04/03/18

Intermezzo Domenicale .. Molluschi: "ARCA DI NOE"

Anche questa domenica un intermezzo quasi non gastronomico ma parliamo di molluschi, di uno in particolare che rappresenta una pagina lontana della mia infanzia. Tutto è partito da una mia condivisione pubblicata martedi ..."Capasanta e...." nella quale avevo menzionato questo mollusco che leggendo i commenti è poco conosciuto. Infatti, facendo delle ricerche per darvi informazioni per quanto possibile corretti, ho scoperto che il fatto di essere poco conosciuto dipende dall'habitat presente in regioni italiane solo bagnate dal mare ma il litorali devono essere rocciosi.
Da noi quando è il periodo si trovano abbastanza facilmente anche se sono un pò costosi in quanto il guscio è molto pesante rispetto al mullosco interno e,  da quanto mi risulta,  non è facile allevarlo ma sulnostrolitorale molto roccioso l'allevamento è abbastanza facile assieme a quella delle cozze. E' un mollusco molto buono ma bisogna "masticare" bene perchè è molto duro e, una lunga cottura lo renderebbe immangiabile. E' molto compatto proprio come un "muscolo" diverso da tutti gli altri del gruppo molluschi.
Per noi a Trieste ha una storia ed è conosciuto come "MUSSOLI" e rappresenta uno spaccato quasi un  "sapore antico" ed il territorio interessato era proprio il nostro. Parliamo di tutto il territorio marino del Friuli-Venezia Giulia in corrispondenza di fondali rocciosi e/o con presenza di pietrame e substrati solidi in preferenza sul litorale del Venezia Giulia che non è mai stato sabbioso.
Il consumo di questo mollusco risale senz'altro a prima del 1900 - non ho trovate date esatte - ma ancora negli anni 60 erano presenti a Trieste i banchetti che vendevano questi molluschi e che si chiamavano le "MUSSOLERE". Cuocevano il mollusco in dei grandi pentoloni che assomigliavano a quelli dove vengono  arrostite le castagne ma piene di acqua calda con un piccolo fuoco alla base per mantenere l'acqua calda. Sulla gratella al posto delle castagne di oggi si mettevano i molluschi coperti da sacchi di juta per creare quel vapore necessario all'apertura degli stessi. Ci si femava per acquistare una ciotola rigorosamente di alluminio con un tot. numero di molluschi e limone e si gustava subito sul posto - quello che oggi si definirebbe "Street Food". Negli anni '48-'50 per una moria,  questo mollusco divenne merce rara fino a scomparire e dopo il '73 - il dopo colera, vennero imposte delle  precauzioni igienico-sanitarie che penalizzarono questi banconi - mussolere fino a poi scomparire del tutto.
Molto di quello che vi racconto l'ho vissuto in prima persona, quando nel 1949 a 6 anni mio nonno mi portava fuori per andare proprio a gustare una ciotola di mussoli di cui era ghiotto. Ricordo che per me erano troppo duri-sodi e li  dovetti sputare.... :( :(

Dice un articolo del quotidiano di Trieste Il Piccolo del 2011......

... "In ogni famiglia triestina, o quasi, c’è qualcuno fra i più anziani che ricorda “i bei tempi delle mussolere”. Il riferimento è al primo dopoguerra, quando, su quei banconi all’aperto in vari punti della città, si potevano gustare, stando in piedi e senza tanti fronzoli, questi i molluschi bivalve dal sapore unico......  più che cotti, i mussoli venivano aperti al vapore, dopo esser stati coperti con un sacco bagnato. L'operazione era di breve durata, per evitare che le vesciche del mollusco asciugassero troppo e perdessero così il loro contenuto d'acqua di mare, elemento essenziale per esaltarne il sapore  continua .....

Nel 2011 anno dell'articolo, sembrava che questo mollusco ritornasse alla grande dal passato ma invece poi vi fu un nulla di fatto. Oggi in qualche pescheria ogni tanto si trovano i "mussoli" ma sono controllati e vengono venduti in sacchetti di rete come per gli altri molluschi tipo cozze, vongole, ecc. ma il fascino dell'..antico... è purtroppo scomparso.


Immagine tratta da Il Piccolo link diretto suindicato - Il banco con i mussoli ed i clienti


L'Arca di Noè, anche detto mussolo, è un molluscobivalve appartenente alla famigliaArcidae., immagine tratta da Wiki

Altre informazioni molto curiose sia come pescato ecc. lo trovate su Ersa FVG

So anche anche in Campania si pescavano ma senza alcun controllo e dopo un certo numero di anni non se ne sono trovate in quanto allora 'allevamento era molto difficile. Un pò come oggi è il problema dei "datteri" il cui pescaggio è regolamentato perchè oltretutto è stato rovinato in modo definitivo il fondale dove questi datteri si riproducevano perchè,  a differenza dei pescatori dilettati come me che ci si immergeva con un martellino per aprire il buco senza rovinare l'habitat, i veri pescatori prendevano in blocco tutto il masso per frantumarlo e prendere i datteri presenti all'interno. In questo modo i datteri perdevano la possibilità di riprodursi per mancanza della loro "casa" e quindi viene deturparto e rovinato per sempre il fondale. Queste rocce non si riproducono da sole ma ci vogliono anni per la loro riformazione.

