31/01/14

RADICI......commestibili

Ci sono un sacco di radici commestibili che noi conosciamo e alcuni li usiamo da anni come le carote del classico colore arancione ed ora anche le viola da cui poi sono nate quelle arancioni.
Ma ci sono altre radici che non vengono usate in tutte le regioni perchè non sono conociute e quindi non presenti di conseguenza non acquistabili.

Un piccolo elenco personale di una ristretta quantità di radici quali:

TOPINANBUR

di cui avevo già parlato e trovate il link sotto l'immagine e quindi se andate a vederlo troverete anche ricette.

 http://mementosolonico.blogspot.it/search/label/Topinambur


PASTINACA



E' conosciuta anche come "carota bianca" e fa parte della famiglia delle Ombrellifere come il prezzemolo, sedano ecc. La sua polpa è color bianco.crema con un sapore dolce ed un profumo che ricorda un pò il sedano. Viene consumata sia cruda che cotta.


CAROTE VIOLA


La carota viola è diventata "nota" in quest'ultimo periodo da quando è presente anche nella grande distribuzione. E' da tempo però che viene utilizzata sia nella cucina cinese che in quella indiana ed il suo colore è dovuto alla presenza di antociani (potentissimi antiossidanti). Ha una consistenza più dura di quella arancione mentre il sapore è più dolce.
Però, penso che forse non tutti sanno che la carota arancione deriva dalla "carota viola" ed a questo LINK
troverete tutte le informazioni mentre a quest'altro di Polignano (Puglia) troverete altre informazioni su una coltivazione di queste in svariati colori...viola, arancione, bianco, giallo.


DAIKON


Questa radice, bianca, è conosciuta anche come "ravanello bianco o ravanello giapponese". E' di origine asiatica con una forma simile alla carota ma con un sapore piccante. Nella cucina giapponese viene impiegato per insalate o nelle zuppe. Sembra comunque che apporti benefici al fisico come drenante e per il fegato ad ogni modo QUI avete alcun e in formazioni interessanti ma ne trovate tantissime sia sull'uso che ricette.



RAFANO

E' una radice molto piccante e viene utilizzata solitamente cruda grattata a secondo degli usi su fette di prosciutto cotto caldo come a Trieste, oppure mescolata a vinaigrette per accompagnare pesce o carne o per condire insalate. Appartiene alla faniglia delle crucifere e la sua radice molto carnosa più raggiungere anche i 50 cm di lunghezza. Il colore è un bianco-crema.
Ad ogni modo questa radice scientificamente si chiama "armoracia rusticana" ed è conosciuta oltre che con il nome di "rafano" anche di "cren o kren".
In commercio si trova anche un tipo di formaggio spalmabile al rafano non molto piccante ottimo per tartine.
Altre informazioni ed utilizzo in cucina le trova QUI


ZENZERO


Questa radice viene in realtà chiamata "rizoma", hanno un aroma e gusto piccante dicono con sentore di limone (personalmente non l'ho mai recepito) siusa fresco a fettine o in polvere e va bene sia per pietanze dolchi che salate.
Avevo fatto tempo fa un post parlando di questa "radice" la sua storia ed anche una ricetta che è una delle salse che più mi piace in assoluto e che trovate qui Salsa allo zenzero e non solo....


LIQUIRIZIA
radice secca e prodotto finito dal web

Questa pianta erbacea è molto diffusa nelle regioni mediterranee più calde. La radice dalla polpa fibrosa di colore giallastro (sembra legno) viene utilizzato come estratto per bevande e dolci.
Da fare molta attenzione che la "liquirizia" NON è adatta a chi soffre di pressione alta in tutte le sue forme (secca,fresca,dolci, ecc.).
Scientificamente la "liquirizia viene indicata come Glycyrrhiza glabra" e altre interessanti informazioni le trovate QUI

Dopo il post della SOJA ci volevano anche le radici e spero che trarrete qualche spunto per qualche buona ricetta ch naturalmente ...copierò!!

 Buona giornata.
 

29/01/14

Pasticcio di lasagne (alla mia maniera)

Mi è stato regalato da un amica che non può in assoluto mangiarlo uno zampone precotto il cui impasto è lo stesso del cotechino e/o lo zampone o il  tricorno chiamato anche cappello di prete per la sua forma triangolare.

  foto dal web

Siccome a me non piace l'impasto indifferente la sua forma per via del sapore troppo grasso per me, ho pensato di usarlo per fare un ragù al posto del classico macinato o del ragù alla napoletana che prevede il pezzo di carne intero e non macinato.

Avevo delle lasagne fresche molto sottili da utilizzare prima della scadenza, una piccola confezione di besciamella e quindi viaaaaa per la cena con somma gioia di "Maritozzo" che adora i pasticci di qualsiasi genere e poerello li vede assai di rado perchè alla sottoscritta non piace ne mangiarli ne di farli.

Ingredienti per 3 persone (se mangiano tanto)
1 confezione di zampone
1 bottiglia da 500 g di passata di pomodoro
2 spicchi di aglio
1 bicchierino di brandy o altro liquore che non sia dolce
1 bicchiere di acqua tiepida
prezzemolo - basilico - timo - erba cipollina (io uso la fresca surgelata)
125 g di besciamella pronta (avevo solo questa)
100 ml di panna fresca (anche questo rimasuglio)
50 ml di latte
1 confezione di 12 fogli di lasagne fresche sottili (non serve precuocere)
126 g di formaggio pecorini (anche grana se lo preferite)
sale - pepe

 spazzolato la metà in 5 minuti da maritozzo nemmeno il tempo di fare la foto

questo invece piccolo è per me perchè è senza besciamelle non mi piace
come vedete le mie foto sono molto spartane fatte in ...cucina


Procedimento
Cuocere lo zampone secondo le istruzioni poi tagliare il sacchetto in un angolo per far uscire il liquido dall'interno attente a non scottarvi. Toglietelo dall'involucro e tirate via anche tutta la cotenna.
Siccome la carne è molto tenera potete benissimo schiacciarla con una forchetta per sgranarla o la caso fatelo come si dice a punta di coltello.
In un tegame con un solo goccio d'olio fate appassire l'aglio se vi piace lo potete schiacciare con l'apposito attrezzo, o usare al caso un cucchiaino di quello già tritato fresco surgelato che si acquista oppure lasciarlo intero e toglierlo quando appassito.
Versato la carne dello zampone sgranata e lasciatela un pò tostare poi aggiungete il bicchierino di alcool da voi scelto e fate sfumare. Aggiungete il pomodoro e tutti gli aromi sminuzzati, l'acqua tiepida e a pentola coperta lasciate cuocere a fuoco basso per circa  30 minuti mescolando spesso per vedere se vi è sufficiente liquido al caso un pò di acqua tiepida per non fermare la cottura.
Trascorsa la mezz'ora a pentola scoperta lasciate asciugare un pò, aggiungete sale se manca e pepe se vi piace.
Preparate la besciamella (se non la fate fresca voi) vuotando la confezione in una ciotola ed allungandola con la panna fresca e se vi sembra molto densa anche il latte altrimenti non serve.
In una pirofila o altro per forno, imburratela un pò e iniziate l'assemblaggio mettendo 1 lasagna fresca coprite  con la besciamella per prima spalmandola bene e poi il ragu, una spolverata abbondante di formaggio e proseguite cosi finendo con un pò di ragu, besciamella, formaggio e schiacciando leggermente il tutto in modo che il liquido si espanda ed  informate a 170° (io ho il forno ventilato) per circa 20-30 minuti.

