04/09/10

Budapest

Una veduta notturna di Budapest

Il mio viaggio a Budapest l'ho fatto nel 1990 e sono passati 20 anni.
L'anno 1990 è stato un periodo difficile per lo Stato Ungherese. Finalmente libero si era però trovato di fronte al fatto che ai suoi bisogni non era più lo Stato di allora a provvedere ma dovevano far fronte da soli, cosa alla quale dopo questo lunghissimo tempo di dipendenza non erano in grado di gestire. L'arrivo dei turisti occidentali liberi di andare senza restrizioni del regime di allora, è stata una boccata di ossigeno per la loro economia pressochè inesistente.  L'abitudine di fare la fila per tutto non era ancora andata in disusu e si faceva ancora per acquistare il gelato, il caffè, articoli di abbigliamento occidentali in svendita sia i locali che i turisti non c'era distinzione: fila per tutti.
I mercati erano poveri di prodotti alimentari però la fantasia dei cuochi era grande ed i piatti cucinati pur avendo le stesse materie prime per tutti erano sempre diversi.

La loro moneta ...Fiorino Ungherese si può dire era senza un valore di mercato di cambio nei confronti delle valute estere e quasi non esistevano cambi ufficiali ma indicativi di giornata a secondo della richiesta. Ho il ricordo  che 100 fiorini di allora corrispondevano per noi a 10 lire.
Per loro 100 fiorini era un patrimonio e credo che uno stipendio mensile fosse di gran lunga inferiore. I prezzi di tutte le cose erano per loro irragiungibili.
Un pranzo/cena in un locale dall'antipasto al dolce con vino di annata costava (2 persone) 1000 fiorini che tradotte in lire non si arrivava alle 200 lire.

La lingua ungherese dice Wikipedia ... è una lingua del ceppo ugro-finnico parlata in Ungheria e in aree adiacenti di Romania, Slovacchia, Ucraina, Serbia, Croazia, Austria e Slovenia (tutti territori ungheresi persi con la prima guerra mondiale). Il nome ungherese della lingua è magyar, da cui deriva la variante italiana "magiaro".
Le lingue ugrofinniche (o finnougriche), sono un gruppo linguistico diffuso soprattutto nell'Europa orientale e settentrionale. Assieme alle lingue samoiede formano la famiglia linguistica uralica.
Diversamente dalla maggior parte delle lingue europee le lingue ugrofinniche non hanno un legame di parentela con la famiglia delle lingue indoeuropee. Spesso i termini ugrofinnico ed uralico vengono confusi. Molte delle lingue ugrofinniche più piccole si trovano in pericolo o sono prossime all'estinzione.  La lingua Ugrofinnico è parlata in: Estonia, Finlandia, Norvegia, Russia e Svezia oltre all'Ungheria naturalmente.

Per fortuna aggiungo io, che coscienti delle problematiche della loro lingua, gli anziani parlavano il tedesco reminescenza dell'Impero Austriaco ed i giovani parlavano qualcosa in inglese imparata ascoltanto le canzoni alla radio di nascosto nel periodo del regime e quindi mi sono arrangiata abbastanza bene.
Come aneddoto....la mia avventura che non dimenticherò mai!!!
Alla partenza da Budapest con un traffico già allora molto sostenuto, con una puzza dagli scarichi di macchine vecchie è dire poco e con guidatori alquanto impreparati.... non riuscivamo a trovare la direzione giusta per uscire dalla città. Due poliziotti motorizzati che ci avevano dato le indicazioni (per sfortuna mia parlavano qualche parolina di inglese soltanto), dove averci visti passare davanti a loro per ben due volte, mossi a compassione, si sono offerti di farci da battistrada....favoloso.
Inoltre, hanno voluto farci assaggiare l'acqua termale per la digestione .... in uno strano edificio-bar in una specie di grotta.
Acqua tiepida, quasi sulfurea .....schifosa ma l'abbiamo bevuta... è stato il loro modo di salutarci e di ringraziare per la visita che abbiamo fatto alla loro città Budapest....carini vero !!!!

Per chi non ricorda, è dall'unione del 1873 delle città di Buda e Obuda sulla sponda occidentale e Pest sulla sponda orientale del Danubio che nasce Budapest capitale dell'Ungheria.
Ovviamente Buda e Obuda e Pest hanno storie uguali sebbene diverse e molto interessanti e se le volete approfondire su Wikipedia.... BUDA e  OBUDA PEST  e qui anche il link per la storia completa di BUDAPEST capitale.

Buda è la parte più vecchia di Budapest molto colorata con bellissime Csardas che oltre ad essere una danza popolare ungherese indica anche un locale tipico dove al tavolo che mangi arrivano i suonatori ungheresi con i loro violini. La musica ungherese come quasi tutta quella dell'est e nostalgicamente romantica e triste eppure i balli sono gioiosi.

