22/09/10

ViVo 4 USB o standard e il computer parla

Il presente post solo per informarvi che è scaricabile la  nuova versione della suite gratuita che rende parlante il computer. Pagine WEB, testo, documenti, posta elettronica, programmi, finestre, ecc.., vengono letti dal computer. Le versioni portable non si installano e non sporcano il registro. ViVo4 è ancora più completo e performante. Disponibile sia in Versione Italiana che in English Version ...
La versione Standard di ViVo 4 necessita di installazione. Dopo l'installazione ViVo viene lanciato, automaticamente all'avvio di Windows. L'avvio automatico può essere disattivato facilmente. La versione USB Portable non necessita di installazione ma solamente di una decompressione (la prima volta).  ViVo, per funzionare,  necessita di un qualsiasi computer  avente un sistema operativo Windows.

Compatibilità: funziona con Windows XP, Vista, Seven

Trovere qui sul mio blog le precedenti versioni e quelle come la presente la potete scaricare dal sito istituto Majorana di Gela - qui il link  ViVo 

Oltre alle suindicate righe anche le seguenti sono tratte dal stesso sito per rendere sensibili quanti mi leggeranno e possano diffondere ad altri come chiede Antonio Cantaro responsabile dei sito indicato  che dice....


 La scuola per il sociale
In sintonia con la nostra politica di diffusione del software libero, open source e free, abbiamo realizzato  la nuova versione 4 della splendida suite gratuita ViVo, grazie al lodevole lavoro di Silvio Affaticati (Ylvo COMPANY). La nuova versione risulta ancora più performante e completa. Essa è indispensabili per quanti hanno problemi di vista  o di altro genere (ipovedenti, non vedenti, dislessici, ecc…). La stessa risulta utile  anche a quanti vogliono, per qualsiasi motivo, che il computer legga tutto quanto visualizzato sullo schermo.  Possiamo definire, senza timore di smentita alcuna che la suite ViVo 4 sia unica al mondo, oltre che avere tutto a portata di click, anche per la sua portabilità. Infatti, inserendo ViVo Portable, in una chiavetta USB possiamo averlo disponibile su qualsiasi computer. Pensate ad un ipovedente che sia fuori dalla propria abitazione: con ViVo avrà la possibilità di potere usare, dovunque, il computer di altri (amici, vacanze, internet point, uffici pubblici, scuole, ecc..). La versione Standard, invece, grazie all'avvio automatico del programma facilita l'uso al non vedente.
Aiutiamo chi ha bisogno
Aiutateci ad aiutarli
... l'articolo prosegue ma sono sicura che lo andrete a leggere personalmente e non vi fermerete qui.
Grazie nell'aiutarci a diffondonerlo.
Ciaooo

BUCANIERE o PIRATA

Leggendo un romanzo avventuroso-giallo di Clive Cussler mi sono imbattura in un nome "Bucaniere" il che mi ha riportata ai libri di Emilio Salgari (chi non li ha letti) sui bucanieri e/o pirati e non solo.
Andare a curiosare per saperne di più per me il passo è stato breve.  E' una bellissima cosa che oggi in poco tempo e con un NON dispendio di denaro (per libri ecc.) si possono soddisfare una sacco di curiosità.

Bucaniere,
termine utilizzato dal tardo XVII secolo nei Caraibi, deriva dal francese Boucanier e indicava cacciatori di frodo che affumicavano la carne su una graticola di legno.
Questo metodo, chiamato barbicoa dal quale deriva il barbecue, sarebbe stato insegnato loro dagli Arawak, tribù di Santo Domingo e gli abitanti delle isole utilizzarono questa parola per indicare i pirati dei caraibi.
I coloni inglesi occupanti della Giamaica lo usarono (il termine ovviamente) per indicare pirati ribelli che navigavano nei porti e nei mari caraibici. Questo nome divenne poi d'uso universale con l'uscita, nel 1684 del libro di Alexander Exquemelin The Bucaniers of  America.


I bucanieri erano  di molte nazionalità ma provenivano per la maggioranza da Inghilterra, Olanda e Francia settentrionale.
Hispaniola, Tortuga e Port Royal erono le basi inziali dei bucanieri. Sembravano un fenomeno locale ma fecero anche cambiare la storia. Nel tardo  XVII secolo combatterono per gli inglesi con un notevole impatto per le rotte commerciali; vinsero numerose battaglia nelle dispute territoriali nei Caraibi è usato oggi come sinonimo di pirata. Essi depredavano oltre al mare aperto anche le coste e  rappresentarono la prima fase nello sviluppo della pirateria.
I più famosi bucanieri letti anche in vari libri e visti su film sono:  Francesco Nau detto l'Olonese (Jacques Jean David Nau), il  gallese Henry Morgan (che fu anche fatto cavaliere da Re Carlo II d'Inghilterra) (.....quanti racconti su Morgan....), Ravenau de Lussan, Bartolomeu il Portoghese, Roc Brasiliano, Alexander Braccio di Ferro e il francese Montambars lo Sterminatore.


l'Olonese

Morgan

Erano anche chiamati Fratelli della costa e navigando nelle Indie Occidentali molte erano le navi francesi e spagnole  che nel XVII e XVIII secolo venivano attaccate dai Fratelli della Costa.
Alcuni francesi (bucanieri) nel 1630 cacciati dall'isola di Saint Kitts loro base, si recarono prima a Hispaniola e poi nella vicina Tortuga (che oggi fa parte di Haiti). Qui vissero di caccia e vendendo pelli ai mercanti olandesi. Gli spagnoli tentarono di cacciarli, ma ai bucanieri si aggiunsero molti altri francesi, olandesi e inglesi. Essi divennero infine così potenti da attaccare le navi spagnole e da conquistare città nel Nord America.  L'inghilterra colpita dalla forza dei bucanieri videro in loro degli utili alleati assoldandoli poi per attaccare la rivale Spagna.
In questo modo resero legali le loro operazioni ed ebbero in offerta come loro base Port Royal in Giamaica.
Sempre col beneplacito della Corona inglese, i bucanieri attaccarono le navi francesi, spagnole e olandesi facendo diventare così Port Royal la città più fiorente delle Indie occidentali. Si arrivò al punto di inviare ufficiali navali quali loro comandanti tra cui  Christopher Myngs ed alla fine furono riconosciuti dal governo inglese (ovvero legalizzati....).