Come da immagine, il mio pasticcio era separato in quanto la besiamella non mi piace. Ho utilizzato 7 lasagne per il pasticcio grande e 3 per il pasticcio piccolo. Le rimanenti 2 lasagne (non avevo più sugo per utilizzarle, le ho usate taliandole sottile come tagliatelle che hanno rappresentato un primo il giorno dopo condito con burro, formaggio e pepe.

Tutto mooolto buono e spazzolato.
Buon appetito, ciaoooo.


NOTA
La mia  amica e concittadina Chiara della Voglia Matta ha presentato una ricetta tempo fà di un ragù fatto con il cotechino e quest'anno ha utilizzato questo ragù per un pasticcio. Io ho letto ultimamente su varie riviste gastronomiche molto note l'interpretazione del ragù fatto con il cotechino come una ricetta di riciclo per confezioni di cotechino che non sono state utilizzate o che si trovano ancora in vendita a metà prezzo. Mi sembra anche di aver visto nel web altre interpretazioni del cotechino precotto (come in questi casi) per dei sughi come il ragù e/o altri simili.
Da tutto questo mi è venuta l'idea di utilizzare lo "zampone" (non ho trovato ragù fatti con questo...)  in considerazione che l'impasto è lo stesso.

27/01/14

SOIA... i suoi prodotti

Credo che tutti o quasi conosciamo la soia, coltivata da milenni in Estremo Oriente, un legume che ora è molto presente nella nostra vita e che viene usata anche nelle diete.
La soia o soja (Glycine max ) appartiene alla famiglia delle leguminose, originaria come detto dell'Asia orientale e, allo stato spontaneo esiste una specie affine ovvero la soia o soja selvatica.
La parola soia deriva dal giapponese shoyu (salsa di soia), che a sua volta deriva da una parola manciù.
Questa volta non voglio allungarmi in varie descrizioni su questa leguminosa e vi rimando alla pagina di Wiki  dove tutti se interessati potranno scoprire ancora moltissimo.
Questa è la foto tratta sempre de Wiki


Desidero invece indicare i vari prodotti che derivano dalla soia-soja che sono:

FARINA
Viene ricavata dai semi secchi molto simile d'aspetto alle farine derivate dai cereali. E' priva di glutine quindi ottima per i celiaci, molto proteica e usata per fare pane, biscotti, crackers ecc. e siccome tende a scurirsi in fretta è bene tenere le temperature del forno più basse del solito.

CARNE DI SOJA
E' una trasformazione recente che partendo dalla farina con un procedimento particolare, la rende simile alla carne però il contenuto proteico caratteristica principale viene ridotta di molto. Si trova in commercio come bistecche, hamburger e spezzatino ma prima di utilizzarla deve essere reidratata secondo le indicazioni sulla confezione.

FIOCCHI
Hanno un alto contenuto di nutrienti ma il sapore molto pungene la rende ideale per la colazione ma mista con altri cereali.

LATTE
I semi di soia macerati in acqua produce il latte che viene preferito per chi è intollerante al lattosio essendone priva. I vegetariani trovano un buon compromesso con il latte vaccino anche se è priva di calcio e di vitamina D e quindi,  per evitare carenze nutrizionali,  sarebbe bene arrichirla con questi elementi.

GELATO di SOIA
A base di latte di soia e non di latte vaccino.

TOFU
Ottenuto facendo rapprendere il latte di soia grazie ad un agente coagulante e impropriamente viene definitivo "formaggio". Non avendo molto sapore può essere usato sia per dolci che per salati. A secondo dell'agente coagulante si ottiene anche il tofu morbido da spalmare, lo si può fare in casa ho acquistarlo anche nella grande distribuzione già confezionato ma pressato. Si trovano anche tofu essicati da reidratare, tostati al forno, congelati o affumicati ecc.

OLIO
Ha un sapore leggero e quindi viene apprezzato sia a crudo che in cottura. Non si può usare per friggere in quanto non sopporta un punto di fumo alto e quindi ad alte temperature si altera.

TEMPEH
Prodotto tipico della cucina indonesiana viene ottenuto facendo bollire la soia ed inoculando poi un fungo speciale "Rhizopus oligosporis" e facendola poi fermentare. Si acquista in panetti e viene utilizzata in vari modi quali come condimento per pasta, riso, minestre o zuppe oppure anche arrostita o alla piastra.

SALSA di SOIA
E' una salsa molto conosciuta ed è usata sia per cuocere che per marinare ed è molto saporita. La stessa salsa ha però delle differenze secondo il luogo di produzione. La giapponese viene prodotta con la soia e l'aggiunta di frumento (shoyu) non è molto salata mentre la cinese più saporita è molto chiara. Ci sono anche delle versioni in commercio con meno sale ma le aggiunte alle volte sono troppe a scapito della conservabilità del prodotto stesso.

MISO
Ingrediente principale della cucina giapponese si ricava dalla fermentazione dei semi di soia con sale, lievito e riso oppure ancora con malto di frumento o  di orzo e viene venduto sotto forma di pasta qindi compatto  dal colore più o meno scura. Si usa per insaporire e ci sono tre tipologie:
akamiso = colore rosso mattone più salato
nakemiso = è prodotto solo con la soia
komemiso = il più usato e quindi comune e prodotto con l'aggiunta di riso
miso bianco o shiromisu = è invece il più delicato

NATTO
Fagioli di soia fatti bollire e poi fatti fermentare. Non molto usato da noi in quanto il sapore non è particolarmente piacevole.

GERMOGLI
Vengono ottenuti appunto facendo germogliare i semi di soia ma purtroppo quelli che si trovano comunemente come "germogli di soia" sono invece di fagioli mungo. Per sapere la differenza con i "mungo" questo è il LINK. I fagioli mungo da noi sono conosciuti come fagioli "azuki" che possono essere verdi o rossi.


foto dal web
dal web azuki rossi e verdi

Spero che il mio post possa essere utile io stesso non sapevo di alcuni prodotti derivanti dalla "SOIA" pur conoscendola bene e non sapevo che i germogli che aggiungo nelle insalate era dai "Azuki" che invece conoscevo molto  bene in quanto li uso delle volte per delle buonissime insalate.

Grazie di avermi letta e buona giornata.
 


