Quest'anno oltre alla premessa che ho scritto nel 2019, ci vuole un altra non meno importante:
1° -Premessa:
Non
è che non ci sia forse qualcosa da scrivere su questa triste ricorrenza
ma, credo di avere detto tutto quello che mi sentivo di dire e quindi,
volendo ricordare sempre questa data, ripropongo il mio post dell'anno
scorso che si avvale anche da quelli negli anni passati ma, amici che si
sono aggiunti in quest'ultimo anno forse avranno il piacere di leggere.
2° Premessa:
Pandemia che da 2 anni ci tiene in scacco, ora prima di questa ricorrenza abbiamo anche quella dei "venti di guerra" che sono inziati due gioni fa (23 febbario mi sembra...ormai con le date non se ne può più) che è scoppiata nella nostra Europa e, per quanto mi riguarda, molto vicina a me con Trieste che è sempre ancora la porta dell'Est. Cernobyl è sempre nella nostra e mia costante memoria. Dove si andràa finire??? Io sono nata che c'era ancora la guerra nel 43, ma sono cresciuta nel dopoguerra con tutte le difficoltà e problematiche del periodo postbellico e, mi piange il cuore che giovani e anche meno giovani provati da questa pandemia e forse finalmente in libertà, si trovino ad assorbire un altra problematica grave e quale sia peggio non ha importanza, nessuna delle due doveva esistere.
una vecchia immagine da web
Ormai dell'8 Marzo si è tanto parlato, ma nei ricordi sfuma sul come è nata perchè le tragedie
si cercano sempre di dimenticare. Lascio il racconto sul perchè di questo giorno per chi lo volesse leggere.
Riapro questa condivisione con questo soffione sempre stupendo e sempre
nuovo. Non è una mia foto ma trovata anni fa sul web e quello che
vedete è un espressione fotografica fatta con la "macro" per
riprendere le gocce di pioggia sul soffione ove si specchiano i colori
esterni che danno all'immagine una fragilità ma anche una compatezza
come dire che tutti assieme per quanto fragili uniti sono una forza" quasi come la fragilità ma anche la forza che è la stessa, di tutte le "DONNE UNITE.
L'8 Marzo, la Festa della Donna il fiore in
assoluto la Mimosa. Profumo splendido e ricordo
quando la regalavano abbinate ad un mazzetto di Viole..del pensiero. Un piccolo riepilogo del succedersi degli avvenimenti
partendo dal.....
Le origini risalgono al 1908, quando le operaie dell'industria
tessile Cotton di New York, pochi giorni prima entrarono in scipero
per le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare,
Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il
proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per
impedire alle operaie di uscire. Venne appicato il fuoco allo
stabilinento e le 129 operaie chiuse e quindi prigioniere morirono arse
dalle fiamme.
La data dell'8 Marzo giorno della consumazione di questa tragedia venne riproposta da Rosa Luxemburg "come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne" ed in ricordo della tragedia.
Negli anni immediatamente successivi, solo negli Stati Uniti avvenivano
delle celebrazioni come unico scopo ricordare la terribile fine di
queste 129 donne morte nel rogo all'interno della fabbrica senza
possibilità di fuga.
Con il diffondersi e moltiplicarsi di iniziative, in merito alle
rivendicazioni femminili nel lavoro e condizioni sociali, questa data
rappresentò di conseguenza di un'importanza mondiale.
Grazie alle associazioni femministe rappresentò, oltre che un simbolo
delle vessazioni subite dalla donna nei secoli, anche un punto di
partenza del loro riscatto.
Questa la storia.
Dal Portale delle Donne....Io Donna riporto l'articolo che si riferisce
ai giorni nostri da dove si evince come i festeggiamenti sia ormai un
"business" e quasi nessuno ricorda a seguito di quale avvenimento e nata
e forse anche il vero scopo ed intendimento di questa ricorrenza.
L'articolo dice:
Ai
giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di
donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di
sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi
sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel
giorno vendono una grande quantità
di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a
prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali
affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno
benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai
festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene
non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte
perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande
maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola
con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna
della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di
spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno
grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli
invertiti.
Fine dell'articolo.
AUGURI DI CUORE A TUTTE LE DONNE.
NOTA Affluente "
Questo post che vi ripropongo è stato scritto il 3 marzo del 2010 ma questa volta ho voluto tagliare alcune considerazioni che fondo oggi non farebbero più test.
Di cambiato in peggio è la violenza e quindi Noi Donne dobbiamo ancora una volta "armarci" per fare fronte comune a questa nuova seppur vecchia violenza gratuita.
Vorrei aggiungere ancora una nota riguardo la scelta del fiore. Furono proposti inizialmente dei fiori fra i quali il "garofano" che poi fu scartato perchè rappresentava già la festa dei Lavoratori il 1 Maggio; gli anemoni successivamente indicati erano troppo cari e quindi si pensò ad un fiore economico da poter raccogliere e distribuire a piene mani senza dover spendere. La scelta cadde sulla "Mimosa" pensando ai grandi alberi che proprio in questo periodo fioriscono e che dal Lazio al Sud crescevano spontaneamente nelle campagne e lungo i litorali alla portata di tutti. E' stato però intravisto un lauto mercato che ha surclassato "il gratis" e quindi le belle e care mimose sono diventate costose ma nonostante questo non si rinuncia ad un mazzetto per chi si ama: moglie, mamma, sorella, amica, ecc.