Tutto questo io l'ho tratto da Wikipedia. Non ritengo necessario mettervi il link perchè digitando "bucanieri" troverete immediatamente di tutto e di più.

chi non ricorda Sparrow....


Nota

Vorrei aggiungere una precisazione. Molti conoscono la parola "CORSARO" e pensano come l'ho pensato anch'io che fosse un bucaniere/pirata.
Invece la differenza è notevole.
Il CORSARO è al servizio di un governo a cui cede parte del bottino ottenendo cosi lo "status di combattente = lettera corsa" con la quale veniva autorizzato a rapinare solo navi mercantili nemiche (del governo ove prestava la sua opera) e di uccidere solo in combattimento.
Per chi volesse approfondire e conosce i più noti corsari anche italiani click  Corsaro
Ciao a tutti

20/09/10

Preikestolen - Pulpito di roccia

Un carissimo amico austriaco riceve da altri amici (olandesi-tedeschi ecc.) continuamente dei pps.
Certamente saprete che i "pps" letteralmente Power Personal System  alias fotogrammi di foto ecc. che si ricevono da amici con i messaggi più strani e che vengono poi aperti con un programma free il
"Microsoft Office Power Point Viewer" che è scaricabile dal sito della Microsoft anche per chi non ha l'Office.

L'amico in questione, me ne manda continuamente sui vari temi ma anche di città e luoghi molto lontani a noi presi da un sito "planetbossi.ch" oppure da altre parti incluso quanto viene messo su YouTube.
Tra questi che parlano di luoghi lontani e meravigliosi ho scelto questo "Preikestolen" che si trova in Norvegia.
Ovviamente curiosando sono andata a cercare sul Web ed il solito Wikipedia mi è venuto in aiuto e queste sono le informazioni trovate.

 Il Preikestolen, come è detto in norvegese nynorsk  (Prekestolen in norvegese bokmål,  Pulpito in italiano Hyvlatonnå  in norvegese antico ) è una formazione rocciosa di granito alta 604 m,
Ryfylke . che termina a strapiombo sul  Lysefjord , il fiordo nei pressi della città norvegese di Stavanger , nella contea di Rogaland .

Per salire sulla sommità è necessario arrivare all'ostello/rifugio da dove partono i sentieri per raggiungere la vetta, il Preikestolhytta, raggiungibile sia in auto che con mezzi pubblici.
Il sentiero sale in modo piuttosto ripido per circa due ore e mezzo (un'ora e un quarto per i più allenati) fino ad arrivare sulla piattaforma naturale a strapiombo per oltre 600 m sul mare.
Da una barca o da un traghetto, è possibile anche ammirare la roccia dal basso.

Nota: tutte le parole evidenziate in giallo sono linkabili e vi portano alla storia su Wikipedia dei vari luoghi.

Quando si arriva al parcheggio siamo a ad un altezza di 270 metri. Ne dobbiamo fare quasi altri 600 su una strada ben tracciata ma non indenne da pericolosità. E consigliato un abbigliamento adatto in particolare le scarpe da trekking ed essere in buone condizioni fisiche: ci aspettano circa 2 ore di salita ma merita tutta la fatica fatta.

Vi metto alcune foto che ho trovato su Wiki ed un filmato che parla da se tratto da YouTube.

Lysefjord da Kjerag


Stavanger - panorama


Trollfjord - Isole Lofoten


Preikestole - Pulpito di Roccia - come siamo piccoli.....


l'idea dell'altezza......



Spero che il  video funzioni ho avuto dei problemi e quindi nel dubbio vi metto il link di dove andarlo a vedere perchè credetemi merita....Video YouTube

Che dire, invoglia andarci peccato che per me è parecchio lontano ma forse qualcuno non in Italia è più vicino e se mi legge sarebbe bene che andasse a vedere scrivendomi la sua impressione e magari qualche foto inedita.
Buona avventura e ciaoooo


19/09/10

PRIZZI - Sicilia

Un amico siciliano condivide e mi invita a conoscere una splendida cittadina con una sua storia.
Certo direte tutte le città d'Italia e non solo hanno le loro storie, alcune partono da molto lontano ma, è difficile poterle conoscere tutte ed io sono sempre contenta di apprendere qualcosa di bello della nostra Italia.

In pari tempo sono andata come mia consuetudine a curiosare....ed ho trovato parecchio su Wikipedia da cui traggo alcune parti salienti sulla storia di questa antica cittadina siciliana.

PRIZZI dista 72 km da Palermo di cui è provicia e attualmente ha circa 6000 abitanti.
Nel territorio comunale vi è ubicata la Stazione Meteorologica , ufficialmente riconosciuta dall' 'Organizzazione Mondiale della Meteorologia".
Con un'altitudine di 1045 metri, Prizzi è uno dei comuni più alti della  Sicilia

Fra le tradizioni locali,  il   Ballo dei Diavoli , noto anche come Pasqua a Prizzi.

Le origini del Comune di Prizzi sembrano risalire dai superstiti della città sicana Hyppana che, nel 258 a.C. , originarono il Castello di Prixis. La città di Hippana è stata probabilmente fondata da Gerone, intorno al 476 - 480 a.C. Si narra che, in seguito ad un assalto dei Romani, gli Hyppani si rifugiarono sulla Montagna di fronte, da qui la nascita del popolo di Prizzi.

Ho lasciato appositamente i linkabili in rosso in modo che possiate soddisfare eventuali ulteriori curiosità direttamente.
Da Facebook traggo alcune foto


Non servono indicazioni
Una bella veduta di Prizzi
Prizzi notturna
Real Casina di caccia di Re Ferdinando IV di Borbone

Castello teutonico Màrgana

A questo link Castello Teutonico troverete la sua storia.