26/01/14

Intermezzo domenicale !!!! (4)



Questa volta spero che impiegherete qualcosa di più di 5 minuti d'intervallo perchè quello che ho trovato tramite il mio amico austriaco riguarda qualcosa di  molto partciolare l' Opera Flash Mob.
Trattasi di gruppi di cantanti lirici diplomati nei conservatori della proprie città e stati di provenienza che, per avvenimenti particolari vengono chiamati (non sempre gli stessi) per cantare a secondo dell'occasione pezzi d'opera o canzoni molto popolari.
Si mescolano alle persona diciamo normali all'intermo di dove poi si esibiranno rivelandosi agli invitati solo quando inizieranno a cantare in occasioni di avvenimenti particolari. Questi possono essere nei grandi centri come in drugstore oppure in cima ad una terrazza di un grattacielo.. di Chicago, NewYork, Londra ecc.
Il primo video è un avvenimento organizzato dalla ben nota industria SACLA'  nel loro negozio a Londra diretti dal  famoso baritono Jonathan Estabrooks    leggete  la sua storia ( ho messo il link con la traduzione non tanto buona di Google)  ma voi potete richiedere l'originale. Ovviamente essendo SACLA'  (UK) comunque italiano la canzone è  " Funicolì Funicolà"





Quest'altro video invece si riferisce ad una festa a New York City del 15 maggio 2013 in perfetto stile "Verdiano" anche qui i cantanti sono mescolati al pubblico degli invitati.




Anche questa volta diretto da Jonathan Estabrooks ed erano presenti ben 10 cantanti d'opera provenienti dal  Canada, USA, Puerto Rico a questa festa, per  oltre 100 invitati che ignoravano la presenza non solo dei cantanti ma anche di 35 donne appartenenti alla "Vital Voices" Mentorship Program.
Se proverete a guardare questo video direttamente su YouTube avrete anche i nomi di questi cantanti d'opera.

Inoltre se lascerete terminare il video vi si presenteranno altri che si rifersicono ad altri avvenimenti con la partecipazione di cantanti diversi ma  sotto la direzione del baritono Jonathan.

Io ho trovato splendido questo modo di coinvolgere gli ospiti a sentire cantanti d'opera con pezzi cosi noti ed impegnativi.

Vi auguro buona domenica.

24/01/14

Gelato al torrone

Siamo arrivati al mio dessert di Natale che usualmente è sempre  con il torrone,  piace da matti a tutti ma soprattutto a me ma poi ci si affogano anche gli altri.....
Questo è il dessert del 2012 Semifreddo di torrone.....
Come al solito le foto le dimentico sempre di fare poi mi ricordo all'improvviso di non aver fotografato corro in tavola ma....è tutto già iniziato se non quasi finito !!!!!!

Comunque la ricetta ve la voglio proporre e la foto l'ho trovata su un vecchio giornale e si avvicina alla mia coppa ed al suo contenuto.

Ingredienti per 5-6 persone
250 mt di latte
250 ml di panna fresca
150 g di zucchero
2 tuorli
300 g di torrone quello duro per batterlo alle noci o mandorle o quello che vi piace
2 cucchiai di marmellata di arance amara
1/2 bicchierino di rum o altro liquore a piacere
1 cucchiaio di acqua tiepida
 
(la foto l'ho presa da un vecchio giornale la coppa assomiglia alla mia)

Procedimento
Il torrone deve essere tritato grossolanamente. Io consiglio di metterlo in un sacchetto di nylon grosso ed avvolgerlo ancora in uno strofinaccio pulito e battere con un martello, va bene anche il batticarne.
Non deve diventare sabbia ma misto e nel nylon non si attacca.
In una capiente ciotola che possa poi andare nel congelatore, raccogliete il torrone frantumato e due cucchiaiate di panna e malagamate.
A bagnomaria montate i tuorli con lo zucchero fino a che non diventano spumosi. Lasciate raffreddare un pò poi aggiungete il latte e la panna e mescolate bene in modo che tutto sia amalgamato. Aggiungete il torrone frantumato con la panna e mescolate ancora molto bene.
A parte montate la chiara con la frusta elettrica e una piccola presa di sale. Quando sarà ben montata aggiungetela al resto facendo in modo che il tutto sia perfettamente mescolato.
Mettete la ciotala nel congelatore e lasciatela senza toccarla per 1 ora.
Dopodiche estraetela e rifrullatela nuovamente in modo che monti ed incorpori aria. Ripetete quest'operazione dopo un altra ora o comunque fino a quando il gelato non si sarà completamente indurito.

Per la salsina sciogliere la marmellata con il rum o altro liquore a piacere e l'acqua tiepida. Regolatevi sulla quantità considerando che vi serve solo per guarnire le porzioni per il numero dei commensali al caso se vi sembra poca aumentate le dosi in proporzione.
Tirate fuori il gelato dal congelatore circa una 20 minuti prima del consumo, preparate le porzioni e riscaldate in un pentolino la salsa che verserete come guarnizione sulla coppa e servitela subito.
Il gelato deve essere morbido ma non liquido.
Se vi sembra che già dopo 10 minuti si è ammorbidito e non lo dovete ancora consumare rimettetelo nel congelatore.

Il mio dessert è stato spazzolato.
Buona giornata.

22/01/14

ViVo Next 2.0 ed il Computer legge per Te

Dal sito "Informatica Libera Antonio Cantaro - Istituto di Istruzione Secondario Statale Ettore Majorana di Gela" gestita dal Prof. Antonio Cantaro ricevo l'informazione che il programma Vivo ...il Computer leggere per Te  è ora disponibile in una nuova versione e vi riporto quanto dice....



""Nuova versione 2.0 della suite portable USB, utilizzabile su qualsiasi computer Windows. Legge pagine web, testo, documenti, posta elettronica, programmi, finestre, ecc..  Per ipovedenti e dislessici, può essere utilizzata da chiunque. Tutti gli strumenti sono gestibili mediante mouse e/o tastiera. L'interfaccia è molto semplice e di grandi dimensioni ...
Caratteristica importantissima di ViVo Next 2.0 è la portabilità. Infatti, funzionando da chiavetta USB, permette all'utente di averlo sempre al seguito e, quindi, di poterlo utilizzare ovunque e su qualsiasi computer Windows. 
Compatibilità: funziona con Windows XP, Vista, 7, 8 """

Il Prof.Antonio Cantaro si batte da tanto tempo per la divulgazione "Informatica Libera" per tutti gratuita in modo che qualsiasi persona vi possa accedere. 
Vi avevo gia parlato di questo splendido programma GRATUITO tempo fa nelle sue prime versioni e questo è il mio  LINK



Computer Facile Video-Corso Free ScaricabileIn pari tempo vi invito a visitare questo sito Istituto Majorana di Gela dove troverete tutto l'aiuto possibile per qualsiasi problema, programmi gratuiti di qualsiasi tipo e per qualsiasi necessità, video chiari con le spiegazioni dettagliate sull'uso dei programmi e non ultima cosa molto interessante  un corso completo Computer Facile Video-Corso Scaricabile
 