Ho trovato un sito che parla molto di questo mollusco "mussolo alias Arca di Noe" con indicazioni anche sulla cottura nel caso li troviate e con delle bellissime immagini da cui ho tratto quelle che vedete. Il sito è Chef4Passion e nella prima immagine potete notare la forma che ricorda un arca quando il mollusco è chiuso, l'altra uno è aperto ed uno socchiuso con il mollusco ben visibile.

Una particolarità: se notate nel mollusco semiaprto c'è come una "scaglia" sull'apertura e questa per aprire il mollusco deve essere tolta è come una chiave per aprire la ...porta del guscio !!



Mi auguro che prima o dopo qualcuno le trovi e le possa assaggiare sono veramente buone e inusuali. Buona domenica.

NOTA Affluente

Io ho provato viaggiando da nord a sud tutti i tipi di molluschi che si possono trovare a crudo e,  sinceramente,  a parte le vongole e questo "mussolo" gli altri non mi piacciono molto ne crudi o cotti: ogni tanto si. Il dondolo o tartufo di mare se so che è freschissimo è l'unico che mangio volentieri e rigorosamente crudo. Anche i fasolari o fasolare  dal guscio rosso sono buonissimi assieme in un soutè incluse vongole, cozze, ecc.
Le ostriche invece le mangerei volentieri però crudi nel luogo migliore ovvero in Bretagna ma  in Francia,  si mangiano anche cotte in mille modi: con zabaione salato in forno, gratinate, ecc. e vi assicuro che sono splendide. L'accortezza... aprirle a casa e conservare il liquido che sarà utilizzato per la gratinatura, per lo zabaione ecc. il sapore cosi sarà splendido.
In fondo quasi tutti i molluschi possono essere mangiati cotti. Ho provato le cozze crude ma sono troppo amare preferisco l'impepata ovvero scottate. Pensate che in Calabria i ragazzini pescano il polpo, il totano e altri della famiglia e lo mangiano crudo dopo averlo lavato sotto la fontana. Vi dirò il polpo, ecc. fresco e mangiato crudo è tenero ma se si vuole cuocere deve essere una cottura breve ed a fuoco alto altrimenti diventa coriaceo. Infatti quelli che trovate in pescheria usualmente sono stati scongelati e per questo hanno bisogno di una cottura lunga per diventare teneri salvo il polpo fresco che deve cuocere poco e poi continuare la cottura nell'acqua calda coperto fino a quando questa diventa fredda: si consiglia 12 ore.
Purtroppo ormai la maggioranza di molluschi sono tutti di allevamento e per quanto in ambiente naturale non hanno ne avranno mai con lo stesso sapore di quando crescevano spontaneamente su rocce ecc. Io ho avuto l'occasione di pescare personalmente molluschi tanti anni fa sia cozze, datteri, ecc. a secondo della regione e fondale che  i trovavo. Vi assicuro che il sapore di oggi non è lo stesso di ieri, buono ma .....manca di qualcosa....







16 commenti

  1. Ciao Edvige, bellissimo questo intermezzo domenicale.
    Molto particolare anche il fatto che per aprire le capesante ci sia una specie di "lucchetto"

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    1. Il lucchetto...è per mussoli o Arca di Noè 😆😆😆😆 grazie buona domenica.😚

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  2. Cara Edvige, devo darti una delusione, i molluschi non mi piacciono!!!
    Ciao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Guai se a tutti piacessero le stesse cose il mondo sarebbe monotono. Buona domenica :D

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  3. Sai che non ho mai assaggiato questo mollusco? Dovrò cercare di rimediare. Buona settimana :)

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    1. Se lo trovi sappimi dire se ti piace ma ho timore che non è facile che piaccia sopra tutto per la sua.. diciamo durezza, bisogna masticare bene ed ha un sapore che non assomiglia a nessun altro mollusco. Buona domenica e grazie della visita.

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  4. Buona serata e un abbraccio e buon inizio di settimana !

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  5. Ma sai che non li ho mai assaggiati? Non ne conoscevo nemmeno l'esistenza e a me il mollusco crudo come sfizietto piace. Adoro anche le vecchie foto.
    <baci

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    1. Tu che giri forse hai la possibilità di trovarli sono buonissimi poco conosciuti. Buona settimana.😚

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  6. Venendo qui da te , si imparano tantissime cose....grazie Edvige, ci dai sempre notizie interessanti, un abraccio e buona settimana!

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    1. Grazie cara mi piacerebbe farteli assaggiare. . Buona settimana.😚 bacio

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  7. Non amo le capesante ma adoro tutti i molluschi, anche io vado a pescare i ricci quando la stagione lo permette, mentre da piccola adoravo andare con mio padre a raccogliere arselle e granchi .. quanti ricordi. È sempre un piacere leggere i tuoi post. Baci.
    Marina

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    1. Scusa Marina ma il post riguarda i mussoli o Arca di Noè non la capesante sicuramente una svista. Grazie della presenza e buona settimana.😚

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  8. non si tratta di cose che mangio volentieri (specie se crudi!)
    Buon Lunedì

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    1. Beh come detto a Tommaso se a tutti piacessero le stesse cose non avremmo questa grande varietà nella stessa natura. Comunque i mussoli o Arca di Noè si mangiano cotti. Buona settimana.

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