edvige, e squisita la ricetta, da provare. Non conoscevo questo incidente diplomatico ma Verdi ha fatto benissimo a non affermare mai che la cucina francese fosse superiore a quella italiana, perchè in effetti non lo è. Forse hai già sentito la triste notizia ? Tomaso Scarpel del Blog Presente e Passato è morto all'improvviso (penso che anche tu frequentassi il suo blog) Un saluto grande ed un abbraccio. Buona domenica pomeriggio e serena nuova settimana, per quanto possibile in questo momento
RispondiEliminaDelizioso questo risotto, grazie Edvige!!!
RispondiEliminaNon lasciarti dissuadere da nessuno, sei sul punto di toccare la tua fortuna per risolvere i tuoi vari problemi finanziari. Ecco la sua mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
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