Su Facebook troverete anche moltissime altre foto messe da tutti gli amici che vi risiedono o che sono passati da Prizzi e le trovate .... Prizzi - Sicilia



Cliccando qui... Ballo dei Diavoli troverete la sua storia.

Ciao amico prizzese.

17/09/10

Marinare e sfumare

E da un pò di tempo che non scrivo ricette o consigli culinari ma, chi mi legge spesso,  avrà capito che se non spazio in vari campi non mi diverto. Come si dice in campo informatico ho sempre bisogno di input .
Datochè "Marinare" e "Sfumare" sono due forme di "cottura" che adoro ho pensato di farne un post.

Marinare ovvero immergere la carne, pesce o verdure in liquidi aromatizzati  è uno dei metodi estivi  che amo di più per mangiare piatti freddi.
Vengono utilizzate, come certamente saprete, ingredienti acidi quali l'aceto, il limone ed il vino nonchè i liquori ovviamente non tutti indistintamente.
Marinare s'intende lasciar riposare immersi in un liquido carne o altro, prima della cottura,  che con l'apporto di spezie ed aromi ne esalterà il sapore e svilupperà un suo aroma molto accattivante.
La carne  diventa così più tenera e le fibre sono ammorbidite; la verdura cosi definita nel suo insieme come le melanzane, i pomodori, ecc. acquisiranno maggior sapore e il pesce chiamato in questo caso  in carpione la cui marinatura sarà utilizzato sia calda e/o fredda. Infatti il cosidetto "carpione" prevede usualmente una marinatura calda che segue una cottura in prevalenza di  fritto.
La tecnica in questione della marinatura e/o carpione da sempre conosciuta, veniva usata per ottenere una più lunga conservazione dell'alimento dopo l'avvenuta la cottura.

Per la sfumatura s'intende l'aggiunta di vino o altri liquidi durante la cottura in quanto oltre ad abbassare la temperatura dopo la rosolatura iniziale, permette la prosecuzione della cottura a fuoco basso ed a poter diluire anche il suo fondo, creando intingoli fluidi ma molto saporiti per la classica..... scarpetta .
Ho appreso, leggendo delle riviste, che usando il vino come un liquido vero e proprio di cottura, le preparazioni vengono definite  affogate o dei court-bouillon ovvero il brodo aromatico nella quale poi viene lessato il pesce.

Il vino, grande interprete della cucina viene, almeno da me, acquistato di quello buono ma non troppo costoso. Ho scoperto che la sua bontà è prioritaria per la riuscita della pietanza -  non deve avere sapore sgradevole come il famoso sa di tappo - e dipende anche da un vino perfetto. Come detto se  ...sa di tappo o ha un sapore poco gradevole, questo verrà trasferito nella pietanza che stiamo facendo con un risultato negativo per il palato.

Anche la birra è oggi molto usata anche da noi (Inghilterra, Germania l'usano da sempre) per ottenere dei sughi come ad esempio nella preparazione di uno spezzatino oppure per piatti molto saporiti come lo stinco di maiale (o ingrediente per la pastella delle crépes).

Anche i liquori sono usati -  il Cognac, Rum e/o altri liquorosi come il Marsala o il Porto.
Sia con il vino o con altri liquidi molto alcolici,  con la cottura questo evapora lasciando la pietanza gustosa ma non alcolica... il commensale non si ubriaca.

Ingredienti alcolici per il pesce non sono consigliati,  da preferire ingredienti acidi quali l'aceto, il limone. Il vino se usato, deve essere fatto restringere prima in modo che la parte alcolica evapori lasciando solo gli aromi e profumi concentrati.

Alcune indicazioni sull'uso dei vari liquidi in base alla mia personale esperienza ed altri dietro suggerimento di persone del campo culinario e/o riviste lette nel corso di anni.

Vino rosso......
Per carni rosse come brasati, spezzatini ma anche bistecche e/o pesce molto grassi - per risotti rustici  con la salsiccia o legumi particolarmente saporiti come peperoni, radicchio rosso.

Vino bianco....
Perfetto per le carni bianche o il pesce però nella versione bollicine che va benissimo anche per i soffritti destinati ai risotti oppure i vini dolci  che lasciano un sapore aromatico e delicato ai vari intingoli

Aceto - limone  -
Non serve ricordare che devono essere utilizzati con parsimonia anche se l'eccesso di acidità si può correggere con lo zucchero. L'aceto è ideale per marinare cibi fritti in questo caso viene utilizzato caldo, mentre il limone a freddo viene utilizzato per alimenti da consumare crudi come il carpaccio di carne o di pesce che cucineranno leggermente grazie proprio alla sua acidità.

Birra
Scura o chiara è validissima per marinare e cuocere carni rosse e di maiale e per pesci compatti come salmone e baccalà. Può essere utilizzata anche per varietà di pesce di acqua dolce in quando mitiga il  suo sapore un pò fangoso. Se utilizzato per sfumare ovvero per bloccare una cottura vivace dona un sapore di crosta di pane.

Liquori
Una nota aromatica viene donata alle pietanze con l'uso di liquori in tutte le sue gradazioni. L'uso del Cognac ad esempio o altri simili di alta gradazione, non deve essere prolungato nel tempo e mai più di 2 ore altrimenti i cibi finisco di stracuocersi  (ed avete una pietanza stracotta).
Con il vino,  per attenuare l'intensità del sapore ,  si può mescolare il bianco e rosso ottenendo un risultato più delicato.

Le verdure odorose quali la cipolla e/o scalogno, carote, sedano, aglio, erba cipollina con l'aggiunta delle erbe aromatiche quali rosmarino, salvia, alloro, timo ed anche granelli di pepe, bacche di ginepro, mirto rosso o bianco (non facili da trovare al nord)  sono la base per le marinature.

Ho pensato di fare cosa gradita aggiungendo due ricette, una con la cottura affogata e l'altra pesciolini in carpione.