Vi assicuro che è una fonte inesauribile ed inoltre c'è anche il  FORUM  dove potrete trovare tutto l'aiuto possibile da esperti del settore informatico in un modo informale e simpatico dove ci sono anche  "signori" cuochi che si cimentano in ricette personali e regionali ovviamente tutto sotto la supervisione del Prof. Cantaro.
La mia non è una "pubblicità" ma ci tengo a far conoscere qalcosa di molto valido e libero da tutto, un sito cosi completo nell'ambito di una istruzione Statale, gestita a prò di chi no ha molti soldini da spendere e trovare tutto quello che si ha bisogno e non solo come programmi ma anche come video esplicativi gratuiti e scaricabili che se acquistati il costo non sarebbe per tutte le tasche non è da poco.
Certo, per chi è abile con internet/web e padrone della lingua inglese e dei temini informatici che servono per utilizzare un programma, di "gratuiti" ne trovate a iosa e di qualsiasi tipo ma, dovete stare attenti ai virus, alla pubblicità immessa di cui nemmeno vi accorgereste, ecc. quindi qui invece è tutto in ITALIANO e pulito da tutto.
 
Scusatemi se mi sono dilungata ma il contesto ne vale la pena.

Se non siete voi che vi occupate del vostro blog, del vostro sito, di programmi ecc. e vi fate aiutare in famiglia penso che sarà senz'altro utile a loro sapere che esiste la possibilità di trovare tutto quello di cui si ha bisogno e di poter chiedere consiglio ed aiuto ad un Forum competente e GRATIS.

Un caro saluto e perdonatemi.
Buona giornata.



20/01/14

Curiosità nel Mondo : Grotta Soon Dong e Grotta Krubera- Veronya

Ho trovato due altre curiosità dal Mondo nel Mondo della Natura che mi hanno affascinato. E' difficile che si possa conoscere tutte le meraviglie del mondo sopra tutto se non sono battute dal turismo di massa e quindi, leggendo e curiosando incontro spesso cose di cui non sapevo per nulla l'esistenza. Forse qualcuno ne ha sentito parlare ma per tutti  come me mi fa piacere che lo sappiano anche loro. Tutto serve per avere un bagaglio di conoscenza vario ed all'ccasione sfoggiarla con amici, conoscenti e poter far parte di una determinara conversazione come si usa dire in campo legale ..."persona informata sui fatti" !!!
Non me ne vogliate, di ricette ne è pieno il mondo e le mie certamente non sono così importanti.
Sono distanti tra loro queste due curiosità e bellezze della Natura, parliamo di GROTTE, andiamo in Vietnam e poi in Georgia già una delle repubbliche sovietiche.



La più Grande si chiama Soon Dong
e si trova nel parco nazionale vietnamita Phong Na-Khe bang. Nascosta sotto una grande foresta, che la rende quasi inaccessibile, è lunga 4,5 Km e alta 80 metri, e tra le sue imponenti stalagmiti calcaree ospita anche un fiume. Il Phong Na-Khe Bang national park, è patrimonio dell'Unesco ed è  ricchissimo di grotte, si trova 50 Km a nord di Dong Hoi, la città più vicina con un aeroporto e a 500Km da Hanoi. Queste informazioni le ho tratte da QUI dove troverete tante altre e anche un video.
Altre informazioni trovate qua e la dicono che è stata nascosta per anni agli esploratori trovandosi in una foresta pluviale in questo parco naziona. E' soprannominata "la grotta del fiume montano" perche come detto al suo intermo scorre un fiume perfettamente navigabile dalle imbarcazioni.


una delle tante foto dal web




La più Profonda si chiama  Krubera 
ma è conosciuta anche con il nome di Grotta Voronya è situata in Abkhazia in Georgia già Repubblica Sovietica). Attualmente è l'abisso conosciuto più profondo al mondo : -2.197 metri (meno 2197)
Questa profondità è stata confermata al raduno degli speleologi Imagna 2005 dal moscovita Denis Provalov. Tale profondità è stata raggiunta nel ramo Windows for divers superando tre sifoni allagati, uno dei quali ha una strettoia che costringe gli speleosub a togliersi le bombole e ad effettuare delle contorsioni per passare.
Gli speleosub si sono fermati per il momento di fronte ad un quinto sifone, comprendendo nel computo il sifone Bermuda che si trova a -1450 (meno 1540) metri. L'ingresso della grotta è sul massiccio di Arabika presente nell'ovest del Caucaso. Le informazioni le ho trovate in parte da WIKI
Altre informazioni mi dicono che al suo interno è stato scoperto un artropode, Plutomurus ortobalaganensis, che vive alla maggior profondità nel sottosuolo e sopravvive grazie ai funghi presenti all'interno delle cavità.
Per informazioni su questo artropode vedete QUI  molto interessante.


 la grotta dal web

l'artropode anche dal web


Trovo tutto molto interessante e spero che qualcuno dei miei amici abbia tempo per andare a curiosare perchè di informazioni e video il web ne è pieno.

Grazie di avermi letta e vi auguro una buona giornata.

19/01/14

Intermezzo domenicale !!! (3)



Siamo già alla terza domenica come corre il tempo.
Non so per voi ma per me il gennaio è stato sempre il mese più lungo forse perchè dicembre è talmente caotico che passa presto mentre gennaio ci si annoia per il tempo e la voglia del dolce far niente...
Si lo so la maggioranza di voi deve correre tra lavoro, famiglia, figli, nipoti mentre io di nipoti uno solo quindicenne ormai corre per conto suo.
Il tempo quest'anno è veramente brutto perchè pur non essendo freddo è sempre umido, nebbioso, piovigginoso cose a cui Trieste non era mai abituata. Certo il freddo arriverà all'improvviso ma sinceramente non  vedo l'ora. Questa temperatura fa solo prendere influenze perchè o ci si veste troppo e poi ci si scopre o troppo poco e quindi....

Ho in programma tante cose da fare ma, ripeto, questo tempo non m'invoglia ma dovrò reagire altrimenti mi atrofizzo corpo e mente.

Ho trovato sempre dal solito amico un pps convertito di immagini veramente originali tutti su "gomma" ovvero autotreni e non solo. La musica di fondo è un rock...d'altri tempi viene voglia di ballare...prendetevi 5 minuti di relax....due salti dai....



Vi auguro una splendida domenica.