Prima di mettere foto del mio viaggio, mi vorrei soffermare ancora sull''Isola Margherita (Margit-Sziget in ungherese) che è un'isola del Danubio, lunga 2500 metri, larga 500 metri, 0,965 km² di superficie, si trova nella città di Budapest. Due ponti la collegano alle rive della città a nord ed a sud.
E' bellissima e ci sono parecchie cose interssanti quali :
- il Memoriale del Centenario del 1973, che commemorava il centenario anniversario dell'unificazione della città;
- un piccolo giardino giapponese;
- un piccolo zoo, contenente una grande varietà di anatre esotiche, oltre che altri animali;
-  la "Ruota Musicale" (Zenélő kút), un piccolo padiglione, costruito in origine per concerti, situato vicino al ponte Árpád;
- la "Fontana Musicale" (Zenélő szökőkút), una fontana vicino alla quale si suona della musica e, in estate, si eseguono spettacoli di luce, situata vicino al ponte Margaret;
- un serbatoio idrico a torre ottagonale, alta 57 metri, costruita in stile Art Nouveau nel 1911.
- La "Fontana Musicale" e il Serbatoio a torre sono siti protetti dall'UNESCO.
- Un Hotel
Sull'isola sono situate inoltre numerose strutture sportive, come il Parco acquatico Palatino (il più grande complesso all'aperto di nuoto a Budapest), il complesso natatorio Alfréd Hajós (dove si disputarono i Campionati europei di nuoto 2006), uno stadio di tennis e un centro atletico.
Potete completare le informazioni, che sono ancora tante, rispetto a queste poche tratte da Wikipedia a mio parere sono molto interessanti  Isola Margherita

Un piccolo cenno alla cucina in particolare al famoso piatto conosciuto come "gulash o goulasch".
Questo piatto originario dall'Ungheria contrariamente a come conosciuto non trattasi di uno spezzatino o stufato bensi di una zuppa.
Come dice Wiki, il Goulash (in ungherese Gulyás o, più precisamente, Gulyás-leves, che letteralmente significa "zuppa del mandriano"; in tedesco - attraverso il quale l'italiano - Gulasch) è un piatto tipico che ha origine in Ungheria e si è diffuso in tutta l'Europa centro-orientale.
Il gulasch, zuppa che i mandriani cucinavano dentro un grande paiolo messo sopra un fuoco di legna all'aperto,  quando, ad esempio, trasportavano i pregiati bovini grigi di razza podolica, dalle lunga corna dalla pianura della Puszta ai mercati di Moravia, Vienna, Norimberga e Venezia.

(NOTA Personale....
In Puglia e non solo esiste una leccornia ...il caciocavallo podolico in quanto esistono in Italie i bovini pregiati di razza podolica proveniente proprio dall'Ungheria nei tempi andati. Se volete leggete sul mio blog "Caciocavallo Podolico")
Il gulash  è quindi una zuppa di patate, carne, lardo, soffritto di cipolle, carote e paprica, ideale per riscaldare i robusti bovari (mandriani) discendenti di una razza di cavalieri che era scesa in Europa verso il 950 dalla steppa asiatica. Ma fu solamente verso la fine del XVIII secolo che il gulasch dalla prateria arrivò ad essere conosciuto dalle famiglie borghesi, per poi apparire sulla tavola del popolo insieme ad altri stufati di carne, come i paprikás aggiustati con la farina, la paprica e la panna acida (tejföl), o il pörkölt, chiamata anche la "rosolata della Puszta". A varcare però i confini nazionali per entrare nei menù di tante nazioni fu solamente il gulasch.
Infatti il pörkölt è lo spezzatino o stufato  di carne (rossa o bianca) asciutto che viene accompagnato da gnochetti di farina chiamati galuska conosciuti poi come spätzle (che si trovano oggi anche nella grande distribuzione verdi agli spinaci, al formaggio o naturali).

Utensile per fare gli spätzle

Infatti, in alcune varianti, soprattutto fuori dall'Ungheria, viene cotto tanto finché, asciugandosi, diviene una specie di spezzatino. Il colore rosso è dato dalla paprica immessa in abbondanza, che, contrariamente a quanto si possa credere fuori dall'Ungheria, non è molto piccante (infatti la parola paprika in ungherese significa peperone).
Il Gulasch è un piatto tipico di molte zone del Triveneto, soprattutto nei territori di confine con Austria, Croazia e Slovenia.
Erroneamente nelle versioni rivedute e corrette il colore rosso di questo spezzatino o stufato  viene data dal pomodoro fresco o conserva ed inoltre in molte versioni ci sono altre aggiunte quali fagioli e/o anche delle verdure. Non sarebbe corretto che queste pietanze mantengano il nome di gulash ma d'altra parte la versione originale ormai può essere gustata solo in Ungheria (o a casa mia :DDD )

La versione zuppa

La versione spezzatino solo carne qui forse troppo liquida


Il PÖRKÖLT ed i gnochetti GALUSKA

A questo punto propongo delle foto scattate a Budapest mentre le altre suindicate provengono da Wikipedia


Locale ungherese con il soffitto pieno aglio e peperoncino

Un monumento con picchetto d'onore


Lo stesso monumento

Uno dei tanti ponti sul Danubio

Altro ponte sul Danubio


Funivia

Parte vecchia di Buda piena di turisti


Un personaggio nel costume ungherese simpatico a disposizione di tutti per foto


Chiatte abitative sul Danubio

Ho fatto parecchie foto ma purtroppo non esistevano ancora le macchine digitali e quindi i negativi venivano sviluppati e stampati dai negozi specializzati. Queste foto sono state da me scanarizzate ma, essendo passati tanti anni hanno perso un pò del loro smalto di colore.