Cottura affogata di
Filetti di sogliola o platessa o altra qualità a piacere

Ingredienti per 4 persone

400 gr di filetti di sogliola o altro tipo di pesce a piacere
1 scalogno
1 bicchiere di vino bianco
burro sufficiente per imburrare una pirofila
1 cucchiaio di panna fresca
sale q.b.

Arrotolare i filetti leggermente salati e disporli in una pirofila imburrata assieme a fettine sottili di scalogno. Unire il bicchiere di vino bianco, coprire con carta da forno bagnata e strizzata e cuocere in forno per 15 minuti a 180°.
Si sforna il pesce che una volta scolato dal sughetto di cottura deve essere tenuto al caldo.
Coprire la pirofila e fate registringere il sughetto a fuoco moderato per 3-4 minuti (la pirofila deve poter essere utilizzata sia in forno che sul fuoco) aggiungendo un filino di panna fresca (liquida) ed un po di sale.
Impiattate il pesce ed a piacere lo potete accompagnare con pomodorini scottati in un filo di olio e versando su tutto il sughetto.

Pescetti in carpione

Ingredienti per 4 persone

400 gr di pesciolini da frittura (latterini)
farina q.b.per infarinare
sedano - carota - cipolla in totale 200 g
100 ml di acqua
100 ml.di vino bianco
100 ml.di aceto
olio di semi per friggere
prezzemolo tritato

Dopo aver lavato e asciugato il pesce passatelo nella farina (magari in un colino per togliere l'eccesso di farina) e friggetelo in abbondante olio di semi e sgocciolate poi su carta da cucina.
Fate appassire, dopo aver tagliato a filetti la cipolla, sedano e carota, in olio di oliva. Bagnate il tutto poi con  l'acqua, l'aceto ed il vino facendo bollire piano piano il tutto per 5-6 minuti.
Mettete i pescetti fritti  in una terrina e conditeli a strati con questa ..marinata.
Lasciateli raffreddare e poi mettete il tutto in frigo per 8 ore prima di consumare. Si conservano in frigo fino a 7 giorni e, al momento di gustarli, aggiungete  un filino d'olio extra vergine d'oliva ed un pò di prezzemo fresco tritato.


Vi auguro buon appetito e provate con queste basi a fare delle ricette inventate da voi abbinando i vari ingredienti e scoprendo nuovi sapori.

Ciaoo a tutti.



CLOUD COMPUTING

"Cloud Computing" significa  un insieme di tecnologie informatiche che permettono l'utilizzo di risorse hardware o software distribuite in remoto.
Una caratteristica è quella di rendere disponibili all'utilizzatore tali risorse come se fossero implementate da sistemi ovvero presenti nel server o periferiche personali nel senso di "standard".
L'implementazione, ovvero lo sviluppo effettivo delle risorse non è definita in modo dettagliato e le caratteristiche non sono note subito all'utilizzatore. "Cloud" in inglese significa nuvola.

Attualmente,   cloud computing   permetterebbe  l'utilizzo di risorse software e/o hardware non nostre, ma attraverso internet. Significa che siamo in grado potere fare, gratuitamente ed anche con vecchie macchine, cose per le quali sarebbero necessari computer e programmi costosi  quali (elaborazione, ufficio, grafica, masterizzazione, ecc..) .

Con questa premessa, per avere maggiori informazioni sul come fare e sull'utilizzo di questa diciamo ..tecnologia informatica... sul sito  Istituto Majorana  troverete un articolo dell'amico Fabrizio Ferrara riportato integralmente da Antonio Cantaro dell'Istituto stesso.

Guida: Pochi ma Buoni
Fare di tutto con un PC datato
L'era del Cloud Computing
 
Questo per rendere noto a quanti per necessità  potranno utilizzare con le indicazioni e consigli forniti e  risolvere  così il problema di come rendere attuale o almeno quanto più possibile attuale il proprio computer senza spendere denaro sonante.

Spero che l'articolo sia di aiuto.

NOTIZIA DA: Istituto Majorana

16/09/10

LinKWithin

"LinkWithin" è un sito che permette di prelevare un "Widget" da inserire nel proprio blog.
Cercando sul web un argomento specifico, i lettori vengono indirizzati al nostro blog e, non hanno tempo e/o voglia  per curiosare anche su altri post (di vari argomenti) pubblicati. Questo widget una volta preparato e prelevato dal suindicato sito, inserisce delle anteprime anche con foto sotto ogni post, degli altri argomenti trattati (anteprine possono essere fino a 6) ed invogliare il lettore a curiosare avanti nel nostro blog.  Praticamente starci più tempo e nella speranza che sia di loro interesse avere un ulteriore seguito di lettori aumentando la freguenza di lettura del nostro blog.

Come esempio vi metto uno screen che indica sotto la voce "Ti potrebbero anche interessare" altri miei  post con un riquadro fotografico in anteprima facendo vedere cosi altri diversi argomenti trattati sul mio blog e,


ciò è possibile solo aggiungendo questo widget, che evidenzia come detto i vari post trattasi usufruendo della ricerca automatica di Google stesso.
E sufficiente cliccare su   LinkWithin ed alla pagina che vi appare, sulla destra inserite il vostro indirizzo e-mail del blog,  l'indirizzo al punto sotto del vostro blog, al terzo punto il tipo di piattaforma che usate (Blogger, Wordpress, ecc.) e completate il passo successivo soltanto se lo sfondo del vostro blog è di colore scuro. 
Quando finito cliccare Get Widget e copiate il codice cliccando "design" dalla vostra bacheca, poi sul riquadro qui sotto

 
copiando il codice prelevato.
Salvate e troverete le anteprime sui vostri post.
Non servono programmi ne registrazioni in questo modo i vostri lettori che io chiamo amici potranno vedere i vari argomenti trattati e trovarli, perchè NO, anche molto interessanti e aggiungervi ai suoi preferiti.

E' una cosa che cercavo da tanto tempo avendola vista in funzione su diversi blog e finalmente ho trovato come si può mettere.