17/01/14

Cozze impanate e fritte e salsa "wasabi"

A seguito della mia Tiella  mi sono avanzate delle belle cozze ed ho pensato di fare cosi un secondo antipasto visto che fritte piacciono a tutti.
Ho pensato di completare con una salsa particolare usando il "wasabi".
Ho notato che moltissime foodblogger nei loro ingredienti usano talvolta prodotti che sono poco conosciuti sia perchè alle volte i nomi sono diversi regione per regione ma anche nelle città i nomi alle volte cambiano.
Poi ci sono ingredienti che anche se "vecchi" nella storia sono stati poco usati o reclamizzati ed alle volte inusuali perchè provenienti da altre realtà e non sempre si trovano dappertutto.
Quindi per chi non conosce il "wasabi" mi permetto di chiarire.
Il "WASABI" è il nome comune con la quale viene chiamata "La Wasabia japonica" o anche come ravanello giapponese.
Ovviamente di origine giapponese ed appartiene alla brassicacee o crocifere e della stessa famiglia appartiene il ravanello comune, il cavolo e la senape. Cresce spontaneamente in vicinanza dei fiumi in zone fredde come in montagna o nelle valli in quota.
Dal rizoma della Wasabia japonica si ottiene una pasta, di colore verde e dal sapore particolarmente piccante, usata nella cucina giapponese ma si trova anche in tubetti nella grande distribuzione nel reparto prodotti etnici. Altre informazioni le potete trovare QUI
Ad ogni modo potete benissimo sostituire questo "wasabi" con il kren o rafano che è più o meno la stessa radice solo di colore bianco ma il sapore è uguale e anche più facile da trovare fresco.

Da Wiki la radice della pianta

 non si vede bene la pasta che fuoriesce è verde scuro


Ingredienti per 4 persone
300 g di cozze senza guscio
2 uova
200  g (anche più) di pane grattugiato
farina q.b.
sale - pepe
olio per friggere - consiglio quello di semi di arachide

per la salsa
2 lime (meno acido del limone)
150 g di maionese
3 cucchiai di yougurt normale
2/3 cucchiaini di wasabi (dipende se vi piace molto il piccante)

Preparazione
Preparatevi tutti gli ingredienti e mettete l'olio in una capiente casseruola oppure usate la friggitrice se l'avete o preferite.
In una capiente ciotola sbattete le uova, niente sale solo un pò di pepe se vi piace.
In altri due contenitori capienti mettete la farina ed il pane grattugiato.
Versate tutte le cozze nella farina e fate in modo che siano ben infarinate. Poi le passate levando l'eccesso nell'uovo sbattuto e fate che assorbano bene.
Per ultimo, sgocciolando l'eccesso versatele nel pane grattugiato e fate in modo che siano ben coperte in tutte le loro parti.
Levate l'eccesso ed iniziate a friggere poco alla volta a secondo della capienza della casseruola o friggitrice.
Circa 5 minuti state attenti che non diventino troppo scure, passatele su una carta per assorbire l'eccesso dell'olio e salatele leggermente.

In una ciotola versate il succo del lime, lo yougurt, la maionese e la pasta wasabi, sale e pepe e mescolate bene in modo che tutti gli ingredienti si amalghino. Deve essere di un colore verdino pallido. Assaggiate che non sia troppo o poco piccante e quando pronta mettetela in frigo.


la salsa ma è stata usata per intingere i gamberi al sale ma rende l'idea del colore

Tenete le cozze in forno che avrete preriscaldato in modo che le potete portare in tavola tiepide accompagnate dalla salsa che potrete mettere nel centro-tavola oppure in coppette individuali o direttamente nel piatto a voi la scelta.
E' stato spazzolato tutto nel giro di 10 minuti non ho fatto nemmeno in tempo a fotografare.

Queste sono dal web ma assomigliano alle mie solo che non ho fatto spiedini

Vi auguro buon appetito e vi assicuro che sono buonissime.
Buona giornata e ciaooo.



16/01/14

Foto strane da Google Street View

Questa volta non è informatica, ma qualcosa di diverso giusto per movimentare con cose diverse un pò il mio blog che stava diventando troppo fermo a monotema.
So che volete ricette e sono pronte venerdi una chicca buonissima....
Sempre dal mio amico Vinnie di Guidami.Info  ho scoperto un sito che raccoglie tutte le foto strane riprese da "Google Street View".

Credo che tutte conoscano Google Maps che viene usata anche sugli smartphone e non solo ma su tutti i cellulari che hanno un collegamento internet, come pure Google Earth in prevalenza usato sul proprio computer fisso o anche sul portatile in quanto sul cellulare la veduta sarebbe troppo restrittiva.
Il servizio "Google Street View" ovvero Google Visione Stradale è una delle tante modalità di veduta di Google Maps e Earth servizi che sono partiti dal 2007.
Vi riporto alcuni punti interessanti dal blog di Vinnie che poi potrete approfondire andando sul suo sito...


Tale visione stradale è resa possibile dalle immagini catturate dalle Google Cars e dalle Google Bikes (impiegate nelle aree pedonali dove non è possibile utilizzare l’auto) sulle quali sono montate apposite fotocamere, Dodeca 2360, dotate di undici obbiettivi in grado di catturare vedute panoramiche a 360 gradi per l’asse orizzontale e 290 gradi per quello verticale.
Dal 2007 a oggi Google Street View si è largamente ampliato fotografando decine di nazioni in tutto il mondo fra le quali non manca l’Italia. Ovviamente durane tutto questo periodo e nel corso dei milioni di chilometri percorsi da tali mezzi di Google, le fotocamere hanno immortalato strade e paesaggi a iosa, ma involontariamente allo stesso tempo hanno anche catturato situazioni strane, bizzarre e talvolta sconcertanti che si presentavano al momento del passaggio delle Google Cras e Bikes. ..........


Il sito che raccoglie tutte questi immagini è 9-eyes.com  un sito che  è stato creato dall'’artista canadese Jon Rafman che, passando svariate ore a spulciare questo immenso archivio dati, è riuscito a scoprire svariate immagini strane su Google Street View pubblicandole sul suo sito 9-eyes.com (The Nine Eyes of Google Street View). 






Ho scelto una delle tante immagini dal suindicato sito per darvi un idea. certo non tutte le foto sono divertenti o altro sono anche tragiche però è una bella raccolta da tutto il mondo e merita di andarle a vedere.



15/01/14

APRILE 2014 : fine degli aggiornamenti automatici di Microsoft per il sistema XP

E' da un pò di tempo che non scrivo nulla per quanto riguarda le innumerevoli novità in campo informatico in prevalenza programmi, add-on per computer fisso, portatile, ipod, ipad, smarphone  ecc.
Mi sono dedicata a tutt'altre cose ma senza perdere di vista le novità acquistando una volta ogni due mesi riviste specifiche oppure andando sul sito del mio amico Vinnie da cui traggo sempre le ultime notizie per quanto riguarda le nuove tecnologie che lui seleziona e aggiorna quasi giornalmente.

Io so che la maggioranza di voi ha altri in teressi e vi avvalete sicuramente dell'aiuto di mariti, generi, figli, nipoti, amici, ecc. Non tutti sono portati o piace l'infomatica come a me; ho appreso moltissimo nel corso di questi anni (circa 30) ma ho dovuto fare una selezione su quello che sarei stata capace di fare da altre che sono ostiche per me non avendo mai fatto studi informatici: ma sono un autodidatta obbligata prima dal lavoro ma ora per il mio puro piacere.