Ti abbraccio stretta, cara Edvige.
RispondiEliminaUn abbraccio stretto anche a te virtuale ma sarebbe bello farlo vis a vis pazienza la lontananza è relativa. Buona giornata
EliminaAuguri Edvige!
RispondiEliminaAuguri anche a te a noi tutte sempre.
EliminaSempre bello e toccante leggerti cara Edvige... Un abbraccio di cuore e auguri donna speciale!
RispondiEliminaGrazie cara un abbraccio forte buona giornata
EliminaGrazie per il tuo post che ci fa riflettere. Dopo 2 anni di pandemia non ci voleva proprio questa grande preoccupazione che ci coinvolge tutti . Speriamo bene. Un abbraccio e buon 8 marzo cara Edvige....ma viva le donne tutto l anno.
RispondiEliminaGrazie Fiore viva noi sempre. Teniamo duro la speranza è ultima a morire. Buona giornata un abbraccio
EliminaUn grande mazzo di mimose virtuale per te amica mia!
RispondiEliminaGrazie io adoro le mimose ed il loro profumo ricordo quando il mazzetto veniva completato con le violette i due colori assieme strepitosi come il loro profumo. Buona giornata un abbraccio
EliminaUn periodo molto triste per tante donne e non solo, piange il cuore per tutto ciò che succede, ma diamoci forza e proviamo almeno con un abbraccio virtuale a trovare il calore del cuore.
RispondiEliminaUn abbraccio virtuale diventa vero tra di noi e come se fossimo vicine. Un abbraccio forte e buona giornata
EliminaRicordo questo tuo interessante articolo dello scorso anno e condivido in pieno entrambe le tue premesse. Pur essendo nataa guerra ormai finita da molti anni, l'ho sentita raccontata dalla mia nonna, oltre a studiarla sui libri di storia e mai avrei pensato che nel nostro tempo, avremmo mai potuto rivivere un orrore del genere. Speriamo bene Edvige, che ti deco dire? Un abbraccio
RispondiEliminaSi era tremenda la guerra marito che ha 6 anni più di me ricorda le corse ai rifugi lui è del 37. Io no perché ero nata fine 43 per cui troppo piccola per ricordare ma il dopo non è stato meglio anzi forse ancora più difficile e capisco tutta la tragedia del dopo. Speriamo meglio non renderci schiavi del pensiero ma trasformarlo in speranza. Buona giornata carissima un forte abbraccio.
EliminaGrazie per il tuo post, dopo la pandemia proprio non ci voleva anche questa grande preoccupazione che ci coinvolge tutti. Speriamo bene. Un abbraccio💖
RispondiEliminaSi speriamo. Grazie della visita un abbraccio forte
EliminaUn grande e forte abbraccio!!!
RispondiEliminaAnche da parte mia più bacione.
EliminaE' davvero un periodo triste. Mai avrei pensato nel 2022 di vedere scene di gente che esce sanguinante dalle case. E' una cosa davvero insensata. Speriamo bene....
RispondiEliminaNessuno vorrebbe vedere o rivedere. Speriamo...
EliminaCiao Edvige un abbraccio :)
RispondiElimina....Un abbraccio forte e buona serata
EliminaUn abbraccio stretto cara Edvige!
RispondiEliminaGrazie Lory anche a te forte forte
EliminaÈ purtroppo il ricordo di una tragedia che si somma ad altre come quelle che stiamo vivendo. Siamo tutti molto provati
RispondiEliminaSono pochissimi quelli che si ricordano della tragedia anzi è una festa che ha trasceso nel peggiore dei modi perché hanno pensato che questa festa era una libertà di comportamento. Si, oggi per quest'altra tragedia che Si somma alla pandemia siamo provati tutti.
EliminaCiao Edwige ti invio un grande abbraccio . Buona serata, Daniela.
RispondiEliminaCiao Daniela un grande abbraccio anche a te e grazie di essere passata.
EliminaI racconti di mia madre sulla guerra non li dimenticherò mai, i rifugi, le bombe, la fame. Speravo fossero solo ricordi ma l'uomo non impara mai dalla storia. Le generazioni future ne avranno di pagine nuove da studiare! La festa della donna è passata ma ti regalo lo stesso un simbolico mazzetto di mimosa, un abbraccio cara Edvige
RispondiEliminaIo lo so da marito lui del 37 era grandicello all'epoca, però io mi sono fatta tutto il dopo che è stato tremendo. Un abbraccio forte
EliminaNon lasciarti dissuadere da nessuno, sei sul punto di toccare la tua fortuna per risolvere i tuoi vari problemi finanziari. Ecco la sua mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
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