NOTIZIA DA: Provediblogger

13/09/10

Desktop Earth in tempo reale

Il mio grande amico Pietro nel suo blog ha reso noto a tutti noi comuni mortali :), questo bellissimo desktop ovvero la nostra terra sul nostro schermo in tempo reale.

Non vi sto a spiegare come, dove ecc. ma vi rimando immediatamente al link dell'amico dove troverete il link per scaricare il desktop, da dove proviene (NASA) ed altre interessantissime informazioni
Vi inserisco la foto fatta del mio schermo alle ore 15.17

Sul vostro schermo man mano che passano le ore vedrete che la luce/ombra si spostano.

Aggiungo come informazione perchè io ho avuto difficoltà a trovare, che per modificare le impostazioni basta cliccare sul piccolissimo logo in basso a destra del vostro schermo vicino all'orologio....è talmente piccolo che sfugge.

Grazie Piero.
Ciaoo

11/09/10

11 settembre 2001 - 11 settembre 2010

Oggi, si ricorda l'attentato dell' 11 settembre 2001 alla Torri Gemelle. Fa bene ricordare indipendentemente dalla fede, indirizzo politico o quant'altro.
Le vittime degli attentati furono 2974. 
246 su quattro aeroplani (88 sul volo American Airlines 11, 59 sul volo United Airlines 175, 59 sull'American Airlines 77 e 40 sul volo United 93 (non ci fu alcun superstite), 2603 a New York e 125 al Pentagono. Altre 24 persone sono ancora elencate tra i dispersi. Tutte le vittime erano civili a parte 55 militari uccisi al Pentagono. Furono più di 90 i paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center.
Le vittime tra i soccorritori furono 411. Il New York City Fire Department (i vigili del fuoco di New York) perse 341 vigili del fuoco e 2 paramedici; il New York City Police Department (la polizia di New York) perse 23 agenti, il Port Authority Police Department (la polizia portuale) 37. I servizi di emergenza medica privata persero altri 8 tecnici e paramedici.
È stato possibile identificare i resti di sole 1600 delle vittime del World Trade Center; gli uffici medici raccolsero anche «circa 10.000 frammenti di ossa e tessuti non identificati, che non possono essere collegati alla lista dei decessi». Altri resti di ossa furono trovati ancora nel 2006, mentre gli operai approntavano il Deutsche Bank Building per la demolizione.

Dobbiamo anche tenere conto delle conseguenze ovvero....
La morte per malattie ai polmoni di alcune altre persone è stata fatta risalire alla respirazione delle polveri contenenti centinaia di composti tossici (quali amianto, mercurio, piombo, ecc.) causate dal collasso del World Trade Center. La gravità dell'inquinamento ambientale derivante da tali polveri - che investirono tutta la punta sud dell'isola di Manhattan - fu resa nota al grande pubblico solo a distanza di circa quattro anni dall'evento: sino ad allora le agenzie governative statunitensi avevano sottovalutato o nascosto il rischio ambientale, forse allo scopo di non causare ulteriore panico e di rendere più spediti i soccorsi, lo sgombero delle macerie, il ripristino delle normali attività della città così gravemente ferita.

Ciascuno di noi può approfondire tutte le conseguenze da Wikipedia e da altri resoconti dei superstiti che si trovano sul web. Io ho estrapolato quello che secondo me rende l'idea di questa pazzia.
Nessuna foto può rendere giustizia o altro ma questa secondo me emblematicamente la rappresenta


Un vigile del fuoco solitario in piedi tra i detriti e il fumo a New York City

Il mondo ricorda oggi il nono anniversario dell'attentato alle Torri Gemelle e in America la ferita inflitta dagli attentati non si è ancora rimarginata. La folla si addensa a Ground Zero a New York per ricordare...in silenzio.


Un minuto di silenzio oggi alle 8:46 locali

Spero che cose del genere non accadano mai più ma purtroppo questa mia speranza come quella di tanti altri nel mondo è destinata a rimanere tale. Speranza,  nel mondo di oggi questa parola è scomparsa.

Un affettuoso ricordo a tutte le vittime, ai sopravvissuti ed a tutti quelli che hanno prestato la loro opera di aiuto e salvataggio senza esitare un momento, sia a quelli che hanno sacrificato la loro vita ed a quelli che sono riusciti a vivere salvando se stessi e la persona che hanno aiutato. GRAZIE non vi dimenticheremo MAI.

10/09/10

Bluetooth

Questa sera alla trasmissione "Il Milionario" è stato chiesto ad un concorrente da cosa derivasse il nome "bluetooth" dato a questa tecnologia.
Premettendo che la tecnologia Bluetooth è stata sviluppata da Ericsson ed è una specifica industriale per reti personali senza fili (WPAN: Wireless Personal Area Network); detto semplicemente è un metodo per scambiare informazioni tra dispositivi diversi attraverso una frequenza radio sicura a corto raggio. Li conosciano ed usiamo giornalmente con palmari, cellulari, personal computer, ecc.

Non avendo il concorrente saputo rispondere, il conduttore in base alla comunicazione della regia spiegò che .....blue = blu + tooth = dente, fosse dovuto ad un Re che essendo ghiotto di mirtilli aveva i denti di questo colore e sembra anche che era stato abile nell'unire popoli diversi e quindi i sviluppatori hanno pensato di dare il suo nome o soprannome a questa tecnologia globale.

Sono sempre molto curiosa ed ho scoperto che la spiegazione era lacunosa.
Il Re in questione era Harald Blåtand (Harold Bluetooth in inglese), ovvero re Aroldo I di Danimarca che da abile diplomatico unì gli scandinavi introducendo nella regione il cristianesimo.
Ma la spiegazione per tale nome che il re fosse ghiotto di mirtilli è secondo la storia secondaria.
Il motivo principale del nome Blåtand (dente blù) nasce dall'unione delle due parole danesi blå, cioè carnagione scura, e tan, grande uomo. Quest'unione diede vita alla parola Blåtand, dente blu, perché nel paese dei vichinghi, biondi e dalla carnagione lattea, un uomo scuro di pelle e capelli come Harald appariva proprio come un dente di colore blu.