Parlando si sistemi operativi il più usato è quello della Microsoft, poi subito dopo Linux perchè è gratuito mentre Microsoft ha il suo costo. Probabilmente molti di voi usano ancora sistemi operativi vecchi di cui XP essendo del 2011 fa parte. VISTA come sistema non  è mai stato molto valido e usato, SEVEN ha preso un ottimo mercato mentre WIN8 per il momento secondo quelli che s'intendono è ancora in bilico.....our essendo già la versione Win 8.1

Personalmente uso ancora l'amato XP ma ho anche su altra partizione ma stesso computer SEVEN che dovrò decidermi di utilizzarlo prima o ....dopo e credo che dall'aprile in poi sarà questa la mia decisione.

Ho deciso quindi per questo post, per farvi sapere di questa decisione Microsoft e darvi le indicazioni su come regolarvi segnalandovi l'ottima informazione del mio amico Vinnie di Guidami.info che spiega dettagliatamente come utilizzare ancora questo sistema in sicurezza dalla vita lunga di ben 13 anni ancora  in tutta sicurezza.


 
l'immagina lo presa da Guidami


Vi riporto alcuni passaggi e lascio a voi poi di andare a leggere tutto

Cambiare antivirus se si utilizza Microsoft Security Essential
Dopo l'8 Aprile 2014 Microsoft terminerà il supporto anche per il suo antivirus gratuito Microsoft Security Essential il quale di conseguenza non potrà più proteggere il PC da virus e malware in generale. Quindi procurarsi un altro programma antivirus come ad esempio i gratuiti Avast (il migliore del 2013), Avira, AVG, BitDefender o altro ancora. ........

Fare scansioni del sistema con programmi antimalware aggiuntivi all'antivirus
A cadenza settimanale o comunque di frequente,..........

Usare programmi alternativi a quelli Microsoft preinstallati su Windows XP
In linea generale rimpiazzare i programmi Microsoft preinstallati su Windows XP con altre alternative in ......

 Mantenere aggiornati i programmi installati sul PC
E' di fondamentale importanza aggiornare all'ultima versione disponibile i programmi installati sul computer, in quanto gli sviluppatori nelle nuove versioni rilasciate hanno risolto problemi e bug che in alcuni casi possono riguardare anche la sicurezza; .........


Questi sono a mio avviso i punti più importanti e quindi da verificare e fare attenzione.
Al caso parlatene con chi vi da un mano a mantenere aggiornata il vostro computer semprechè usiate ancora XP. Se invece usate sistemi nuovi non avete problemi, se usate invece sistemi operativi ancora più vecchi come Vista o altri allora le informazioni non sono valide.

Grazie di avermi letta e vi auguro una buona giornata.




13/01/14

Funghi champignon fritti e salsa di accompagnamento

Questo è stato un degli antipasti per la mia cena di Natale per i miei che come al solito si aspettano sempre cose strane mai convenzionali.
I funghi impanati e fritti li mangio spesso in Austria quando vado al campeggio a Klagenfurt. Loro usano tantissimo e in moltissimi posti di ristorazione sono inclusi nel menù delle verdure e quindi ho pensato di farli anch'io ed è più semplice di quello che pensavo.


Ingredienti per 5 persone
1 confezione grande o 2 confezioni piccole di funghi champignon, la testa ben chiusa attorno al gambo sinonimo di freschezza
500 g di pane grattugiato se non di più
100 g di farina
3 uova
1 mazzetto di prezzemolo
olio tartufato (esiste in piccola bottiglia nei despar e simili)
2 cucchiai di panna fresca
1 grattatina di zenzero fresco (se piace)
sale - pepe
olio di semi per friggere


olio tartufato bottiglietta piccola che intendevo


Procedimento
Pulire i funghi con una pezzuola bagnata o velocemente sotto l'acqua se troppo terrosi e dividere le cappelle dai gambi mettendo quest'ultimi a parte, devono essere bianchi sia dentro che fuori.
In una terrina, sbattete le uova con un pò di sale.
Preparatevi sul ripiano un piatto o altro con la farina ed il pane grattugiato.
Passate le cappelle dei funghi nella farina ed infarinateli molto bene. Poi passate un congruo quantitativo nell'uovo e fate in modo che siano completamente immersi.
Poi li scolate e passate tutti assieme nel pane grattuggiato facendolo aderire molto bene.
Scuotete delicamente l'eccesso e buttatele nell'olio bollente e lasciatele dorare per circa 5-7 minuti facendo attenzione che non diventino subito scure e quindi non cotti, magari abbassate la fiamma pronti a rialzarla al prossimo quantitativo (messi troppi in una volta non si cuociono bene poi dipende anche dalla vostra friggritri se la state usando).
Continuate cosi fino ad esaurimento dei funghi.
Fate assorbire l'eccesso di grasso su un pezzo di carta da cucina o adatto all'uso e salate leggermente.
La salsina di accompagnamento è veloce da fare ma al caso mettete i funghi pronti nel forno preriscaldato a 100° e poi spento.  

Io vi consiglio di preparare prima la salsa.

Prendete i gambi dei fungi, tagliateli e fateli saltare a fuoco vivo in una padella leggermente unta e fate andare a fuoco medio  in modo che perdano l'eccesso di acqua.
Fatele raffreddare, poi in una ciotola alta mettele assieme alla panna fresca, sale e pepe e una grattatina di zenzero fresco se vi piace. Con un frullino ad immersione frullate il tutto in modo che diventi una crema non ha importanza che sia finissia. Aggiungete un filo di olio tartufato se piace e amalgamate.
Passate la crema in frigo che si rapprenda un pò e poi la traferirete in una ciotolina grande per tutti o individuale per il numero dei commensali..... dipende dalla quantità che avrete ottenuto.

Servite i champignon tiepidi fritti assieme alla crema di funghi tartufata.


 (foto da un ricettario tedesco giusto per rendere l'idea - mi sono dimenticata di fotografare le mie)



Vi assicuro che sono come le ciliege una tira l'altra.

(Il piatto forte è QUI )

12/01/14

Intermezzo domenicale !!!! (2)




Siamo già alla seconda domenica di gennaio, come passa il tempo veloce e ormai le feste sono finite a parte il "Carnevale" che deve arrivare.
Il mio solito amico austriaco mi ha mandato un  pps tempo fa che io ritengo particolare anche se i "fans" di Elvis Presley perchè di lui si tratta. lo conoscono molto bene.
Elvis  fa parte della mia giovinezza e mi è sempre paciuto tantissimo ma da questo ad esagerazioni di questo genere .......le posso capire ma non le condivido anche se cosi Memphis ci guadagna e quindi è un business per tutti.