Queste successive le ho trovate su Wikipedia e dal Web


Il Memoriale del Centenario sull'Isola Margherita

Veduta aerea del Danubio e dell'Isola Margherita


Il Parlamento a Pest

Chiesa Calvinista a Budapest e Battello sul Danubio

Bastione dei Pescatori a Buda

Piazza Ferienciek (dei francescani) a Pest

Interno del New York Cafè a Pest

Ancora una bellissima veduta dell'Isola Margherita

Tutti questi luoghi li ho visti è fotografati salvo il Cafè New York che non esisteva a quel tempo.

Un nota particolare merita per me Eger l'ultima cittadina visitata prima di lasciare l'Ungheria attraverso l'Austria per rientrare in Italia a Trieste.

Nell'albergo a Eger ricordo un ragazzino che portava le valigie all'arrivo dei clienti. Simpatico, gentile e sorrideva melanconicamente come tutti gi ungheresi, sempre. Abbiamo pensato che lavorava sicuramente per bisogno come tutti e non poteva avere più di 14 anni. Senza farci vedere da altri, gli abbiamo dato 100 fiorini, mancava poco che ci baciasse.  Non deve avere però nascosto l'episodio perchè lascio il suo posto quando ci vedeva arrivare ad altri colleghi, ogni sera diversi, per 4 sere tempo della nostra permanenza. Il ragazzo di turno, non appena ci vedeva arrivare, prendeva le chiavi del nostro appartamento prima che le chiedessimo al portiere d'albergo e ci accompagnava in ascensore fino alla stanza. Avevamo capito che si aspettavano la mancia...non ci siamo tirati mai indietro vergognandoci un pò per quello che era l'effettivo costo per noi ma contenti di renderli felici. Alla partenza erano tutti li a salutarci e l'espressione felice sulle loro facce di quanto avuto è stato impagabile come pure l'esperienza irripetibile: aver fatto felice veramente con poco per noi ma tanto per loro.
A questo si aggiunge  il ricordo di una favolosa minestra al limone. Se pensate che sul mercato ungherese c'erano solo patate, cipolle, peperoni, qualche pomodoro, carote e alcune verdure verdi  che non conoscevo ma,  in questa zuppa,  il cuoco ha fuso mille sapori diversi.
Eger è un importante mercato agricolo con industrie del tabacco ed enologiche. È famosa la produzione di vini rossi: Egri Bikavér (Sangue di Toro) e Egri Leányka (Ragazza di Eger). Questo vino l'ho gustato era buonissimo e come tutti i vini anche se rossi, il trasporto incide molto ed il sapore non è più lo stesso di quello gustato direttamente sul luogo di produzione.
  

Il famoso Castello di Eger

l'entrata al Castello a Eger

Le rovine della cattedrale medievale

Scusatemi se mi sono allungata tra scritti e foto ma avrete certamente capito che l'Ungheria occupa una parte importante nel mio cuore forse perchè come detto, la nonna materna proveniva dall'Ungheria ed era nata a Szombathely (Savaria o Sabaria in latino) che è la città più antica dell'Ungheria. Infatti le origini sono da cercare molto lontano e la sua fondazione è fatta risalire al 43 d.C.
Ha una storia particolare ma mi dilungherei troppo quindi vi metto il link a Wikipendia  QUI ed una foto tratta da Wiki


la piazza principale di Szombathely

A questo punto non mi resta altro che salutarvi scusandomi del lungo post e sperando di non avervi annoiato.
Ciao a tutti e grazie di essere passati.

2 commenti

  1. Brava Edvige, mi hai fatto fare un bel viaggio nella città dei tuoi avi.
    Peccato per le foto che sono tanto piccine, comunque la storia l'ho letta con molto interesse ed avidità.
    Il tempo è tiranno e non ne ho molto da dedicare ai post degli amici e come tanti altri questo bel post mi è sfuggito, tornerò ancora a leggerti.
    Buon fine settimana
    Mandi

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    Risposte
    1. Ti ringrazio Rosetta purtroppo sono foto della mia macchina Canon e sono molto pesanti e qui vengono ridimensionate se hai qualche interesse particolare ti posso far avere la foto in grandezza originale io le ho conservate tutte ed ogni anno creaoun dvd di tutte le foto con presentazioni e musica di sottofondo.
      Mandi

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