Hagall è la X con la riga in mezzo, Berkanan è quella specie di B a triangolo laterale

Il logo della tecnologia unisce infatti le rune nordiche (Hagall) e (Berkanan), analoghe alle moderne H e B. È probabile che l'Harald Blåtand a cui si deve l'ispirazione sia quello ritratto nel libro The Long Ships di Frans Gunnar Bengtsson, un best-seller svedese ispirato alla storia vichinga.

Il tutto l'ho estrapolato da Wikipedia e questo è il link    Aroldo I di Danimarca

L'unica foto che ho trovato di Aroldo I su Wikipedia è il suo battesimo


Harald Blatand - 911 - 985 d.C.

Senza togliere nulla alla spiegazione data alla trasmissione, è logico che non si poteva perdere tempo nel raccontare tutta una storia che stava dietro ad un semplice e complesso nome,  dato poi ad una tecnologia molto conosciuta ed usata.

E' veramente interessante scoprire il come, perchè e da dove sono nati i nomi dati alle tecnologie non solo nel campo informatico ma anche in altri campi e trovo sempre molto eccitante il cercare il perchè e la loro provenienza: scopro sempre tante storie interessanti.

Ciaoo

09/09/10

Marino Sterle fotografo

Marino Sterle è un fotografo triestino che opera da moltissimi anni nonostante la sua giovane età. Lavora per varie testate giornalistiche ed altro non solo locali.
Estrapolo dalla sua biografia le cose per me più rilevanti, non locali, lasciando poi a voi di leggere il resto sulle sue varie collaborazioni in vari settori triestini e della regione che trovate  cliccando QUI

.......Foto da lui realizzate sono state pubblicate sulle riviste Life, Panorama, l’Espresso, Epoca e sui quotidiani Corriere della sera, la Repubblica e il Giornale.
Nei primi anni ’90 realizza reportage in Bosnia, Serbia e Kosovo per documentare le conseguenze della guerra nei Balcani. .........
Il suo ritratto è stato scelto da Enzo Biagi per la copertina del libro “Sogni perduti” (Rizzoli, Milano, 1997) e il volume “I libri della memoria” (collana firme oro 2006, Rcs editori). Sua anche l’immagine di copertina del romanzo di Fulvio Tomizza “L’abete roys” (Bompiani, Milano, 1994), di “Dove abita sua eccellenza” (grafiche Vianello, maggio 2006), e del romanzo di Veit Heinechen “Totentanz” (editore Roman Zsolnay, 2006). Il ritratto di Leo Castelli è stato scelto dalla casa editrice francese Editions Gallimard- Livres d’art per la copertina della nuova collana 2009 “I maestri dell’arte contemporanea”.
Nel 2004 le sue immagini realizzate in occasione del cinquantenario del ricongiungimento di Trieste all’Italia vengono scelte dalla F.lli Alinari e consegnate a tutte le autorità partecipanti alle celebrazioni ufficiali tra cui il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ulteriori foto da lui realizzate sono conservate nel museo di Storia della fotografia italiana F.lli Alinari di Firenze. ......

Quanto riportato è solo una piccola parte, il resto come detto lo trova al link suindicato "QUI".

Le foto che trovate qui di seguito hanno il "copyright Marino Sterle", ma sono stata autorizzata dall'autore a pubblicarle. Vi invito a non copiarle ma di chiedere l'eventuale uso a me direttamente o a Marino Sterle sul suo sito.

Una veduta della città di Trieste e del suo porto che però qui non rende bene
vi consiglio di andarla a vedere sul sito di Marino Sterle

il Molo Audace che si estende dal mare verso la città Trieste


Il teatro di prosa, ecc. Rossetti di Trieste (non musica lirica)


La mamma che nutre il suo piccolo

Come scritto, le foto sono coperte da copyright Marino Sterle  giustamente,  trattandosi di un lavoro ed è corretto chiedere l'autorizzazione alla copiatura. Metto qui nuovamente il suo link 

Grazie per la comprensione e rispetto al suo lavoro, credetemi, lo merita.
Ciaoo

04/09/10

Budapest

Una veduta notturna di Budapest

Il mio viaggio a Budapest l'ho fatto nel 1990 e sono passati 20 anni.
L'anno 1990 è stato un periodo difficile per lo Stato Ungherese. Finalmente libero si era però trovato di fronte al fatto che ai suoi bisogni non era più lo Stato di allora a provvedere ma dovevano far fronte da soli, cosa alla quale dopo questo lunghissimo tempo di dipendenza non erano in grado di gestire. L'arrivo dei turisti occidentali liberi di andare senza restrizioni del regime di allora, è stata una boccata di ossigeno per la loro economia pressochè inesistente.  L'abitudine di fare la fila per tutto non era ancora andata in disusu e si faceva ancora per acquistare il gelato, il caffè, articoli di abbigliamento occidentali in svendita sia i locali che i turisti non c'era distinzione: fila per tutti.
I mercati erano poveri di prodotti alimentari però la fantasia dei cuochi era grande ed i piatti cucinati pur avendo le stesse materie prime per tutti erano sempre diversi.

La loro moneta ...Fiorino Ungherese si può dire era senza un valore di mercato di cambio nei confronti delle valute estere e quasi non esistevano cambi ufficiali ma indicativi di giornata a secondo della richiesta. Ho il ricordo  che 100 fiorini di allora corrispondevano per noi a 10 lire.
Per loro 100 fiorini era un patrimonio e credo che uno stipendio mensile fosse di gran lunga inferiore. I prezzi di tutte le cose erano per loro irragiungibili.
Un pranzo/cena in un locale dall'antipasto al dolce con vino di annata costava (2 persone) 1000 fiorini che tradotte in lire non si arrivava alle 200 lire.