NOTA
Io non so cosa succede con la piattaforma blogger, ma dal 6 gennaio ore 18.00 io non riesco a vedere l'anteprima dei miei post e non riesco nemmeno a caricare i miei video.
Sono stata costretta a trasferire il mio video su YouTube e da li prelevare il codice per poter metterlo poi sul blog.
Colgo l'occasione per chi leggerà questo mio post, se anche altri hanno constatato problemi.
Lo cosa strana è che se io modifico il "COM" nel link che mi viene in automatico chiedendo l'anteprima in "IT" questa carica come lo faceva prima del 6 gennaio.
Ho chiesto anche al forum di Google e non solo ma nessuno mi sa rispondere.
Grazie ...spero che qualcuno mi possa aiutare.


Siccome l'audio anche se attraverso YouTube è rimasto quello creato in base non  da me e non è proprio bello ho pensato di trovare qualcosa che fosse buono e la mia scelta è caduta su questa splendida canzone. Ho trovato tanti video anche del suo ultimo concerto primi della morte nel 1977 ma non era più l'Elvis che conoscevamo e quindi ho preferito mettervi questo.
Quando è finito ci sono tanti i video che vi si presenteranno per cui lascio a voi scegliere qualche altro che vi piaccia di più.


Spero che tutto sia di vostro gradimento e vi auguro una buona domenica.

10/01/14

Curiosità dal Mondo - KiWi....che non può volare!!!!!!

No amiche mie non sono impazzita, non sto parlando del frutto ma di un "uccello".
Ieri a casa di un amica al momento molto occupata telefonicamente con nipote...leggendo la Settimana Enigmistica mi è caduto l'occhio sulla rubrica "Lo sapevi che...? " e mi sono imbattuta al "kiwi". Ho pensato anch'io al frutto ma leggendo... Kiwi alias uccello che non può volare" mi si sono radrizzate le antenne e mi sono ripromessa una volta a casa di andare a cerca questo animale.
Sapete dove si trova.... in NUOVA ZELANDA ed  è il loro simbolo.

Quindi ecco cosa ho trovato.....

Kiwifugl.jpg
Kiwi australe da Wiki
...brutto purtroppo ma  questo è un pò più bello...

Kiwi maculato maggio da Wiki

Questi uccelli inadatti al volo è un "Apteryx" l'unico genere della famiglia Apterygidae dell'ordine Apterugiformes comunemente noti come "kiwi o atterigi " e sono endemici ovvero esclusive di questo territorio e come detto è il loro simbolo nazionale. Il nome scientifico proviene dal greco e significa "privo delle  ali".
Questi uccelli si cibano di qualsiasi invertebrato che trovano al suolo e poi ragni, insetti larve delle più varie tipologie ecc. Mangiano qualche volta anche frutta caduta dagli alberi, piccoli pesci ed anfibi ed il loro cibo preferito sono i lombrichi che riescono a localizzare anche senza vederli grazie al loro odorato molto sviluppato ed alle narici che sono  poste alla fine del becco anzichè alla radice, caso unico anche questo tra gli uccelli.
Lasciamo da parte il periodo degli amori ed altre informazioni in merito che potete leggere QUI , mi voglio invece soffermare su qualcosa che ritengo unico nel caso che non avete voglia di andarla a leggere direttamente.
Precisando che le coppie finchè in vita rimangono assieme anche per più di 20 anni, i kiwi depositano un solo uovo per stagione che diventa enorme,  il 25% del peso della madre. Da tenere presente che si costruiscono una tana e non un nido sugli alberi.
Praticamente in proporzione alla loro dimensione essendo questa quella di una gallina domestica, l'uovo deposto invece  è sei volte più grande di quello della gallina classica.
Potete immaginare la difficoltà della femmina che sente l'uovo ingrandirsi durante i 30 giorni previsti per la piena maturazione dello stesso. La madre abbisogna del triplo del suo normale apporto di nutrimento e negli ultimi 2-3 giorni prima della deposizione, le rimane talmente poco spazio per lo stomaco per cui è costretta a digiunare.
L'uovo si presenta liscio di colorazione che varia dall'avorio al bianco verdastro ed in genere è il maschio che lo cova tranne che nel "kiwi maculato maggiore (A.haastii) e in quello bruno di Okarito (A.rowi) " i cui genitori si alternano nella cova per un periodo di incubazione che va dai 63 ai 92 giorni.
Ovviamente la prosecuzione delle altri informazioni, di come i gentiori difendono i loro piccoli che rimangono con loro fino ad un massimo di 6 mesi ma già dopo i primi 3 vanno a caccia di notte, le trovate sempre nel suindicato link .

Ho trovato inoltre un altra pagina molto interessante con altre informazioni e storia più approfondita su questo uccello a questo LINK dove si parlano anche degli indigeni maori di come cacciavano e forse lo fanno ancora oggi nonostante che questo uccello incuta paura agli altri animali per le sue unghie affilatissime.

Sembra che questo uccello sia anche in via di estinzione come dice l'articolo della La Repubblica - scienze da cui ho tratto l'immagine

Kiwifugl.jpg
Kiwi australe da wiki


Sembra quasi carino qui...dal web
 Questo è piccolo... dal web

Voi direte che sono matta, siiiiiiii, ma quando leggo qualcosa che stuzzica la mia curiosità non posso fare a meno di cercare cosi in tutte le cose inclusa l'arte culinaria.
Saranno curiosità che interessano a pochi, ma lo scopo di aver creato questo blog è proprio il poter comunicare a persone che non hanno tempo o altri motivi qualcosa di inusuale alla vita quotidiana che arriva da lontano, che magari si ha studiato a scuola e non si ricorda o perchè no qualche notizia "amarcord" dal passato.

Un abbraccio e spero che le mia amiche non mi abbandonino .....le ricette vi assicuro prima o dopo arrivano .....
Un abbraccio e buona giornata.

07/01/14

La mia "Tiella" o Tahieddhra (taieggia) che può essere Barese o Salentina : il mio piatto principale di Natale!!

La "Tiella" è un piatto originario della Puglia ma è presente in tutto il Meridione,  Dicono che il termine sia di origine spagnola e qualche  affinità con la "paella" vi si trova ma la "tiella" è tutt'altra cosa.
La "tiella" stà ad indicare un basso tegame di creta nella quale venivano cucinate assieme quanto offriva il mercato personale come orti, il proprio pescato, la produzione propria di olio ecc. Era un piatto preparato  nelle campagne dalle contadine al rientro alla sera dal lavoro, avevano poco tempo a disposizione per preparare la cena. Sfamare con un unico piatto la famiglia non era semplice e quindi con l'avere a portata  riso, patate, pomodori del proprio orto (anche zucchine), olio buono e....naturalmente le cozze, l'ingrediente di mare povero ma saporito che non può mancare e così la cena è pronta. La "tiella - tegame" veniva appoggiata per cuocere il suo contenuto direttamente sulla cenere del camino e il coperchio veniva cosparso anche di cenere calda ottenendo cosi una cottura lenta ma costante anche come temperatura che permetteva un amalgamento completo di tutti gli ingredienti.