La lingua ungherese dice Wikipedia ... è una lingua del ceppo ugro-finnico parlata in Ungheria e in aree adiacenti di Romania, Slovacchia, Ucraina, Serbia, Croazia, Austria e Slovenia (tutti territori ungheresi persi con la prima guerra mondiale). Il nome ungherese della lingua è magyar, da cui deriva la variante italiana "magiaro".
Le lingue ugrofinniche (o finnougriche), sono un gruppo linguistico diffuso soprattutto nell'Europa orientale e settentrionale. Assieme alle lingue samoiede formano la famiglia linguistica uralica.
Diversamente dalla maggior parte delle lingue europee le lingue ugrofinniche non hanno un legame di parentela con la famiglia delle lingue indoeuropee. Spesso i termini ugrofinnico ed uralico vengono confusi. Molte delle lingue ugrofinniche più piccole si trovano in pericolo o sono prossime all'estinzione.  La lingua Ugrofinnico è parlata in: Estonia, Finlandia, Norvegia, Russia e Svezia oltre all'Ungheria naturalmente.

Per fortuna aggiungo io, che coscienti delle problematiche della loro lingua, gli anziani parlavano il tedesco reminescenza dell'Impero Austriaco ed i giovani parlavano qualcosa in inglese imparata ascoltanto le canzoni alla radio di nascosto nel periodo del regime e quindi mi sono arrangiata abbastanza bene.
Come aneddoto....la mia avventura che non dimenticherò mai!!!
Alla partenza da Budapest con un traffico già allora molto sostenuto, con una puzza dagli scarichi di macchine vecchie è dire poco e con guidatori alquanto impreparati.... non riuscivamo a trovare la direzione giusta per uscire dalla città. Due poliziotti motorizzati che ci avevano dato le indicazioni (per sfortuna mia parlavano qualche parolina di inglese soltanto), dove averci visti passare davanti a loro per ben due volte, mossi a compassione, si sono offerti di farci da battistrada....favoloso.
Inoltre, hanno voluto farci assaggiare l'acqua termale per la digestione .... in uno strano edificio-bar in una specie di grotta.
Acqua tiepida, quasi sulfurea .....schifosa ma l'abbiamo bevuta... è stato il loro modo di salutarci e di ringraziare per la visita che abbiamo fatto alla loro città Budapest....carini vero !!!!

Per chi non ricorda, è dall'unione del 1873 delle città di Buda e Obuda sulla sponda occidentale e Pest sulla sponda orientale del Danubio che nasce Budapest capitale dell'Ungheria.
Ovviamente Buda e Obuda e Pest hanno storie uguali sebbene diverse e molto interessanti e se le volete approfondire su Wikipedia.... BUDA e  OBUDA PEST  e qui anche il link per la storia completa di BUDAPEST capitale.

Buda è la parte più vecchia di Budapest molto colorata con bellissime Csardas che oltre ad essere una danza popolare ungherese indica anche un locale tipico dove al tavolo che mangi arrivano i suonatori ungheresi con i loro violini. La musica ungherese come quasi tutta quella dell'est e nostalgicamente romantica e triste eppure i balli sono gioiosi.

Prima di mettere foto del mio viaggio, mi vorrei soffermare ancora sull''Isola Margherita (Margit-Sziget in ungherese) che è un'isola del Danubio, lunga 2500 metri, larga 500 metri, 0,965 km² di superficie, si trova nella città di Budapest. Due ponti la collegano alle rive della città a nord ed a sud.
E' bellissima e ci sono parecchie cose interssanti quali :
- il Memoriale del Centenario del 1973, che commemorava il centenario anniversario dell'unificazione della città;
- un piccolo giardino giapponese;
- un piccolo zoo, contenente una grande varietà di anatre esotiche, oltre che altri animali;
-  la "Ruota Musicale" (Zenélő kút), un piccolo padiglione, costruito in origine per concerti, situato vicino al ponte Árpád;
- la "Fontana Musicale" (Zenélő szökőkút), una fontana vicino alla quale si suona della musica e, in estate, si eseguono spettacoli di luce, situata vicino al ponte Margaret;
- un serbatoio idrico a torre ottagonale, alta 57 metri, costruita in stile Art Nouveau nel 1911.
- La "Fontana Musicale" e il Serbatoio a torre sono siti protetti dall'UNESCO.
- Un Hotel
Sull'isola sono situate inoltre numerose strutture sportive, come il Parco acquatico Palatino (il più grande complesso all'aperto di nuoto a Budapest), il complesso natatorio Alfréd Hajós (dove si disputarono i Campionati europei di nuoto 2006), uno stadio di tennis e un centro atletico.
Potete completare le informazioni, che sono ancora tante, rispetto a queste poche tratte da Wikipedia a mio parere sono molto interessanti  Isola Margherita

Un piccolo cenno alla cucina in particolare al famoso piatto conosciuto come "gulash o goulasch".
Questo piatto originario dall'Ungheria contrariamente a come conosciuto non trattasi di uno spezzatino o stufato bensi di una zuppa.
Come dice Wiki, il Goulash (in ungherese Gulyás o, più precisamente, Gulyás-leves, che letteralmente significa "zuppa del mandriano"; in tedesco - attraverso il quale l'italiano - Gulasch) è un piatto tipico che ha origine in Ungheria e si è diffuso in tutta l'Europa centro-orientale.
Il gulasch, zuppa che i mandriani cucinavano dentro un grande paiolo messo sopra un fuoco di legna all'aperto,  quando, ad esempio, trasportavano i pregiati bovini grigi di razza podolica, dalle lunga corna dalla pianura della Puszta ai mercati di Moravia, Vienna, Norimberga e Venezia.