Qualche informazione su WIKI ma girando nel web trovate tantissimi video e ricette di questo piatto che nel corso del tempo ha subito variazioni a secondo della zona (barese, salentina...) ed ogni famiglia aveva la sua "tiella". La base non cambiava, le cozze sempre rigorosamente,  come tutto,  a crudo con o senza guscio e qualche volta anche con la presenza della zucchine.

Pulire le cozze non è un impresa semplice e quindi vi metto un video che è molto d'aiuto





Dopo la pulitura delle cozze bisogna anche aprirle a "crudo" e la cozza nel suo mezzo guscio dovrà diventare parte della nostra "tiella". Questa non è un impresa facile e quindi spero di aiutarvi mettendovi questo video che fa vedere come si aprono tutti i frutti di mare a crudo e quindi ci sono anche le "cozze" basta che al momento fermiate il video in quel punto per vedere bene l'operazione di apertura




Confessione personale.....
- ho provato a vedere con tre cozze se riuscivo ad aprirle a crudo ma non essendoci riuscita nonostante mi sia livellata i polpastrelli..., non ho nemmeno proseguito nella pulizia delle cozze.  Mi sono limitata a metterle in tegame senz'acqua con una pezzuola a coprire sotto il coperchio per tenere il vapore per farle ad aprire e dopo  le ho messe "senza guscio" (una delle tante versioni). Non ho pensato che potevo pulirle lo stesso,  farle aprire a vapore e utilizzare il mezzo guscio per comporre la tiella .... Pazienza sarà per un altra volta ma ci voglio riprovare a crudo.
Mi raccomando, conservate l'acqua in entrambi i casi aperte a crudo o aperte a vapore , filtrata che vi servirà per bagnare il tutto assieme ad altra acqua calda per la cottura.


Passiamo alla mia ricetta alla mia "tiella"

Ingredienti per circa 6-8 persone (porzioni abbondanti)
1,5 kg di cozze se usate il guscio - 2,200 se usate solo le cozze senza guscio
600 g di riso Carnaroli
400 g di pomodorini ciliegino abbastanza maturi
600 g di patate
100 g di formaggio grana grattugiato
100 g di formaggio pecorino grattugiato
4-5 scalogni medi (oppure 2 cipolle medio grandi)
1 mazzetto grande di prezzemolo
2-3 spicchi di aglio
50 g di pane grattugiato
sale - pepe
olio evo
1 tegame di creta tondo io ho usato uno antiaderente che vada sul fuoco e poi in forno da 30 cm come da foto


 Prima della cottura


Procedimento
 1) - preparazione degli ingredienti che devono facilitare poi la composizione

Pulite le cozze come come da primo video e poi apritele come da secondo video.....oppure fate come me che le ho aperte al solito modo a vapore. Magari le potete pulire se vedete con una prova che non riuscite ad aprirle ma poi aperte a vapore potete utilizzare lo stesso la mezza cozza ma deve essere pulita.
In tutti i casi conservate l'acqua delle cozze che userete dopo averla filtrata.
- sbucciate le patate e affettatele sottili con una mandolina  e lasciatele immerse in acqua fredda perchè non anneriscano
- lavate il riso e lasciatelo nell'acqua che si ammorbidisca e si gonfi per circa 1 ora poi lo scolate
- tagliate i pomodorini a fette
- sfogliate i gambi di prezzemolo usando solo le foglie e tritatele assieme ai due spicchi di aglio
- tagliate sottile lo scalogno oppure la cipolla
- preparate il formaggio grattugiato a portata di mano e se usate il grana ed il pecorino preparate anche un 50 g mescolati assieme
- pane grattuggiato pronto

2) - composizione degli strati della tiella
Versate un pò d'olio sul fondo del tegame e copritelo completamente con la cipolla tagliata fine. Passate alle patate tagliate e coprite completamente la cipolla , adagiatevi circa metà del pomodoro preparato, proseguite con circa la metà del prezzemolo tritato con l'aglio. Spolverizzate con il formaggio grana grattugiato e condite con un filo d'olio.
Sistemate le cozze....se siete riusciti ad aprirle a crudo oppure aperte a vapore. Se utilizzate metà guscio, dovete metterle come da foto....


No.1 senza riso - N.2 con riso
se invece non usate il guscio, mettete le cozze in modo che coprano bene lo strato precedente.

A questo punto con o senza guscio, coprite tutto con il riso crudo  che nel frattempo avrete sgocciolato : deve coprire completamente le cozze, senza lasciare spazi vuoti. Terminate con  il restante trito di prezzemolo, abbondante formaggio grana e parte del pecorino, un pò di pepe o abbondante se vi piace ed il solito filino di olio a conclusione di questo strato.
Terminate con le restanti patate coprendo perfettamente tutto il riso, aggiungete i restanti pomodorini anche se sono abbondanti meglio, il restante formaggio pecorino assieme ad una manciata abbondante di pane grattugiato che serve per fare la crosticina e ancora olio.

Versate poi piano piano lungo i bordi a filo l'acqua della cozze che avete filtrato. Aggiungete ancora acqua tiepida leggermente salata sempre a filo lungo i bordi piano e poco alla volta  facendo attenzione che non emerga sull'ultimo strato.
L'acqua deve essere appena appena sotto l'ultimo strato e per verificare, premete leggermente nel centro se l'acqua sale fino a quel punto avete messo la quantità giusta. Se copre completamente l'ultimo strato è meglio riuscire a togliere un pò senza rovinare gli strati e se non arriva a quel punto aggiungetene altra.

La riuscita nella cottura perfetta sta nel dosaggio del liquido che non deve essere ne troppo ne troppo poco pena la troppa liquidità o secchezza del riso e delle patate.

Mettete la "tiella" sul fuoco e tenetela fino a quando inizia a bollire. Dopo, la traferite nel forno che nel frattempo avrete riscaldato a 180° gradi, per una durata di circa 40-50 minuti.
Il mio è un forno ventilato e se ne avete uno uguale e non potete escludere questa funzione, vi consiglio di mettere un foglio di carta da forno sul tegame per i primi 20-25 minuti in modo che non si scurisca troppo presto.

La "tiella" non va gustata subito ma deve rimanere ferma fuori da forno per almeno 3-4 ore e va mangiata tiepida o anche fredda (non da frigo).
Questo è il mio risultato

(dopo la cottura)


(questa è una porzione......mangia mio genero è grande )

Scusatemi se non ho messo passo a passo facendovi vedere strato per strato ma non sono proprio una brava fotografa e poi con le mani "unte" è difficile farle e maritozzo è negato!!!!
Mi spiace la lunghezza del post ma per essere più chiara possibile preferisco spiegare di più che di meno.

Prossimamente posterò le ricette dei miei antipasti e del dessert. Purtroppo ho paura che le foto rimaranno ....mistero non le trovo più !!!!

Buona giornata mia care amiche.

Memento SolonicodiEdvigeDesign byIole
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