(NOTA Personale....
In Puglia e non solo esiste una leccornia ...il caciocavallo podolico in quanto esistono in Italie i bovini pregiati di razza podolica proveniente proprio dall'Ungheria nei tempi andati. Se volete leggete sul mio blog "Caciocavallo Podolico")
Il gulash  è quindi una zuppa di patate, carne, lardo, soffritto di cipolle, carote e paprica, ideale per riscaldare i robusti bovari (mandriani) discendenti di una razza di cavalieri che era scesa in Europa verso il 950 dalla steppa asiatica. Ma fu solamente verso la fine del XVIII secolo che il gulasch dalla prateria arrivò ad essere conosciuto dalle famiglie borghesi, per poi apparire sulla tavola del popolo insieme ad altri stufati di carne, come i paprikás aggiustati con la farina, la paprica e la panna acida (tejföl), o il pörkölt, chiamata anche la "rosolata della Puszta". A varcare però i confini nazionali per entrare nei menù di tante nazioni fu solamente il gulasch.
Infatti il pörkölt è lo spezzatino o stufato  di carne (rossa o bianca) asciutto che viene accompagnato da gnochetti di farina chiamati galuska conosciuti poi come spätzle (che si trovano oggi anche nella grande distribuzione verdi agli spinaci, al formaggio o naturali).

Utensile per fare gli spätzle

Infatti, in alcune varianti, soprattutto fuori dall'Ungheria, viene cotto tanto finché, asciugandosi, diviene una specie di spezzatino. Il colore rosso è dato dalla paprica immessa in abbondanza, che, contrariamente a quanto si possa credere fuori dall'Ungheria, non è molto piccante (infatti la parola paprika in ungherese significa peperone).
Il Gulasch è un piatto tipico di molte zone del Triveneto, soprattutto nei territori di confine con Austria, Croazia e Slovenia.
Erroneamente nelle versioni rivedute e corrette il colore rosso di questo spezzatino o stufato  viene data dal pomodoro fresco o conserva ed inoltre in molte versioni ci sono altre aggiunte quali fagioli e/o anche delle verdure. Non sarebbe corretto che queste pietanze mantengano il nome di gulash ma d'altra parte la versione originale ormai può essere gustata solo in Ungheria (o a casa mia :DDD )

La versione zuppa

La versione spezzatino solo carne qui forse troppo liquida


Il PÖRKÖLT ed i gnochetti GALUSKA

A questo punto propongo delle foto scattate a Budapest mentre le altre suindicate provengono da Wikipedia


Locale ungherese con il soffitto pieno aglio e peperoncino

Un monumento con picchetto d'onore


Lo stesso monumento

Uno dei tanti ponti sul Danubio

Altro ponte sul Danubio


Funivia

Parte vecchia di Buda piena di turisti


Un personaggio nel costume ungherese simpatico a disposizione di tutti per foto


Chiatte abitative sul Danubio

Ho fatto parecchie foto ma purtroppo non esistevano ancora le macchine digitali e quindi i negativi venivano sviluppati e stampati dai negozi specializzati. Queste foto sono state da me scanarizzate ma, essendo passati tanti anni hanno perso un pò del loro smalto di colore.

Queste successive le ho trovate su Wikipedia e dal Web


Il Memoriale del Centenario sull'Isola Margherita

Veduta aerea del Danubio e dell'Isola Margherita


Il Parlamento a Pest

Chiesa Calvinista a Budapest e Battello sul Danubio

Bastione dei Pescatori a Buda

Piazza Ferienciek (dei francescani) a Pest

Interno del New York Cafè a Pest

Ancora una bellissima veduta dell'Isola Margherita

Tutti questi luoghi li ho visti è fotografati salvo il Cafè New York che non esisteva a quel tempo.

Un nota particolare merita per me Eger l'ultima cittadina visitata prima di lasciare l'Ungheria attraverso l'Austria per rientrare in Italia a Trieste.

Nell'albergo a Eger ricordo un ragazzino che portava le valigie all'arrivo dei clienti. Simpatico, gentile e sorrideva melanconicamente come tutti gi ungheresi, sempre. Abbiamo pensato che lavorava sicuramente per bisogno come tutti e non poteva avere più di 14 anni. Senza farci vedere da altri, gli abbiamo dato 100 fiorini, mancava poco che ci baciasse.  Non deve avere però nascosto l'episodio perchè lascio il suo posto quando ci vedeva arrivare ad altri colleghi, ogni sera diversi, per 4 sere tempo della nostra permanenza. Il ragazzo di turno, non appena ci vedeva arrivare, prendeva le chiavi del nostro appartamento prima che le chiedessimo al portiere d'albergo e ci accompagnava in ascensore fino alla stanza. Avevamo capito che si aspettavano la mancia...non ci siamo tirati mai indietro vergognandoci un pò per quello che era l'effettivo costo per noi ma contenti di renderli felici. Alla partenza erano tutti li a salutarci e l'espressione felice sulle loro facce di quanto avuto è stato impagabile come pure l'esperienza irripetibile: aver fatto felice veramente con poco per noi ma tanto per loro.
A questo si aggiunge  il ricordo di una favolosa minestra al limone. Se pensate che sul mercato ungherese c'erano solo patate, cipolle, peperoni, qualche pomodoro, carote e alcune verdure verdi  che non conoscevo ma,  in questa zuppa,  il cuoco ha fuso mille sapori diversi.
Eger è un importante mercato agricolo con industrie del tabacco ed enologiche. È famosa la produzione di vini rossi: Egri Bikavér (Sangue di Toro) e Egri Leányka (Ragazza di Eger). Questo vino l'ho gustato era buonissimo e come tutti i vini anche se rossi, il trasporto incide molto ed il sapore non è più lo stesso di quello gustato direttamente sul luogo di produzione.
  

Il famoso Castello di Eger

l'entrata al Castello a Eger

Le rovine della cattedrale medievale

Scusatemi se mi sono allungata tra scritti e foto ma avrete certamente capito che l'Ungheria occupa una parte importante nel mio cuore forse perchè come detto, la nonna materna proveniva dall'Ungheria ed era nata a Szombathely (Savaria o Sabaria in latino) che è la città più antica dell'Ungheria. Infatti le origini sono da cercare molto lontano e la sua fondazione è fatta risalire al 43 d.C.
Ha una storia particolare ma mi dilungherei troppo quindi vi metto il link a Wikipendia  QUI ed una foto tratta da Wiki


la piazza principale di Szombathely

A questo punto non mi resta altro che salutarvi scusandomi del lungo post e sperando di non avervi annoiato.
Ciao a tutti e grazie di essere passati.

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